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Quella volta che ho detto "qua non ci torno più"...

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basileus 85
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Re: Quella volta che ho detto "qua non ci torno più"...

Messaggio da basileus 85 »

io sono sconvolto da quanto letto....

grazie a Dio qui a Verona c'è un negozio, citazione commerciale non consentita, che offre estrema competenza e cortesia.... ovviamente parlo di un negozio specializzato in penne, dal 1940 (e si vede)....

per quanto riguarda gli inchiostri ho acquistato anche da citazione commerciale non consentita, e mi sono trovato magnificamente, a parte un problema col corriere (che avrei ammazzato quando mi ha recapitato gli

inchiostri :twisted: )

un cordiale saluto a tutti

Francesco
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Fenice

Quella volta che ho detto "qua non ci torno più"...

Messaggio da Fenice »

Sono sconvolta da quanto denunciato da Rogozin!
Io farei comunque la segnalazione alla Montegrappa e in più, visto che sono anche "vendicativa" farei anche una segnalazione alla polizia locale del luogo o alla Guardia di Finanza.
L'omessa esposizione dei prezzi gli sarebbe costata una sanzione di 1.032,00 euro + altrettanti per omessa esposizione dei prezzi in vetrina!!!
Il bello è che "il trasgressore" viene identificato come la commessa demente, mentre il proprietario del negozio è obbligato in solido al pagamento (nel senso che se non paga la commessa, la sanzione, la deve pagare lui) ... da godersi la scena!
"Signorina, si ricorda la fire? Beh, più fire di così ... ho chiamato le fiamme gialle!!!" :lol: :lol: :lol:
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Rogozin
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Quella volta che ho detto "qua non ci torno più"...

Messaggio da Rogozin »

Fenice ha scritto:Sono sconvolta da quanto denunciato da Rogozin!
Io farei comunque la segnalazione alla Montegrappa e in più, visto che sono anche "vendicativa" farei anche una segnalazione alla polizia locale del luogo o alla Guardia di Finanza.
L'omessa esposizione dei prezzi gli sarebbe costata una sanzione di 1.032,00 euro + altrettanti per omessa esposizione dei prezzi in vetrina!!!
Il bello è che "il trasgressore" viene identificato come la commessa demente, mentre il proprietario del negozio è obbligato in solido al pagamento (nel senso che se non paga la commessa, la sanzione, la deve pagare lui) ... da godersi la scena!
"Signorina, si ricorda la fire? Beh, più fire di così ... ho chiamato le fiamme gialle!!!" :lol: :lol: :lol:
E io che ultimamente pensavo di essere troppo "incazzoso" per le notti bianche/litri di caffè :D

E' vero, la segnalazione alla Montegrappa ci stava tutta anche se alla fine il risvolto positivo è stato che interfacciarmi direttamente con loro mi ha dato modo di conoscerne l'attentissimo e disponibile servizio assistenza clienti (mi ricordo anche nome e cognome di quello che si è occupato della mia pratica, tanto mi è rimasto impressa la loro sollecitudine).
Ho lasciato cadere, sfogandomi un po' con voi, un po' con alcuni operatori del settore qui a Firenze che mi hanno confermato la "scarsa preparazione" nonchè discutibile attitudine umana della persona con cui ho avuto a che fare. Alla fine il commercio vive di questo ed a parità di prezzi (o quasi) vado da chi non mi tratta come l'ultimo idiota (andrebbe bene il penultimo...).

PS OT: sui prezzi non esposti, Firenze è un po' selvaggia. Esci dai confini, e nei comuni limitrofi multano a spron battuto. Dentro la città è come se ci fosse una tacita zona franca all'interno della quale (per spennare i turisti?) è tollerato che non siano esposti i prezzi. Se cerchi qualcosa che non siano scarpe in saldo o panini dell'altro ieri, trovare i cartellini esposti è l'eccezione. Simpatica poi la presa di giro per cui a volte i cartellini ci sono, ma "accidentalmente" girati in modo da non mostrare il prezzo. Sembra quasi che aspettino di capire che tipo di cliente si trovano davanti per poi chiedere il prezzo (tipo i due turisti giapponesi che in una trattoria del centro si son visti portare un conto - che hanno pagato - di circa 500 euro per una pasta e una bottiglia d'acqua).
La mia è una città che vive molto sul turismo, ma non tutti i commercianti sono lungimiranti e preferiscono spennare il malcapitato mordi-e-fuggi, pensando che non tornerà mai più. Ma a volte fanno la bischerata di giudicare male, e ZAC, ecco che nasce il thread sul forum :)
Molti commercianti ancora (per motivi generazionali) non hanno capito che quella che fronteggiano non è una concorrenza locale, quella del negozio a dieci metri, ma è globale. Su molte cose sono svantaggiati (le tasse), proprio per questo dovrebbero fare di cortesia, attenzione e sollecitudine punti di forza che magari non si riscontrano (o comunque più difficilmente, per le barriere geografico/linguistiche) nelle transazioni transnazionali.

Poi ovviamente ci sono situazioni e situazioni nonchè le isole felici(e il nostro "mercatino", nella sezione "esperienze coi venditori", ne è la testimonianza), ma devo dire che la mia opinione generale dei negozi fisici della mia città è triste.
rembrandt54

Quella volta che ho detto "qua non ci torno più"...

Messaggio da rembrandt54 »

Per evitare questi problemi basterebbe avere poche regole, ma soprattutto un attento controllo.
Colgo l'occasione per far notare come all'inizio il nostro Daniele sembrasse ( anche a me, lo devo confessare :oops: ) un eccessivo censore, ed invece dobbiamo ringraziarlo ( io per primo) perchè solo grazie al rispetto delle (giuste) regole, oggi possiamo avere la nostra Isola Felice che è questo Forum
Fenice

Quella volta che ho detto "qua non ci torno più"...

Messaggio da Fenice »

Non possono esistere "Zone Franche"!
Se io, cittadino, fotografo una vetrina in cui non sono esposti in modo chiaro e leggibile i prezzi, oppure fotografo l'interno di un negozio dove su alcuni prodotti non è esposto il prezzo, e invio la documentazione fotografica alla polizia locale, la stessa ha l'obbligo di intervenire (e sanzionare se la violazione emerge in sede di ispezione); se non fa nulla è omissione in atti d'ufficio ... praticamente un reato in capo a un pubblico ufficiale!

Non ci può stare neanche il discorso "poveri commercianti! negozianti tartassati!" perché alcune norme sono a tutela del consumatore.
Mi è capitato al mercato (premetto che ero in divisa).
Vi riporto il dialogo, che rende meglio di un racconto:
- Scusi! Quanto costa questo?
- Guardi! Le faccio un buon prezzo!
- Non sono quì per fare la spesa! Se le ho chiesto il prezzo è perché non è esposto! Inizi a preparare l'autorizzazione e i suoi documenti, questa è un'ispezione!
E mentre smadonnava ... fotografavo la bancarella (atto di accertamento ai sensi dell'art. 13 della L. 689).
Da quel giorno ha esposto tutti i prezzi (il furbastro).

Idem i cinesi (sempre al mercato). Non mettono un prezzo neanche se li ammazzi.
Dopo un verbale di 1.032 euro ... hanno iniziato a metterli anche loro!
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Rogozin
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Messaggio da Rogozin »

Fenice, io sono d'accordo con te (e se anche non lo fossi, lo sarei lo stesso visto che esistono leggi in proposito). Si tratta di norme a tutela del consumatore; non so se la mancata applicazione delle stesse nel centro di Firenze da parte di quasi tutti gli esercenti (è una cosa quasi endemica) sia dovuta a mancanza di personale che possa controllare o lassismo finalizzato ad un più proficuo sfruttamento turistico (personalmente sono dell'idea che sia per entrambi i motivi; in quali percentuali, potrei solo speculare), so solo che è estremamente irritante (perchè per certi beni non posso assolutamente farmi nemmeno un'idea dei range dei prezzi: prova a cercare il prezzo di UN SINGOLO orologio a Firenze che non sia venduto direttamente tramite un concessionario monobrand tipo Panerai). Fa male al consumatore, alla concorrenza, al mercato in generale.
La mia "difesa" è semplicemente questa: anzichè essere invogliato a entrare e chiedere il prezzo (cosa che trovo tra l'altro sgradevolissima, perchè magari sono solo curioso e non voglio comprare), mi irrito e metto una pietra sopra quel determinato negozio.
Sul fotografare e segnalare, teoricamente è possibile ma non mi ci azzardo: senza volere assolutamente generalizzare sull'efficienza amministrativa locale, le poche volte che mi ci sono rivolto ho avuto risposte disarmanti (del tipo refurtiva trovata in nascondigli nei campi, avvertite le autorità, mesi dopo tutto ancora là... oppure, questa è ancora più bella, durante una notte, una scorribanda di ubriachi per la strada...andavano a passo d'uomo in macchina per tutta la via, scendendo e colpendo tutte le macchine parcheggiate a calci o con oggetti contundenti. Chiamo la polizia, mi fanno "mi dica la targa della macchina" io: "è notte, sono al quarto piano, non la vedo... ma se mandate qualcuno, questi ne hanno ancora per molto" "ma la targa non la sa?" "LA TARGA NON LA VEDO" "Ci richiami quando sa la targa". Capisco tutto, capisco l'esigenza di stare dietro a cose più gravi a fronte di un'endemica carenza di personale, ma viste tali premesse, diciamo che le vetrine non le sto a segnalare nemmeno).
E' una cosa talmente endemica qua che ho finito per considerarla quasi una regola, ed eccettuate un paio di isole felici ben note al forum , certi beni li compro praticamente solo online.

PS: quando vieni a fartelo un giretto qua? :D
Fenice

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Messaggio da Fenice »

Rogozin, quello che racconti è degno di "Striscia la Notizia".

Io farei così:
1) foto (dove esce la "data certa") + segnalazione alla polizia locale (che farai protocollare anche sulla tua copia)
2) lasci passare 30 giorni di tempo
3) se non ti rispondono ritorni al negozio e fai di nuovo le foto (con data certa)
4) mandi il tutto all'Antitrust (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato - Piazza Verdi n. 6/a - 00198 Roma - fax: 06/85.82.12.56) in cui alleghi la copia della segnalazione che hai fatto ai vigili, dicendo che la segnalazione da te effettuata non ha avuto esito alcuno, così come inconfutabilmente dimostrato dall'allegata documentazione fotografica, (entro 30 giorni i vigili DEVONO dare una risposta, altrimenti li puoi denunciare per omissioni in atti d'ufficio), che non si ritiene più tollerabile tale atteggiamento e si chiede un intervento di tale Autorità.

Attenzione! Si può omettere il prezzo di un prodotto solo in un caso: elevato valore economico del bene (si parla dai 1.000 euro in su e riguarda la normativa delle gioiellerie, che hanno una licenza particolare, perché è una licenza di Pubblica Sicurezza rilasciata dalla Questura, non un'autorizzazione rilasciata dal Comune come per gli esercizi di vicinato). Una penna stilografica, anche di 800 euro, venduta in un negozio che vende SOLO penne stilografiche (quindi esercizio di vicinato) DEVE avere il prezzo esposto. Il prezzo in vetrina non solo deve essere esposto, ma deve essere anche CHIARAMENTE leggibile.

Rogozin, non so di dove sei (in fase di risposta non mi compare il tuo profilo) ma se sei di Firenze ... meglio che non vengo a fare un giro ... Marco Moricci, se mi presento nel suo negozio, si suicida! :lol:
Fenice

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Messaggio da Fenice »

Dopo l'esperienza di ieri ... non acquisterò mai più una penna stilografica in cartoleria!!!
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alfredop
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Messaggio da alfredop »

Fenice ha scritto:Dopo l'esperienza di ieri ... non acquisterò mai più una penna stilografica in cartoleria!!!
Cioè?

Alfredo
“Andare all’inferno è facile . C’è una scala. Scendi il primo gradino. Poi scendi il secondo. Poi scivoli." (Leo Ortolani, Rat-Man n. 91)
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Messaggio da Fenice »

Alfredp, ti rimando al topic "Sono un disastro" che ho postato ieri, chiedendo aiuto a mezzo mondo perché avevo combinato un casino.
Ti sintetizzo comunque la situazione:
- stilografica economica (15 euro) con 2 calamai, uno nero e uno rosso, 2 pennini stub e uno normale
- ispessimento della plastica all'interno del fusto nella parte "in alto" (dove si restringe)
- il converter non entra
- sforzo l'inserimento
- mi si incastra il converter
- non c'è verso di farlo uscire
- ho segato il fusto e il converter era con lì e non dava cenno di volersi muovere.
Risultato: ho buttato via 15 euro (mer...a con quei soldi avrei preso una Lamy nexx ... se ce l'avessero avuta!) e mi sono fatta la doccia con l'inchiostro rosso.

Mai più penne di pessima qualità, di plastica e di marche "sconosciute".

Mi sono sentita una deficiente, perché pensavo di aver sbagliato qualcosa nell'inserimento del converter, visto che era ... la mia prima volta :oops:

Fortunatamente ho trovato un sacco di persone (in questo forum) che hanno riso della mia disavventura, stemperando così il mio imbarazzo e rassicurandomi sulla correttezza della procedura di caricamento da me effettuata.

Io ho coniato un'altra massima (che vale esclusivamente per la sottoscritta, ovviamente): MAI ACQUISTARE UNA STILOGRAFICA SENZA PRIMA AVER CONSULTATO ED OTTENUTO IL BENESTARE DEL TUO GURU DI FIDUCIA. :lol: :lol: :lol:
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