Comunque vale di più il contrario, ossia una penna che è accolta con grande lode che a te non ti è piaciuta:
quello sì che è il solo contro tutti.
A me non piacciono le penne Pilot , eppure ogni tanto si riaccende una lampadina in testa che mi spinge a ricomprarla.
Ovviamente al momento la lampadina non è riuscita a superare il "trauma" della delusione , quindi le mie tasche sono salve ( per il momento

Per le penne di cui tutti parlano male ( un tempo erano le penne cinesi , ma ormai è acqua passata ) io credo che se mi ci sono trovato bene la tengo, se non mi ci sono trovato bene cerco sicuramente di venderlo. Quando effettivamente si avverano le profezie della plebe, si cerca di liberarsene al più presto...
Degli altri sicuramente no, se ricompro qualcosa è perché quel marchio mi sembra sinonimo di qualità. Poi sicuramente capitano anche dei nei, e lì bisogna sempre valutare il tutto e non la parte.
Però è vero che a qualcuno viene sempre la curiosità di provare qualcosa che tutti dicono sia fantastica.
Credo che marchi come Omas, Montblanc , Pelikan , Pilot e Sailor siano famosi e finiscono con l'essere scrittori di grande qualità sia perché spesso lo sono e sia perché una volta che hai speso un rene per comprarli viene l'effetto placebo che ti accontenti di quello che ti sei ritrovato fra le mani.