piccardi ha scritto: ↑giovedì 26 ottobre 2023, 14:30
Il problema della originalità c'è anche per le penne non cinesi. Prendiamo ad esempio la Audace di Leonardo di cui si è appena parlato parecchio, che personalmente ho avuto modo di apprezzare a Napoli. A me piace ma è innegabile che riprenda (e secondo me fa bene) forme classiche e assai poco "originali". Però la critica di scarsa originalità a Leonardo non l'ho sentita fare (e neanche ad Aurora, Montblanc, ecc.).
Le forme della Serica Revivo Librarian mostrata da Normie all'inizio di questo thread ad esempio sono molto originali di quelle della Audace (e non mi paiono niente male, tra l'altro), ma anche qui, a voler essere pignoli, si può dire che riprende le linee della Swift della Montblanc, che a sua volta riprende quelle della Triad Pen degli anni 30.
Di totalmente originale oggi e nel mondo delle penne c'è ben poco, a meno di non voler considerare tali le pacchianate assurde proposte da certe edizioni limitate. Il "famolo strano", fatto tanto per differenziarsi, lo ritengo totalmente inutile.
Anche le "cinesi senza personalità" che hai mostrato, a me più che senza personalità sembrano più che altro delle copie della Momento Zero, che personalmente non ritengo una penna senza personalità, anche se non mi piace per nulla per lo scalino. Ma anche quella, a voler esser obiettivi, è una "copia" di questa* (peggiorata, visto che questa lo scalino non ce l'ha):
L'altra invece è semplicemente una pacchianata.
Simone
* che pure era una copia, tra l'altro, visto che a copiare le penne i produttori italiani sono sempre stati bravissimi
Non solo nelle penne, l'originalità assoluta non esiste. Tutto, in qualsiasi ambito, riprende qualcosa di già esistito (è un meccanismo inevitabile nell'evoluzione umana), e quindi è chiaro che il problema c'è anche sulle non-cinesi e sulle cinesi (nel senso, che ne sappiamo noi chi sia stato il primo a mettere un dragone sulla penna... per esempio).
Tutto è relativo, e ci si muove nel relativo, altrimenti tanto vale lasciar perdere la discussione .
Tra il famolo strano (tipo razzi, torri, teschi e via discorrendo) e il "un po' meno simile , ma restando nel funzionale" ad una penna come a noi occidentali è più solito vedere, secondo me un minimo di sapore asiatico "diverso" in alcune penne cinesi, restando usabili (come quelle mostrate da Esme), c'è.
Io questo lo trovo "relativamente" originale, un po' meno visto, almeno qui da noi.
Però serve restare obiettivi, se si prende a metro il proprio gusto occidentale, e si bocciano le differenze estetiche per questioni di gusto, non lo si è.
Certe decorazioni arzigogolate, che secondo l'evoluzione della estetica delle nostre parti vengono viste come "cinesate", in determinati paesi risultano invece familiari, parte della tradizione. Purtroppo per questioni di globalizzazione anche l'estetica si sta uniformando e non so se sia un bene.
Non condivido il tuo commento sulla "conseguente" originalità della copia della Leonardo...
Se una copia sputata identica diventa originale allora il ragionamento salta.
Come ho detto siamo nel relativo, è ovvio e penso chiaro a tutti che il disegno della Leonardo rimandi ad altre forme, però sono esattamente quelle piccole percettibili differenze che gli conferiscono uno stile suo. Se la copia prende vita sua, in qualche modo migliora oppure soltanto cambia l'originale, prende una sua direzione, allora la copia è ispirata e si guadagna un suo valore, secondo me.
Secondo me anche l'arte funziona così (e cercherei di restare fuori dall'aspetto del gusto, perché è troppo tarato sull' individuale, e spesso non sa riconoscere originalità, ma solo giudicare negativamente qualcosa di diverso, quante volte si è sentito dire che un nuovo stile artistico era peggiore? peggiore secondo il gusto corrente...salvo osannarlo dopo, o quantomeno riconoscergli lo "stacco" il salto in avanti nello stile).
La copia copiata identica, poteva forse avere qualche valore (estremamente inferiore a quello dell'originale) quando il falsario che copiava il quadro (ad esempio) era così tecnicamente bravo da rendere la copia irriconoscibile. Ma oggi, con le copie fatte al computer, la bravura dove sta?
In realtà non stiamo dicendo cose troppo diverse, la Audace riprende forme classiche, anche a me piace (ma stiamo sempre fuori dal gusto personale) ma non mi pare che copi pedissequamente qualcosa, ha personalità sua, malgrado le citazioni.
Non mi è tanto chiaro il discorso della Momento Zero, la Momento Zero ha una sezione molto diversa da altre penne che ho visto, anche vintage.
Non mi pare che sia la copia sputata di nulla. Rimandi, certo.
Vado oltre, è chiaro che originalità non significa solo estetica, magari in questo 3d potrebbe entrarci anche qualche altra soluzione tecnologica cinese peculiare, seppure non sia stato molto attento a coglierne nelle penne cinesi recenti (e meno recenti).
Pilot74 ha scritto: ↑giovedì 26 ottobre 2023, 10:51
Vabbé ma questa è bella, linee pulite e il disegno non è così vistoso.
hai ragione, altrimenti non sarebbe nella mia lista!
(a proposito, per chi non lo sapesse, la tecnica urushi prevede la laccatura con molte mani per ottenere una sensazione di profondità della lacca. In genere il primo strato è di un colore e i successivi di un colore diverso. Con il tempo la lacca urushi ha la caratteristica di schiarirsi, lo strato sottostante a poco a poco emerge, ad esempio sugli spigoli e alle estremità, donando alla penna una doppia colorazione.
La tecnica Tame-Sukashi invece prevede che lo strato sottostante contenga un disegno, nel caso citato di un dragone. Man mano che la lacca schiarisce con il tempo il disegno del dragone gradualmente emerge, diventa più visibile! è per questo motivo che si chiama Ascending Dragon)
ma il 3d parla di personalità (io la intendo come originalità, diversità dal già visto), non necessariamente di bellezza
Automedonte ha scritto: ↑giovedì 26 ottobre 2023, 18:29
Secondo me nel valutare “l’originalità” di una penna vi soffermate troppo sulla forma, se guardiamo solo quella è indubbio, come dice Piccardi, che di novità non se ne trovano perché tutte sono in qualche modo una riproduzione di qualcosa già visto.
L’originalità secondo me va vista anche in riferimento a materiali, tipi di pennino è sistemi di carica. In queste cose le cinesi sono totalmente piatte.
La penna per essere funzionale deve avere più o meno una forma a sigaro a flat top, poi può essere totalmente tronca o a cuspide ma poco cambia, se la facciamo a forma di banana forse sarebbe originate ma dubito sia anche funzionale
infatti concordo che non si debba restare solo sull'aspetto estetico, ma neanch'io non ho visto evoluzioni tecnologiche cinesi particolari.
C'è da dire però che hanno tirato fuori i pennini in acciaio size 8 (la Jinhao) che nessun altro faceva (a parte Magna Carta che ha iniziato appena prima, e si fa pagare parecchio), e non siamo in pochi ad aver comprato la X159 e ora la 1909 (anche queste esteticamente "fortemente ispirate"
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) e di questo va dato atto come forma di originalità nell'offerta.