Maruzen è oggi un grande catena libraria e di materiale per cancelleria , sparsa su tutto il territorio giapponese con circa una cinquantina di punti vendita.
Per quanto riguarda le penne , come è accaduto anche per altre vecchie aziende fondate all’inizio del ventesimo secolo, Maruzen è stata capace di svincolarsi dall’essere solo un semplice importatore , facendosi dapprima realizzare in Giappone le stilografiche a proprio nome per poi produrle direttamente fino agli anni sessanta , affiancando a questi prodotti anche una linea di inchiostri chiamata Athena Ink.
La manifattura era di buona se non di ottima qualità pur mantenendo, talvolta, prezzi competitivi (ma da alcuni vecchi cataloghi si vedono indicati prezzi allineati a quelli delle produzioni delle tre aziende nazionali più famose, prezzi non sempre “popolari”).
In anni recenti Maruzen è uscita con stilografiche personalizzate e/o in edizione limitata (con l’aggiunta del proprio marchio) , prodotte di volta in volta da aziende note come Pilot, Sailor e Platinum , ed anche con case europee come Pelikan. Ha continuato la vendita di inchiostri a marchio Athena Ink, alcuni dei quali realizzati ad esempio da Sailor.
La Maruzen nasce in Giappone a Yokohama nel 1869 con l’iniziale nome di Maruya e si occupa dell’importazione dall’ Europa di libri e dizionari . L’anno successivo il fondatore Hayashi Yuteki apre un negozio nella città di Tokyo e nel 1878 cambia il nome della ditta nel più conosciuto Maruzen Co.,Ltd. (secondo il diritto societario giapponese , Maruzen Kabushiki Kaisha e generalmente abbreviato in Maruzen K.K.).
Agli inizi del ‘900 inizia anche l’importazione di penne quale rivenditore giapponese delle Onoto e delle Waterman’s ; sul finire degli anni dieci del novecento , Maruzen decide di avviare anche una produzione di penne a proprio marchio , sotto i nomi di ALBION e di ORION, realizzate in ebanite nera cesellata e con caricamento a contagocce.
Nel 1919 Maruzen lancia sul mercato quella che sarà la linea di stilografiche più longeva della sua storia , la ATHENA THE PEN (diventata poi semplicemente ATHENA).
Le primissime Athena prodotte erano in ebanite nera cesellata con caricamento a contagocce oppure a contagocce retrattili (tipo safety pen) e successivamente vennero prodotte anche a caricamento con sacchetto d’inchiostro a torsione ed a levetta.
Della metà degli anni trenta sono le Athena “Rinascimento”, in ebanite liscia solitamente rivestita di uno strato di lacca urushi , caricamento a levetta o a contagocce.
Il 1937 è l’anno in cui Maruzen rileva la fabbrica nella quale fino ad allora venivano realizzate le penne a loro marchio ed inizia così la produzione in proprio . Al termine della guerra viene costruito un nuovo stabilimento vicino a Tokyo (il precedente era andato distrutto dagli eventi bellici) e le stilografiche della linea Athena, negli anni ’50, subiscono un nuovo restyling : affiancate alle classiche in ebanite e lacca urushi , vi sono quelle realizzate in celluloide colorata oppure in plastica trasparente , ed i cappucci iniziano ad essere realizzati in metallo dorato o nichelato .
La produzione di stilografiche sembra arrestarsi ad inizio degli anni sessanta, probabilmente dovuta all’introduzione delle penne a sfera.
La penna
Fatta questa lunga introduzione, mostro alcune foto di una penna Athena che sono riuscito ad accaparrarmi direttamente dal paese del Sol Levante, non proprio comunissima da trovare. Laccatura e dorature mostrano i segni del tempo e non ci si può far nulla.
Si presenta nella più classica livrea giapponese: forma a sigaro con la variante che la testa del cappuccio e adornata da un gioiello a testa piatta, colorazione scura dovuta al rivestimento in lacca urushi , caricamento dell'inchiostro a levetta laterale .
Tolto il cappuccio si vede il suo bel pennino in oro 14 carati (adesso, perché prima tanto bello non era) con incise il nome del produttore e il nome della penna.
La stilografica presentata è degli anni cinquanta , evidenziato sia dal tipo di fermaglio che dal piccolo gioiello a bottone che lo tiene fisso al cappuccio, ed anche dal marchio JIS introdotto nel 1953.
Sia il fermaglio sia la banda che copre il labbro del cappuccio sono rivestiti in oro 14K (gold filled/rolled gold)
Sul fusto è possibile vedere , collocate su tre righe , la stampigliatura "Athena" , MARUZEN , MADE IN JAPAN (quest'ultima stampigliatura difficile da individuare se non con una giusta luce radente).
A riguardo del pennino
Il pennino presentava una rebbio storto in prossimità della punta in lega , con il grande rischio di far saltare via quest'ultima , nel tentativo di raddrizzare il pennino (motivo per il quale la penna è stata poco "considerata" e con costo molto ragionevole).
Sessanta secondi circa di sudori freddi , poi la situazione ed il penino prendono la giusta piega.
Come si vede, il pennino ha inciso il logo JIS con il numero 3231 registrato dalla Ishikawa Kinpen Seisakusho , che rifornì diversi produttori di penne, tra i quali la Ohashido , Ferme , la Ban-ei e Parley.
La stilografica presentata è degli anni cinquanta , evidenziato sia dal tipo di fermaglio che dal piccolo gioiello a bottone che lo tiene fisso al cappuccio, ed anche dal marchio JIS introdotto nel 1953. Sul retro del pennino è inciso il numero 401 che dovrebbe indicare la data di fabbricazione, generalmente mese ed anno “maa” oppure a quattro cifre “mmaa” come in uso da Pilot , Platinum e molte altre case. Tuttavia la cifra 401 sembrerebbe avere poco senso , indicando un ipotetico Aprile 2001 o peggio ancora Aprile 1901. Torna utile in questo caso la vecchia codifica adottata da Sailor per un certo periodo di tempo, dove le tre cifre rappresentano anno e mese nel poco usuale (e talvolta poco utile) sistema “amm” , quindi il “4” sarebbe l’ultima cifra dell’anno e “01” indicherebbe il mese di Gennaio , portando la datazione ad un più realistico Gennaio 1954
A riguardo della prima Athena
Nelle informazioni a riguardo della Athena, ho riportato con una certa sicurezza la data del 1919 quale anno di introduzione di questa linea di penne.
In effetti è presente la Athena su cataloghi databili intorno alla fine del '10 ed inizio '20 , ma la cui data di pubblicazione non è nota con certezza; ci viene incontro però la stessa Maruzen , quando nel 2019 pubblicizza il rifacimento di un vecchio modello Athena in occasione del centenario del lancio della penna. Ecco spiegata tanta sicurezza sulla data del 1919 .
A sinistra la pubblicità della "nuova vecchia" Athena , a destra un depliant d'epoca.
Alla fine
Qualcuno potrà , legittimamente , chiedersi se e come scrive sta benedetta penna. Ecco...
Scrive bene, molto bene. Tratto fine, sempre presente e scorrevole . Vista la premessa su come erano le punte del pennino , il risultato non era così scontato...
Un saluto e grazie per la lettura.
P.S.
Qualche link e immagini dalla rete
https://ameblo.jp/kamisama-samasama/ent ... ?frm=theme
https://ameblo.jp/kamisama-samasama/ent ... ?frm=theme
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