Leonardo art deco nera, pennino f elastic ...un capriccio ma sono soddisfatto

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cinturino
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Leonardo art deco nera, pennino f elastic ...un capriccio ma sono soddisfatto

Messaggio da cinturino »

Non e' una recensione ( non ne ho le capacita') ma una semplice presentazione dell'ultima arrivata ...d'altra parte la sorellina terracotta da sola era malinconica ...La prossima ... la Pilot 845 ...poi basta ! Non ci credo neanche io ...
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Silvia1974
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Messaggio da Silvia1974 »

Bello avere le “sorelle”, vero? ;) Complimenti son proprio belline
Silvia

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RisottoPensa
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Messaggio da RisottoPensa »

" Ecco a voi , un capriccio vero e proprio avere
la versione terracotta. Mi sono detto : tanto
solamente per vederla e poi ...[alpa] anche di
gentilezza e simpatia del negoziante ( non
roma ) sono uscito [cm da cenlo euro]. L'anche
[ fanto ] tutt'altro ! Almeno ho un 'altra penna
la terracutta con M , questa un F elastic ( devo
che mai avrei pensato di prendere un F ma...è
provarlo ) . Devo dire , interno di pennino , che
abituare alla sua [ silica ] ( è il primo di questo f
mi [a^2] fine ...oppure " rosicchiato" , però scrive bene
La nera è caricata con Herbin Bleu Myosotis
[porellina ( anche ) ] terracotta con il Leonardo blea
anche per una che aprezzo molto il turchese si sc
benissimo entrambe ( ma per la [curelia ] non possa
fare miracoli ). [ lu4eeea ] sono soddisfatto ...e cer
[fa di] senso di colpa...ma poco poco

voi quale preferite ? per me belle entrambe
[fari] marito!
"

Bella la calligrafia e terribile il corsivo :think: ! Mi sono divertito a tradurla , però ora voglio sapere le parti che non ho decifrato! :mrgreen:

Per me la versione terracotta , unica
cinturino
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Messaggio da cinturino »

Domani traduco ...qualche volta non mi rileggo nemmeno io ...
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Messaggio da sansenri »

uh, sì, le sorelle càpitano...
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Messaggio da HCASTORP »

Mi riaggancio alla discussione dopo qualche mese...

Mi daresti qualche dettaglio sul pennino f elastic?

Come ti sembra, che caratteristiche ha? È tipo flessibile, oppure ti dà più "morbidezza" nella mano?
cinturino
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Messaggio da cinturino »

Una gradevole sensazione di morbidezza, non ho mai provato a "spingere" ma rende piu' accattivante e personale la grafia ( nel mio caso meno brutta), immagino che premendo ci sia variazione di tratto; anche l'altro pennino, un M "normale", e' molto piacevole nell'uso: scorrevole, morbido, rilassante. Personalmente, ma qui gioca sicuramente l'inesperienza, non trovo differenze eclatanti tra i due se non che l'elastic mi sembra ancora piu' "flessuoso' e con un flusso (forse, non sono caricati con lo stesso inchiostro) piu' bagnato ( tra F ed M direi che come tratto siamo li). Ultima considerazione: i miei ultimi 4 acquisti sono stati italiani ( Leonardo art deco, Santini libra, Scribo feel), tutte conduttore in ebanite, tutte ( a parte F elastic di Leonardo) pennino M ....tutte bellissime e molto gradevoli nello scrivere...
Roland
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Messaggio da Roland »

HCASTORP ha scritto: domenica 6 agosto 2023, 10:44
Mi daresti qualche dettaglio sul pennino f elastic?

Come ti sembra, che caratteristiche ha? È tipo flessibile, oppure ti dà più "morbidezza" nella mano?
Io non possiedo un pennino elastic che dir si voglia però darò lo stesso una risposta perentoria. Non esiste oggigiorno un pennino veramente flessibile (come i famosi wet noodles della waterman di un secolo fa o giù di lì) con una SINGOLA ECCEZIONE : il pennino calligraphy della montblanc. Tutti gli altri produttori che parlano di pennini elastic, demi flex, hyper flex, super hyper flex, etc... producono solo e soltanto pennini morbidi. Un pennino morbido non è un pennino flessibile, è un pennino che produce una piccolissima variazione di tratto in base al movimento naturale della mano (quindi non bisogna premere consciamente) . Questo tipo di pennino lo si riscontra per esempio nelle montblanc degli anni 80 90, nelle famose aurora 88 dei anni ottanta novanta perfino nei pennini a coda di rondine della Sheaffer degli anni novanta.
Poi ci sono i pennini rigidi che non consentono alcuna variazione di tratto naturale a meno di non premere come un forsennato e quindi si distingue eccome sia dal pennino morbido che da quello flessibile.
Il marketing impera e produce molto troppo fumo, ma la realtà è semplice. Se volete un pennino flessibile moderno la scelta è unica : montblanc calligraphy. Altrimenti avrete la scelta (tra le decine di produttori di penne stilografiche) tra pennini morbidi e pennini rigidi.
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Messaggio da cinturino »

Probabilmente dico una sciocchezza dettata dall'ignoranza ; una variazione significativa di tratto mi sembra propria anche del pennino Stub . Non essendo esperto domando in cosa differiscono nel risultato pratico ( cioe' nella parola scritta sul foglio) un pennino Flessibile ed uno Stub ? Lo Stub e' meno "controllabile" ( intendo da parte dello scrittore) nella sua variazione e piu' scomodo nell'utilizzo ? Un Flessibile fa cose ( mano e capacita' dello scrittore permettendo) che uno Stub non puo' fare ? A me lo Stub piace e mi sembra dia " carattere" alla mia brutta ed inesperta grafia ...
Roland
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Messaggio da Roland »

La variazione di tratto di un pennino si può ottenere principalmente in due modi. Esercitando una pressione variabile sul pennino (a questa categoria appartengono i pennini flessibili e quelli morbidi) oppure usando un pennino tagliato in modo di produrre una variazione di tratto indipendentemente dalla pressione esercitata. A questa seconda categoria appartengono i pennini stub, gli italici, gli obliqui...
Dal punto di vista moderno le due categorie citate sono fondamentalmente disgiunte. Nell'epoca vintage le cose si complicavano perché un pennino poteva avere le caratteristiche delle due categorie sopracitate. Ergo è possibile trovare nel vintage pennini italici /obliqui o stub se non proprio flessibili certamente morbidi.
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Messaggio da cinturino »

Quindi, se ho ben compreso, la variazione di tratto con lo Stub e' piu' " fissata" ( legata ai tratti orizzontali e verticali) e meno dominata dalla volonta' dello scrivente ? E' corretto sostenere che uno scrivente che ne ha la 'capacita' ha con un flessibile maggiori possibilita' di applicare la sua arte ? Ultima curiosita' le misure degli Stub; io ho 1.1 (Twsbi quindi credo Jowo), 1.3 ( su una Visconti), 1.5 ( su Opus 88); credo che Lamy monti anche 2 e qualcosa; ci sono piu' piccoli di 1.1 ?
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Messaggio da ricart »

Io ho questo set della On Line con uno 0,80, può darsi che la Rotring nella serie ArtLine potrebbe avere qualcosa di più piccolo
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:wave:
Riccardo

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Messaggio da piccardi »

Roland ha scritto: domenica 6 agosto 2023, 12:47flessibile (come i famosi wet noodles della waterman di un secolo fa o giù di lì) con una SINGOLA ECCEZIONE : il pennino calligraphy della montblanc.
Non mi risulta che neanche questo sia un wet noodle, e da quanto capisco dalle prove di chi li ha entrambi ha una flessibilità paragonabile a quella del Pilot FA (anche se senza i problemi di flusso). Il FA l'ho provato ed è un buon flessibile anche se non arriva agli estremi di un wet noodle.

Simone
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Messaggio da francoiacc »

Roland ha scritto: domenica 6 agosto 2023, 12:47
Io non possiedo un pennino elastic che dir si voglia però darò lo stesso una risposta perentoria. Non esiste oggigiorno un pennino veramente flessibile (come i famosi wet noodles della waterman di un secolo fa o giù di lì) con una SINGOLA ECCEZIONE : il pennino calligraphy della montblanc. Tutti gli altri produttori che parlano di pennini elastic, demi flex, hyper flex, super hyper flex, etc... producono solo e soltanto pennini morbidi.

Senza esperienza diretta è un po’ azzardato quanto scrivi, comunque questa volta direi che, in parte, hai azzardato bene.
I pennini elastici di Leonardo non sono dei flessibili, benché possono offrire una certa variazione di tratto. Ed infatti si chiama pennino elastic, non flessibile. Peraltro si rovinerebbe se spinto come un flessibile.
Sul flessibile di Montblanc invece, senza azzardare, direi che è un buon pennino, flette ma è ben lontano da un wet noodle. Trovo più performante in termini di flessibilità, anche il vecchio pennino EF della 149 in celluloide.
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Messaggio da sansenri »

cinturino ha scritto: domenica 6 agosto 2023, 16:54 Quindi, se ho ben compreso, la variazione di tratto con lo Stub e' piu' " fissata" ( legata ai tratti orizzontali e verticali) e meno dominata dalla volonta' dello scrivente ? E' corretto sostenere che uno scrivente che ne ha la 'capacita' ha con un flessibile maggiori possibilita' di applicare la sua arte ? Ultima curiosita' le misure degli Stub; io ho 1.1 (Twsbi quindi credo Jowo), 1.3 ( su una Visconti), 1.5 ( su Opus 88); credo che Lamy monti anche 2 e qualcosa; ci sono piu' piccoli di 1.1 ?
in un certo senso è vero quello che dici, nel senso che con il pennino flessibile la variazione di tratto dipende dalla pressione esercitata da chi scrive, che può essere maggiore o minore, mentre con lo stub la variazione di tratto avviene automaticamente, se il pennino è guidato perfettamente.
Considera anche che la variazione di tratto che si ottiene è diversa.
Lo stub traccia un segno sottile o più largo tenendo la punta parallela al foglio e guidando il pennino a scorrervi sopra.
In genere quando sali verso destra e scendi verso sinistra il tratto è sottile, mentre scendi verso destra e sali verso sinistra è più largo. Per avere questo effetto devi tenere il pennino parallelo al foglio, se lo ruoti "sbagli" il tratto.
Con il flessibile di solito metti pressione scendendo in modo che i rebbi si allarghino e il tratto sia più largo.
Se confronti due scritti identici, stessa mano, stesso inchiostro, stessa carta, ma stub e flex, la variazione di tratto ha forme diverse (perché si forma in modi diversi).
Lo stub è quindi un modo per avere variazione di tratto (con maggior facilità) ma non è corrispondente alla variazione che si ottiene con un flex.

esistono stub più piccoli del 1.1, di solito sono fatti custom, il CSI di Leonardo è in effetti una sorta di stub piccolo (se lo fai fare su un M o F) si chiama cursive soft italic perché è un italico soft, ossia al quale sono state un po' arrotondate le estremità laterali, come nello stub.
Ne ho appena preso uno, bello, è sicuramente da provare.
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