Fenice ha scritto:Sono sconvolta da quanto denunciato da Rogozin!
Io farei comunque la segnalazione alla Montegrappa e in più, visto che sono anche "vendicativa" farei anche una segnalazione alla polizia locale del luogo o alla Guardia di Finanza.
L'omessa esposizione dei prezzi gli sarebbe costata una sanzione di 1.032,00 euro + altrettanti per omessa esposizione dei prezzi in vetrina!!!
Il bello è che "il trasgressore" viene identificato come la commessa demente, mentre il proprietario del negozio è obbligato in solido al pagamento (nel senso che se non paga la commessa, la sanzione, la deve pagare lui) ... da godersi la scena!
"Signorina, si ricorda la fire? Beh, più fire di così ... ho chiamato le fiamme gialle!!!"

E io che ultimamente pensavo di essere troppo "incazzoso" per le notti bianche/litri di caffè
E' vero, la segnalazione alla Montegrappa ci stava tutta anche se alla fine il risvolto positivo è stato che interfacciarmi direttamente con loro mi ha dato modo di conoscerne l'attentissimo e disponibile servizio assistenza clienti (mi ricordo anche nome e cognome di quello che si è occupato della mia pratica, tanto mi è rimasto impressa la loro sollecitudine).
Ho lasciato cadere, sfogandomi un po' con voi, un po' con alcuni operatori del settore qui a Firenze che mi hanno confermato la "scarsa preparazione" nonchè discutibile attitudine umana della persona con cui ho avuto a che fare. Alla fine il commercio vive di questo ed a parità di prezzi (o quasi) vado da chi non mi tratta come l'ultimo idiota (andrebbe bene il penultimo...).
PS OT: sui prezzi non esposti, Firenze è un po' selvaggia. Esci dai confini, e nei comuni limitrofi multano a spron battuto. Dentro la città è come se ci fosse una tacita zona franca all'interno della quale (per spennare i turisti?) è tollerato che non siano esposti i prezzi. Se cerchi qualcosa che non siano scarpe in saldo o panini dell'altro ieri, trovare i cartellini esposti è l'eccezione. Simpatica poi la presa di giro per cui a volte i cartellini ci sono, ma "accidentalmente" girati in modo da non mostrare il prezzo. Sembra quasi che aspettino di capire che tipo di cliente si trovano davanti per poi chiedere il prezzo (tipo i due turisti giapponesi che in una trattoria del centro si son visti portare un conto - che hanno pagato - di circa 500 euro per una pasta e una bottiglia d'acqua).
La mia è una città che vive molto sul turismo, ma non tutti i commercianti sono lungimiranti e preferiscono spennare il malcapitato mordi-e-fuggi, pensando che non tornerà mai più. Ma a volte fanno la bischerata di giudicare male, e ZAC, ecco che nasce il thread sul forum
Molti commercianti ancora (per motivi generazionali) non hanno capito che quella che fronteggiano non è una concorrenza locale, quella del negozio a dieci metri, ma è globale. Su molte cose sono svantaggiati (le tasse), proprio per questo dovrebbero fare di cortesia, attenzione e sollecitudine punti di forza che magari non si riscontrano (o comunque più difficilmente, per le barriere geografico/linguistiche) nelle transazioni transnazionali.
Poi ovviamente ci sono situazioni e situazioni nonchè le isole felici(e il nostro "mercatino", nella sezione "esperienze coi venditori", ne è la testimonianza), ma devo dire che la mia opinione generale dei negozi fisici della mia città è triste.