Avevo un amico prossimo al diploma, e volendo "convertirlo" al mondo stilografico penso bene di regalargli una penna per il suo diploma. Gli avevo già parlato un po' di stilografiche, e lui mi aveva detto che era interessato e ne avrebbe voluta una a pistone perché voleva provare il metodo "tradizionale". Decido di accontentarlo, e la scelta cade infine su una TWSBI Eco Rose Gold, perché mi sembrava una buona penna da neofita, non troppo "scolastica" per via delle placcature in oro rosa e soprattutto facilmente manutenibile vista la chiavetta in dotazione. Gliela impacchetto per benino insieme con un calamaio.
Il mio amico riceve questo regalo con molta gratitudine e gioia, ma qui arriva la parte che mi ha fatto pensare: "boh...". Vi riporto in maniera approssimativa il nostro scambio di messaggi poco dopo:
Amico: "ciao scusa ma è normale che il fondello quando il pistone è tutto giù si muova leggermente nella sua sede?"
Io: "eh guarda è probabile, non è una penna pregiatissima in cui tutte le parti combaciano alla perfezione, ma finché è ben fermo quando il fondello è chiuso (cioè quando il pistone è tutto su) allora è tutto apposto "
Amico: "no perché ho smontato il pistone e non vorrei averlo rimontato male..."
Io: "ma scusa perché hai smontato il pistone, la penna è nuova..."
Amico: "no perché non avevo letto le istruzioni e pensavo che per caricare la penna si dovesse togliere il pistone e inserire l'inchiostro da sopra"
Io:

Non so cosa dovrei imparare esattamente da questa storia; forse la morale è che bisogna sempre spiegare tutto, anche ciò che sembra ovvio perché non è detto che sia ovvio per l'altro, oppure che come prima penna è meglio regalare qualcosa a cartucce, massimo con un converter, anche contro il parere dell'interessato
