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30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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Una magica riserva: Aurora 98 RM
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Una magica riserva: Aurora 98 RM
In Marzo esce il primo numero di The Amazing Spider-Man di Stan Lee e Steve Ditko 22 marzo: esce il primo LP dei Beatles dal titolo Please Please Me.
11 aprile: Papa Giovanni XXIII pubblica l'enciclica Pacem in Terris.
28 agosto: Martin Luther King tiene il famoso discorso del I have a dream davanti al Lincoln Memorial di Washington. 30 ottobre: viene fondata la casa automobilistica Lamborghini.
10 dicembre: Giulio Natta riceve il Premio Nobel per la chimica, insieme al tedesco Karl Ziegler. E’ quest’anno che Aurora, dopo lo strepitoso successo del modello 88 in tutte le sue varianti, propone la 98RM.
Grazie ad un gentile e competente forumista, ho potuto aggiungere alla mia modesta collezione la stilografica che vedete e, notando che sul Forum mancava una recensione di questo modello, che ritengo di una certa importanza, ho voluto proporvi questa breve presentazione. La serie di penne che parte dalla 88 Nizzoli – Torchi (la chiamo così perché mi sembra che il contributo dell’ingegnere posto a capo del reparto tecnico d’Aurora sia stato fondamentale per la qualità ed il successo di questa penna) e si conclude, stiracchiandola un po’, lo ammetto, con la 98 mi ha sempre interessato, sotto molti punti di vista: da quello dell’estetica a quello della qualità di scrittura e dell’ergonomia.
Dopo aver acquisito qualche esemplare di 88, di 88K, di 88P e di 888P, era dunque il momento della 98, che ho preferito nella versione RM (Riserva Magica), perché introdusse, con brillante intuizione, un rimedio all’esaurimento inaspettato dell’inchiostro che ancora oggi viene applicata dallo storico produttore torinese. Una soluzione tecnicamente molto diversa da quella approntata tre anni prima da Parker con le cartucce “tap tank” studiate per la 45, ma che rispondeva alla medesima esigenza. Esteticamente, la 98 si presenta più snella della sua progenitrice, secondo un’impostazione stilistica che, introdotta su larghissima scala da Don Doman con la Parker 45, avrebbe portato, in ultima analisi, all’Aurora Hastil ed alle sue molte discendenti.
La 98 RM, infatti, fu introdotta sul mercato nel 1963, tre anni dopo la Parker 45, che nel frattempo stava già riscuotendo un notevolissimo successo.
Ma la similitudine con il prodotto d’oltre oceano si ferma qui, perché la qualità dei materiali della 98 la pone senza dubbio un gradino più su della “Convertibile” di Parker. Sia la sezione sia il fusto della 98, pur in polistirene, erano realizzati con spessori maggiori e non soffrirono delle deformazioni che, almeno per un certo tempo, caratterizzarono la sezione della Parker 45. Il sistema d’alimentazione della 98 è senz’altro più sofisticato, anche se meno versatile. In particolare, risulta originale, ed esteticamente molto apprezzabile, la soluzione del pulsante a scatto, che non solo consentiva di caricare la stilografica senza dover separare la sezione dal fusto ma che, in posizione retratta, impreziosiva la parte finale del fusto, mimetizzandosi così completamente.
Alla base della sezione spicca una bella finestrella di verifica del livello dell’inchiostro.
La qualità dei materiali e delle dorature è davvero ottima e parla d’un prodotto di prima classe, impressione confermata dal pennino d’oro a 14 carati e dalla laminatura d’oro del cappuccio, reso elegante dalle linee incise in senso longitudinale. In effetti, la 98 fu presentata da Aurora come il nuovo modello di punta. Il fermaglio ricorda chiaramente quello dell’ultima versione dell’Aurora 88, la P, ed è perfettamente in linea con il gusto di quel tempo. Per la verità, a me piace anche oggi, ma si sa: sono un po’ strano.
La stilografica è molto ben bilanciata, anche con il cappuccio calzato, che a mio parere le dona quell’accenno in più di piacevolezza nell’impugnarla.
Ecco i dati tecnici principali:
- Peso: 22 grammi (cappuccio 12 grammi).
- Lunghezza chiusa: 137 mm.
- Lunghezza aperta: 127 mm.
- Lunghezza aperta con ilo cappuccio calzato: 144 mm.
- Lunghezza del cappuccio: 65,5 mm.
- Diametro massimo del fusto: 11 mm.
- Diametro massimo del cappuccio: 11,5 mm.
- Diametro medio della sezione: 9,5 mm. Ma come scrive? A mio parere molto bene: è scorrevole (la mia ha un pennino, naturalmente rigido, di misura M), senza difetti, capace di comportarsi bene su ogni tipo di carta, il che la rende un’ottima compagna anche in ambito professionale.
Non posso dunque che esserne soddisfatto.
Nel complesso, mi sembra che l’Aurora 98 possa senz’altro essere giudicata una stilografica di ottime qualità, capace anche oggi di farsi apprezzare, pure dal punto di vista estetico e senza dubbio anche in ambiti formali, come riunioni di lavoro od impegni serali.
Ultima modifica di A Casirati il lunedì 4 dicembre 2023, 11:17, modificato 3 volte in totale.
Alberto Casirati
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E per finire, una prova di scrittura:
Alberto Casirati
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Bella penna, qualitativamente ben costruita e bella presentazione!! Grazie.
PS: la Aurora 98 RM, per come io la "sento" in mano, la preferisco alla capostipite 88.
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Renato.
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Grazie per le parole gentili. Condivido il tuo parere circa l'ergonomia.
Alberto Casirati
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Molto bella e interessante la tua prese tazione, Alberto.
Fra l'altro esistono numerose versioni della 98 che inducono a tentazioni collezionistiche.
È una penna che mi piace ma che uso poco, forse per il pennino piuttosto rigido o forse perché troppo sottile.
Anche se per il taschino della giacca è perfetta.
Renzo
Fra l'altro esistono numerose versioni della 98 che inducono a tentazioni collezionistiche.
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Grazie per le parole gentili, Renzo.Mightyspank ha scritto: ↑lunedì 4 dicembre 2023, 12:17 Molto bella e interessante la tua prese tazione, Alberto.
Fra l'altro esistono numerose versioni della 98 che inducono a tentazioni collezionistiche.
È una penna che mi piace ma che uso poco, forse per il pennino piuttosto rigido o forse perché troppo sottile.
Anche se per il taschino della giacca è perfetta.
Renzo
Condivido in pieno il parere sulle tentazioni collezionistiche, così come quello relativo alle caratteristiche del pennino, che peraltro la rende molto pratica nell'uso professionale. Circa la sottigliezza, personalmente mi trovo bene, ma d'altra parte apprezzo molto anche la Parker 45...
Alberto Casirati
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Grazie della bella recensione, Alberto.
La 98 è in effetti una penna piuttosto elegante, forse anche più della 88, con quella finestrella contornata con le dorature dalla forma vagamente Liberty.
Rispetto alla 88, seppure più moderna, incappa in qualche problemino con il sistema di riempimento, ne ho trovata qualcuna in cui l'aggancio del fondello a scomparsa per la ricarica non si aggancia bene, bisogna spingere ripetutamente fino all'aggancio, se non addirittura resta in fuori (mi era capitato con più di un venditore che mostrava le foto con il fondello in fuori. A domanda se si agganciasse correttamente, con uno la risposta è stata "no, in effetti non sapevo dovesse rientrare nel corpo..." con un altro "no, è fatta così..." ).
La 98 è in effetti una penna piuttosto elegante, forse anche più della 88, con quella finestrella contornata con le dorature dalla forma vagamente Liberty.
Rispetto alla 88, seppure più moderna, incappa in qualche problemino con il sistema di riempimento, ne ho trovata qualcuna in cui l'aggancio del fondello a scomparsa per la ricarica non si aggancia bene, bisogna spingere ripetutamente fino all'aggancio, se non addirittura resta in fuori (mi era capitato con più di un venditore che mostrava le foto con il fondello in fuori. A domanda se si agganciasse correttamente, con uno la risposta è stata "no, in effetti non sapevo dovesse rientrare nel corpo..." con un altro "no, è fatta così..." ).
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Grazie per le parole gentili.sansenri ha scritto: ↑lunedì 4 dicembre 2023, 15:00 Grazie della bella recensione, Alberto.
La 98 è in effetti una penna piuttosto elegante, forse anche più della 88, con quella finestrella contornata con le dorature dalla forma vagamente Liberty.
Rispetto alla 88, seppure più moderna, incappa in qualche problemino con il sistema di riempimento, ne ho trovata qualcuna in cui l'aggancio del fondello a scomparsa per la ricarica non si aggancia bene, bisogna spingere ripetutamente fino all'aggancio, se non addirittura resta in fuori (mi era capitato con più di un venditore che mostrava le foto con il fondello in fuori. A domanda se si agganciasse correttamente, con uno la risposta è stata "no, in effetti non sapevo dovesse rientrare nel corpo..." con un altro "no, è fatta così..." ).
In effetti, anche a me è capitato d'avere qualche piccolo problema di regolarità nel blocco del pulsante, inizialmente. Ma poi mi è stato fatto notare che il segreto sta nel non spingerlo del tutto fino in fondo. In tal modo funziona sempre.
Convengo con te, comunque, sul fatto che non si tratti della metodologia più desiderabile per un funzionamento ineccepibile...
Alberto Casirati
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Azitutto grazie Alberto per la bella ed interessante presentazione della penna! Le ambientazoini storiche ci riportano proprio il gusto del tempo passato
Credo inoltre che la funzione accessoria molto utile del pulsante in posizione estratta fosse quella di promemoria all'utente che era ora di ricaricare la penna... un'attenzione sempre molto presente in casa Aurora, ad esempio con il "campanellino" della pallina interna alla Duo Cart
Devo confermare che anche il mio pulsante non riesce ad agganciarsi bene e rimane in posizione estratta. Forse per questo motivo venne introdotta una più pratica versione a cartuccia
Penna molto elegante, non c'è che dire, concordo con Sanseri nel ravvisare un richiamo allo stile Decò, con quella fenestratura della visualizzazione dell'inchiostro
Credo inoltre che la funzione accessoria molto utile del pulsante in posizione estratta fosse quella di promemoria all'utente che era ora di ricaricare la penna... un'attenzione sempre molto presente in casa Aurora, ad esempio con il "campanellino" della pallina interna alla Duo Cart
Devo confermare che anche il mio pulsante non riesce ad agganciarsi bene e rimane in posizione estratta. Forse per questo motivo venne introdotta una più pratica versione a cartuccia
Penna molto elegante, non c'è che dire, concordo con Sanseri nel ravvisare un richiamo allo stile Decò, con quella fenestratura della visualizzazione dell'inchiostro
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Ho notato il "problema" del pulsante anche sulla mia 98: se usato come fosse una biro, cioè spingendo con forza, non aggancia mentre se premuto con delicatezza il mancato aggancio non si manifesta mai ! Penso sia progettato proprio per funzionare così...A Casirati ha scritto: ↑lunedì 4 dicembre 2023, 18:05Grazie per le parole gentili.sansenri ha scritto: ↑lunedì 4 dicembre 2023, 15:00 Grazie della bella recensione, Alberto.
La 98 è in effetti una penna piuttosto elegante, forse anche più della 88, con quella finestrella contornata con le dorature dalla forma vagamente Liberty.
Rispetto alla 88, seppure più moderna, incappa in qualche problemino con il sistema di riempimento, ne ho trovata qualcuna in cui l'aggancio del fondello a scomparsa per la ricarica non si aggancia bene, bisogna spingere ripetutamente fino all'aggancio, se non addirittura resta in fuori (mi era capitato con più di un venditore che mostrava le foto con il fondello in fuori. A domanda se si agganciasse correttamente, con uno la risposta è stata "no, in effetti non sapevo dovesse rientrare nel corpo..." con un altro "no, è fatta così..." ).
In effetti, anche a me è capitato d'avere qualche piccolo problema di regolarità nel blocco del pulsante, inizialmente. Ma poi mi è stato fatto notare che il segreto sta nel non spingerlo del tutto fino in fondo. In tal modo funziona sempre.
Convengo con te, comunque, sul fatto che non si tratti della metodologia più desiderabile per un funzionamento ineccepibile...
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Grazie anche a te, Paolo, per le parole gentili, e per le interessanti considerazioni. La 98 è davvero una bella penna.Tribbo ha scritto: ↑lunedì 4 dicembre 2023, 19:30 Azitutto grazie Alberto per la bella ed interessante presentazione della penna! Le ambientazoini storiche ci riportano proprio il gusto del tempo passato
Credo inoltre che la funzione accessoria molto utile del pulsante in posizione estratta fosse quella di promemoria all'utente che era ora di ricaricare la penna... un'attenzione sempre molto presente in casa Aurora, ad esempio con il "campanellino" della pallina interna alla Duo Cart
Devo confermare che anche il mio pulsante non riesce ad agganciarsi bene e rimane in posizione estratta. Forse per questo motivo venne introdotta una più pratica versione a cartuccia
Penna molto elegante, non c'è che dire, concordo con Sanseri nel ravvisare un richiamo allo stile Decò, con quella fenestratura della visualizzazione dell'inchiostro
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Recensione molto ben fatta, complimenti. Io la 98 la reputo una gran bella penna, ed elegante. Io ne ho due, una Riserva Magica un po' più vistosa, nella livrea tutta dorata e con decorazione millerighe, e una Archivi Storici in versione acciaio spazzolato, che definirei quasi corteccia (presa al Pen Show di Napoli, quindi anche un bel ricordo). Ho anche la biro sempre dorata e millerighe, che con la mia 98 RM compone un set vistoso, ma non pacchiano. I pennini sono sì rigidi, i miei sono F ed M, ma sono anche molto precisi. E poi a me un pennino rigido, con un po' di feedback ma scorrevole e preciso piace parecchio
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È sempre un piacere leggerti anche perché condividiamo la passione per modelli ormai un po’ dimenticati ma decisivi nella storia stilografica come queste aurora e la Parker 45 ( butta un occhio sulle manipolazioni di Ariel Kullock). Detto ciò…Vade retro, satanasso! Adesso mi hai indotto in tentazione e mi toccherà procurarmi una archivi storici spazzolata argento che ho ceduto in uno scambio ma che rimpiango…
P.S. Ti segnalo una versione lusso in oro 8k che spesso raggiunge quotazioni ridicole…
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Grazie per le parole gentili.Spiller84 ha scritto: ↑lunedì 4 dicembre 2023, 23:15 Recensione molto ben fatta, complimenti. Io la 98 la reputo una gran bella penna, ed elegante. Io ne ho due, una Riserva Magica un po' più vistosa, nella livrea tutta dorata e con decorazione millerighe, e una Archivi Storici in versione acciaio spazzolato, che definirei quasi corteccia (presa al Pen Show di Napoli, quindi anche un bel ricordo). Ho anche la biro sempre dorata e millerighe, che con la mia 98 RM compone un set vistoso, ma non pacchiano. I pennini sono sì rigidi, i miei sono F ed M, ma sono anche molto precisi. E poi a me un pennino rigido, con un po' di feedback ma scorrevole e preciso piace parecchio
Concordo sul fatto che la dorata millerighe non sia affatto pacchiana, ma raggiunga una bella combinazione estetica di lusso ed eleganza. Mi trovi d'accordo anche sui pennini
Grazie per le parole gentili. Hai definito bene come decisivi quei modelli. Le varianti di Kullock della 45 sono curiose, ma preferisco i modelli classici.Corvogiallo ha scritto: ↑martedì 5 dicembre 2023, 11:25 È sempre un piacere leggerti anche perché condividiamo la passione per modelli ormai un po’ dimenticati ma decisivi nella storia stilografica come queste aurora e la Parker 45 ( butta un occhio sulle manipolazioni di Ariel Kullock). Detto ciò…Vade retro, satanasso! Adesso mi hai indotto in tentazione e mi toccherà procurarmi una archivi storici spazzolata argento che ho ceduto in uno scambio ma che rimpiango…
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