Cex71 ha scritto: ↑lunedì 15 gennaio 2024, 18:48
Caro Franco,
io non avevo mai pensato ad una cosa del genere, ma avevo letto il tuo intervento precedente in proposito e ho iniziato anch'io nel corso del 2023 a tenere nota in un piccolo quadernino A6 della cronologia di penne e inchiostri, ogni volta che ne inchiostro una (ieri sera ultima volta) annoto penna, inchiostro e data.
Ho trovato davvero utile, per i motivi che indichi, fare una cosa del genere. Avendo tante penne (troppe) alcune giacciono nei cassetti per tanto tempo, troppo, e così riguardando me ne rendo conto. E poi vedo quelle che per una insondabile ragione sono in uso più frequente. Grazie.
Splendida la scritta Inchiostri blu e bianca!
Il "quaderno di penne e inchiostri" é una cosa fantastica, Cesare! Non solo é una concreta memoria di ció che si ama e si usa di più, ma come ben dici fa notare le penne dimenticate e spesso fornisce un'occasione per rimetterle nel giro. In più, almeno per me, compilare il mio quaderno é diventato parte integrante del
rito della ricarica... Non so come io abbia fatto, per tanti anni, a non mantenere questo interessante registro.
sansenri ha scritto: ↑lunedì 15 gennaio 2024, 22:45
Anch'io uso un sistema molto semplice, e con le informazioni minime indispensabili, anche perché uso un quadernetto piccolo.
In genere su una pagina ci stanno due "entry" (due penne).
Prima carico la penna, poi con la penna stessa, scrivo su righe separate (la pagina piccola in sostanza mi costringe):
-Nome della penna (marca, modello)
-Colore della penna (fondamentale... a volte ho più penne uguali, ma di colore diverso, l'unico modo per capire quale ho caricato è indicare anche il colore e a volte il "trim" - eg. Aurora Optima Blue Silver trim)
-Pennino (oro/acciaio, tratto)
-Marca dell'inchiostro
-nome del colore dell'inchiostro
a questo punto faccio una sorta di scarabocchio per mostrare il colore dell'inchiostro su un'area un po' più estesa del solo tratto (una sorta di swab, ma fatto con il pennino)
-e poi metto la data
anch'io scrivo su un solo lato della pagina, in genere gli inchiostri non trapassano la Clairefontaine, ma per questo uso mi piace non avere alcuna ombra sul retro
anche nel mio caso, ogni nuova penna carica, nuova "entry" (parte alta o parte bassa della pagina)
l'ordine cronologico ovviamente è conseguenza automatica, sfogliando indietro si fa in fretta a trovare le ultime penne caricate e con cosa.
Enrico, vedo che usiamo metodi molto, molto simili, anche se su quaderni diversi. Credo che ci accomuni la volontà di mantenerci all'essenziale. Non complicare deliberatamente le cose é a mio avviso uno dei segreti per non perdere il gusto per ció che si fa.
Vedo che tu annoti qualche informazione in più, ma come dici é per poter distinguere tra le penne della tua collezione che sono "quasi" uguali. Ma sono certo che tu abbia
molte più penne di quelle che maneggio io...
Buona scritttura, caro amico di penna!
sansenri ha scritto: ↑lunedì 15 gennaio 2024, 20:45
il mio primo quaderno degli inchiostri l'ho iniziato nell'aprile 2015, e mi è durato fino all'aprile 2017.
Nel 2017 ne ho quindi iniziato un altro che è durato fino all'ottobre 2020.
Il successivo iniziato nel 2020 è stato completato a marzo del 2023.
Ne ho in corso un altro, ovviamente.
è un buon sistema se ci si ricorda sempre di segnare penna, inchiostro e data quando si carica.
Uso sempre carta Clairfontaine, i quadernini Age Bag piccoli, 9 x 14cm.
E' strano come a volte lo stesso inchiostro sulla stessa carta ma in una penna diversa sembri diverso, e altre volte a distanza di anni sia uguale.
Sono davvero molti quaderni, per molte ricariche, amico mio!
Nel quaderno che sta per terminare, io ho annotato 261 registri (me ne stanno 10 per pagina), nell'arco di 49 mesi. Dá una media di oltre 5 ricariche al mese. É un numero che assomiglia all'impressione che ho del mio scrivere con le penne, ma non ne avrei mai avuta conferma senza il quadernetto degli inchiostri.