Questo deve essersi chiesto Yukio Nagahara, figlio del grande Nobuyoshi.
Realizzare un pennino di soli 0,1 mm di spessore.
Per realizzarlo ha usato una tecnica che prevede ben 11 passaggi di lavorazione in un preciso ordine, includendo l'uso di un microscopio, quando a un normale extrafine ne bastano 3.
Viene corredato da uno strumento per rimuovere le fibre di carta che rimangono intrappolate.
Sapete già bene che i pennini Sailor sono tendenti al fine rispetto alle misure europee.
Sotto a sinistra il SAI-BI TOGI (pronuncia saibi toghi, i giapponesi hanno solo suoni gutturali e significa fine e bellissimo), al centro l'ef Sailor e a destra l'ef Pelikan.
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Infine la prova su carta.
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Che dire: tanto di cappello ai migliore produttore di pennini al mondo.