Bologna Pen Show - Mostra Scambio di Bologna
30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69

R&K Salix ...una domanda sciocca

I colori preferiti, le miscele sperimentate, le misture autoprodotte. Tutto sull'inchiostro che utilizzate nella vostra fedelissima stilografica!
sansenri
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Messaggio da sansenri »

ormai quando?
non è che il mio Kaweco sia del secolo scorso...
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Koten90 ha scritto: lunedì 1 gennaio 2024, 22:35 Bellissima questa finitura bicolor (devi solo venderlo un po’ meglio😉)
sì, è una nuova finitura, fading two-tone...
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Messaggio da sansenri »

Tregg ha scritto: lunedì 1 gennaio 2024, 23:11 Per quella che è la mia esperienza col Salix, dopo un anno di uso esclusivo su una Pelikan M205, quindi con pennino d'acciaio (non dorato), posso dire che danni non ne ho visti. Smontato completamente il pennino, la parte inferiore presentava una colorazione azzurra (che si lava via), ma nessuna traccia di intaccatura sul metallo. L'alimentatore di plastica integro. A differenza degli inchiostri "convenzionali" non ferrogallici, direi che richiede un lavaggio della penna un pelino più approfondito, ma nulla di drammatico. Essendo i pennini Pelikan sempre assemblati con l'alimentatore, quando pulisco, un giorno o due a bagno in acqua li lascio sempre, che usi un ferrogalico o un convenzionale a base acquosa.
Apprezzo questo inchiostro per la resistenza all'acqua molto elevata, e mi affascina vedere il suo colore che cambia dopo tanto tempo.
Se il pennino non è dorato problemi non ne hai, i ferrogallici odierni probabilmente non sono più così acidi da intaccare l'acciaio.
E' probabile però che in qualche modo indeboliscano le placcature, che poi si scrostano.
Inoltre credo che se usi e lavi, non faccia a tempo a sedimentarsi a sufficienza, magari evaporando l'acqua e concentrandosi l'acido ad intaccare la placcatura, il problema è più verosimilmente quando lo lasci dentro a lungo inutilizzato (la Kaweco sport la tenevo in uno zaino e devo essermela dimenticata in una delle tasche per diversi mesi).

RisottoPensa ha scritto: domenica 31 dicembre 2023, 11:16 La placcatura in oro è meno duraturo resistente del PVD coating, semplicemente perché sono spessori differenti. Al massimo ti ritrovi un centinaio di atomi di oro di spessore della placcatura :evil:
mah...
ecco un'altra probabile vittima del Salix (non sono 100% sicuro fosse lui)
P1160494-3 Sailor Pro Gear Imperial Matt Black.jpg
giusto comunque voler avere il diritto di sbagliare da soli
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Messaggio da RisottoPensa »

Tempo di andare solo di ritenio o oro

sansenri ha scritto: martedì 2 gennaio 2024, 0:11 ormai quando?
non è che il mio Kaweco sia del secolo scorso...
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Il pennino, non la placcatura
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Messaggio da mastrogigino »

A me il Salix ha lasciato questo regalino sul fondo del campioncino in plastica in cui era contenuto.
È una incrostazione che non sono riuscito a togliere neanche con prolungato ammollo, nemmeno col sapone, non ho provato con l'ammoniaca...

Ho cercato di grattarla via col cacciavite...

L'inchiostro è rimasto nel campioncino circa 4 mesi prima di esaurirlo completamente...
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Messaggio da Tregg »

sansenri ha scritto: martedì 2 gennaio 2024, 0:24
Tregg ha scritto: lunedì 1 gennaio 2024, 23:11 Per quella che è la mia esperienza col Salix, dopo un anno di uso esclusivo su una Pelikan M205, quindi con pennino d'acciaio (non dorato), posso dire che danni non ne ho visti. Smontato completamente il pennino, la parte inferiore presentava una colorazione azzurra (che si lava via), ma nessuna traccia di intaccatura sul metallo. L'alimentatore di plastica integro. A differenza degli inchiostri "convenzionali" non ferrogallici, direi che richiede un lavaggio della penna un pelino più approfondito, ma nulla di drammatico. Essendo i pennini Pelikan sempre assemblati con l'alimentatore, quando pulisco, un giorno o due a bagno in acqua li lascio sempre, che usi un ferrogalico o un convenzionale a base acquosa.
Apprezzo questo inchiostro per la resistenza all'acqua molto elevata, e mi affascina vedere il suo colore che cambia dopo tanto tempo.
Se il pennino non è dorato problemi non ne hai, i ferrogallici odierni probabilmente non sono più così acidi da intaccare l'acciaio.
E' probabile però che in qualche modo indeboliscano le placcature, che poi si scrostano.
Inoltre credo che se usi e lavi, non faccia a tempo a sedimentarsi a sufficienza, magari evaporando l'acqua e concentrandosi l'acido ad intaccare la placcatura, il problema è più verosimilmente quando lo lasci dentro a lungo inutilizzato (la Kaweco sport la tenevo in uno zaino e devo essermela dimenticata in una delle tasche per diversi mesi).
Io cerco di evitare le penne "dorate". Preferisco una finitura cromata perché non sai mai quanto tenga la doratura (non solo del pennino, ma anche della clip e degli orpelli vari). C'è da dire che il Salix, alla lunga, lascia una morchia bluastra soprattutto sulla filettatura di avvitamento del pennino (Pelikan). Nulla di tragico; con un bagno in acqua prolungato e una carotina di carta, vien via tutto. La patina blu, sul retro del pennino - con la varechina - è venuta via in un amen, ma bisogna avere l'accortezza di non contaminare la punta rodiata che diventerebbe nera.
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Messaggio da RisottoPensa »

mastrogigino ha scritto: martedì 2 gennaio 2024, 0:57 A me il Salix ha lasciato questo regalino sul fondo del campioncino in plastica in cui era contenuto.
È una incrostazione che non sono riuscito a togliere neanche con prolungato ammollo, nemmeno col sapone, non ho provato con l'ammoniaca...

Ho cercato di grattarla via col cacciavite...

L'inchiostro è rimasto nel campioncino circa 4 mesi prima di esaurirlo completamente...

Prova con candeggina, lo fai arruginire 😂
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Tregg ha scritto: martedì 2 gennaio 2024, 7:06
sansenri ha scritto: martedì 2 gennaio 2024, 0:24

Se il pennino non è dorato problemi non ne hai, i ferrogallici odierni probabilmente non sono più così acidi da intaccare l'acciaio.
E' probabile però che in qualche modo indeboliscano le placcature, che poi si scrostano.
Inoltre credo che se usi e lavi, non faccia a tempo a sedimentarsi a sufficienza, magari evaporando l'acqua e concentrandosi l'acido ad intaccare la placcatura, il problema è più verosimilmente quando lo lasci dentro a lungo inutilizzato (la Kaweco sport la tenevo in uno zaino e devo essermela dimenticata in una delle tasche per diversi mesi).
Io cerco di evitare le penne "dorate". Preferisco una finitura cromata perché non sai mai quanto tenga la doratura (non solo del pennino, ma anche della clip e degli orpelli vari). C'è da dire che il Salix, alla lunga, lascia una morchia bluastra soprattutto sulla filettatura di avvitamento del pennino (Pelikan). Nulla di tragico; con un bagno in acqua prolungato e una carotina di carta, vien via tutto. La patina blu, sul retro del pennino - con la varechina - è venuta via in un amen, ma bisogna avere l'accortezza di non contaminare la punta rodiata che diventerebbe nera.
be' sì, ma non è che puoi sempre evitare un pennino dorato... più che altro basta un po' di accortezza su che inchiostri usi, le esperienze negative degli altri (vedi le mie... :roll: ) dovrebbero servire da ammonimento... (le condivido per questo, mica per lamentarmi, che non serve :) )
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Messaggio da Koten90 »

sansenri ha scritto: martedì 2 gennaio 2024, 0:14
Koten90 ha scritto: lunedì 1 gennaio 2024, 22:35 Bellissima questa finitura bicolor (devi solo venderlo un po’ meglio😉)
sì, è una nuova finitura, fading two-tone...
Te l’ho buttata lì per ridere, ma trovando il modo di non intaccare le incisioni, non sarebbe affatto male per davvero
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L’ottimismo è il sale della vita, l’umorismo ne è lo zucchero.

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Messaggio da sansenri »

devo provare a lasciare un po' di Salix sulla parte rimasta dorata... :D

(poi brevetto il processo e il marchio)
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sansenri ha scritto: martedì 2 gennaio 2024, 15:23
Tregg ha scritto: martedì 2 gennaio 2024, 7:06

Io cerco di evitare le penne "dorate". Preferisco una finitura cromata perché non sai mai quanto tenga la doratura (non solo del pennino, ma anche della clip e degli orpelli vari). C'è da dire che il Salix, alla lunga, lascia una morchia bluastra soprattutto sulla filettatura di avvitamento del pennino (Pelikan). Nulla di tragico; con un bagno in acqua prolungato e una carotina di carta, vien via tutto. La patina blu, sul retro del pennino - con la varechina - è venuta via in un amen, ma bisogna avere l'accortezza di non contaminare la punta rodiata che diventerebbe nera.
be' sì, ma non è che puoi sempre evitare un pennino dorato... più che altro basta un po' di accortezza su che inchiostri usi, le esperienze negative degli altri (vedi le mie... :roll: ) dovrebbero servire da ammonimento... (le condivido per questo, mica per lamentarmi, che non serve :) )
Ci mancherebbe altro. Se piace la finitura dorata non discuto. Però il problema che evidenzi tu non è affatto banale nel panorama degli inchiostri, diciamo "comuni", che hanno anche chiara fama. Il Salix è la punta dell'iceberg di un fenomeno poco pubblicizzato dai produttori; precisamente l'acidità (o basicità) dei loro prodotti e la durata nel tempo, sia sulla carta che in boccetta. Pelikan, sulla sua linea 4001 (eccetto per il black), dichiara un PH che va da 2 a 10 (un zinzino ampio) e, secondo i test di un privato, il Salix avrebbe un Ph che si attesta attorno a 1,5.
Questo per dire che anche gli inchiostri ritenuti più sicuri potrebbero danneggiare (teoricamente) le nostre penne.

Fonti:

- https://odmultimedia.eu/Immagini/Schede ... /36321.pdf
- http://www.richardspens.com/ref/care/ink_ph.htm

Per quella che è la mia esperienza nell'arco di un anno di uso continuativo del Salix, se l'inchiostro piace, lo consiglio senza riserve. Se poi si mangia un pennino d'acciaio in dieci anni, non lo ritengo un fatto drammatico. Però raccomando due cose: di scegliere una penna senza tanti anellini di dubbia consistenza vicini al pennino (che potrebbero essere contaminati dall'inchiostro) e di lavarla un po' meglio di come si fa di solito. Nulla di che, solo tempi di ammollo più lunghi. Tutto qui.
Sebbene la boccetta faccia sedimenti, mai una volta ho sperimentato che la penna si fosse inchiodata. Funziona sempre. Certo, magari non lasciamo seccare l'inchiostro dentro ma, per il resto, funziona come tutti gli altri inchiostri normali.
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Tregg ha scritto: martedì 2 gennaio 2024, 16:29 Il Salix è la punta dell'iceberg di un fenomeno poco pubblicizzato dai produttori; precisamente l'acidità (o basicità) dei loro prodotti e la durata nel tempo, sia sulla carta che in boccetta. Pelikan, sulla sua linea 4001 (eccetto per il black), dichiara un PH che va da 2 a 10 (un zinzino ampio) e, secondo i test di un privato, il Salix avrebbe un Ph che si attesta attorno a 1,5.
Pelikan abbastanza imbarazzante😅
Se non ricordo male, Noodler’s pubblicizza molto il fatto che i suoi inchiostri siano tutti a pH neutro (tranne i Baystate che si aggirano sul 3). C’era un altro privato che li aveva testati confermando, ma non so più dive cercare il link

Edit: eccolo https://onepenshow.com/ink/ph
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Koten90 ha scritto: martedì 2 gennaio 2024, 17:05
Tregg ha scritto: martedì 2 gennaio 2024, 16:29 Il Salix è la punta dell'iceberg di un fenomeno poco pubblicizzato dai produttori; precisamente l'acidità (o basicità) dei loro prodotti e la durata nel tempo, sia sulla carta che in boccetta. Pelikan, sulla sua linea 4001 (eccetto per il black), dichiara un PH che va da 2 a 10 (un zinzino ampio) e, secondo i test di un privato, il Salix avrebbe un Ph che si attesta attorno a 1,5.
Pelikan abbastanza imbarazzante😅
Se non ricordo male, Noodler’s pubblicizza molto il fatto che i suoi inchiostri siano tutti a pH neutro (tranne i Baystate che si aggirano sul 3). C’era un altro privato che li aveva testati confermando, ma non so più dive cercare il link

Edit: eccolo https://onepenshow.com/ink/ph
A proposito di Noodler's ... http://www.richardspens.com/ref/care/inks.htm#dinner
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Eh si, Baystate è bello ma fa danni. Fortuna che non mi piace il blu (e nemmeno i mai nominati grape e cranberry)
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Koten90 ha scritto: martedì 2 gennaio 2024, 17:28 Eh si, Baystate è bello ma fa danni. Fortuna che non mi piace il blu (e nemmeno i mai nominati grape e cranberry)
Ti ringrazio per il link che hai girato. Esaustivo davvero.
Secondo me, quello che voleva dire l'autore che hai citato, non dobbiamo troppo preoccuparci dell'acidità di un inchiostro se la penna è moderna. I danni più grossi vengono fatti sui metalli leggeri, interni al meccanismo di caricamento della stessa. Ora, se il pennino è di acciaio buono, non sarà magari eterno, ma nell'insieme di tutti gli accidenti che possono capitare ad una penna nel corso degli anni (cadute accidentali, smarrimento, furto, rebbi ritorti ...) credo che la corrosione delle parti non sia poi così determinante. Soprattutto se usiamo con fiducia un Pelikan 4001 nero (con Ph 2, come rilevato dai test) in confronto a un Salix che è senz'altro più acido, ma non così scandalosamente rispetto al primo (Ph 1,53).
Credo che l'acidità o basicità sia strettamente correlata al colorante scelto e che, salvo eccezioni, influisca davvero poco sulla vita di una penna. Son convinto che le Ditte, se potessero creare l'inchiostro perfetto (Ph neutro), l'avrebbero fatto da tempo. Conservo la penna di mio padre: una Aurora 98 con pennino in oro 14K. Ora, la penna è perfetta; ancor oggi non perde un colpo quando la carico. E non mi riferisco solo al pennino, ma anche all'alimentatore, al fusto, al pistone ... Ma che inchiostri usavano sessanta anni fa? Migliori degli odierni? Non penso.
Ultima modifica di Tregg il martedì 2 gennaio 2024, 19:51, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da novainvicta »

Che Pelikan potesse avere un Ph basso non mi ha meraravigliato più di tanto ma Montblanc Royal Blue e Diamine Majestic Blue sono veramente una sorpresa !
Mi ero dimenticato di ringraziare per i link veramente interessanti. Dovrò integrare con il Ph il mio piccolo archivio di inchiostri che posseggo.
„Il Buddha, il Divino, dimora nel circuito di un calcolatore o negli ingranaggi del cambio di una moto con lo stesso agio che in cima a una montagna o nei petali di un fiore.“

Giuseppe
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