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Che differenze tra Pelikan Royal Blue 4001 e Waterman Serenty Blue?

I colori preferiti, le miscele sperimentate, le misture autoprodotte. Tutto sull'inchiostro che utilizzate nella vostra fedelissima stilografica!
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Giulio64
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Waterman Serenity blue vs Pelikan 4001 Royal blue

Messaggio da Giulio64 »

Ciao a Tutte e Tutti,
si tratta di due inchiostri tra i più comuni e utilizzati e quindi immagino che qualcuno avrà già fatto una comparazione.
A me come colore sembrano molto simili (e quindi, per quanto mi riguarda, sostanzialmente intercambiabili), mi interessava una comparazione tecnica relativamente a fluidità, tempo di asciugatura, effetto lubrificante, ecc.

Grazie in anticipo! G.
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Silvia1974
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Messaggio da Silvia1974 »

Non ho più il foglio dove avevo fatto le prove. Comunque il risultato sia in termini di colore sia per le altre caratteristiche era stato, almeno secondo me, di equivalenza. Vero è che non avevo fatto test molto approfonditi.. però insomma a me sono sembrati intercambiabili
Silvia

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Messaggio da sansenri »

simili per chi li conosce poco e li confronta con inchiostri molto diversi, ma non lo sono esattamente,
vado però a memoria

colore: non è uguale, il Royal blue è appena più violaceo (è un blu che vira impercettibilmente al rosso) il Serenity è più blu, leggermente più neutro, seppure anche lui tenda appena al viola, ma meno del Royal
saturazione: il Royal è un po' meno saturo, e quando asciuga tende a sembrare più slavato, il Serenity è un po' più saturo, anche leggermente più scuro.
Fluidità: il Royal è più secco, contiene pochi additivi, sembra quasi di scrivere con l'acqua, il Serenity è appena più corposo, appena più lubrificato, meno secco.
Tempi di asciugatura: non ho un confronto, a memoria il Royal mi sembra più rapido.
Entrambi se lasciati evaporare si concentrano, diventano più scuri e possono produrre sheen, il Royal lo fa di più.
Il Royal ha la tendenza con il tempo a schiarire, molto probabilmente ha influenza la carta su cui è usato, a volte sbiadisce molto, altre volte no.
Il Serenity è meno soggetto a questo effetto.

aggiungo anche che spiumaggio e trapassamento sono in genere assenti con entrambi con leggero vantaggio del Royal per mia esperienza ma dipende dalla carta, su Moleskine hai entrambi se non usi un pennino finissimo... :roll:
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Giulio64
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Messaggio da Giulio64 »

Silvia1974 ha scritto: sabato 10 settembre 2022, 11:36 Non ho più il foglio dove avevo fatto le prove. Comunque il risultato sia in termini di colore sia per le altre caratteristiche era stato, almeno secondo me, di equivalenza. Vero è che non avevo fatto test molto approfonditi.. però insomma a me sono sembrati intercambiabili
Siamo d'accordo :thumbup: Grazie!

sansenri ha scritto: sabato 10 settembre 2022, 12:38 simili per chi li conosce poco e li confronta con inchiostri molto diversi, ma non lo sono esattamente,
vado però a memoria

colore: non è uguale, il Royal blue è appena più violaceo (è un blu che vira impercettibilmente al rosso) il Serenity è più blu, leggermente più neutro, seppure anche lui tenda appena al viola, ma meno del Royal
saturazione: il Royal è un po' meno saturo, e quando asciuga tende a sembrare più slavato, il Serenity è un po' più saturo, anche leggermente più scuro.
Fluidità: il Royal è più secco, contiene pochi additivi, sembra quasi di scrivere con l'acqua, il Serenity è appena più corposo, appena più lubrificato, meno secco.
Tempi di asciugatura: non ho un confronto, a memoria il Royal mi sembra più rapido.
Entrambi se lasciati evaporare si concentrano, diventano più scuri e possono produrre sheen, il Royal lo fa di più.
Il Royal ha la tendenza con il tempo a schiarire, molto probabilmente ha influenza la carta su cui è usato, a volte sbiadisce molto, altre volte no.
Il Serenity è meno soggetto a questo effetto.

aggiungo anche che spiumaggio e trapassamento sono in genere assenti con entrambi con leggero vantaggio del Royal per mia esperienza ma dipende dalla carta, su Moleskine hai entrambi se non usi un pennino finissimo... :roll:
Grazie sanseri, gentilissimo. La mia domanda è motivata dal fatto che la mia nuova Duchessa ha qualche lieve problema di skip (con il Waterman Serenity) e volevo capire se con il Pelikan avrebbe potuto migliorare leggermente. Da quanto leggo il Pelikan è un pochino più "secco" (più rapido ad asciugare e meno lubrificato) quindi potrebbe forse addirittura peggiorare l'effetto. Non resta che provare :)

Grazie ancora! Ciao. G.
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Messaggio da mastrogigino »

sansenri ha scritto: sabato 10 settembre 2022, 12:38 simili per chi li conosce poco e li confronta con inchiostri molto diversi, ma non lo sono esattamente,
vado però a memoria

colore: non è uguale, il Royal blue è appena più violaceo (è un blu che vira impercettibilmente al rosso) il Serenity è più blu, leggermente più neutro, seppure anche lui tenda appena al viola, ma meno del Royal
saturazione: il Royal è un po' meno saturo, e quando asciuga tende a sembrare più slavato, il Serenity è un po' più saturo, anche leggermente più scuro.
Fluidità: il Royal è più secco, contiene pochi additivi, sembra quasi di scrivere con l'acqua, il Serenity è appena più corposo, appena più lubrificato, meno secco.
Tempi di asciugatura: non ho un confronto, a memoria il Royal mi sembra più rapido.
Entrambi se lasciati evaporare si concentrano, diventano più scuri e possono produrre sheen, il Royal lo fa di più.
Il Royal ha la tendenza con il tempo a schiarire, molto probabilmente ha influenza la carta su cui è usato, a volte sbiadisce molto, altre volte no.
Il Serenity è meno soggetto a questo effetto.

aggiungo anche che spiumaggio e trapassamento sono in genere assenti con entrambi con leggero vantaggio del Royal per mia esperienza ma dipende dalla carta, su Moleskine hai entrambi se non usi un pennino finissimo... :roll:
Usati contemporaneamente sulle stesse penne e carte, confermo tutto quanto sopra indicato.

Waterman:
Più saturo
Più blu, meno violetto
Più lubrificato (un pochino)
Asciugando si schiarisce e opacizza ma non tanto

Pelikan:
Meno saturo
Meno blu, più violetto
Meno lubrificato, più acquoso
Asciugando si schiarisce e e sembra slavato, regge meno l'esposizione alla luce


Aggiungo solo una cosa, il waterman sembra un po' più denso e infatti qualche volta rimane "appiccicato" in cima ai convrrter o alle cartucce e bisogna scuoterlo per farlo scendere.

Inoltre su qualche penna più "bizzosa" il Waterman soffre di false partenze e salti di tratto, a volte addirittura intoppa l'alimentatore, ad es. sulla Aurora 98.
Mentre sulle stesse penne il Pelikan non ha di questi problemi.
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Messaggio da sansenri »

corrisponde,
anche l'aspetto "più denso" che in qualche modo io percepisco come "corposo".
Capita ogni tanto anche a me che il Waterman possa leggermente intoppare la penna, ma di solito è solo quando è lasciato nella penna e tende a concentrarsi (a me capita soprattutto nelle penne a converter). In questi casi però scurisce e il risultato è piuttosto bello :) .
(Quando arriva al punto di causare salti di tratto io lo ridiluisco leggermente, non di rado intingo velocemente il pennino in un bicchiere d'acqua e do mezzo giro al converter - va ad esperienza, se esageri, slava e a quel punto c'è poco da fare...)

Ovviamente stiamo parlando di leggere differenze, ma giusto per dire che a ben guardare i due inchiostri non sono equivalenti, seppure entrambi nella schiera degli inchiostri molto affidabili.
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Messaggio da Giulio64 »

mastrogigino ha scritto: sabato 10 settembre 2022, 14:45
Usati contemporaneamente sulle stesse penne e carte, confermo tutto quanto sopra indicato.

Waterman:
Più saturo
Più blu, meno violetto
Più lubrificato (un pochino)
Asciugando si schiarisce e opacizza ma non tanto

Pelikan:
Meno saturo
Meno blu, più violetto
Meno lubrificato, più acquoso
Asciugando si schiarisce e e sembra slavato, regge meno l'esposizione alla luce


Aggiungo solo una cosa, il waterman sembra un po' più denso e infatti qualche volta rimane "appiccicato" in cima ai convrrter o alle cartucce e bisogna scuoterlo per farlo scendere.

Inoltre su qualche penna più "bizzosa" il Waterman soffre di false partenze e salti di tratto, a volte addirittura intoppa l'alimentatore, ad es. sulla Aurora 98.
Mentre sulle stesse penne il Pelikan non ha di questi problemi.
Grazie mastrogigino, infatti nella Duchessa, che ha il fusto semitrasparente, il Waterman resta abbastanza appiccicato ai bordi del serbatoio e bisogna lasciare la penna ferma per un po' per vedere effettivamente il livello di inchiostro. Al prossimo cambio provo il Pelikan e posto il risultato. Ciao!

Si tratta ovviamente di 2 inchiostri tra i più comuni (il primo forse è il più diffuso in assoluto, se non altro tra quelli che hanno usato le cartucce Pelikan a scuola).
Al di là del colore, mi domandavo se qualcuno avesse avuto modo di fare un confronto un po' più accurato, prendendo in considerazione ad esempio fluidità, scorrevolezza, bagnatura, tempo di asciugatura, ecc. Recentemente un commerciante mi ha detto che il Waterman sarebbe molto acido (pH pari a 3) e questo lo renderebbe un po' corrosivo, ma non ho controprova che sia proprio così.
Nel sito web di un noto negozio romano, che propone una scheda molto completa per ciascun inchiostro offerto, purtroppo ne è presente solo uno dei due (manca il Waterman) e quindi non riesco a paragonarli.

Grazie in anticipo a chi vorrà contribuire. Un caro saluto. G.
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Messaggio da RisottoPensa »

123123.jpg
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Se hai bisogno posso fornire più foto.

Il waterman serenity blue è della cartuccia della waterman expert che ho comprato, presumo sia quella perché ho anche il mysterious blue che è totalmente diverso.

Tra i due inchiostri preferisco il waterman serenity blue. Ha anche possibilità di sheen rosse se lasciato abbastanza ad asciugare o con tanto inchiostro.

Trovo il waterman serenity blue più viscoso, lubrificato , che ammortizza un po' la punta, il che lo rende perfetto per punte super lisce come quelle della pelikan e le punte fini che tendono a fare cose strane su alcune carte ( scivolano e si impuntano di colpo quando cominciano a "tagliare" la carta ). Penso che ci metta di più ad asciugare della pelikan per le sue proprietà di sheen.

Il pelikan invece è un inchiostro più liquido, direi poco lubrificato, e da più sfumature con punte grosse. Mi sembra che asciughi subito e direi che scrive anche con punte super asciutte dove altri inchiostri come il waterman serenity blue potrebbero fallire. La preferisco su punte larghe per la sfumatura che ottiene, mentre lo trovo pessimo su punte sotto il M perché viene uno schifo sbiadito.

In quanto alla corrosività dell'inchiostro se è fatto per penne stilografiche non te ne preoccupare. Basta che non li fai seccare nella penna, tutto qui.
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Messaggio da Giulio64 »

...mi scuso per aver involontariamente trascurato un precedente post dell'anno scorso (...sempre mio! la vecchiaia avanza :( ) dove affrontavo il medesimo tema.
Partendo dal mio problema iniziale, quello di migliorare la situazione delle penne che per qualche motivo propongono salti o false partenze, mi pare di capire che il Pelikan potrebbe essere migliore, più liquido e quindi più fluido, a scapito di una minore saturazione.
Se sul colore non si discute, per quanto riguarda la fluidità è difficile ottenere un risultato davvero oggettivo. Per quanto mi riguarda, ho ottenuto risultati positivi (eliminazione pressoché totale di skip) sostituendo una cartuccia blu Lamy con il Waterman (su Lamy Studio Platinum - "M") e una cartuccia blu Kaweco con il Pelikan (su Caran d'Ache 849 - "M"). Nella foto di seguito (chiedo venia per la qualità davvero modesta) un piccolo confronto realizzato con le suddette penne.

Grazie a Tutti! G.
I due inchiostri a confronto, su penne dal flusso abbondante
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Messaggio da sansenri »

l'equilibrio tra penna e il suo sistema di riempimento, alimentatore, pennino e inchiostro è abbastanza complesso, e le caratteristiche ottenibili con inchiostri diversi non sempre sono facili da prevedere (spessissimo si tratta di provare) a parità di carta.
Anche i parametri di un inchiostro sono vari e non è detto che variando inchiostro per quel determinato parametro tutti gli altri restino uguali, anzi saranno diversi anche quelli.
Usare un inchiostro "meno secco" non è detto che risolva un problema di false partenze. Se queste sono dovute ad esempio alla concentrazione dell'inchiostro, ti servirà un inchiostro meno saturo, non (o per lo meno non solo) meno secco.

Il riassunto di mastrogigino del 2022 (e che riassume e concorda con quello che dicevo nel post appena prima del suo a proposito del Royal Blue e del Waterman Serenity) per me resta valido.

Ovviamente non sei obbligato a restare su questi due inchiostri, se il Waterman ti risulta troppo saturo al punto da darti salti di tratto e false partenze e il Royal blue pur essendo meno saturo però resta un po' troppo asciutto.
Ci sono anche altre soluzioni, tipo Iroshizuku Asa Gao, non troppo saturo e ben lubrificato, o più semplicemente Aurora blu, non troppo saturo e abbastanza scorrevole (senza eccedere in lubrificazione), e di certo parecchi altri.
(btw, se il punto fosse usare inchiostri "sicuri" magari su penne vintage, l'Aurora è un ottima scelta).
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Messaggio da mastrogigino »

Se vuoi provare... altri inchiostri quasi identici al 4001 Royal Blue sono il Lamy Blue e il R&K Konigsblau.

Io qualche penna che mi da false partenze o skip con alcuni inchiostri le ho, ad esempio ho una Parker 75 che con il Sailor Jentle Black scrive con flusso a singhiozzo (abbondante/magro a fai alterne) e skippa nonostante l'inchiostro di ottima qualità.
Ecco, ci piazzo il proletario Pelikan 4001 blu e funziona alla grande... :wtf:
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Messaggio da Giulio64 »

mastrogigino ha scritto: domenica 1 ottobre 2023, 18:31 Se vuoi provare... altri inchiostri quasi identici al 4001 Royal Blue sono il Lamy Blue e il R&K Konigsblau.
...mi pare di capire che Waterman e Pelikan siano quindi quasi identici e che una eventuale maggiore compatibilità dell'uno o dell'altro rispetto ad una specifica combinazione sistema di riempimento, alimentatore, pennino dipenda da variabili difficilmente prevedibili. Che magari potrebbe anche cambiare impercettibilmente tra due penne identiche :roll: . Non resta che provare (...per fortuna!).

Per quanto riguarda il Lamy Blue citato da Mastrogigino, è proprio uno di quelli che mi hanno dato problemi sulla Lamy Studio Palladium, in quel caso usavo la cartuccia. L'ho sostituito con il Waterman Serenity Blu (con il converter Lamy) e la penna va adesso che è una meraviglia (è quella del testo che ho fotografato foto sopra).
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Messaggio da sansenri »

per conto mio continuerei a dissentire, per essere uno che usa quasi solo inchiostri blu e avendone provati parecchi anche molto molto simili tra loro, non mi verrebbe da dire che Royal Blue e Waterman Serenity siano "quasi identici", dipende dalla tua percezione di identicità... per me restano relativamente diversi.
Secondo me ci sono altri inchiostri più simili al Royal blue, che il Serenity. Il Lamy citato è molto più simile al Royal blue, anche il R&K Königsblau, anche l'Aurora è più simile al Royal che al Serenity, anche il Delta Blu (che ormai non si trova più), il Kaweco Blue e il Montblanc Royal blue.
Quest'ultimo lo trovo un ottimo sostituto, perché ha quasi lo stesso colore (appena più carico) e lo stesso comportamento, ma tende a sbiadire molto meno.

Il confronto con le cartucce purtroppo non è sempre un confronto affidabile, l'inchiostro nelle cartucce è molto poco, e in funzione del tempo di conservazione può tendere a concentrarsi, cambiando il comportamento dell'inchiostro. Sempre meglio fare i confronti tra boccette.
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Messaggio da siuseppe »

La mia personale classifica fra i blu citati:
1. Waterman Serenity. Per me molto bello e funziona
2. Pelikan 4001. Funziona bene, ma il colore da asciutto a me non piace perchè vira al viola
3. Lamy Blue. A me ha sempre funzionato ma come colore non mi piace. appena steso forse è il più bello dei 3. Da asciutto cambia moltissimo! E lo trovo davvero smorto

Bei blu con cui mi trovo bene sono anche:
- Noodler baltimore canyon blue. Per me un vero blu senza strani viraggi ed resistente all'acqua. Forse macchia leggermente quindi non lo metterei in penne trasparenti
- Monteverde Capri blu. Ottimo, bel flusso. Ma andiamo su un blu più elettrico. Però merita
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sansenri ha scritto: lunedì 2 ottobre 2023, 17:04 per conto mio continuerei a dissentire, per essere uno che usa quasi solo inchiostri blu e avendone provati parecchi anche molto molto simili tra loro, non mi verrebbe da dire che Royal Blue e Waterman Serenity siano "quasi identici", dipende dalla tua percezione di identicità... per me restano relativamente diversi.
Secondo me ci sono altri inchiostri più simili al Royal blue, che il Serenity. Il Lamy citato è molto più simile al Royal blue, anche il R&K Königsblau, anche l'Aurora è più simile al Royal che al Serenity, anche il Delta Blu (che ormai non si trova più), il Kaweco Blue e il Montblanc Royal blue.
Quest'ultimo lo trovo un ottimo sostituto, perché ha quasi lo stesso colore (appena più carico) e lo stesso comportamento, ma tende a sbiadire molto meno.

Il confronto con le cartucce purtroppo non è sempre un confronto affidabile, l'inchiostro nelle cartucce è molto poco, e in funzione del tempo di conservazione può tendere a concentrarsi, cambiando il comportamento dell'inchiostro. Sempre meglio fare i confronti tra boccette.
Grazie Sanseri, non mi riferivo tanto al colore quanto alla loro usabilità su penne che con altri inchiostri hanno evidenziato problemi di regolarità del flusso (a me è successo questo, come ho scritto). Per quanto riguarda il colore non sono sufficientemente allenato per cogliere con sicurezza le differenze che tu ed altri avete evidenziato, che peraltro leggo con grande interesse.

Anche il tema della possibile diversa resa dell'inchiostro in cartuccia rispetto a quello in bottiglia mi sembra interessante (qui forse andiamo OT), e potrebbe essere il motivo dei problemi che ho avuto con il Lamy Blu, in cartuccia appunto.
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