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30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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Sailor profit fude de Mannen
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Sailor profit fude de Mannen
Una recensione minimalista di una penna super economica, ma davvero interessante. Corpo in plastica blu, finiture dorate, con un pennino di latta che ha una certa flessibilità,
La piegatura consente una variazione di tratto estrema, da un EF, con la penna verticale, fino ad un tratto di 3 mm se la di tiene a 55 gradi.
L’alimentatore riesce a stare dietro anche al tratto largo, ma non ha un flusso abbondante.
Non direi che è una penna adatta alla scrittura in quanto per ottenere una certa leggibilità devi mantenere la penna molto verticale e non cambiare mai angolo. Non comodo, ma tecnicamente possibile.
Esiste anche una versione a 45 gradi, ma più lunga (non profit), ma ho letto che è ancora più difficile da usare e ha un problema di righe lasciate dall’alimentatore che tocca la carta.
Direi che è perfetta per il disegno e interessante per la calligrafia.
La piegatura consente una variazione di tratto estrema, da un EF, con la penna verticale, fino ad un tratto di 3 mm se la di tiene a 55 gradi.
L’alimentatore riesce a stare dietro anche al tratto largo, ma non ha un flusso abbondante.
Non direi che è una penna adatta alla scrittura in quanto per ottenere una certa leggibilità devi mantenere la penna molto verticale e non cambiare mai angolo. Non comodo, ma tecnicamente possibile.
Esiste anche una versione a 45 gradi, ma più lunga (non profit), ma ho letto che è ancora più difficile da usare e ha un problema di righe lasciate dall’alimentatore che tocca la carta.
Direi che è perfetta per il disegno e interessante per la calligrafia.
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Sailor profit fude de Mannen
Grazie della recensione! Il pennino fude. È veramente interessante: io ne ho due, quello a 45 (40?) gradi montato sulla penna lunga, e quello per intinzione della hocoro (non ho idea di quanti gradi sia).
Sono pensati per la calligrafia giapponese, in particolare per essere usati come si usa il pennello da calligrafia (e infatti la penna lunga richiama proprio quei pennelli). Ho provato a fare un po' di "calligrafia" (non credo la mia si possa definire tale) giapponese con quelli, e devo dire che preferisco il pennello, o se rimaniamo in ambito stilografiche, i pennini flessibili . Ritengo comunque si possano fare belle cose... e adesso mi hai fatto venire voglia di rispolverare la mia hocoro! .
Sono pensati per la calligrafia giapponese, in particolare per essere usati come si usa il pennello da calligrafia (e infatti la penna lunga richiama proprio quei pennelli). Ho provato a fare un po' di "calligrafia" (non credo la mia si possa definire tale) giapponese con quelli, e devo dire che preferisco il pennello, o se rimaniamo in ambito stilografiche, i pennini flessibili . Ritengo comunque si possano fare belle cose... e adesso mi hai fatto venire voglia di rispolverare la mia hocoro! .
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Sailor profit fude de Mannen
Bellissima ed essenziale la tua recensione! Archipat, te l'ho già detto, ma voglio ripeterlo: come "invidio" il tuo tratto Complimenti per come riesci a valorizzare e ad usare le stilografiche!
Ho la stessa penna da due anni e la trovo divertentissima. Per me l'alimentatore di questa Sailor economica vale da solo il prezzo della penna: regge tutte le escursioni di tratto che il pennino consente. Se si tiene la penna a 55°, il tratto di 3 mm non ha nessuna incertezza. Ho un Fude della Duke sulla Confucius che non si avvicina minimamente alla comodità e alla qualità di scrittura di questa Profit, mentre il Fude di Leonardo replica egregiamente le stesse prestazioni. Io, purtroppo, ho la mano troppo piccola per un Fude ricavato da un #6 JoWo, per cui se devo scrivere a lungo preferisco il pennino Sailor che è più piccolo e mi permette di gestire comodamente la stessa inclinazione senza stancarmi, anche per sessioni importanti.
Scrivendo in stampatello, l' luso del Fude non mi stanca perché sono abituata a tenere un angolo fisso, uso infatti con grande soddisfazione anche il pennino Architect. Nel caso di quest' ultimo, però, la dimensione #6 di JoWo non è un problema.
Mi è tornata voglia di rinchiostrare i miei Fude adesso!
Ho la stessa penna da due anni e la trovo divertentissima. Per me l'alimentatore di questa Sailor economica vale da solo il prezzo della penna: regge tutte le escursioni di tratto che il pennino consente. Se si tiene la penna a 55°, il tratto di 3 mm non ha nessuna incertezza. Ho un Fude della Duke sulla Confucius che non si avvicina minimamente alla comodità e alla qualità di scrittura di questa Profit, mentre il Fude di Leonardo replica egregiamente le stesse prestazioni. Io, purtroppo, ho la mano troppo piccola per un Fude ricavato da un #6 JoWo, per cui se devo scrivere a lungo preferisco il pennino Sailor che è più piccolo e mi permette di gestire comodamente la stessa inclinazione senza stancarmi, anche per sessioni importanti.
Scrivendo in stampatello, l' luso del Fude non mi stanca perché sono abituata a tenere un angolo fisso, uso infatti con grande soddisfazione anche il pennino Architect. Nel caso di quest' ultimo, però, la dimensione #6 di JoWo non è un problema.
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In effetti non mi sono sforzato… più che minimale direi striminzita, scialba, insomma un po’ tirata lì…edis ha scritto: ↑giovedì 12 ottobre 2023, 7:15 Bellissima ed essenziale la tua recensione! Archipat, te l'ho già detto, ma voglio ripeterlo: come "invidio" il tuo tratto Complimenti per come riesci a valorizzare e ad usare le stilografiche!
Ho la stessa penna da due anni e la trovo divertentissima. Per me l'alimentatore di questa Sailor economica vale da solo il prezzo della penna: regge tutte le escursioni di tratto che il pennino consente. Se si tiene la penna a 55°, il tratto di 3 mm non ha nessuna incertezza. Ho un Fude della Duke sulla Confucius che non si avvicina minimamente alla comodità e alla qualità di scrittura di questa Profit, mentre il Fude di Leonardo replica egregiamente le stesse prestazioni. Io, purtroppo, ho la mano troppo piccola per un Fude ricavato da un #6 JoWo, per cui se devo scrivere a lungo preferisco il pennino Sailor che è più piccolo e mi permette di gestire comodamente la stessa inclinazione senza stancarmi, anche per sessioni importanti.
Scrivendo in stampatello, l' luso del Fude non mi stanca perché sono abituata a tenere un angolo fisso, uso infatti con grande soddisfazione anche il pennino Architect. Nel caso di quest' ultimo, però, la dimensione #6 di JoWo non è un problema.
Mi è tornata voglia di rinchiostrare i miei Fude adesso!
Provo a riprenderla in mano nei prossimi giorni e, se riesco, integro la recensione con una paginetta. Alimentatore davvero pazzesco e il pennino ha una certa flessibilità. Dopo questa prima pagina scritta con un fude vorrei capire meglio come valorizzarlo. Probabilmente è un pennino perfetto per l’urban sketching, lo proverò.
Mi piacerebbe vedere all’opera la Leonardo!
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Sailor profit fude de Mannen
Una ottima recensione per una penna simpatica e divertente da usare, per certi versi. Certo, non è una penna per prendere appunti, o per scrivere di fretta, ma ha bisogno che ci si dedichi e la si approcci con calma. Grazie della recensione
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- Crescent Filler
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Sailor profit fude de Mannen
Il pennino Fude richiede un certo esercizio, di fatto nasce per gli ideogrammi ma, una volta compreso come adattarlo ai caratteri occidentali, dà alla scrittura un carattere unico.
Pubblico due esempi di scrittura col Fude di Leonardo (purtroppo non miei) in cui si vede cosa può fare questo pennino:
Archipat, tu non sei da meno!
Tornando a Sailor, esiste anche la versione oro del Fude sulla 1911 Large. È un pennino "firmato" Naginata, dal prezzo fuori scala per me, che sarei curiosissima di provare!
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Veloce disegno realizzato dalla mia piccola (10 anni) con la Sailor fude de Mannen e inchiostro Sailor (i capelli sono fatti... al dito!)
Sailor profit fude de Mannen
Mi è piaciuta molto la recensione breve, che mette in evidenza le caratteristiche essenziali della penna. Quanto alla penna, nelle tue mani pare davvero divertente!
- Hiver77
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Complimenti a tua figlia, non vorrei sbagliare, ma mi ricorda un illustratore illustre...flaviomax63 ha scritto: ↑domenica 15 ottobre 2023, 19:50 Veloce disegno realizzato dalla mia piccola (10 anni) con la Sailor fude de Mannen e inchiostro Sailor (i capelli sono fatti... al dito!)
Chiara
"Una grande scoperta risolve un grande problema, ma nella soluzione di qualsiasi problema c'è un pizzico di scoperta."
G. Polya
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Grazie mille.Hiver77 ha scritto: ↑lunedì 16 ottobre 2023, 18:57Complimenti a tua figlia, non vorrei sbagliare, ma mi ricorda un illustratore illustre...flaviomax63 ha scritto: ↑domenica 15 ottobre 2023, 19:50 Veloce disegno realizzato dalla mia piccola (10 anni) con la Sailor fude de Mannen e inchiostro Sailor (i capelli sono fatti... al dito!)
Conosce Munari, non escludo abbia tratto ispirazione!
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Davvero bello il disegno! Munerino è una fonte inesauribile di ispirazione
- Chaotica
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Bella recensione e complimenti per l'illustrazione