Ti ringrazio anzitutto per la tua gentile e dettagliata risposta... Devo dire tuttavia che faccio la pulizia esattamente come suggerisci tu, usando una siringa da iniezioni. Inoltre tale inchiostro non dovrebbe essere pigmentato, stando a quanto sostiene MARCO CHIARI in un suo video...RisottoPensa ha scritto: ↑domenica 9 luglio 2023, 12:37 Questo sembra più un problema di incompleta pulizia della siringa e della cartuccia.
Per pulire bene la siringa non bisogna lasciarlo sotto l'acqua. Dopo aver staccato la testa con l'ago , bisogna prima aspirare e rilasciare l'acqua con la siringa finché l'acqua non diventa chiaro . Poi si procede a pulire il collo con la testa e l'ago posto all'ingiù sotto il rubinetto. Infine si procede ad aspirare l'acqua con la siringa , attaccare la testina e procedere a spingere l'acqua fuori , tenendo la testa della siringa con l'altra mano per evitare che sobbalzi via. Staccare la testa e ripetere , cominciando ad aspirare l'acqua.
Per quanto riguarda la cartuccia, bisogna fare la stessa cosa usando però una siringa da puntura , se la prima non lo era.
La siringa da puntura possiede un getto ben più forte della punta arrotondata delle siringhe normali, e basta usare acqua pulita e spruzzare contro le pareti velocemente per levare ogni residuo di inchiostro secco. Con l'accortezza di girare la cartuccia mentre il getto della siringa pulisce l'inchiostro.
La siringa da puntura ha una bocca a taglio, perciò è consigliato almeno tenere la parte aperta ( che vedete il buco nell'ago ) all'insù , così sapete dove il getto avrà più forza pulente.
Infine credo che gli inchiostri document usino il pigmento, che è lavabile nell'acqua finché non si asciuga.
Non darà problemi alla penna fintanto che non lasci seccare la penna con l'inchiostro dentro.
Ma anche se dovesse succedere, si tratta solamente di un processo molto laborioso per pulirlo , con quale inestetismo nelle parti traslucide.
Acqua tiepida e sapone di marsiglia/piatti o un miscuglio con parti di acqua e ammoniaca o acqua e candeggina/varechina nelle penne non vintage o non di celluloide e altri materiali che macchiano o si potrebbero sbiancare.
La mia idea è che questo "deposito" sia legato al fatto che l'inchiostro contiene una parte "oleosa", come si può vedere dalle macchie che si formano in un bicchiere d'acqua quando si versa anche una goccia minuscola di inchiostro... Si vede chiaramente che una parte non si diluisce con l'acqua, esattamente come succede con le sostanze oleose...
La mia domanda (posta in termini più precisi) è quindi: la presenza di questa "parte oleosa" (che non viene via neanche con un lavaggio in acqua profondo e prolungato) può danneggiare col tempo il gruppo pennino?