sansenri ha scritto: ↑mercoledì 5 luglio 2023, 23:47
certo, se la divisione fine writing instruments fa il 7% del fatturato, qualche rischio che in mano ad un nuovo management, che di stilo non capisce un tubo, possa fare una fine non troppo gloriosa, esiste (e il CEO ha parlato di school and office... senza altro specificare).
Dal punto di vista industriale, non credo che, volendo mantenere la sezione stilo, butterebbero a mare il pistone, lo sanno fare meglio di chiunque altro (o quasi) e hanno le attrezzature per farlo con efficienza, che senso avrebbe cambiare, investendo soldi per far qualcosa di diverso con altri materiali?
No, il rischio semmai è che proprio lascino perdere il business fine writing, per scelta strategica, per concentrarsi solo sulla "cartoleria". Hanno però una grossissima fetta di fatturato in Germania, e i tedeschi sono molto attaccati alle tradizioni, abbandonare le Souverän potrebbe essere una mossa rischiosa per l'immagine.
È proprio quello che temo; già altri marchi con una storia alle spalle hanno fatto una fine simile: ho citato prima l'esempio di Paper Mate, produttore americano di penne soprattutto biro tecnologicamente all'avanguardia, oltreché eleganti e dal prezzo contenuto. Ora produce soltanto cancelleria di basso costo in Asia. Anche Parker e Sheaffer fanno soltanto penne da quattro soldi rivendute con i rispettivi marchi. Spesso scrivono anche male. Poi altri marchi di varia nazionalità, anche tedeschi, spariti già da tempo perché assorbiti da altri, tipo Pelikan. Basti pensare a Reform, che produceva ottime penne anche nella fascia medio alta.
I Malesi hanno avuto l'indiscusso merito di non intromettersi nel merito della produzione del settore del lusso, oltre a salvare Pelikan da un grosso fallimento nel 1982. Anzi, guardacaso, è proprio in quell'anno che è tornata a nuova vita la serie M a stantuffo.
In altre parole, mi si perdoni la digressione, sono molto diffidente verso i francesi. Basti guardare anche alla fine che hanno fatto fare (forse anche con un pizzico di cattiveria, oltre che di incompetenza) al più grande marchio automobilistico italiano.
Per quanto riguarda le penne, basti guardare al marchio Sheaffer, molto prestigioso e di grandissima qualità, letteralmente annientato da loro.