Non trovate che questa 98 sia "spaziale"?
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Praticamente tutte le penne di quel periodo (a parte le Aurora e le Tibaldi, delle ditte maggiori) riprendevano il tema stilistico della Doric (liscia o sfaccettata). Era di moda... Ha iniziato la Omas con la Extra (anche se c'è chi sostiene che si tratti di una invenzione indipendente dato che la Extra è uscita solo pochi mesi dopo la Doric) le altre a seguire.Alexander ha scritto:Bella.. alcuni elementi stilistici mi hanno fatto pensare alla Omas (clip a freccia, decorazione greca)..
Come mai queste analogie?
Spaziale non so, stratosferica senz'altro...Ambros5 ha scritto:La Columbus fu una ditta produttrice tra le più importanti in Italia negli anni trenta/quaranta.
Non trovate che questa 98 sia "spaziale"?
Brutto parlare di vil pecunia,Ottorino ha scritto:Andrea, smetti per favore.
Non mi attaccare la malattia delle penne-belle-ma-costose, ti prego !!!
Tanto per curiosità, che non ne capisco una beata, mi traduci la bellezza in euro ?
Che poeta che sono, eh ?
Complimenti per la vista,piccardi ha scritto:Spaziale non so, stratosferica senz'altro...Ambros5 ha scritto:La Columbus fu una ditta produttrice tra le più importanti in Italia negli anni trenta/quaranta.
Non trovate che questa 98 sia "spaziale"?
Una curiosità, nella prima foto, sotto la clip a freccia, si intravede qualcosa che sembra una stampigliatura, ho visto bene o è un'illusione ottica? Perché su altre mi pareva l'iscrizione fosse su un lato del corpo.
Simone
Posso anche essere d'accordo che sia brutto, ma, come diceva un amico: volare è bello, atterrare necessario.Ambros5 ha scritto: Brutto parlare di vil pecunia,
Proprio per quello che diciOttorino ha scritto:Posso anche essere d'accordo che sia brutto, ma, come diceva un amico: volare è bello, atterrare necessario.Ambros5 ha scritto: Brutto parlare di vil pecunia,
Grazie.
Comunque il mio scopo era quello di inserire questo modello in un ordine di grandezza.
A qualche pen-show nostrano ho visto penne che compro, riparo e uso normalmente a prezzi (per il mio personalissimo giudizio) ingiustificabilmente alti.
Da qui il mio disorientamento sulle valutazioni delle penne
Per ora non è mai successo.Ambros5 ha scritto: tu, invece, cerca di non spenderne più di 400....
se poi la penna ti fa impazzire e devi averla a qualunque costo, spendi senza ritegno, e non pentirti MAI!
Si, sono questi:Ambros5 ha scritto:La penna è interessante anche per il famoso caricamento a cucchiaino:
praticamente una penna che utilizza il criterio del pulsante di fondo, ma al posto del pulsante
si fa leva su una parte metallica a forma, appunto, di cucchiaino, montata su un perno, la cui torsione
schiaccia il serbatoio di gomma....
Forse Simone ha i disegni del funzionamento...
Grazie per la spiegazionepiccardi ha scritto: Praticamente tutte le penne di quel periodo (a parte le Aurora e le Tibaldi, delle ditte maggiori) riprendevano il tema stilistico della Doric (liscia o sfaccettata). Era di moda... Ha iniziato la Omas con la Extra (anche se c'è chi sostiene che si tratti di una invenzione indipendente dato che la Extra è uscita solo pochi mesi dopo la Doric) le altre a seguire.
Di pentirti ?Ottorino ha scritto:Per ora non è mai successo.Ambros5 ha scritto: tu, invece, cerca di non spenderne più di 400....
se poi la penna ti fa impazzire e devi averla a qualunque costo, spendi senza ritegno, e non pentirti MAI!