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L'albero di Natale. Gioia o...

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maylota
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Messaggio da maylota »

kircher ha scritto: lunedì 11 dicembre 2023, 11:58
maylota ha scritto: domenica 10 dicembre 2023, 22:56

In realtà leggevo da qualche parte che anche la festa del Sol Invictus è di tarda importazione a Roma, nel basso Impero dopo il 3/4 secolo... Le nostre feste si sono più probabilmente derivate e sovrapposte ai Saturnali - e li si che ci si divertiva :D
Non a caso nel mondo greco ortodosso (lontano dalla tradizione romana) ancora adesso il Natale si festeggia il 7 Gennaio, all'Epifania.
(edit: visto che l'umorismo non viaggia bene in forma scritta, esplicito che quest'ultima era una battuta sulla difficoltà di vedere le cose accadute millenni fa con gli occhi di oggi...perdendosi via dei pezzi che ai tempi erano ovvi ma adesso meno. Tipo il Calendario Gregoriano ;) )
Nella tradizione ortodossa RUSSA il natale si festeggia comunque il 25 dicembre, non il 7 gennaio. Solo che è il 25 dicembre del calendario giuliano e corrisponde al 7 gennaio del calendario gregoriano. Molte chiese ortodosse, incluso il patriarcato ecumenico di costantinopoli e la chiesa autocefala ucraiana, hanno adottato il calendario gregoriano e festeggiano il 25 dicembre del calendario gregoriano. (e scusate la nota pedante!)
Non è affatto una nota pedante, anzi in mezzo a tanta approssimazione è doverosa ;)

La mia era una provocazione (come ho anche scritto esplicitamente) perchè se si perdono i pezzi della Storia - in questo caso la riforma gregoriana del calendario - è facile prendere lucciole per lanterne e arrivare a sostenere in modo convincente cose non vere. Come il fatto che gli Ordodossi o parte di essi non riconoscano il 25 Dicembre come data convenzionale del Natale. ;)

Allo stesso modo se ci si dimentica che le persecuzioni anti Cristiane sono iniziate già ai tempi di Nerone, ossia meno di 30 anni dalla morte di Cristo, è più facile credere a diabolici piani dell'oliata macchina clericale cattolica per fagocitare divinità in competizione. Quando magari la risposta più semplice è che visto che se ti cuccavano a festeggiare Natale ti mandavano a fare un giro al Circo coi leoni, forse era saggio festeggiare Natale quando gli altri festeggiavano questo o quell'idolo pagano, così davi meno nell'occhio... :D
Che poi, io non c'ero e come sia andata non lo so. Cerco solo di provare a mantenere un pochino di logica deduttiva...
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ricart
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Messaggio da ricart »

Dal web:
- Nell'antica Roma, infine, il 25 dicembre veniva festeggiato Mitra, il dio del sole invincibile (Sol Invictus). Quando però l'imperatore Costantino nel 330 dC si convertì al cristianesimo, il 25 dicembre si incominciò a festeggiare non più il "Natalis solis" ma il "Natalis Christi"-.
Costantino muore il 22 maggio 337 d.C. e in quel giorno fu battezzato dal vescovo "ariano" Eusebio di Nicomedia, fino a quel giorno adorò il "dio Sole".
Costantino era un grande opportunista e cavalcò l'onda della nuova religione, nel 313 permise solamente la libertà di culto e nulla più. In base alle ultime ricerche anche la storia del Cristogramma dipinto sugli scudi sembrerebbe non vera. E' sospetto il fatto che tutti gli scrittore dell'epoca, che riportarono questo episodio, fossero cristiani. Il Cristogramma compare sulle monete con Magnenzio, circa 350 d.C., usurpatore ai danni di Costanzo II quarto figlio di Costantino se comprendiamo anche Crispo fatto da lui assassinare a Pola.
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Messaggio da Automedonte »

ricart ha scritto: lunedì 11 dicembre 2023, 18:03 Dal web:
- Nell'antica Roma, infine, il 25 dicembre veniva festeggiato Mitra, il dio del sole invincibile (Sol Invictus). Quando però l'imperatore Costantino nel 330 dC si convertì al cristianesimo, il 25 dicembre si incominciò a festeggiare non più il "Natalis solis" ma il "Natalis Christi"-.
Costantino muore il 22 maggio 337 d.C. e in quel giorno fu battezzato dal vescovo "ariano" Eusebio di Nicomedia, fino a quel giorno adorò il "dio Sole".
Costantino era un grande opportunista e cavalcò l'onda della nuova religione, nel 313 permise solamente la libertà di culto e nulla più. In base alle ultime ricerche anche la storia del Cristogramma dipinto sugli scudi sembrerebbe non vera. E' sospetto il fatto che tutti gli scrittore dell'epoca, che riportarono questo episodio, fossero cristiani. Il Cristogramma compare sulle monete con Magnenzio, circa 350 d.C., usurpatore ai danni di Costanzo II quarto figlio di Costantino se comprendiamo anche Crispo fatto da lui assassinare a Pola.
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In famiglia quella cristiana era Elena, la madre.
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Messaggio da Koten90 »

ASTROLUX ha scritto: lunedì 11 dicembre 2023, 14:14 Lungi da me ogni vena polemica, sono perfettamente cosciente della spoliazione del significato religioso del Natale, soprattutto ad opera dei media americani.
Basta vedere i "film di Natale" incentrati su santa Klaus ed i suoi elfi e sulla "magia del Natale", per cui tutti saremmo più buoni, forse ad opera di un bioritmo collettivo, cioè il politically correct piegato ad uso e consumo del capitalismo :roll:
Come scrivevo in un’altra risposta, il Natale è la commistione della principale festività invernale di molto culture che hanno fatto coincidere la data, siano essi cristiani, germanici, romani o altro. Credo che il termine corretto sia sincretismo. Da qui gli elfi e Babbo Natale (figure germaniche) vestiti di rosso (simbolo cristiano del sangue della crocifissione), l’albero vicino al presepe, la magia del Natale (germanica) che rende tutti più buoni (ama il prossimo tuo) ecc.
ASTROLUX ha scritto: lunedì 11 dicembre 2023, 14:14 Io sono solo curioso sulle dinamiche della celebrazione di una NON-festa per i non credenti.
Anzi se l'argomento urta in qualche modo la tua sensibilità basta dirlo.
Non mi urta assolutamente, vivo il Natale come il secondo periodo più lungo di ferie durante l’anno. Non c’è altro motivo di festeggiare per me. Facile e semplice, senza implicazioni.
Se la famiglia non mi “costringesse” a passare la giornata tutti insieme ingozzandoci, probabilmente farei come fa mio fratello: prende la bicicletta e si gode le strade più libere dell’anno o va in montagna a camminare in santa pace.

Siamo entrambi abbastanza misantropi, solitari e, probabilmente, con un punteggio discreto ai test per la valutazione dello spettro autistico. Stiamo bene da soli, lontani dalla folla, come il Grinch :D
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Messaggio da Alpha7 »

Il vestito di babbo natale pare sia stato rappresentato in modi e con colori molto diversi nel corso del tempo. L'immagine contemporanea (rosso bordato di bianco) dovrebbe essersi consolidata dal 1930 quando il marketing della Coca-Cola scelse Babbo Natale come testimonial della sua bibita... In precedenza era stato rappresentato prevalentemente con un vestito verde.
:roll:
Un giorno la paura bussò alla porta. Il coraggio andò ad aprire e non trovò nessuno.
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Messaggio da ASTROLUX »

Alpha7 ha scritto: lunedì 11 dicembre 2023, 21:24 Il vestito di babbo natale pare sia stato rappresentato in modi e con colori molto diversi nel corso del tempo. L'immagine contemporanea (rosso bordato di bianco) dovrebbe essersi consolidata dal 1930 quando il marketing della Coca-Cola scelse Babbo Natale come testimonial della sua bibita... In precedenza era stato rappresentato prevalentemente con un vestito verde.
:roll:
Il signore di cui sopra, sarebbe in realtà San Nicola. Babbo Natale è una strana traduzione italiana ..
Fa più rumore un albero che cade che un'intera foresta che cresce.
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Messaggio da Silvia1974 »

Una nota divertente di mia figlia seconda qualche anno fa :D

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Messaggio da ricart »

Oggi mi hanno donato questo, devo solo inserire le candele e accenderle
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Messaggio da sansenri »

maylota ha scritto: lunedì 11 dicembre 2023, 17:31 Non è affatto una nota pedante, anzi in mezzo a tanta approssimazione è doverosa ;)

La mia era una provocazione (come ho anche scritto esplicitamente) perchè se si perdono i pezzi della Storia - in questo caso la riforma gregoriana del calendario - è facile prendere lucciole per lanterne e arrivare a sostenere in modo convincente cose non vere. Come il fatto che gli Ordodossi o parte di essi non riconoscano il 25 Dicembre come data convenzionale del Natale. ;)

Allo stesso modo se ci si dimentica che le persecuzioni anti Cristiane sono iniziate già ai tempi di Nerone, ossia meno di 30 anni dalla morte di Cristo, è più facile credere a diabolici piani dell'oliata macchina clericale cattolica per fagocitare divinità in competizione. Quando magari la risposta più semplice è che visto che se ti cuccavano a festeggiare Natale ti mandavano a fare un giro al Circo coi leoni, forse era saggio festeggiare Natale quando gli altri festeggiavano questo o quell'idolo pagano, così davi meno nell'occhio... :D
Che poi, io non c'ero e come sia andata non lo so. Cerco solo di provare a mantenere un pochino di logica deduttiva...
ho qualche conoscente russo e diversi ukraini, principalmente per motivi di lavoro. Molti ukraini hanno legami di famiglia con la Russia (motivo di più per soffrire l'insana guerra attuale), e in realtà in Ukraina molta gente fa Natale due volte, il 25 dicembre e il 7 gennaio!

Tornando all'albero di natale... e al presepe, che giustamente si contrappone all'albero nella tradizione meridionale, aggiungo una ulteriore nota sui "pupi" o statuine. Tra quelle che cambiavano, nel presepe di casa mia, vi erano una serie di personaggi che avvicinandosi il Natale, si avvicinavano alla grotta/capanna, trascinati dalla folla curiosa, in sorpresa adorazione, e nei loro spostamenti, per motivi di prospettiva cambiavano dimensione (per cui anche di questi ne avevamo di diverse misure! e si litigava, coi miei fratelli a chi doveva spostarli!). Un mio preferito era "lo spaventato del presepe" in dialetto definito "u scantatu" (in dialetto siciliano, lo "scanto" è lo spavento).
Lo spaventato del presepe, per come me lo descrivevano da bambino i miei genitori, è quel personaggio in statuina, che guarda in alto e allarga le braccia, con espressione di incredula e spaventata sorpresa, alla vista della stella cometa (da cui anche "u scantatu r'a stiddra").
Nella tradizione dialettale, tale figura si concretizza nella vita di tutti i giorni, e quando qualcuno mostra improvvisa e in genere ingiustificata preoccupazione, viene subito da tutti definito "u scantato r'u prisepe".
Cit. (di mia madre) "e non fare u scantatu r'u prisepe" :)
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Messaggio da Esme »

Silvia1974 ha scritto: lunedì 11 dicembre 2023, 21:44 Una nota divertente di mia figlia seconda qualche anno fa :D
🤭 Ma, esattamente, cosa è successo?
sansenri ha scritto: lunedì 11 dicembre 2023, 23:52 Un mio preferito era "lo spaventato del presepe" in dialetto definito "u scantatu"
Questo proprio non l'avevo mai sentito, ma non faccio fatica a immaginarlo! Bella l'espressione dialettale.

Nel presepe dei miei nonni, che ora allestisce mia zia, sono sempre convissuti tre presepi differenti. Il più vecchio era della mia bisnonna, con poche statuine superstiti, un po' acciaccate.
Sono di tre scale differenti, quindi tornano utili per la prospettiva.
Quando ero una ragazzina, io, mia zia e mia sorella bisticciavamo un po' su quale Giuseppe, Maria e Gesù si dovessero usare.

Ma tutti in famiglia avevamo una sola preferita: la donnina che porta l'acqua, anche se non so bene il perché.
In realtà anche un piccolo agnello, ma solo perché è pucciosissimo... 😅

E poi c'era lo strumento che preferivo: lo spazzolino per pulire il muschio! Muschio vero, oramai ha diversi decenni.
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Messaggio da Esme »

Silvia1974 ha scritto: lunedì 11 dicembre 2023, 7:38 Mi è sempre piaciuto fare l’albero fin da bambina. Grande, pieno di lucine e palline provenienti da epoche varie, altro modo per dire che era difficile che si buttasse qualche decorazione, ma si aggiungeva semmai qualcosa

Silemar ha scritto: domenica 10 dicembre 2023, 23:07 Gioia. :)
Albero tradizionale con le palline (ognuna con la sua storia), le luci e i pacchetti regalo sotto. Gioia perché mio figlio autistico (di 24 anni) nel farlo abbandona il suo abituale malumore ed è felice come un bambino felice. E noi con lui. :D
Per me, agnostica come Koten, il senso del natale è questo: un piccolo periodo dell'anno dove ripetere quelle tradizioni familiari che sentiamo nostre, arricchendole di nuove e tralasciando quelle che non amiamo.
La gioia viene da lì, dai ricordi, dalle speranze, dal sentirsi un po' bimbi.
E dove nessuno si scandalizza se ci si dimentica per un po' dei doveri e della pesantezza della vita, dove si gettano la corazza e la grinta, ci si dedica del tempo gli uni agli altri, ma anche a se stessi senza sensi di colpa.

Quello che per me NON deve essere il natale, è l'obbligo di seguire usi e tradizioni che non si amano e/o condividono.
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Messaggio da Silvia1974 »

Esme ha scritto: martedì 12 dicembre 2023, 1:12
Silvia1974 ha scritto: lunedì 11 dicembre 2023, 21:44 Una nota divertente di mia figlia seconda qualche anno fa :D
🤭 Ma, esattamente, cosa è successo?
Solo un angioletto sepolto vivo, con le altre statuine a guardare :? Mia figlia è sempre stata un po’ particolare…
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Messaggio da Silvia1974 »

Esme ha scritto: martedì 12 dicembre 2023, 1:28 il senso del natale è questo: un piccolo periodo dell'anno dove ripetere quelle tradizioni familiari che sentiamo nostre, arricchendole di nuove e tralasciando quelle che non amiamo.
La gioia viene da lì, dai ricordi, dalle speranze, dal sentirsi un po' bimbi.
Concordo su tutto :)
Esme ha scritto: martedì 12 dicembre 2023, 1:28 Quello che per me NON deve essere il natale, è l'obbligo di seguire usi e tradizioni che non si amano e/o condividono.
Tipo il pranzo con la suocera e magari il bis il giorno dopo. Quanti Natali passati a far cose che volevano gli altri.. Purtroppo non sempre si può scegliere

Dai che oggi arriva l’albero di legno! Non grande, ma sufficiente a portare un po’ di novità! ;)
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Messaggio da Silemar »

Esme ha scritto: martedì 12 dicembre 2023, 1:28 Per me, agnostica come Koten, il senso del natale è questo: un piccolo periodo dell'anno dove ripetere quelle tradizioni familiari che sentiamo nostre, arricchendole di nuove e tralasciando quelle che non amiamo.
La gioia viene da lì, dai ricordi, dalle speranze, dal sentirsi un po' bimbi.
E dove nessuno si scandalizza se ci si dimentica per un po' dei doveri e della pesantezza della vita, dove si gettano la corazza e la grinta, ci si dedica del tempo gli uni agli altri, ma anche a se stessi senza sensi di colpa.

Quello che per me NON deve essere il natale, è l'obbligo di seguire usi e tradizioni che non si amano e/o condividono.
Condivido tutto. Il Natale conserva ancora per me, a 58 anni, la magia di un tempo. È il periodo dei ricordi, della famiglia, del sentire più vicini chi non è fisicamente con noi. Mi incarto nei regali :D e poi vado a visitare i santuari francescani e li trovo vuoti, immersi in uno spettacolare silenzio. E sono grata per tutto.
Laura
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sansenri ha scritto: lunedì 11 dicembre 2023, 23:52 Tornando all'albero di natale... e al presepe, che giustamente si contrappone all'albero nella tradizione meridionale, aggiungo una ulteriore nota sui "pupi" o statuine. Tra quelle che cambiavano, nel presepe di casa mia, vi erano una serie di personaggi che avvicinandosi il Natale, si avvicinavano alla grotta/capanna, trascinati dalla folla curiosa, in sorpresa adorazione, e nei loro spostamenti, per motivi di prospettiva cambiavano dimensione (per cui anche di questi ne avevamo di diverse misure! e si litigava, coi miei fratelli a chi doveva spostarli!). Un mio preferito era "lo spaventato del presepe" in dialetto definito "u scantatu" (in dialetto siciliano, lo "scanto" è lo spavento).
Lo spaventato del presepe, per come me lo descrivevano da bambino i miei genitori, è quel personaggio in statuina, che guarda in alto e allarga le braccia, con espressione di incredula e spaventata sorpresa, alla vista della stella cometa (da cui anche "u scantatu r'a stiddra").
Nella tradizione dialettale, tale figura si concretizza nella vita di tutti i giorni, e quando qualcuno mostra improvvisa e in genere ingiustificata preoccupazione, viene subito da tutti definito "u. scantato r'u prisepe".
Cit. (di mia madre) "e non fare u scantatu r'u prisepe" :)
Che bella descrizione e simpatica espressione! :D
Laura
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