con l’ambizione di essere
le più belle del mondo…
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La penna
Le misure
Marca e modello
Le <Number Seven> in celluloide
1) La <No. 7> in celluloide nera “Jet” ⎯ 1933
2) La <No. 7> in celluloide “Emerald Ray” ⎯ 1935
Le iscrizioni del Produttore
La celluloide RAY
Osservazioni
Il sistema di caricamento
L’alimentatore TIP-FILL
Il pennino BLUE
Prove di scrittura
Conclusioni
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La penna WATERMAN’S NUMBER SEVEN in celluloide “Emerald Ray” tornita dal pieno con terminali e sezione in celluloide nera, cappuccio a vite con clip, parti metalliche laminate in oro, pennino Waterman’s <BLUE> in oro 14 carati, caricamento a levetta, produzione U.S.A. anno 1935.
Le misure
Penna chiusa: 13,8 cm Cappuccio: 6,3 cm Fusto: 12,8 cm (con pennino sporgente di 2,0 cm) Penna con cappuccio calzato: 16,7 cm (con pennino sporgente di 2,0 cm) Ø max. cappuccio (veretta): 13,4 mm
Ø min. cappuccio (testina): 12,2 mm
Ø med. impugnatura: 10,0 mm
Ø max fusto (iscrizione): 11,8 mm Peso (carica): 20 g
Cappuccio: 7 g
Fusto: 13 g
Marca e modello
Chi volesse conoscere le straordinarie vicende di questo grandissimo tra i Produttori, potrà fare riferimento al nostro formidabile Wiki:
https://www.fountainpen.it/Waterman
Per una completa ricapitolazione della storia delle <No.7 & N.5>, si consulti il profilo ad esse dedicato da Richard Binder
http://www.richardspens.com/ref/profiles/no7.htm
che pure contiene lacune significative (come, ad esempio, le date di lancio sul mercato dei modelli successivi al primo) e talune imprecisioni.
Per il modello in ebanite si consulti anche il nostro Wiki,
https://www.fountainpen.it/Waterman_Ripple
mentre per quello in celluloide la voce in abbozzo attualmente presente sarà certamente riscritta dopo questa recensione.
Per parte mia, in questa sede mi limiterò a richiamare l’attenzione del lettore sugli aspetti secondo me più rilevanti.
Per ciò che concerne il nome commerciale/brand name del modello, Waterman’s <No. 7> o, per esteso, <Number Seven>, è necessario precisare che tale denominazione servì a designare due modelli distinti e tra loro molto diversi.
A entrambi i modelli deve sempre essere accostata la relativa versione più piccola, ma non certo ancora propriamente “da signora” (coi suoi ca. 13 cm di lunghezza media), con clip, la <No. 5>: più Batman & Robin, quindi, che Batman & Catwoman…
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Lanciate dalla Casa una subito dopo l’altra, rispettivamente nel 1927 (con la <No.5> abbinata nel 1928) e nel 1933 (con la <No.5> abbinata che ricalca esattamente le forme della #94 in celluloide, ma solo in colore nero), le due stilografiche <No.7> ebbero in comune la loro forse unica (ma senz’altro primaria) ragion d’essere, ovvero la messa a disposizione del rivoluzionario sistema di «Pennini con Codice dei Colori» (https://www.fountainpen.it/Waterman_Nib_Color_Code), in cui a ciascuna delle (prima 6 poi) 7 punte disponibili veniva associato un diverso colore (in un decennio se ne poterono contare in totale fino a 9, forse 10). Entrambe le penne furono studiate con la possibilità di riconoscere anche a penna chiusa tali pennini (connotati da un caratteristico foro a “buco della serratura”) grazie ad un richiamo del colore appropriato posto all’esterno della stilografica.
• Il primo modello (uscito nel 1927) era di grandi dimensioni (pari a quelle di una #55), posizionato all’epoca del lancio al top della gamma della Casa, in un tradizionale stile flat top (https://www.fountainpen.it/Flat_top), realizzato nella esclusiva ebanite Ripple, con un anellino colorato sul cappuccio che identificava il pennino montato. 1927-09-Waterman-Ripple (dal Wiki)
• L’evoluzione di questo primo modello, proposta circa sei anni dopo, a partire dal 1933, fu una penna affatto diversa, e venne anche definita dalla pubblicità come <Improved No.7> (cioè <No.7 migliorata>): di dimensioni leggermente inferiori, in stile elegantemente streamlined, realizzata in celluloide (soltanto nera, per i primi due anni dal debutto), con il codice dei colori dei pennini espresso da un circoletto colorato inserito nel fondello, la stilografica montava il nuovissimo alimentatore “Tip-Fill”. Waterman's Catalog 1933, p.8 (fonte PCA)
La penna oggetto della mia recensione è una <No.7> appartenente a questa seconda tipologia nell’unica colorazione diversa dal nero prodotta dalla Casa, che fu presentata nel 1935 in occasione del lancio della esclusiva celluloide brevettata “RAY” (che andrà ad equipaggiare anche la nuova gamma “Ink-Vue”, le prime penne “trasparenti” della Waterman).
Continua…