Non so la definizione generale o scientifica, personalmente catalogo le proprietà degli inchiostri in 4 modi.
Non so se sia sbagliato o meno, ma alla fine riporto quasi sempre in altri termini come si comporta l'inchiostro se ha proprietà "anormali" , sia positivi che negativi e faccio inoltre una descrizione a parte.
-Sensazione di scrittura
Lubrificato: Che rende il pennino morbido sulla carta, crea meno rumore mentre scrive. ( rispetto all'acqua )
Secco: Rende il pennino più rigido sulla carta, crea rumore mentre scrive. ( come l'acqua )
-Proprietà del tratto
Bagnato/Liquido: Che scorre come l'acqua , l'inchiostro tende a uscire di più. Di solito crea tratti più ampi.
Viscoso: Che sembra più gelatinoso , l'inchiostro fa fatica a toccare la carta e su certi pennini crea false partenze più comunemente. Di solito crea tratti più fini.
E solo se comincia a mostrare una di queste proprietà.
Gli inchiostri che non sono nè secchi nè lubrificati non saranno tali, come quelli nè liquidi nè viscosi. Sarebbe abbastanza ridondante.
Ad esempio , ho 6 inchiostri iroshizuku:
Konpeki è secco e liquido
Yukake è secco e liquido
Suy-Gyoku è secco e liquido
Fuyu-Gaki è secco e liquido
Hotaru-Bi è secco e liquido
Ina-Ho è secco e liquido
Scrivono tutti benissimo, ma rispetto ad alcuni inchiostri diamine creano rumore mentre scrivono sui miei pennini.
sansenri ha scritto: ↑mercoledì 1 novembre 2023, 17:36
Gli Iroshizuku (giapponesi) però da quel che ne so, sono notoriamente lubrificati
Lubrificati nel senso che escono meglio sì , però il termine lubrificato si dovrebbe usare quando si parla di un contatto tra due superfici ( carta e penna ) in cui l'agente lubrificante sarebbe l'inchiostro. Se l'inchiostro non rende il pennino più scorrevole, non sarà lubrificato, e sarà secco.
Attenzione però che io non uso i termini in modo dispregiativo.
Un inchiostro secco è meglio su un pennino con baby bottom, così come un inchiostro lubrificato va meglio su un pennino con feedback, un inchiostro liquido su penne asciutte e un inchiostro viscoso su pennini da idranti (evitano la perdita di inchiostro nel cappuccio).
Come ho scritto sopra, caratteristiche anormali sono sempre descritte a parte proprio per quello che hai detto sotto.
sansenri ha scritto: ↑mercoledì 1 novembre 2023, 17:36
Ovviamente entrano in gioco altre caratteristiche, la concentrazione del colorante, e quindi la densità, etc. (inoltre alcuni additivi si usano anche per aumentare la densità).
Alla fine chissene frega del termine corretto, tanto vale solo per il pennino e la carta in prova.
Cambiato carta e cambiato penna può deviare un po' la caratteristica.
sansenri ha scritto: ↑mercoledì 1 novembre 2023, 17:36
Grazie comunque per averlo provato, mi son segnato di evitarlo!...
Era nella mia lista e ho avuto la fortuna di prenderlo.
Forse dovevo prendermi il nekoyanagi
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Cos'è che non ti è piaciuto?