Mostra Scambio - Pen Show - di Firenze
17 maggio 2025 - Hotel AC Marriot, via Luciano Bausi, 5
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Wahl Oxford Mk II
- Pierre
- Vacumatic
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- La mia penna preferita: Parker Duofold ebanite nera 22
- Il mio inchiostro preferito: Herbin Perle Noire
- Misura preferita del pennino: Medio
- Località: Cuneo
- Gender:
Wahl Oxford Mk II
Cari amici,
nella produzione Wahl la Oxford è conosciuta come una stilografica di fascia economica. Essa venne diffusa in due edizioni, laddove la prima è databile tra il 1931 e il 1937 e la seconda negli anni successivi, fino al 1941.
La versione seriore è già stata pregevolmente presentata da Walter in questo post https://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?f=72&t=26413 al quale mi pregio di rimandarvi; quanto alla rivisitazione più recente, essa è invece l’argomento di questa piccola presentazione.
A livello cronologico, dopo una disamina del materiale disponibile su altri siti, collocherei questo esemplare intorno al 1940. Pare che l’anno prima, infatti, la produzione della Oxford venne suddivisa in due varianti, ossia la Regular e la Special: tra i colori disponibili però non figurava il marbled brown…
...solo con l’avvento della Select-O-Point i colori si disponibili si diversificano ed emerse, così, anche lo splendido brown.
E’ pure attestato un modello “twist filler” che ci tornerà utile quando parleremo del pennino, ma non riesco a collocarlo nel tempo.
A livello dimensionale la Oxford è una penna medio-piccola, ecco qualche misura:
lunghezza chiusa: 125 mm;
lunghezza aperta: 118 mm;
lunghezza calzata: 147 mm;
diametro fusto: 12 mm;
peso scarica: 15gr.
Le misurazioni descrivono quindi una stilografica di dimensioni abbastanza modeste, ma comunque panciuta, quindi di presenza: ecco come se la vede nel mezzo di due conosciutissime Pelikan M400 West Germany.
Sarà, la nostra Oxford, una produzione Wahl di secondo piano (qualcosa si risparmiò nell’innesto della clip sul cappuccio e nelle rifiniture delle estremità, non certo scolpite come quelle della meravigliosa Doric), tuttavia, come già avrete intuito più sopra, le celluloidi che si trovano in giro sono varie, alcune davvero meravigliose: la stilografica, infatti, è attestata inizialmente nei colori Jet Black, Red Metallic Pearl, Green Metallic Pearl e Grey Metallic Pearl, a cui si aggiungeranno in seguito il marrone, un verde a “buccia di anguria”, altre celluloidi a righe e con motivi a rete (modello twist filler) assai vistose.
La Oxford che vi sto presentando è evidentemente il modello marbled brown a levetta: la celluloide si esalta bellissima, profonda, calda, con toni che vanno dal miele, all’oro, fino al bronzo; vi confesso che appena caduta la penna nelle mie mani non mi ero accorto di cotanta bellezza, poi, una volta diffusasi la luce naturale, i colori sono semplicemente esplosi, con grande gioia del sottoscritto. La clip, molto semplice, a cravatta e rodiata come la levetta, porta la scritta “MADE IN USA - WHAL OXFORD”, il cappuccio invece è impreziosito da una vera dorata, mentre sul fusto si intravede la stampigliatura “WAHL OXFORD - MADE IN USA - MAKE OF EVERSHARP”. L’alternanza di dettagli rodiati e dorati (a questi ultimi si aggiunge il pennino 14K) è singolare, ma ben si sposa con la colorazione variegata della penna. Rimarcabile la finestrella rossiccia per il controllo dell’inchiostro.
Nonostante qui si vedano i raggi del sole riflettersi sul pennino, vi assicuro che le foto non rendono giustizia a questa bella celluloide.
nella produzione Wahl la Oxford è conosciuta come una stilografica di fascia economica. Essa venne diffusa in due edizioni, laddove la prima è databile tra il 1931 e il 1937 e la seconda negli anni successivi, fino al 1941.
La versione seriore è già stata pregevolmente presentata da Walter in questo post https://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?f=72&t=26413 al quale mi pregio di rimandarvi; quanto alla rivisitazione più recente, essa è invece l’argomento di questa piccola presentazione.
A livello cronologico, dopo una disamina del materiale disponibile su altri siti, collocherei questo esemplare intorno al 1940. Pare che l’anno prima, infatti, la produzione della Oxford venne suddivisa in due varianti, ossia la Regular e la Special: tra i colori disponibili però non figurava il marbled brown…
...solo con l’avvento della Select-O-Point i colori si disponibili si diversificano ed emerse, così, anche lo splendido brown.
E’ pure attestato un modello “twist filler” che ci tornerà utile quando parleremo del pennino, ma non riesco a collocarlo nel tempo.
A livello dimensionale la Oxford è una penna medio-piccola, ecco qualche misura:
lunghezza chiusa: 125 mm;
lunghezza aperta: 118 mm;
lunghezza calzata: 147 mm;
diametro fusto: 12 mm;
peso scarica: 15gr.
Le misurazioni descrivono quindi una stilografica di dimensioni abbastanza modeste, ma comunque panciuta, quindi di presenza: ecco come se la vede nel mezzo di due conosciutissime Pelikan M400 West Germany.
Sarà, la nostra Oxford, una produzione Wahl di secondo piano (qualcosa si risparmiò nell’innesto della clip sul cappuccio e nelle rifiniture delle estremità, non certo scolpite come quelle della meravigliosa Doric), tuttavia, come già avrete intuito più sopra, le celluloidi che si trovano in giro sono varie, alcune davvero meravigliose: la stilografica, infatti, è attestata inizialmente nei colori Jet Black, Red Metallic Pearl, Green Metallic Pearl e Grey Metallic Pearl, a cui si aggiungeranno in seguito il marrone, un verde a “buccia di anguria”, altre celluloidi a righe e con motivi a rete (modello twist filler) assai vistose.
La Oxford che vi sto presentando è evidentemente il modello marbled brown a levetta: la celluloide si esalta bellissima, profonda, calda, con toni che vanno dal miele, all’oro, fino al bronzo; vi confesso che appena caduta la penna nelle mie mani non mi ero accorto di cotanta bellezza, poi, una volta diffusasi la luce naturale, i colori sono semplicemente esplosi, con grande gioia del sottoscritto. La clip, molto semplice, a cravatta e rodiata come la levetta, porta la scritta “MADE IN USA - WHAL OXFORD”, il cappuccio invece è impreziosito da una vera dorata, mentre sul fusto si intravede la stampigliatura “WAHL OXFORD - MADE IN USA - MAKE OF EVERSHARP”. L’alternanza di dettagli rodiati e dorati (a questi ultimi si aggiunge il pennino 14K) è singolare, ma ben si sposa con la colorazione variegata della penna. Rimarcabile la finestrella rossiccia per il controllo dell’inchiostro.
Nonostante qui si vedano i raggi del sole riflettersi sul pennino, vi assicuro che le foto non rendono giustizia a questa bella celluloide.
Ultima modifica di Pierre il venerdì 2 febbraio 2024, 23:03, modificato 5 volte in totale.
- Pierre
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Wahl Oxford Mk II
Ma veniamo ora proprio al pennino, che presenta una flessibilità quasi nulla e tuttavia si comporta da buon “scrittore”: di tratto F ed equipaggiato con alimentatore in ebanite, offre un flusso costante e non teme le carte peggiori. L’ho provato con profitto associato al Waterman Bleu Mystère e, per salutarvi, chiuderò con una prova di scrittura su Rhodia con Diamine Classic Green. Esteticamente il pennino è davvero gradevole e curato, con lo sfiato esagonale allungato e l’etichetta Eversharp, 14K, Made in USA.
Nondimeno, ho qualche dubbio sulla congruità: se le Oxford Regular e Special erano munite di un pennino in oro 14K, le successive Select-O-Point, a cui sembra appartenere la presente, erano equipaggiate di un pennino intercambiabile in acciaio dorato, il quale, a dirvi la verità, non doveva essere un gran che viste le considerazioni poco entusiastiche collazionate su FPN (alla lucidatura, peraltro, tende a perdere immancabilmente la doratura!). Non posso tuttavia escludere una versione a levetta provvista del pennino qui documentato, perché esso è sicuramente attestato nelle Oxford twist filler: come ben sappiamo, infatti, nel mondo delle stilografiche vintage nulla è graniticamente certo e l’ipotesi di una configurazione mista è tutt’altro che peregrina. A tal proposito, ho anche sentito il fidatissimo collezionista che mi ha ceduto questo esemplare: egli asserisce che se l’era procurato così com’è negli Stati Uniti (ma in 80 anni di vita potete ben immaginare che questo indizio non costituisce per nulla una prova...).
Fonti: ho reperito le informazioni utili alla bisogna sul citato post di Wall, sul nostro Wiki e su alcune discussioni su FPN (da lì provengono anche le scansioni dei cataloghi, postate dall'utente PenHero nel 2018). Ho utilizzato pure il sito dismesso Penoply, segnalato sempre dal nostro provvidenziale Wiki. Mi perdonerete se non si tratta, quindi, di fonti di prima mano.
Nondimeno, ho qualche dubbio sulla congruità: se le Oxford Regular e Special erano munite di un pennino in oro 14K, le successive Select-O-Point, a cui sembra appartenere la presente, erano equipaggiate di un pennino intercambiabile in acciaio dorato, il quale, a dirvi la verità, non doveva essere un gran che viste le considerazioni poco entusiastiche collazionate su FPN (alla lucidatura, peraltro, tende a perdere immancabilmente la doratura!). Non posso tuttavia escludere una versione a levetta provvista del pennino qui documentato, perché esso è sicuramente attestato nelle Oxford twist filler: come ben sappiamo, infatti, nel mondo delle stilografiche vintage nulla è graniticamente certo e l’ipotesi di una configurazione mista è tutt’altro che peregrina. A tal proposito, ho anche sentito il fidatissimo collezionista che mi ha ceduto questo esemplare: egli asserisce che se l’era procurato così com’è negli Stati Uniti (ma in 80 anni di vita potete ben immaginare che questo indizio non costituisce per nulla una prova...).
Fonti: ho reperito le informazioni utili alla bisogna sul citato post di Wall, sul nostro Wiki e su alcune discussioni su FPN (da lì provengono anche le scansioni dei cataloghi, postate dall'utente PenHero nel 2018). Ho utilizzato pure il sito dismesso Penoply, segnalato sempre dal nostro provvidenziale Wiki. Mi perdonerete se non si tratta, quindi, di fonti di prima mano.
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Grazie Pier per averci mostrato questa bellissima stilografica d'altri tempi,. Sono davvero affascinanti.
Bellissima recensione
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Walter
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- Pierre
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Sono io che devo ringraziare te, Wall: il tuo lavoro sul Mk I è stata una fonte importantissima!
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Wahl Oxford Mk II
Mi sembrava che le Oxford avessero scritto Wahl Oxford sul pennino. È una caratteristica che varia fra le diverse serie?
- Mir70
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Wahl Oxford Mk II
Bellissima Oxford , bravo Pierre.
Se non vado errato, quel tipo di pennino è stato utilizzato per la prima volta sulle ultime versioni delle Doric , con il foro di sfiato esagonale e la scritta Eversharp obliqua; le versioni successive , sempre con il foro esagonale , erano chiamate la "T banner" (Eversharp in obliquo, con incisa una riga anche sotto la scritta, e la riga superiore che si divide in due proseguendo la corsa fino alle punte del pennino, che assomiglia appunto ad una T), ed un'altra versione denominata Teardrop , come la tua ma in aggiunta è presente incisa una sorta di goccia che parte dalle punte e circoscrive il foro di sfiato.
I pennini T-Banner e Teardrop li ho visti sempre associati agli alimentatori Magic-Feed .
Sempre se non sbaglio, il pennino come quello della tua Oxford era generalmente montato sulle Symphony .
Mai visto però in uso sulle Oxford, che solitamente montavano il loro pennino in oro con il marchio Wahl Oxford , oppure in acciaio con incisa una semplice "O" .
Dal punto di vista pratico poco cambia, quelli sono ottimo pennini che hanno sempre scritto egregiamente . Complimenti ancora per la penna !
Se non vado errato, quel tipo di pennino è stato utilizzato per la prima volta sulle ultime versioni delle Doric , con il foro di sfiato esagonale e la scritta Eversharp obliqua; le versioni successive , sempre con il foro esagonale , erano chiamate la "T banner" (Eversharp in obliquo, con incisa una riga anche sotto la scritta, e la riga superiore che si divide in due proseguendo la corsa fino alle punte del pennino, che assomiglia appunto ad una T), ed un'altra versione denominata Teardrop , come la tua ma in aggiunta è presente incisa una sorta di goccia che parte dalle punte e circoscrive il foro di sfiato.
I pennini T-Banner e Teardrop li ho visti sempre associati agli alimentatori Magic-Feed .
Sempre se non sbaglio, il pennino come quello della tua Oxford era generalmente montato sulle Symphony .
Mai visto però in uso sulle Oxford, che solitamente montavano il loro pennino in oro con il marchio Wahl Oxford , oppure in acciaio con incisa una semplice "O" .
Dal punto di vista pratico poco cambia, quelli sono ottimo pennini che hanno sempre scritto egregiamente . Complimenti ancora per la penna !
Mirko
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Grazie Mirko per il tuo chiarimento.Mir70 ha scritto: ↑sabato 3 febbraio 2024, 11:36 Bellissima Oxford , bravo Pierre.
Se non vado errato, quel tipo di pennino è stato utilizzato per la prima volta sulle ultime versioni delle Doric , con il foro di sfiato esagonale e la scritta Eversharp obliqua; le versioni successive , sempre con il foro esagonale , erano chiamate la "T banner" (Eversharp in obliquo, con incisa una riga anche sotto la scritta, e la riga superiore che si divide in due proseguendo la corsa fino alle punte del pennino, che assomiglia appunto ad una T), ed un'altra versione denominata Teardrop , come la tua ma in aggiunta è presente incisa una sorta di goccia che parte dalle punte e circoscrive il foro di sfiato.
I pennini T-Banner e Teardrop li ho visti sempre associati agli alimentatori Magic-Feed .
Sempre se non sbaglio, il pennino come quello della tua Oxford era generalmente montato sulle Symphony .
Mai visto però in uso sulle Oxford, che solitamente montavano il loro pennino in oro con il marchio Wahl Oxford , oppure in acciaio con incisa una semplice "O" .
Dal punto di vista pratico poco cambia, quelli sono ottimo pennini che hanno sempre scritto egregiamente . Complimenti ancora per la penna !
Questo pennino mi pare di averlo visto anche sulle Skyline... forse persino sul mio esemplare, dovrei controllare, in rete certamente.
Anch'io ho dei dubbi sulla congruità, ma non ho materiale sufficiente per emettere un giudizio.
Come dici tu le prime Oxford avevano un pennino dedicato in oro, poi si passò al pennino in acciaio dorato Select-O-Point, che, stando a sentire altri forum stranieri, doveva essere un pessimo scrittore.
Ho trovato in rete solo un'attestazione del pennino in che ci intriga su una Oxford e ve la posto qui sotto (considerate il primo esemplare a sinistra), trattasi di una bella panoramica sui pennini propri di questo modello.
Con le mie modeste conoscenze lascio la questione nel campo delle ipotesi... tuttavia anche @Wall parla di pennini tipo Skyline su queste penne e, d'altronde, le stilografiche sono belle anche per i misteri di cui si sono caricate negli anni e che oggi ci donano!
Ultima modifica di Pierre il sabato 3 febbraio 2024, 12:02, modificato 3 volte in totale.
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Esatto, erano i pennini che montavano le Skyline.
Da quello che ho potuto vedere, le ultime produzioni sotto il marchio Wahl Oxford erano molto variegate sotto tutti i punti di vista, quindi di "certo" c'è ben poco, a mio parere...
ad esempio... https://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?t=28686
Mirko
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Grazie per il pregevole contributo, Pierre!
Giorgio

Col tempo molte di queste finestrelle hanno perduto l'originaria trasparenza e, di conseguenza, l'efficacia di utilizzo, a causa del viraggio delle celluloidi chiarissime impiegate per le sezioni verso un tipico colore "ambra".

Giorgio
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a me mi piace la colorazione
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Meravigliosa, Mirco, quindi condividiamo anche il debole per le Wahl!Mir70 ha scritto: ↑sabato 3 febbraio 2024, 12:00 Esatto, erano i pennini che montavano le Skyline.
Da quello che ho potuto vedere, le ultime produzioni sotto il marchio Wahl Oxford erano molto variegate sotto tutti i punti di vista, quindi di "certo" c'è ben poco, a mio parere...
ad esempio... viewtopic.php?t=28686

Grazie Giorgio il tuo apprezzamento mi rende particolarmente felice.Musicus ha scritto: ↑sabato 3 febbraio 2024, 12:08 Grazie per il pregevole contributo, Pierre!![]()
Col tempo molte di queste finestrelle hanno perduto l'originaria trasparenza e, di conseguenza, l'efficacia di utilizzo, a causa del viraggio delle celluloidi chiarissime impiegate per le sezioni verso un tipico colore "ambra".
![]()
Giorgio
Hai pienamente ragione sulle finestrelle e infatti quella della penna in trattazione è utile ormai solo in controluce. Mi chiedo tuttavia come facessero a verificare il livello di inchiostro all'interno del sacchetto che, generalmente, non è certo trasparente, almeno ai giorni nostri. Puoi illuminarmi? Grazie.
Grazie, Marco, il tuo "a me mi" "mi è a me" molto gradito. E in effetti i colori caldi di questa penna mi hanno colpito subito.
Porterei infatti la tua attenzione al cospetto della foto con la coccinella, per farti notare come, lontano dalla luce naturale, i colori si scuriscano facendo emergere addirittura delle ombre bruno - castane. Ne sono stato rapito.
- Musicus
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La sezione "visulated"Pierre ha scritto: ↑sabato 3 febbraio 2024, 12:56Grazie Giorgio il tuo apprezzamento mi rende particolarmente felice.Musicus ha scritto: ↑sabato 3 febbraio 2024, 12:08 Grazie per il pregevole contributo, Pierre!![]()
Col tempo molte di queste finestrelle hanno perduto l'originaria trasparenza e, di conseguenza, l'efficacia di utilizzo, a causa del viraggio delle celluloidi chiarissime impiegate per le sezioni verso un tipico colore "ambra".
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Giorgio
Hai pienamente ragione sulle finestrelle e infatti quella della penna in trattazione è utile ormai solo in controluce. Mi chiedo tuttavia come facessero a verificare il livello di inchiostro all'interno del sacchetto che, generalmente, non è certo trasparente, almeno ai giorni nostri. Puoi illuminarmi? Grazie.
https://www.fountainpen.it/Visulated
pur in differenti declinazioni si basa, tuttavia, sempre sulla caratteristica di mostrare l'inchiostro nel suo "ultimo centimetro", all'interno della sezione porta pennino, che storicamente/solitamente è opaca.
Qui di seguito ti mostro la sezione della mia Aurora Topolino in un brevetto privo di "cannuccia pervia" (tubetto

Come puoi vedere, il sacchetto di gomma si innesta/incolla prima della finestra e della filettatura, e l'inchiostro è così libero di inondare la sezione (come l'acqua nella foto allegata) e di raggiungere l'alimentatore.

Giorgio
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Grazie infinite, ora mi è più chiaro e potrò valutarne meglio la funzionalità!Musicus ha scritto: ↑sabato 3 febbraio 2024, 13:33
La sezione "visulated"
https://www.fountainpen.it/Visulated
pur in differenti declinazioni si basa, tuttavia, sempre sulla caratteristica di mostrare l'inchiostro nel suo "ultimo centimetro", all'interno della sezione porta pennino, che storicamente/solitamente è opaca.
Qui di seguito ti mostro la sezione della mia Aurora Topolino
....
in un brevetto privo di "cannuccia pervia" (tubetto) tipico di altri sistemi come lo Sheaffer o il tuo Oxford.
Come puoi vedere, il sacchetto di gomma si innesta/incolla prima della finestra e della filettatura, e l'inchiostro è così libero di inondare la sezione (come l'acqua nella foto allegata) e di raggiungere l'alimentatore.
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Giorgio
- francoiacc
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Saranno pure la fascia economica, ma sono pur sempre delle Wahl, penne fatte con tutti i sacri crismi! Celluloidi bellissime e gruppi scrittura che funzionano sempre alla perfezione.
La celluloide miele poi è davvero un incanto, sembra avere una sua luce provenire dall'interno. Complimenti Pier per la penna di cui sei entrati in possesso e per la bella descrizione.

La celluloide miele poi è davvero un incanto, sembra avere una sua luce provenire dall'interno. Complimenti Pier per la penna di cui sei entrati in possesso e per la bella descrizione.

