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30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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Montegrappa Extra 1930 nuova versione
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Montegrappa Extra 1930 nuova versione
Da settembre, la Montegrappa Extra 1930 verrà prodotta con questo nuovo look.
La differenza principale è l'impugnatura, che non sarà più in argento come nella versione precedente, ma in celluloide come il resto della penna.
Cambia l'aspetto del pennino, che non sarà più bicolore con la greca ma avrà la stessa decorazione degli altri pennini - pur mantenendo la misura 8.
Non ci sarà più il colore tartaruga e neppure il rosso. Restano Blu, Nero/bianco e Bamboo che è un nero sfumato di verde, tutte con finiture in argento massiccio.
La nota negativa è il prezzo, che è aumentato ulteriormente... http://www.giardino.it/pens/montegrappa/extra_i.php
La differenza principale è l'impugnatura, che non sarà più in argento come nella versione precedente, ma in celluloide come il resto della penna.
Cambia l'aspetto del pennino, che non sarà più bicolore con la greca ma avrà la stessa decorazione degli altri pennini - pur mantenendo la misura 8.
Non ci sarà più il colore tartaruga e neppure il rosso. Restano Blu, Nero/bianco e Bamboo che è un nero sfumato di verde, tutte con finiture in argento massiccio.
La nota negativa è il prezzo, che è aumentato ulteriormente... http://www.giardino.it/pens/montegrappa/extra_i.php
Montegrappa Extra 1930 nuova versione
Devo dire la mia sulla “nuova” Montegrappa Extra 1930. Sapete tutti, su questo forum, che la Extra, la Extra 1930 e la Extra Otto sono tra le penne che preferisco in assoluto, dei veri gioielli del disegno e del “saper fare” italiani”. Quando mi riferisco al disegno, non alludo solamente alla forma delle Montegrappa Extra (che trovo onestamente bellissima), ma anche alla coerenza stilistica di queste penne.
Non voglio ritornare qui sul vecchio e consunto tema delle sezioni in metallo. Per me funzionano benissimo, e quelli che le trovano scivolose fanno ben a non comprarle. Ma se date un’occhiata alla Montegrappa Extra 1930 “classica”, noterete immediatamente che é fatta di “due” parti, di celluloide e di metallo. Il cappuccio in celluloide ha una estremitá in metallo, e una volta aperta anche la penna in celluloide ha un’estrenitá in metallo. Pura coerenza di forme e colori. Aggiungo: sulla Extra 1930 il cappuccio ha un anello con la greca palladiana e il motivo era ripreso sul pennino. Sulla Extra Otto il cappuccio ha un motivo filigree e lo stesso motivo é inciso sul pennino. Pura coerenza.
Già mi dispiaceva un poco che – per colpa dei soliti brontoloni che si lamentano della fatica di aprire una penna se il cappuccio deve fare più di un giro – Montegrappa fosse passata dalla sottilissima filettatura d’argento della Extra 1930 a quella attuale, che certo si chiude e s’apre più in fretta, ma é molto più grossolana alla vista.
Ma ora, all’elliminare la sezione in argento, la filettatura si trasforma in un anello che interrompe la linea della penna. Tolto il bel cappuccio bicolore, si rivela un corpo tricolore: celluloide-metallo-celluloide. Uno degli aspetti più nobili delle Extra – che condivideva con la maggior parte delle penne che hanno un vero pedigree - era proprio l’assenza dell’anello sul fusto, e ora…
E in più, ciliegina storta sulla cima della torta, che significato ha sulla Extra 1930 il pennino con l’incisione filigree? A che cosa rimanda? Che cosa c’entra con l’anello del cappuccio, che reca incisa la greca palladiana?
Forse alcuni, forse molti, tra voi, troveranno che si tratta di quisquilie e di dettagli. Ma in un oggetto che misura scarsi quindici centimetri per due di diametro, il dettaglio é tutto.
Per questa ragione mi tengo strette le mie Montegrappa Extra con la loro raffinata coerenza di stile, comprese le mie due in celluloide Tartaruga che vedo - ahimè - non si fanno più.
Non voglio ritornare qui sul vecchio e consunto tema delle sezioni in metallo. Per me funzionano benissimo, e quelli che le trovano scivolose fanno ben a non comprarle. Ma se date un’occhiata alla Montegrappa Extra 1930 “classica”, noterete immediatamente che é fatta di “due” parti, di celluloide e di metallo. Il cappuccio in celluloide ha una estremitá in metallo, e una volta aperta anche la penna in celluloide ha un’estrenitá in metallo. Pura coerenza di forme e colori. Aggiungo: sulla Extra 1930 il cappuccio ha un anello con la greca palladiana e il motivo era ripreso sul pennino. Sulla Extra Otto il cappuccio ha un motivo filigree e lo stesso motivo é inciso sul pennino. Pura coerenza.
Già mi dispiaceva un poco che – per colpa dei soliti brontoloni che si lamentano della fatica di aprire una penna se il cappuccio deve fare più di un giro – Montegrappa fosse passata dalla sottilissima filettatura d’argento della Extra 1930 a quella attuale, che certo si chiude e s’apre più in fretta, ma é molto più grossolana alla vista.
Ma ora, all’elliminare la sezione in argento, la filettatura si trasforma in un anello che interrompe la linea della penna. Tolto il bel cappuccio bicolore, si rivela un corpo tricolore: celluloide-metallo-celluloide. Uno degli aspetti più nobili delle Extra – che condivideva con la maggior parte delle penne che hanno un vero pedigree - era proprio l’assenza dell’anello sul fusto, e ora…
E in più, ciliegina storta sulla cima della torta, che significato ha sulla Extra 1930 il pennino con l’incisione filigree? A che cosa rimanda? Che cosa c’entra con l’anello del cappuccio, che reca incisa la greca palladiana?
Forse alcuni, forse molti, tra voi, troveranno che si tratta di quisquilie e di dettagli. Ma in un oggetto che misura scarsi quindici centimetri per due di diametro, il dettaglio é tutto.
Per questa ragione mi tengo strette le mie Montegrappa Extra con la loro raffinata coerenza di stile, comprese le mie due in celluloide Tartaruga che vedo - ahimè - non si fanno più.
- Ste003
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Montegrappa Extra 1930 nuova versione
Decisamente meglio le versioni precedenti. Hanno banalizzato una bellissima penna. Bocciati.
"Non esprimerti mai più categoricamente di quanto tu sia in grado di pensare"
Niels Bohr
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Montegrappa Extra 1930 nuova versione
sempre una bella penna in confronto ad altre, però anch'io devo lamentarmi un poco.
La sezione in celluloide poteva anche essere apprezzata da qualcuno, ma ci si arriva un po' tardino e mi viene il dubbio che non sia tanto una scelta per contentare qualcuno di quelli che si lamentavano ma una scelta di costi. Tutto sommato forse è più conveniente oggi far fuori le scorte di celluloide che fare ancora le sezioni in argento. Tra l'altro ho sempre detto a chi si lamenta delle sezioni metalliche che l'argento è un caso a parte. E' forse una caratteristica del materiale, forse per la leggera patina d'ossido che si forma, ma in sostanza sulle sezioni in argento le dita non scivolano!
Non mi sarei lamentato eccessivamente se fosse, ma concordo con Francesco che la filettatura così grossa sarà pure più moderna ma toglie eleganza (e non di rado un giro solo non garantisce una tenuta buona come tre giri... la penna si secca prima).
Quel pennino lì non convince, non c'azzecca, è reduce da altre produzioni, e probabilmente anche lui costa meno, e fare anche quello two-tone con la greca forse costa di più, e forse non è più Bock (e qui azzardo perché non son certo) ma Jowo, e sospetto (anche qui mio personalissimo parere) costa meno al produttore anche per quel motivo.
Poi bisognerà vederla dal vivo, i soliti render... non rendono.
Il prezzo, non aiuta.
La sezione in celluloide poteva anche essere apprezzata da qualcuno, ma ci si arriva un po' tardino e mi viene il dubbio che non sia tanto una scelta per contentare qualcuno di quelli che si lamentavano ma una scelta di costi. Tutto sommato forse è più conveniente oggi far fuori le scorte di celluloide che fare ancora le sezioni in argento. Tra l'altro ho sempre detto a chi si lamenta delle sezioni metalliche che l'argento è un caso a parte. E' forse una caratteristica del materiale, forse per la leggera patina d'ossido che si forma, ma in sostanza sulle sezioni in argento le dita non scivolano!
Non mi sarei lamentato eccessivamente se fosse, ma concordo con Francesco che la filettatura così grossa sarà pure più moderna ma toglie eleganza (e non di rado un giro solo non garantisce una tenuta buona come tre giri... la penna si secca prima).
Quel pennino lì non convince, non c'azzecca, è reduce da altre produzioni, e probabilmente anche lui costa meno, e fare anche quello two-tone con la greca forse costa di più, e forse non è più Bock (e qui azzardo perché non son certo) ma Jowo, e sospetto (anche qui mio personalissimo parere) costa meno al produttore anche per quel motivo.
Poi bisognerà vederla dal vivo, i soliti render... non rendono.
Il prezzo, non aiuta.
- RisottoPensa
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Montegrappa Extra 1930 nuova versione
Wow
Bella ma il prezzo
Ok che aggiustando l'inflazione costa pure "meno" di quando era stato rilasciato la prima volta , però rimane comunque molto costoso
Mi chiedo se spostare il manico in celluloide riduce la sua durata nel tempo
Bella ma il prezzo
Ok che aggiustando l'inflazione costa pure "meno" di quando era stato rilasciato la prima volta , però rimane comunque molto costoso
Mi chiedo se spostare il manico in celluloide riduce la sua durata nel tempo
❄️ 🐻❄️ ❄️
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in che senso, spostare?RisottoPensa ha scritto: ↑mercoledì 6 settembre 2023, 20:54 Mi chiedo se spostare il manico in celluloide riduce la sua durata nel tempo
ci sono tante penne con la sezione in celluloide, qualcuna arriva ai cento anni ormai, dato che le prime penne in celluloide risalgono se non erro suppergiù agli anni '20.
- Giulio64
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Montegrappa Extra 1930 nuova versione
...davvero spettacolari, complimenti!
Sulla scrivania oggi: Pelikan 120 - Kaweco Perkeo - Rotring ArtPen F - TWSBI VAC 700 - Pilot Elite ...una manciata di Preppy
Bisogna essere mancini per capire quanto il mondo sia fatto per i destrimani
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Montegrappa Extra 1930 nuova versione
Obligé, caro Giulio!
- Hologon
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Lo ammetto, si tratta di una penna la cui estetica non sono mai riuscito ad apprezzare e in quest'ultima versione la apprezzo ancora meno.
Sono moderno, non contemporaneo
- JetMcQuack
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Montegrappa Extra 1930 nuova versione
Io vado controcorrente.
Mi piace in generale la forma Montegrappa, appena appena cicciottella e con un che di paffuto e giocoso, e trovo la nuova versione con sezione in celluloide molto più bella e gradevole della precedente, la sezione in metallo della precedente versione non mi piace soprattutto perché trovo interrompa bruscamente le linee della penna, invece non trovo troppo sgradevole e invasivo l'inserto metallico con la filettatura.
Notevole il rimando fra greca del cappuccio e greca del pennino notato fa Flufluns, ma il suo gusto estetico per i particolari è decisamente più sviluppato del mio per cui a lui dò pienamente ragione ma a me non dà troppo fastidio la discordanza di motivi.
Trovo invece del tutto irrazionale il prezzo a cui viene proposta. Noto che Leonardo sta sbancando il mercato con penne base da meno di 200 euro, penne con pennino in oro da 450-500 euro e penne in celluloide da 700, prezzi presi un poco a spanne ma più o meno li ricordo così. Mi chiedo, sinceramente, che mercato possano avere queste pene che costa ben oltre mille euro, ma probabilmente un mercato, in realtà, c'è.
Simone
Mi piace in generale la forma Montegrappa, appena appena cicciottella e con un che di paffuto e giocoso, e trovo la nuova versione con sezione in celluloide molto più bella e gradevole della precedente, la sezione in metallo della precedente versione non mi piace soprattutto perché trovo interrompa bruscamente le linee della penna, invece non trovo troppo sgradevole e invasivo l'inserto metallico con la filettatura.
Notevole il rimando fra greca del cappuccio e greca del pennino notato fa Flufluns, ma il suo gusto estetico per i particolari è decisamente più sviluppato del mio per cui a lui dò pienamente ragione ma a me non dà troppo fastidio la discordanza di motivi.
Trovo invece del tutto irrazionale il prezzo a cui viene proposta. Noto che Leonardo sta sbancando il mercato con penne base da meno di 200 euro, penne con pennino in oro da 450-500 euro e penne in celluloide da 700, prezzi presi un poco a spanne ma più o meno li ricordo così. Mi chiedo, sinceramente, che mercato possano avere queste pene che costa ben oltre mille euro, ma probabilmente un mercato, in realtà, c'è.
Simone
- colex
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Montegrappa Extra 1930 nuova versione
Peccato!
Sintesi:
Sezione dell'impugnatura "al risparmio", hanno eliminato la foglia d'argento ma, vabbé passi!
Pennino, chissà!
Nuova colorazione "Blu", ottima aggiunta!
Peso, sicuramente migliorato eliminando l'impugnatura in argento, erano troppo pesanti!
Prezzo ormai fuori da ogni logica...
Ma la pecca maggiore che non riesco a digerire, è il ridicolo sistema di caricamento "captive converter", su questa stilo che vuol rivaleggiare con marchi "premium" come Pelikan e Montblanc, averlo lasciato ancora è un danno!
Non tralascio i loro maggior pregi: qualità costruttiva eccezionale, in particolare per le finiture ma, soprattutto, "l'estetica senza tempo" come le OMAS.
Io, intanto, mi tengo stretta la mia "Shark" pagata 757,67 euri compresa IVA, dazi e spedizione dagli USA con UPS
Sintesi:
Sezione dell'impugnatura "al risparmio", hanno eliminato la foglia d'argento ma, vabbé passi!
Pennino, chissà!
Nuova colorazione "Blu", ottima aggiunta!
Peso, sicuramente migliorato eliminando l'impugnatura in argento, erano troppo pesanti!
Prezzo ormai fuori da ogni logica...
Ma la pecca maggiore che non riesco a digerire, è il ridicolo sistema di caricamento "captive converter", su questa stilo che vuol rivaleggiare con marchi "premium" come Pelikan e Montblanc, averlo lasciato ancora è un danno!
Non tralascio i loro maggior pregi: qualità costruttiva eccezionale, in particolare per le finiture ma, soprattutto, "l'estetica senza tempo" come le OMAS.
Io, intanto, mi tengo stretta la mia "Shark" pagata 757,67 euri compresa IVA, dazi e spedizione dagli USA con UPS
Ultima modifica di colex il giovedì 7 settembre 2023, 17:42, modificato 1 volta in totale.
pen: Aurora*Delta*Kaweco*LAMY*Montblanc*Leonardo*OMAS*Parker*Pelikan*Pilot*Sheaffer*Stipula*TWSBI*Visconti*Waterman
ink: Aurora*Delta*Diamine*J.Herbin*Montblanc*Noodler's*Leonardo*Omas*Pelikan*Pilot Iroshizuku*Sailor*Visconti*Waterman
ink: Aurora*Delta*Diamine*J.Herbin*Montblanc*Noodler's*Leonardo*Omas*Pelikan*Pilot Iroshizuku*Sailor*Visconti*Waterman
Montegrappa Extra 1930 nuova versione
Io invece sostengo che il modello con la sezione in argento e il resto in celluloide manca eccome di coerenza stilistica. O la stilografica si fa tutta laccata, o tutta in metallo, o tutta in resina, o tutta in celluloide oppure non s'ha da fare. Le stilografiche che mischiano sezioni in metallo con corpo in resina e/o celluloide sono brutte. Che costino 1500 o 5000 euro brutte sono e brutte rimangono.
La Montegrappa ha fatto un passo avanti (sezione in celluloide) come il resto della penna e un passo indietro (forse per difficoltà v tecniche) con quella filettatura in metallo. Per inciso quella colorazione blu assomiglia tanto alla abisso della Leonardo
Non l'ho comprata prima per via della sezione in metallo, non la compro neanche adesso visto che hanno lasciato la filettatura in metallo. Forse alla terza ci riescono a tirar fuori una stilografica stilisticamente corrente al 100%.
La Montegrappa ha fatto un passo avanti (sezione in celluloide) come il resto della penna e un passo indietro (forse per difficoltà v tecniche) con quella filettatura in metallo. Per inciso quella colorazione blu assomiglia tanto alla abisso della Leonardo
Non l'ho comprata prima per via della sezione in metallo, non la compro neanche adesso visto che hanno lasciato la filettatura in metallo. Forse alla terza ci riescono a tirar fuori una stilografica stilisticamente corrente al 100%.
- Automedonte
- Siringa Rovesciata
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- Iscritto il: martedì 25 febbraio 2020, 16:33
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Montegrappa Extra 1930 nuova versione
Le tue considerazioni sono legittime ma se toglie tutte le parti in argento perde parte delle sue caratteristiche e non sembra neanche più una Montegrappa.
Cesare Augusto
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- Iscritto il: mercoledì 27 gennaio 2016, 0:43
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Montegrappa Extra 1930 nuova versione
questo non è del tutto vero, Montegrappa aveva già fatto delle penne con questo tipo di caratteristiche
ad esempio la Classica nella Classica la sezione è in celluloide, e resta l'anello, con filettatura più sottile però.
Inoltre l'anello del cappuccio è semplice e visivamente/esteticamente mi sembra ben bilanciata nel decoro.
Il pennino è un #6, non #8 come sulla Extra.
La Classica è una penna di minori pretese rispetto alla Extra e infatti sono state fatte alcune versioni anche in resina
La Extra la facevano già comunque anche in blu! Aggiungo anche che quella celluloide blu è bellissima, in tal senso, se è la stessa, ho la sensazione che possa comunque essere una bella penna a vederla dal vero e potrei sorvolare sulle altre finezze.
Il pennino è l'unica cosa che stona abbastanza, e quel prezzo è un bel muro davvero...
ad esempio la Classica nella Classica la sezione è in celluloide, e resta l'anello, con filettatura più sottile però.
Inoltre l'anello del cappuccio è semplice e visivamente/esteticamente mi sembra ben bilanciata nel decoro.
Il pennino è un #6, non #8 come sulla Extra.
La Classica è una penna di minori pretese rispetto alla Extra e infatti sono state fatte alcune versioni anche in resina
La Extra la facevano già comunque anche in blu! Aggiungo anche che quella celluloide blu è bellissima, in tal senso, se è la stessa, ho la sensazione che possa comunque essere una bella penna a vederla dal vero e potrei sorvolare sulle altre finezze.
Il pennino è l'unica cosa che stona abbastanza, e quel prezzo è un bel muro davvero...