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30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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Stilografica a scuola
- Giorgio1955
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Quando a scuola si scriveva solo con la stilografica
Prima elementare Ottobre 1960 cannuccia e pennino, anche seconda elementare; dalla terza il barone Bic avanza... Prima stilografica regalo di Battesimo una Columbus cominciata a usare alle medie. All'inizio della professione ricomincia la storia con una Man 200. Dai primi anni '80 solo stilo, tante... Ciao a tutti.
PS La Columbus iniziale è tuttora in attività.
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Giorgio
Quando a scuola si scriveva solo con la stilografica
Erano avanti anni luce dalle tue parti per regalarti una stilografica per il Battesimo!Giorgio1955 ha scritto: ↑sabato 21 ottobre 2023, 19:03 ... Prima stilografica regalo di Battesimo...
Le cose che il bambino ama rimangono nel regno del cuore fino alla vecchiaia.
La cosa più bella della vita è che la nostra anima rimanga ad aleggiare nei luoghi dove una volta giocavamo.
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Quando a scuola si scriveva solo con la stilografica
Ma soprattutto: regalo di battesimo - > primo utilizzo alle medie!
Te l'hanno fatta sospirare...
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"È tutta colpa di Esme" [Bons]
Gli stolti hanno il privilegio di riuscire a ridere anche di fronte al dramma.
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Quando a scuola si scriveva solo con la stilografica
Sì mia mamma che era maestra elementare e la usava lei...
Restaurata alcuni anni fa dal noto artigiano fiorentino, è ritornata splendida!
Giorgio
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Quando a scuola si scriveva solo con la stilografica
Io ho iniziato con cannuccia e pennino, la stilografica non me la potevo permettere. È arrivata dopo, successivamente ed è rimasta per sempre...
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Quando a scuola si scriveva solo con la stilografica
bel ricordo!PierPan ha scritto: ↑sabato 21 ottobre 2023, 10:21 Anno scolastico 1959-1960, seconda elementare. Io sono al primo banco sulla sinistra, con la penna nera, che mi sembra di ricordare (dopo oltre mezzo secolo) che fosse una Pelikan. Da notare che tutti gli alunni avevavno la stilografica in mano. Da allora non la ho mai abbandonata.
Pierluigi
nel 59 non è improbabile che la Pelikan fosse una 120 (uscita nel 55 e prodotta fino al 65).
prima elementare 64-65, matita all'inizio, poi un brevissimo periodo con penna ad intinzione, calamaio e chilometri di carta assorbente, poi stilografica per tutti, obbligatoriamente, Pelikan 120! Mi ritengo fortunato ad aver colto il periodo finale della 120 (dismessa nel 65, anche se probabilmente in cartoleria si trovava ancora per diverso tempo), gran penna che apprezzo ancora adesso.
Mia sorella maggiore che andava nella stessa scuola aveva seguito la stessa trafila e aveva la stessa penna (qualche anno fa l'ho sorpresa regalandogliene una vintage, le nostre scolastiche chissà che fine hanno fatto...).
nella mia scuola i banchi a due posti con seduta integrata a panchetta a doghe, la pedana rialzata e il piano inclinato color verdone, con il buco per il calamaio, e le scanalature portapenne, c'erano ancora per almeno la prima e seconda elementare. Ricordo che si addossavano l'uno all'altro perché la parte anteriore del banco che stava dietro fungeva da schienale.effebi56 ha scritto: ↑sabato 21 ottobre 2023, 12:37 L'edificio scolastico era austero, androni, vani scala, corridoi ed aule di grandi dimensioni con soffitti alti. I banchi a due posti con seduta integrata e piano inclinato, che già avevo visto in aule presiedute da mia mamma anch'ella insegnante, avevano lasciato il posto a quelli indipendenti corredati da una seggiola mobile.
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Quando a scuola si scriveva solo con la stilografica
E quando qualcuno urtava il banco l'inchiostro usciva dal calamaio ed erano dolori per il "sillabario" e i quaderni
Riccardo
Si sta come d'autunno sugli alberi le foglie (G.U.)
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Quando a scuola si scriveva solo con la stilografica
è vero, sicuramente in Romania hanno mantenuto l'uso della stilografica e la usano in molti, una mia collega di origine rumena è l'unica che ha mai fatto commenti nostalgici vedendomi usare la stilografica, mentre tutti gli altri colleghi, tra i quali nessuno usa la stilografica, si sono sempre mostrati indifferenti, o al massimo incuriositi/divertiti, qualcuno anche inorridito, da questa mia "fissa".lukogene ha scritto: ↑sabato 21 ottobre 2023, 12:52 l'altro giorno avevo una riunione a scuola
la mia nuova collega di inglese è originaria della Romania
ha visto che usavo una stilografica
ha detto: "da noi è obbligatorio usarle alle elementari
se non la hai, torni a casa
mia figlia, quando siamo arrivati qui in Italia
era in terza elementare
e le maestre le facevano molti complimenti per come scriveva bene
lei non capiva la ragione di tanti complimenti
da noi tutti scrivevano così..."
Tempo fa alla collega rumena ho regalato una delle mie stilo "in eccesso".
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Stilografica a scuola
Mi sono accorto in ritardo che l'argomento da me trattato era stato già proposto da Flaviomax63. Mi scuso con lui e ringrazio gli amministratori per aver riunito gli argomenti.
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Stilografica a scuola
Leggiucchiando gli interventi precedenti, noto che durante gli anni 70 stilografica e biro abbiano convissuto, con differenze tra le varie scuole. Ad esempio da me, nell'Anno Domini 1973, veniva già propinata la ignobile bic punta fine. Altri amici intervenuti sopra sono partiti con la stilo anche a fine anni 70...
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Stilografica a scuola
Con mio figlio (5 anni) ci siamo già accordati per una Lamy ABC dalla seconda elementare. Bisognerà sentire le maestre. Enea ha un rapporto strano con le mie stilografiche. Ne è affascinato da un lato, dall'altro sa che sono oggetti intoccabili.
Gli regalerei volentieri una Pelikan del supermercato, ma tra le sue mani non durerebbe che un pomeriggio. Attualmente sta passando dai pennarelli ai pastelli. Conosce abbastanza bene l'alfabeto.
Gli regalerei volentieri una Pelikan del supermercato, ma tra le sue mani non durerebbe che un pomeriggio. Attualmente sta passando dai pennarelli ai pastelli. Conosce abbastanza bene l'alfabeto.
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Non si trattava ovviamente, di una "buona" soluzione, né una "soddisfacente", ma si trattava, semplicemente, di evitare che la candidata dovesse essere, semplicemente, esclusa dall'esame, e conseguentemente ripetere la classe quinta. Quindi ci siamo adattati, previa l'accettazione della candidata, e averle chiesto di farlo per iscritto nel verbale.Polemarco ha scritto: ↑sabato 21 ottobre 2023, 15:13Non mi sembra una buona soluzione se non per il caso concreto : l’elaborato diventa “stabile” ma riconoscibile perché a differenza degli altri temi è in fotocopia e tutti i membri della commissione lo hanno controfirmato.mikils ha scritto: ↑sabato 21 ottobre 2023, 12:12
I compiti (o Verifiche, come ipocritamente si dice adesso) sono considerati atti pubblici e debbono essere scritti in inchiostro e non con la matita, che si può cancellare, ovvero falsificare. Mi è capitato ad un esame di maturità che una sconsiderata volle usare una matita per la brutta copia e poi non ebbe il tempo di ricopiare a penna... fu necessario fotocopiare il foglio, perché restasse permanente, e dovemmo autenticarlo tutti noi commissari.
Se poi qualcuno mi chiede perché la matita no e la penna cancellabile sì, semplicemente non so che rispondere... Ipocrisia?
Però trattandosi maturità devo ritenere che lo scritto fosse “firmato” dal candidato. Quindi va bene.
Ma è solo una opinione.
Nei concorsi che riguardano la mia categoria è espressamente vietato redigere la traccia con penne diverse da quelle che nel frangente sono fornite dalla commissione.
Polemarco
un caso, credo di applicazione di buon senso. sono anche sicuro che la lezione le sia rimasta ben impressa, meglio di qualunque altra lezione del quinquennio.
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Curiosamente, alle superiori sembra ormai inconcepibile cancellare con un tratto, anche quando viene espressamente richiesto per lasciare prova dell'errore iniziale.Esme ha scritto: ↑sabato 21 ottobre 2023, 15:47
Per le elementari le docenti di mio figlio mi avevano risposto "la matita è più facile, con la penna devi calcare di più, e il bambino deve imparare a usare lo strumento più difficile".
Risposta assurda, ma sta fissa del calcare è ben radicata.
Io l'ho già detto mille volte: odio le friction e le cancellabili in generale. Alle elementari fanno passare il concetto che l'errore sia una cosa orribile, da nascondere e dimenticare subito.
Una bella e semplice riga sopra, con l'errore che rimane visibile e la dimostrazione che te ne sei accorto e l'hai corretto, e il testo mantiene il suo "decoro".
Dall'errore si può imparare, ma bisogna ricordarsi di averlo fatto.
In realtà non sopporto nemmeno i docenti che impongono strumenti grafici in modo piatto, senza valutare le esigenze del bambino. E troppo spesso senza nemmeno realmente conoscere le caratteristiche dei vari strumenti.
i ragazzi sembrano nutrire una passione insana per bianchetto in tutte le sue incarnazioni, e lo usano in quantità industriale... c'è qualcosa di poco comprensibile, forse l'abitudine alla tastiera e alla possibilità di cancellare gli errori dallo schermo, come se mai vi fossero incorsi.
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Io l'ho già detto mille volte: odio le friction e le cancellabili in generale. Alle elementari fanno passare il concetto che l'errore sia una cosa orribile, da nascondere e dimenticare subito.
Una bella e semplice riga sopra, con l'errore che rimane visibile e la dimostrazione che te ne sei accorto e l'hai corretto, e il testo mantiene il suo "decoro".
Nella mia professione, negli atti giudiziari scritti a mano, come negli atti notarili, l'errore viene corretto interlineando la frase o la parola errata e tracciando all'interno della interlineatura una linea retta, inserendo un asterisco od un numero a fianco. Poi in calce all'atto si scrive "Adde" oppure "Rectius" e si inserisce la parola o la frase corretta.
Una bella e semplice riga sopra, con l'errore che rimane visibile e la dimostrazione che te ne sei accorto e l'hai corretto, e il testo mantiene il suo "decoro".
Nella mia professione, negli atti giudiziari scritti a mano, come negli atti notarili, l'errore viene corretto interlineando la frase o la parola errata e tracciando all'interno della interlineatura una linea retta, inserendo un asterisco od un numero a fianco. Poi in calce all'atto si scrive "Adde" oppure "Rectius" e si inserisce la parola o la frase corretta.
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Mai sopportato bic e roller in generale, a scuola non avevo ancora la passione per le stilo ma usavo le penne-pennarello Tratto o Stabilo. Iero ho avuto il corso di aggiornamento sicurezza, 6 ore, mi hanno dato blocco e Tratto 1 a sfera...mado...che fatica!