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30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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La ‘battaglia’ degli stub
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La ‘battaglia’ degli stub
Ho sempre creduto che gli stub non mi piacessero, in effetti li uso al massimo per scrivere qualche titolo. Poi ho visto questo post, ho fatto un po’ d’ordine è mi sono reso conto che ne ho davvero molti. Devo riconoscere che nelle sue gradazioni è sicuramente la tipologia di pennino che posseggo di più.
Ecco la lista di quelli che ho, con qualche commento:
Lamy Safari 1.1, 1.5 e 1.9.
L’1.1 non sembra uno stub, bocciato. l’1.5 è un bel pennino, mentre l’1.9 non tiene il flusso e fa skip frequenti.Il flusso è molto scarso su tutti e tre gli spessori, cosa che spesso rende gli inchiostri velati e poco saturi.
Graf von Faber Castel Tamitio 1.1, 1.4, 1.9
A mio avviso sono tre penne perfette, il pennino è leggermente arrotondato, questo lo fa scrivere bene senza impuntature, ma ha comunque un’ottima variazione di tratto. Il flusso è ottimo anche sul 1.9, mai un salto, con diversi inchiostri produce un ottimo shading. Le uso tutti i giorni cambiando inchiostri, non ne ho trovato uno che non gli piacesse.
Kaweco Sport 1.1, 1.5, 2.3.
Non male, sono state le mie prime penne stub. direi globalmente meglio dei lamy. Il 2.3 è divertentissimo anche se bisogna avere molta pazienza visti i continui salti. I converter piccolissimi richiedono continui caricamenti, soprattutto per i pennini più larghi.
Pilot Plumix EF, F, M, B, Bb
Le ho tutte, sono semplicemente le migliori penne per calligrafia, usabili anche nel quotidiano.
Leonardo momento zero custom italic nib.
Ho chiesto la Leonardo che mi facessero un custom grind per avere un italico 1.2mm “affilato come una Plumix. Me lo hanno fatto ed è perfetto da ogni punto di vista.
Appena ho un secondo vi faccio una prova.
Ecco la lista di quelli che ho, con qualche commento:
Lamy Safari 1.1, 1.5 e 1.9.
L’1.1 non sembra uno stub, bocciato. l’1.5 è un bel pennino, mentre l’1.9 non tiene il flusso e fa skip frequenti.Il flusso è molto scarso su tutti e tre gli spessori, cosa che spesso rende gli inchiostri velati e poco saturi.
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A mio avviso sono tre penne perfette, il pennino è leggermente arrotondato, questo lo fa scrivere bene senza impuntature, ma ha comunque un’ottima variazione di tratto. Il flusso è ottimo anche sul 1.9, mai un salto, con diversi inchiostri produce un ottimo shading. Le uso tutti i giorni cambiando inchiostri, non ne ho trovato uno che non gli piacesse.
Kaweco Sport 1.1, 1.5, 2.3.
Non male, sono state le mie prime penne stub. direi globalmente meglio dei lamy. Il 2.3 è divertentissimo anche se bisogna avere molta pazienza visti i continui salti. I converter piccolissimi richiedono continui caricamenti, soprattutto per i pennini più larghi.
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Leonardo momento zero custom italic nib.
Ho chiesto la Leonardo che mi facessero un custom grind per avere un italico 1.2mm “affilato come una Plumix. Me lo hanno fatto ed è perfetto da ogni punto di vista.
Appena ho un secondo vi faccio una prova.
Ultima modifica di Archipat il lunedì 10 luglio 2023, 6:41, modificato 2 volte in totale.
La ‘battaglia’ degli stub
Che belli gli stub ...e che bel colore quello della prova della Sailor 1.5 ...di che inchiostro si tratta ?
- Tisbacker
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La ‘battaglia’ degli stub
Il Lamy 1.5 è il mio stub preferito.
Concordo sul giudizio non entusiasmante dell’1.1, mentre anche l’1.9 usato con parsimonia da soddisfazioni.
Concordo sul giudizio non entusiasmante dell’1.1, mentre anche l’1.9 usato con parsimonia da soddisfazioni.
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Diamine Writers Blood.
Andrea
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La ‘battaglia’ degli stub
Bene, il Diamine Writers Blood ce l'ho e mi piace anche parecchio ...ma, finora, non l'avevo mai provato con lo stub ...grazie per la gentile risposta e corro a rimediare ...
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Aggiungo l’ultimo arrivato con relative impressioni: stipula in acciaio punta 1.1 (credo sia una base bock rilavorata da loro).
Meno rigido dei lamy ma scorrevole come la loro punta da 1.5; più rigido e meno scorrevole sia del twsbi 1.1 che dei GvFC che rimangono i più morbidi e confidenti.
Leggermente più spigoloso del jowo 1.1, flusso più controllato, ed a differenza di questo non ha difetti di partenza e varia maggiormente il tratto: lo preferisco al jowo.
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dipende a quando risale la penna.Ste003 ha scritto: ↑venerdì 11 agosto 2023, 16:59 Aggiungo l’ultimo arrivato con relative impressioni: stipula in acciaio punta 1.1 (credo sia una base bock rilavorata da loro).
Meno rigido dei lamy ma scorrevole come la loro punta da 1.5; più rigido e meno scorrevole sia del twsbi 1.1 che dei GvFC che rimangono i più morbidi e confidenti.
Leggermente più spigoloso del jowo 1.1, flusso più controllato, ed a differenza di questo non ha difetti di partenza e varia maggiormente il tratto: lo preferisco al jowo.
Stipula è uno di quei produttori di stilografiche che si è sempre fatto produrre i pennini da Bock, sia in acciaio che in oro, fino ad alcuni anni fa.
Poi improvvisamente pare (non ho matematica certezza, il sito Bock non li cita, ma potrebbe non essere autorizzato a farlo), sia passata a Jowo (almeno su quelli in acciaio, forse anche quelli in oro). Purtroppo non è semplice riconoscere l'origine del pennino perché Stipula ha sempre usato degli alimentatori "proprietari" ossia non Bock né Jowo, probabilmente di produzione cinese.
Se la penna da cui proviene è di qualche anno fa è molto probabile sia un Bock. Il 1.1 Bock (x Stipula) è molto bello, ne ho diversi, anche in oro.
Non credo siano rilavorati. E confermo più spigoloso (più CI) dei Jowo.
Se la penna è recente, non so.
(Sul fatto che molti produttori siano passati a Jowo per questioni di qualità io nutro i miei personali dubbi. Io i Bock li ho sempre trovati migliori. Qualche Bock un po' stretto nei rebbi è capitato anche a me, ma è uno dei problemi più banalmente risolvibile. In compenso i Bock sono notevolmente più morbidi e gradevoli da usare.)
Ultima modifica di sansenri il sabato 12 agosto 2023, 0:42, modificato 1 volta in totale.
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Non so a quanto risalga io l’ho comprato qualche mese fa come singolo ricambio. Esternamente mi sembra la copia di in bock, è differente in qualche particolare e nella forma dai jowo.sansenri ha scritto: ↑venerdì 11 agosto 2023, 19:24Ste003 ha scritto: ↑venerdì 11 agosto 2023, 16:59 Aggiungo l’ultimo arrivato con relative impressioni: stipula in acciaio punta 1.1 (credo sia una base bock rilavorata da loro).
Meno rigido dei lamy ma scorrevole come la loro punta da 1.5; più rigido e meno scorrevole sia del twsbi 1.1 che dei GvFC che rimangono i più morbidi e confidenti.
Leggermente più spigoloso del jowo 1.1, flusso più controllato, ed a differenza di questo non ha difetti di partenza e varia maggiormente il tratto: lo preferisco al jowo.
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questo è un Bock 1.1 in acciaio su una Stipula 900 blu
questo è un Bock 1.1 14k su una Stipula 900 rossa
questo è un Bock 1.1 14k su una Stipula 900 rossa
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Questo è un bock stipula 1.1 color oro montato sulla kaweco 250. Mi sembra uguale al tuo. Però devo ancora prendere il caffè…
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sì, secondo me è un Bock anche il tuo
un 1.1 18k, i 18k in genere sono "two-tone", ancora su una Stipula
(scusate il fuoco non perfetto, ho la mania di farle a mano libera...)
un 1.1 18k, i 18k in genere sono "two-tone", ancora su una Stipula
(scusate il fuoco non perfetto, ho la mania di farle a mano libera...)
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Segnalo un interessante STUB del passato (1935).
Pennino #7, ovviamente in oro.
Per riconoscere questi pennini a colpo sicuro, si tenga presente che Waterman (dal 1927 al 1937 coi pennini BLUE) e Wahl-Eversharp coi pennini STUB e Half STUB ce lo scrivevano/stampigliavano sopra...
Alcuni di questi pennini erano anche pienamente flessibili per incrementare la differenza fra tratti orizzontali e verticali.
La reperibilità sul mercato è relativamente semplice e a prezzi non esorbitanti per le penne da stiloforo Wahl-Eversharp (pennini #2).
Chi volesse vedere qualche prova su carta millimetrata dello stub mostrato qui sopra, può consultare la mia recensione al seguente indirizzo:
viewtopic.php?t=31049
Giorgio
Pennino #7, ovviamente in oro.
Per riconoscere questi pennini a colpo sicuro, si tenga presente che Waterman (dal 1927 al 1937 coi pennini BLUE) e Wahl-Eversharp coi pennini STUB e Half STUB ce lo scrivevano/stampigliavano sopra...
Alcuni di questi pennini erano anche pienamente flessibili per incrementare la differenza fra tratti orizzontali e verticali.
La reperibilità sul mercato è relativamente semplice e a prezzi non esorbitanti per le penne da stiloforo Wahl-Eversharp (pennini #2).
Chi volesse vedere qualche prova su carta millimetrata dello stub mostrato qui sopra, può consultare la mia recensione al seguente indirizzo:
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molto bello!
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Ci sarebbe anche il pennino CM (calligraphy medium) della pilot montato sulla Prera, una via di mezzo tra uno stub ed un italico, meno "severo" di quest'ultimo e quindi assai piacevole, almeno per me .
„Il Buddha, il Divino, dimora nel circuito di un calcolatore o negli ingranaggi del cambio di una moto con lo stesso agio che in cima a una montagna o nei petali di un fiore.“
Giuseppe
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