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Jinhao X159: come sta andando lo stress test

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Maqroll
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Jinhao X159: come sta andando lo stress test

Messaggio da Maqroll »

Mi unisco allo stress test, solo che non l’ho stressata tantissimo, sempre tenuta in un portapenne di tessuto della Pilot insieme ad altre penne che porto con me al lavoro nello zaino. Dopo 50 giorni l’ho trovata così. Sempre il cappuccio. Peccato perchè è una penna che scrive bene, ne ho prese due, di gradazione F ed EF e mi piacciono molto entrambe.
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Amberle80
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Jinhao X159: come sta andando lo stress test

Messaggio da Amberle80 »

E' lo stesso punto di rottura delle mie 992, sempre marca Jinhao. Continuano a scrivere anche loro noncuranti del cappuccio "decapitato". La forma è molto simile alla X159 (solo di taglio più piccolo e più leggera). Credo che il modello 82 (quello tronco alle estremità ed uscito da non molto) sia il tentativo di risposta a questi problemi di costruzione o di materiale.
mastrogigino
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Jinhao X159: come sta andando lo stress test

Messaggio da mastrogigino »

Amberle80 ha scritto: giovedì 12 ottobre 2023, 20:50 E' lo stesso punto di rottura delle mie 992, sempre marca Jinhao. Continuano a scrivere anche loro noncuranti del cappuccio "decapitato". La forma è molto simile alla X159 (solo di taglio più piccolo e più leggera). Credo che il modello 82 (quello tronco alle estremità ed uscito da non molto) sia il tentativo di risposta a questi problemi di costruzione o di materiale.
Confermo, anch'io ho due 992 "decapitatesi" da sole stando nel cassetto...
Spero che la mia x159 sia più resistente, ma ho notato che la plastica del cappuccio proprio dove c'è l'anello della clip è più sottile (se si punta contro una lampadina si vede la traslucenza ..)
henryicd
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Jinhao X159: come sta andando lo stress test

Messaggio da henryicd »

porto anch'io la mia esperienza con la famigerata X159. Acquistate 3 di diversi colori, tutte EF. Due sono perfette, una terza il pennino non mi piace e gratta in maniera fastidiosa. Usate poco, tenute come tutte le altre quindi in maniera oltremodo scrupolosa, a distanza di pochi mesi a due su tre è saltato il cappuccio sopra la clip. A questo punto mi chiedo se ne valga la pena spendere 30 € per penne che durano meno di una BIC o se non sia meglio risparmiare quei 30 € per investirli in una Kaweco o Lamy.
Roland
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Jinhao X159: come sta andando lo stress test

Messaggio da Roland »

Io rimango basito dal titolo del thread che parla di stress test. Qui si parla di utilizzazione normale e quotidiana di penne che costano quasi 50 € e che si autodistruggono. Perfino le penne scolastiche Sheaffer (o di qualsiasi produttore serio) da due soldi non si rompono con l'uso quotidiano. Questa è la conferma che le penne cinesi fanno schifo, poco importa il costo, 10,5,1 € sempre prodotti di merda sono. Perfino i coreani con le twisbee hanno migliorato nel corso degli anni la plastica. Ma i cinesi no, sanno solo scopiazzare modelli altrui ma la qualità è quella di penne da 0.005 centesimi di euro.
Se cercate penne a basso costo ma comprate le entry level di aziende conosciute e lasciate stare queste cineserie. Forse tra 1 secolo saranno in grado di produrre penne come si deve ma ho i miei dubbi.
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maylota
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Jinhao X159: come sta andando lo stress test

Messaggio da maylota »

Ho il sospetto che queste penne si rompano perchè le usiamo! Agganciare la clip a camicia, zainetto, quaderno (ho visto anche la tasca dei jeans nelle foto) stressa la clip che probabilmente fa saltare il cappuccio.

Francamente, meglio una penna imperfetta ma che si usa di una impeccabile che resta sterile tutta la vita murata viva in una scatola.
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Messaggio da Maqroll »

Ad essere sincero e come ho scritto nel post la mia si è rotta al solo guardarla, avrà scritto si e no un paio di pagine in cinquanta giorni, era nel portapenne insieme ad altre che uso anche di più e da più tempo. Sicuramente il rapporto qualità prezzo è pessimo. Sentendo anche le altre esperienze. Io le penne le uso tutte e in alcuni casi le maltratto anche mai una rottura. Questa non ha quasi fatto in tempo ad essere usata.
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Messaggio da mastrogigino »

Le mie 992 (e anche le WingSung 3008) si sono autodistrutte da sole nel cassetto, quindi era un "no-stress" test.. :D

Fortunatamente costavano 2€ l'una e un paio sono ancora utilizzabili, le ho usate per esercitarmi a raddrizzare pennini e limare col micromesh. In più i converter inclusi funziona ancora tutti bene.
Confermo tuttavia la qualità molto scadente.

La x159 l'ho presa a 5€ (non 50€!) perché volevo provare una penna "oversize " (ho le mani medio-piccole) senza rischiare che non mi andasse bene la misura.
In più mi interessava il pennino #8, è infatti il pennino più grande in mio possesso.
Devo dire che mi è piaciuta, le dimensioni non sono un problema, e il pennone mi piace , scrive anche piuttosto bene (tratto F) e per ora non ha segni di rotture.
Vediamo quanto dura, ma per provare una penna di quelle dimensioni anche andando sull'usato avrei dovuto spendere almeno 10/15 volte di più col rischio che poi non mi sarebbe stata comoda... meglio rischiare il costo di una pizza margherita...
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Messaggio da balthazar »

Dalle varie esperienze riportate che parlano di penne che si rompono da sole, mi sento di chiedere se prima di suicidarsi non hanno lasciato il classico messaggio :) andrebbero analizzati i singoli casi per capire quali siano i soggetti più "fragili" per curali prima che compiano gesti insani :D Sono or ora andato a guardare la mia e mi pare sia ancora felice. Si, anche la mia è nel cassetto perchè ora mi godo la 9019
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Messaggio da Esme »

Amberle80 ha scritto: giovedì 12 ottobre 2023, 20:50 Credo che il modello 82 (quello tronco alle estremità ed uscito da non molto) sia il tentativo di risposta a questi problemi di costruzione o di materiale.
Ho quattro Jinhao 599 (credo sia questo il numero ma non ci giuro), con testina del cappuccio piatta.
A tre di loro si è crepata stando ferme in un armadio...😐
A due si è crepato anche il finto o-ring.
Non credo sia tanto un problema di forma, quanto di materiali e, probabilmente, di non corretta progettazione per le dilatazioni termiche differenti tra plastica e metallo.
Per il resto sono perfette e scrivono bene.

Curiosamente quelle penne no name, con pennino iridium Germany, terribili e cheappissimi cloni Montblanc, non sembrano presentare questo genere di problemi, anche se poi tendono a fare un po' pena come scrittrici.
mastrogigino ha scritto: venerdì 13 ottobre 2023, 17:25 meglio rischiare il costo di una pizza margherita
Ma tu non sei mica insubrico (o para-insubrico) come me? Dove la trovi una margherita a quel prezzo? 🙂
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Messaggio da Polemarco »

maylota ha scritto: venerdì 13 ottobre 2023, 15:48 Ho il sospetto che queste penne si rompano perchè le usiamo! Agganciare la clip a camicia, zainetto, quaderno (ho visto anche la tasca dei jeans nelle foto) stressa la clip che probabilmente fa saltare il cappuccio.

Francamente, meglio una penna imperfetta ma che si usa di una impeccabile che resta sterile tutta la vita murata viva in una scatola.
Si è rotta anche a me ma ha la giustificazione di essere caduta lungo una rampa di scale.
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Messaggio da maylota »

Polemarco ha scritto: venerdì 13 ottobre 2023, 21:05
maylota ha scritto: venerdì 13 ottobre 2023, 15:48 Ho il sospetto che queste penne si rompano perchè le usiamo!
Si è rotta anche a me ma ha la giustificazione di essere caduta lungo una rampa di scale.
Infortunio in Itinere o ti gingillavi con la penna sul pianerottolo? :lol:
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Messaggio da Spiller84 »

Mi avete fatto venire l'ansia di controllare la mia X159. Per il momento sta bene, svrive molto bene e non si è autodistrutta. C'è da dire però che la uso quasi solo a casa, perché la signorina non ci entra nel mio portapenne 😅. Però nel caso dovesse abbandonarmi, la presi poco dopo l'uscita, a 3 euro compresa la spedizione dalla Cina. Non avrei perso una grossa cifra, insomma. Però sarebbe un peccato perché la penna mi piace, con quel suo bordeaux e il pennino grandicello
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Messaggio da Koten90 »

Roland ha scritto: venerdì 13 ottobre 2023, 15:22 Io rimango basito dal titolo del thread che parla di stress test. Qui si parla di utilizzazione normale e quotidiana di penne che costano quasi 50 € e che si autodistruggono. Perfino le penne scolastiche Sheaffer (o di qualsiasi produttore serio) da due soldi non si rompono con l'uso quotidiano. Questa è la conferma che le penne cinesi fanno schifo, poco importa il costo, 10,5,1 € sempre prodotti di merda sono. Perfino i coreani con le twisbee hanno migliorato nel corso degli anni la plastica. Ma i cinesi no, sanno solo scopiazzare modelli altrui ma la qualità è quella di penne da 0.005 centesimi di euro.
Se cercate penne a basso costo ma comprate le entry level di aziende conosciute e lasciate stare queste cineserie. Forse tra 1 secolo saranno in grado di produrre penne come si deve ma ho i miei dubbi.
Siccome sono stufo di sentire questa noiosa concezione delle cinesi che fanno schifo e sanno solo copiare, quando spesso le Scribo e le Montegrappa da centinaia di euro hanno pennini ridicolmente difettosi, ti rispondo così:
1) la penna costa meno di 10€, non 50€
2) quello che ne faccio io per lavoro non è un uso “normale”. La penna è sbattuta qua e là, cade di continuo, sta all’aria aperta con qualsiasi temperatura, mentre la maggior parte delle vostre penne (come tutte le mie penne buone) restano in studio, in un cassetto e/o in un portapenne.
3) delle 5 che ho io da ormai un anno, l’unica che ha problemi è quella oggetto del test ed esclusivamente per colpa mia (ho avvitato troppo forte, troppe volte). La penna è tornata come nuova con un giro di cianoacrilato. Recentemente ho riutilizzato la bordeaux che è carica di rosso da Natale 2022 e scrive alla perfezione appena tocca la carta ogni volta. Ho avuto un paio di Omas che si seccavano in 3 ore…
4) TWSBI è di Taiwan (twisbee è una succursale?), usa pennini Jowo e costa 5 volte tanto almeno
5) Sheaffer è stata una delle big four, ora è da 25 anni che se la rimbalzano e l’anno scorso è finita in mano a un fondo d’investimento indiano (e se andrà come da statistiche, sarà un disastro come per Parker e Waterman). Quanto si può definire “produttore serio”?
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Messaggio da Polemarco »

Koten90 ha scritto: venerdì 13 ottobre 2023, 22:05
Roland ha scritto: venerdì 13 ottobre 2023, 15:22 Io rimango basito dal titolo del thread che parla di stress test. Qui si parla di utilizzazione normale e quotidiana di penne che costano quasi 50 € e che si autodistruggono. Perfino le penne scolastiche Sheaffer (o di qualsiasi produttore serio) da due soldi non si rompono con l'uso quotidiano. Questa è la conferma che le penne cinesi fanno schifo, poco importa il costo, 10,5,1 € sempre prodotti di merda sono. Perfino i coreani con le twisbee hanno migliorato nel corso degli anni la plastica. Ma i cinesi no, sanno solo scopiazzare modelli altrui ma la qualità è quella di penne da 0.005 centesimi di euro.
Se cercate penne a basso costo ma comprate le entry level di aziende conosciute e lasciate stare queste cineserie. Forse tra 1 secolo saranno in grado di produrre penne come si deve ma ho i miei dubbi.
Siccome sono stufo di sentire questa noiosa concezione delle cinesi che fanno schifo e sanno solo copiare, quando spesso le Scribo e le Montegrappa da centinaia di euro hanno pennini ridicolmente difettosi, ti rispondo così:
1) la penna costa meno di 10€, non 50€
2) quello che ne faccio io per lavoro non è un uso “normale”. La penna è sbattuta qua e là, cade di continuo, sta all’aria aperta con qualsiasi temperatura, mentre la maggior parte delle vostre penne (come tutte le mie penne buone) restano in studio, in un cassetto e/o in un portapenne.
3) delle 5 che ho io da ormai un anno, l’unica che ha problemi è quella oggetto del test ed esclusivamente per colpa mia (ho avvitato troppo forte, troppe volte). La penna è tornata come nuova con un giro di cianoacrilato. Recentemente ho riutilizzato la bordeaux che è carica di rosso da Natale 2022 e scrive alla perfezione appena tocca la carta ogni volta. Ho avuto un paio di Omas che si seccavano in 3 ore…
4) TWSBI è di Taiwan (twisbee è una succursale?), usa pennini Jowo e costa 5 volte tanto almeno
5) Sheaffer è stata una delle big four, ora è da 25 anni che se la rimbalzano e l’anno scorso è finita in mano a un fondo d’investimento indiano (e se andrà come da statistiche, sarà un disastro come per Parker e Waterman). Quanto si può definire “produttore serio”?
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