Parliamone... io ho avuto "un'infanzia stilografica negata" : volevo l'Auretta, quella in metallo (la Lusso) o niente. Ebbi proprio un bel niente accompagnato dalla solita tiritera "l'erba voglio non cresce neanche ..."
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Parliamone... io ho avuto "un'infanzia stilografica negata" : volevo l'Auretta, quella in metallo (la Lusso) o niente. Ebbi proprio un bel niente accompagnato dalla solita tiritera "l'erba voglio non cresce neanche ..."
Ah, ecco il perché della Lauretta!
Si , si.
e da allora hai galoppato parecchio!!francoiacc ha scritto: ↑martedì 5 settembre 2023, 23:54 Il tutto è iniziato con una Aurora Marco Polo nuova di pacca presa ad un mercatino nel Novembre 2017 e pagata ben 10€… inclusa cartuccia.
bello, questo aneddotosansenri ha scritto: ↑mercoledì 6 settembre 2023, 16:29 agganciandomi un po' a quello che diceva Mir70, a casa mia (e anche a casa dei miei nonni) giravano diverse penne.
Io però avevo diritto ad averne una, e una sola, alla volta. Conoscendo le mie smanie (non di rado distruttive, vedasi la mia 120), mio padre, le sue, le teneva ben chiuse a chiave nel cassetto della scrivania... Non solo ma anche il suo inchiostro blue-black, se ben ricordo Lamy, era off limits, ma questo perché a scuola era ammesso solo il Pelikan Royal blue. Dopo che iniziai a ricaricarmi la P747 con la siringa dalla boccetta (con grande approvazione di mia madre che non doveva continuamente comprarmi le cartucce), ogni tanto furtivamente aspiravo una siringata di blue-black dalla boccetta di mio padre, che almeno quella non era sotto chiave (ad intervalli di tempo lunghi, che non si accorgesse del livello che calava...).
Per non farmi sgamare subito dalla maestra, lo "tagliavo" con il royal blue!![]()
insomma facevo il blue-blue-black
Erano altri tempi... Ma io mi sono rifatto...e con tanto di interessi.