Si oggi rispetto ad altre dono molto scadute....sciumbasci ha scritto: ↑giovedì 28 maggio 2020, 10:00 La grinta sfera la fanno ancora, si chiama se non sbaglio write bros.
Ne ho comprato una scatola anni fa.
Giudizio: penna teribbile!
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22 febbraio 2025 - Hotel Hilton, via Galvani 12
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Corvina automatica
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Lao Tsu
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La ricordo bene, era la mia biro delle elementari (e forse delle medie).
Alfredo
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Corvina automatica
Grinta, e Corvina!
Le avevo scordate!
Le Grinta la usavo alle elementari (ma solo dalla seconda in avanti, perché in prima regnavano le Replay sempre della Papermate): il fermaglio del cappuccio veniva regolarmente masticato, usato alla bisogna a mo' di pugnale, piegato a uncino per darsi un tono.
La Corvina, invece, era in casa la penna tuttofare: si smontava, si rimontava (se ne perdeva regolarmente la molla e si ritrovava sotto la credenza) e anche di essa si masticava il pulsante di scatto. Ah beh: se ne fletteva la punta fino a sbeccare precisamente il foro di uscita. Serviva da "lanciamissili" ai miei soldatini. Credo di non vederne una da, oddio: quarant'anni?
Le avevo scordate!
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Le Grinta la usavo alle elementari (ma solo dalla seconda in avanti, perché in prima regnavano le Replay sempre della Papermate): il fermaglio del cappuccio veniva regolarmente masticato, usato alla bisogna a mo' di pugnale, piegato a uncino per darsi un tono.
La Corvina, invece, era in casa la penna tuttofare: si smontava, si rimontava (se ne perdeva regolarmente la molla e si ritrovava sotto la credenza) e anche di essa si masticava il pulsante di scatto. Ah beh: se ne fletteva la punta fino a sbeccare precisamente il foro di uscita. Serviva da "lanciamissili" ai miei soldatini. Credo di non vederne una da, oddio: quarant'anni?
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Della Corvina odiavo la prensione impossibile con le mie mani, avendo un diametro troppo piccolo, la punta che accumulava grumi di inchiostro, la plastica fragile che si fessurava in punta, ma il colore dell'inchiostro ancora oggi lo adoro 
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Questa non la conoscevo! Nonostante io sia un giovane nel pieno delle forze, adoro queste biro economiche, con fusto giallo, che rievocano gli anni 70. Anni fa ho avuto l'occasione di comprare un pacco da 20 di Corvina 51 fusto giallo al supermercato. Ho avuto modo di provare tutti i 4 colori (rosso, verde, blu e nero), e a parte la tonalità degli inchiostri, veramente bella, sono rimasto un po deluso al confronto con le bic cristal, che hanno una scorrevolezza nettamente superiore!
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Non ricordo perché erano molto spregiate nella mia classe alle elementari, erano considerate le biro dei poveracci forse per il loro nome che suonava nazionalmente autarchico in un periodo di ammirazione per tutto ciò che veniva da fuori.
Erano però apprezzate per la forte molla, consentiva lanci superiori alle altre marche.
Io non me ne inquietavo perché scrivevo con le penne che mio padre portava dall'ufficio, non c'era scelta, e in quarta passai a scrivere con la mia prima stilografica.
Erano però apprezzate per la forte molla, consentiva lanci superiori alle altre marche.
Io non me ne inquietavo perché scrivevo con le penne che mio padre portava dall'ufficio, non c'era scelta, e in quarta passai a scrivere con la mia prima stilografica.
Nulla calamo agilior est Sarcina, nulla iucundior; […]calamus et in manus sumptus mulcet, et depositus delectat, ac prodest non domino suo tantum sed Aliis multis…
Padova, 28 aprile 1362
Francesco Petrarca a Giovanni Boccaccio, Seniles, XVII, 2
Padova, 28 aprile 1362
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