Quella che uso di più per una scrittura piacevole è la Custom Urushi (molto grande, equivalente a una MB149), ma essendo a livello Namiki come costo, ti parlo delle altre. In base alla situazione o a ciò che devo scrivere scelgo una penna diversa.
La Capless Decimo (se la 743 è troppo grande, considera solo la Decimo e lascia perdere la Capless standard e sue varianti) è perfetta per riunioni e occasioni in cui si scrive a spizzichi e bocconi.
Tra serie 7 e serie 9 le differenze sono solo estetiche: la prima con estremità arrotondate e finiture oro, la seconda estremità tronche e finiture argento. La 74 corrisponde alla 91 (esiste anche la 92 a pistone trasparente, se non ricordo male) e la 742 corrisponde alla 912.
Io ho la 912 FA (pennino flessibile) che uso quasi esclusivamente per calligrafia, ma può tranquillamente essere usata quotidianamente se si vuole una gran variazione di tratto.
La Justus è sostanzialmente l’unica penna al mondo che permetta di regolare in tempo reale la morbidezza del pennino (e anche il flusso di inchiostro). Il meccanismo di regolazione offre anche il vantaggio di avere un’impugnatura più lunga e un bilanciamento del peso diverso dalla maggior parte delle altre penne.
Trovo che sia la migliore penna per scrivere tanto, pagine e pagine, per ore, senza stancare la mano. Scrive in modo eccellente anche col pennino sottosopra, che in questo caso diventa un EF rigido.
Se hai mani piccole, un’altra chicca meravigliosa è la Elite 95S (che non ho, vista la mia preferenza per le grandi dimensioni).