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30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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Montegrappa Extra 1930 nuova versione
- maylota
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Montegrappa Extra 1930 nuova versione
La nuova versione ed il suo prezzo fuori dal mondo non mi convincono molto, ma la Montegrappa Extra resta una gran bella penna.
Montegrappa è un marchio molto forte e conosciuto. La mia speranza è che prima o poi lo prenda in mano qualcuno che sappia lavorare sui "fondamentali" (pennini, caricamento) e sia in grado di dargli una direzione stilistica ed un posizionamento sul mercato sensati.
Montegrappa è un marchio molto forte e conosciuto. La mia speranza è che prima o poi lo prenda in mano qualcuno che sappia lavorare sui "fondamentali" (pennini, caricamento) e sia in grado di dargli una direzione stilistica ed un posizionamento sul mercato sensati.
Venceremos.
Montegrappa Extra 1930 nuova versione
Io non ho detto che bisogna eliminare tutte le parti in argento. Ho sempre pensato che il problema di questa penna fosse solo ed esclusivamente la sezione in argento che è un vero colpo nell'occhio. L'argento usato per le decorazioni va bene (tipo la veretta) .Automedonte ha scritto: ↑giovedì 7 settembre 2023, 17:35 Le tue considerazioni sono legittime ma se toglie tutte le parti in argento perde parte delle sue caratteristiche e non sembra neanche più una Montegrappa.
Facendo astrazione per un momento di quella maledetta filettatura in metallo, confrontate il vecchio e il nuovo modello e ditemi sinceramente se il nuovo modello non è più elegante del vecchio proprio perché c'è un unità di colore che non viene arbitrariamente interrotta. Il design del nuovo modello è molto più riuscito di quello vecchio.
Ripeto è un peccato la presenza della filettatura in metallo nel nuovo modello perché la Montegrappa era a un passo dalla perfezione stilistica e purezza della linea con questa stilografica. Per non parlare poi dei colori magnifici, ho un debole dopo averla vista e provata per il rosso. Un rosso pieno, sgargiante come se la penna fosse stata forgiata nelle fiamme dell'inferno.
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Montegrappa Extra 1930 nuova versione
maylota ha scritto: ↑giovedì 7 settembre 2023, 18:13 La nuova versione ed il suo prezzo fuori dal mondo non mi convincono molto, ma la Montegrappa Extra resta una gran bella penna.
Montegrappa è un marchio molto forte e conosciuto. La mia speranza è che prima o poi lo prenda in mano qualcuno che sappia lavorare sui "fondamentali" (pennini, caricamento) e sia in grado di dargli una direzione stilistica ed un posizionamento sul mercato sensati.
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ink: Aurora*Delta*Diamine*J.Herbin*Montblanc*Noodler's*Leonardo*Omas*Pelikan*Pilot Iroshizuku*Sailor*Visconti*Waterman
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Montegrappa Extra 1930 nuova versione
Posso apprezzare la sezione in celluloide (anche se a me la sezione in argento non dispiaceva, tra l’altro concordo con il fatto che le sezioni in argento non sono scivolose), però a quel punto il fusto e la sezione devono diventare un tutt’uno e la filettatura deve essere fatta direttamente sulla sezione in celluloide (sanno ancora farlo?).
Per me meglio la vecchia versione.
Alfredo
Per me meglio la vecchia versione.
Alfredo
“Andare all’inferno è facile . C’è una scala. Scendi il primo gradino. Poi scendi il secondo. Poi scivoli." (Leo Ortolani, Rat-Man n. 91)
Montegrappa Extra 1930 nuova versione
La tua bellissima Extra, Enrico, che precedette la Extra 1930 e reca la bella incisione con il nome di Montegrappa e la silhouette del monte omonimo sul fusto, era fatta con la celluloide Blu Mezzanotte. La nuova versione in blu, che è già stata in produzione per alcuni anni (con la sezione in argento), è in Blu Mediterraneo. Ė un colore che, cromaticamente, sta tra le celluloidi Montegrappa Blu Mezzanotte e Turchese.sansenri ha scritto: ↑giovedì 7 settembre 2023, 17:48 […]
La Extra la facevano già comunque anche in blu!
Aggiungo anche che quella celluloide blu è bellissima, in tal senso, se è la stessa, ho la sensazione che possa comunque essere una bella penna a vederla dal vero e potrei sorvolare sulle altre finezze.
[...]
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Montegrappa Extra 1930 nuova versione
Belli questi spunti di valutazione.
Ognuno di noi ha sensibilità differenti, che spesso si affinano con il tempo e l'esperienza, ma anche con il confronto reciproco.
Io non riesco ad esprimere un giudizio sulle singole versioni nel loro complesso, perché per il mio personalissimo gusto la differenza di livrea (colore) rende ogni penna un caso a sè stante.
Non amo le troppe verette, le fasce alte e le sezioni metalliche, ma è indubbio che Montegrappa qui abbia fatto un lavoro molto buono.
Trovo che in linea di massima questa versione abbia un equilibrio di proporzioni, di posizionamento delle parti in contrasto, migliorato rispetto alla Classica.
Rispetto alla precedente versione della Extra, invece, per il mio gusto è un "dipende", e dipende come dicevo dalla livrea.
Se prendo la versione blu, ad esempio, preferisco quella nuova, perché in quella precedente la freddezza era eccessiva, non bilanciata.
La verde (bamboo nero o tartaruga che sia) la preferisco di gran lunga nella versione vecchia, perché quella nuova mi sembra meno armoniosa e un po' troppo anonima.
La tartaruga marrone non ha il termine di paragone, ma la vecchia versione non mi convince fino in fondo, non come la verde. Probabilmente non mi convincerebbe nemmeno nella nuova versione, ma forse la preferirei alla vecchia.
Sul metodo di caricamento non ho molto da dire. Non sono una patita delle penne a pistone. Ritengo che le penne a cartuccia/converter non siano meno "nobili".
Un converter annegato non è forse il massimo dal punto di vista della manutenzione, ma anche molti pistoni non lo sono.
Ha meno capienza, ma più stabilità di flusso.
Per quanto riguarda il prezzo...
Ognuno di noi ha sensibilità differenti, che spesso si affinano con il tempo e l'esperienza, ma anche con il confronto reciproco.
Io non riesco ad esprimere un giudizio sulle singole versioni nel loro complesso, perché per il mio personalissimo gusto la differenza di livrea (colore) rende ogni penna un caso a sè stante.
Non amo le troppe verette, le fasce alte e le sezioni metalliche, ma è indubbio che Montegrappa qui abbia fatto un lavoro molto buono.
Trovo che in linea di massima questa versione abbia un equilibrio di proporzioni, di posizionamento delle parti in contrasto, migliorato rispetto alla Classica.
Rispetto alla precedente versione della Extra, invece, per il mio gusto è un "dipende", e dipende come dicevo dalla livrea.
Se prendo la versione blu, ad esempio, preferisco quella nuova, perché in quella precedente la freddezza era eccessiva, non bilanciata.
La verde (bamboo nero o tartaruga che sia) la preferisco di gran lunga nella versione vecchia, perché quella nuova mi sembra meno armoniosa e un po' troppo anonima.
La tartaruga marrone non ha il termine di paragone, ma la vecchia versione non mi convince fino in fondo, non come la verde. Probabilmente non mi convincerebbe nemmeno nella nuova versione, ma forse la preferirei alla vecchia.
Sul metodo di caricamento non ho molto da dire. Non sono una patita delle penne a pistone. Ritengo che le penne a cartuccia/converter non siano meno "nobili".
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"È tutta colpa di Esme" [Bons]
Gli stolti hanno il privilegio di riuscire a ridere anche di fronte al dramma.
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Montegrappa Extra 1930 nuova versione
E' davvero interessante notare tutti i commenti su questa (bellissima, secondo me) penna.
Anch'io trovo la versione vecchia un po' più bella, se non altro appare più preziosa e curata nel dettaglio come scrive il caro amico Franco. Peraltro da circa un paio di settimane sono riuscito a prendere una Extra bamboo nero, dopo averla ammirata a lungo nei suoi commenti ed è davvero meravigliosa in mano, più che in foto. Avevo una Historia e una Mya, già molto belle, ma la Extra è di un altro livello.
Tornando all'argomento credo che forse questa nuova versione, pur bellissima, sia venduta ad un prezzo spropositato e i dettagli, che magari a qualcuno interessano meno - è pur sempre una penna e scrive, si spera, bene come le sue vecchie sorelle -, hanno per me un peso nella decisione.
Quoto Franco, sostanzialmente potendo ricomprerei una versione vecchia anziché quella nuova, a parità di condizioni (anche economiche)
Anch'io trovo la versione vecchia un po' più bella, se non altro appare più preziosa e curata nel dettaglio come scrive il caro amico Franco. Peraltro da circa un paio di settimane sono riuscito a prendere una Extra bamboo nero, dopo averla ammirata a lungo nei suoi commenti ed è davvero meravigliosa in mano, più che in foto. Avevo una Historia e una Mya, già molto belle, ma la Extra è di un altro livello.
Tornando all'argomento credo che forse questa nuova versione, pur bellissima, sia venduta ad un prezzo spropositato e i dettagli, che magari a qualcuno interessano meno - è pur sempre una penna e scrive, si spera, bene come le sue vecchie sorelle -, hanno per me un peso nella decisione.
Quoto Franco, sostanzialmente potendo ricomprerei una versione vecchia anziché quella nuova, a parità di condizioni (anche economiche)
Cesare
Montegrappa Extra 1930 nuova versione
Carissimo amico Cesare:Cex71 ha scritto: ↑venerdì 8 settembre 2023, 12:37 E' davvero interessante notare tutti i commenti su questa (bellissima, secondo me) penna.
Anch'io trovo la versione vecchia un po' più bella, se non altro appare più preziosa e curata nel dettaglio come scrive il caro amico Franco. Peraltro da circa un paio di settimane sono riuscito a prendere una Extra bamboo nero, dopo averla ammirata a lungo nei suoi commenti ed è davvero meravigliosa in mano, più che in foto. Avevo una Historia e una Mya, già molto belle, ma la Extra è di un altro livello.
Tornando all'argomento credo che forse questa nuova versione, pur bellissima, sia venduta ad un prezzo spropositato e i dettagli, che magari a qualcuno interessano meno - è pur sempre una penna e scrive, si spera, bene come le sue vecchie sorelle -, hanno per me un peso nella decisione.
Quoto Franco, sostanzialmente potendo ricomprerei una versione vecchia anziché quella nuova, a parità di condizioni (anche economiche)
Mi rallegra molto che tu sia riuscito ad acquisire una Montegrappa 1930 Extra Black Bamboo. É una penna bellissima e un bell’esempio di grande artigianato italiano. E certamente hai ragione al dire che le foto non si comparano con la penna in carne ed ossa: nessuna fotografia può dar ragione di quei guizzi di luce verde che sembrano provenire da chissà quale profondità…. L’unica possibilità per apprezzarla appieno é rigirarne il fusto tra le dita.
Io, nel frattempo, celebro la bellezza del pennino originale della Montegrappa Extra, con una foto di dettaglio realizzata con il mio fotomicroscopio LeIca Z16 APO. La condivido con te e con gli altri amici del forum:
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Splendida immagine, grazie Franco! Stavo giusto cercando un nuovo sfondo per il computer...
Renato.
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Caro Franco, le tue foto sono sempre bellissime, questa un capolavoro!fufluns ha scritto: ↑mercoledì 13 settembre 2023, 1:47Carissimo amico Cesare:Cex71 ha scritto: ↑venerdì 8 settembre 2023, 12:37 E' davvero interessante notare tutti i commenti su questa (bellissima, secondo me) penna.
Anch'io trovo la versione vecchia un po' più bella, se non altro appare più preziosa e curata nel dettaglio come scrive il caro amico Franco. Peraltro da circa un paio di settimane sono riuscito a prendere una Extra bamboo nero, dopo averla ammirata a lungo nei suoi commenti ed è davvero meravigliosa in mano, più che in foto. Avevo una Historia e una Mya, già molto belle, ma la Extra è di un altro livello.
Tornando all'argomento credo che forse questa nuova versione, pur bellissima, sia venduta ad un prezzo spropositato e i dettagli, che magari a qualcuno interessano meno - è pur sempre una penna e scrive, si spera, bene come le sue vecchie sorelle -, hanno per me un peso nella decisione.
Quoto Franco, sostanzialmente potendo ricomprerei una versione vecchia anziché quella nuova, a parità di condizioni (anche economiche)
Mi rallegra molto che tu sia riuscito ad acquisire una Montegrappa 1930 Extra Black Bamboo. É una penna bellissima e un bell’esempio di grande artigianato italiano. E certamente hai ragione al dire che le foto non si comparano con la penna in carne ed ossa: nessuna fotografia può dar ragione di quei guizzi di luce verde che sembrano provenire da chissà quale profondità…. L’unica possibilità per apprezzarla appieno é rigirarne il fusto tra le dita.
Io, nel frattempo, celebro la bellezza del pennino originale della Montegrappa Extra, con una foto di dettaglio realizzata con il mio fotomicroscopio LeIca Z16 APO. La condivido con te e con gli altri amici del forum:
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Sei riuscito a rendere il pennino per quello che è…magnifico
Cesare
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Valutato il tutto come al solito non posso far altro che condividere le tue osservazioni e quindi mi sono orientato sul modello precedente con la sezione in argento e soprattutto con la filettatura sottile che non avevo notato vedendo le ultime prodotte prima della nuova serie.
Sono stato anche molto fortunato perché scrive benissimo da subito
Cesare Augusto
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Bravo Cesare Augusto! Hai comprato un pezzo di storia della penna stilografica!Automedonte ha scritto: ↑sabato 1 giugno 2024, 18:34Valutato il tutto come al solito non posso far altro che condividere le tue osservazioni e quindi mi sono orientato sul modello precedente con la sezione in argento e soprattutto con la filettatura sottile che non avevo notato vedendo le ultime prodotte prima della nuova serie.
Sono stato anche molto fortunato perché scrive benissimo da subito
Ho sempre trovato interessante che, in varie interviste e fotografie del signor Giuseppe Aquila, amministratore delegato e ora (dopo la recente morte del padre Gianfranco, che ebbi il piacere di conoscere personalmente), indiscusso patron di Elmo & Montegrappa, egli usasse proprio una Extra 1930 in celluloide "tartaruga". Potendo scegliere tra centinaia di modelli, proprio quella! Una vera firma della sua impresa.
E quei riflessi d'oro e di bianco che provengono dall'interno della penna? Non sono fantastici? E' un materiale davvero prezioso come quello del carapace della tartaruga, che oggi per fortuna non si usa piu.
La Extra 1930 in "tartaruga" non ti stancherà mai. E' una di quelle penne che ritornano sempre alla scrivania e ogni volta strappano un sorriso di compiacimento e piacere.
- Automedonte
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Caro Franco posso solo rispondere con una domanda: perché non l’ho comprata prima ?fufluns ha scritto: ↑lunedì 3 giugno 2024, 4:25
Bravo Cesare Augusto! Hai comprato un pezzo di storia della penna stilografica!
Ho sempre trovato interessante che, in varie interviste e fotografie del signor Giuseppe Aquila, amministratore delegato e ora (dopo la recente morte del padre Gianfranco, che ebbi il piacere di conoscere personalmente), indiscusso patron di Elmo & Montegrappa, egli usasse proprio una Extra 1930 in celluloide "tartaruga". Potendo scegliere tra centinaia di modelli, proprio quella! Una vera firma della sua impresa.
E quei riflessi d'oro e di bianco che provengono dall'interno della penna? Non sono fantastici? E' un materiale davvero prezioso come quello del carapace della tartaruga, che oggi per fortuna non si usa piu.
La Extra 1930 in "tartaruga" non ti stancherà mai. E' una di quelle penne che ritornano sempre alla scrivania e ogni volta strappano un sorriso di compiacimento e piacere.
Da quando è arrivata non riesco a fare a meno di andare a guardarla ogni tanto aprendola per scrivere un paio di righe a caso!
Cesare Augusto
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Ciao Cesare ero convinto di averti risposto, ma il messaggio deve essere andato perso per qualche mio errore.
Il caro Francesco ti ha infettato di brutto con le Montegrappa, sono penne molto belle e tu forse hai preso quella con i colori più belli e non posso far altro che complimentarmi con te.
I soldi spesi per una penna che ci soddisfa sia come stile, che come colorazione nonchè per la scrittura non sono altro che soldi ben spesi.
Come recita una pubblicità "se lo sapevi lo avresti fatto anni ed anni prima".
Il caro Francesco ti ha infettato di brutto con le Montegrappa, sono penne molto belle e tu forse hai preso quella con i colori più belli e non posso far altro che complimentarmi con te.
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Il valore di una stilografica non dipende dal costo, ma dal valore che noi le diamo.