Certo che non è così. Ma da qualche anno a questa parte vanno per la maggiore quelli che credono nel dogma dell'integrazione verticale al 100%. Quello che è importante in un pennino è il progetto, non chi lo fa fisicamente. Un chiodo in house è uguale a un chiodo fatto da Jowo o Bock. Solo che il chiodo in house costa dippiu e questo costo supplementare lo finisce per pagare il cliente. Discorso diverso sarebbe se l'azienda creasse un vero valore aggiunto i.e. producesse una serie molto ampia di prennini speciali (per i quali non bisogna fare il triplo salto mortale carpiato e non sei neanche sicuro di poterli comprare).
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17 maggio 2025 - Hotel AC Marriot, via Luciano Bausi, 5
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Penne (nuove) con pennino "in house"
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Non mi trovo d'accordo con nessuna di queste due affermazioni, avere un pennino fatto in proprio garantisce una differenziazione dal resto della concorrenza e, se vi sono le risorse e le competenze per fare qualcosa di buono, è sempre auspicabile averlo. Il pennino sulle stilografiche rappresenta una componente importante nella decisione d'acquisto per molti clienti, se tutte le aziende si rivolgono ai medesimi due produttori questa componente viene sostanzialmente meno. E non è neanche necessario/importante che il pennino sia "migliore" (ognuno di noi ha i suoi gusti) o con più scelta di misura di quelli offerti dal duopolio, basta che offra un aspetto ed una esperienza di scrittura diversa.
imho, naturalmente.
Marco
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Ma questo non è vero. Basta citare i pennini aurora standard che sono tanto chiodi quanto quelli prodotti da jowo o Bock. La aurora fintanto che produceva i pennini a rebbi lunghi sì sì differenziava dalla concorrenza. Oggi purtroppo non è più così.
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Penne (nuove) con pennino "in house"
La penso come te, altrimenti sarebbero ridondanti non solo i discorsi sul forum ma anche tutte le penne che ci compriamo, dalla terza o quarta in poisansenri ha scritto: ↑lunedì 8 maggio 2023, 22:47 su questo non sono d'accordo, quando di un argomento ti vuoi appassionare restare in superficie non basta, d'accordo che lo scopo primario sia scriverci, ma conoscere l'aspetto tecnico (e anche chi produce è un aspetto tecnico) non è del tutto secondario.
Un esempio banale (che poi conosci...), quando quel pennino lo vuoi sostituire, chi lo fa, come è fatto, quali sono i pennini compatibili, etc. diventa importante.

Il bello sta proprio nell'essere curiosi fino al midollo, altrimenti sarebbe un acquistare solo per consumare.
Per me è normale che una persona che inizia patisca il fascino del pennino in house. Mi è successo quando pensavo che avrei comprato una sola penna, e sognavo l'oggetto sviluppato e costruito dal marchio della penna stessa nella sua interezza, pur sapendo bene che nella società industriale avanzata un tale tipo di prodotto è inesistente. Comunque il discorso, anche se è stato fatto decine di volte, ogni volta che si riapre, io leggo

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Da neofita mi trovo sostanzialmente d'accordo.riktik ha scritto: ↑martedì 9 maggio 2023, 13:12
(...) avere un pennino fatto in proprio garantisce una differenziazione dal resto della concorrenza e, se vi sono le risorse e le competenze per fare qualcosa di buono, è sempre auspicabile averlo. Il pennino sulle stilografiche rappresenta una componente importante nella decisione d'acquisto per molti clienti, se tutte le aziende si rivolgono ai medesimi due produttori questa componente viene sostanzialmente meno. (...) basta che offra un aspetto ed una esperienza di scrittura diversa.
(...)
Comunque non avrei mai pensato di toccare un nervo scoperto ma ho fatto bene, ora ho le idee molto più chiare.

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non ti pare un punto di vista un po' limitato, però?... d'accordo che il rebbi lunghi era "più diverso" ma gli attuali pennini Aurora continuano ad avere delle caratteristiche loro peculiari, guardare solo alla rigidità del pennino mi sembra confinare il paragone ad un solo parametro.
Ho penne Aurora sia rebbi lunghi che non, a confronto con un Jowo o un Bock dello stesso tratto la differenza nel modo in cui scrive l'Aurora con pennino rigido a me sembra sia ancora parecchio rilevabile.
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Concordo, ed anche tra bock e jovo vi è differenza. La sensibilità che ognuno ha nello scrivere è molto diversa, per questo sarebbe meglio non avventurarsi in giudizi categorici su queste caratteristiche. D'altra parte se la totalità degli utenti di questo forum ha più penne è proprio perché sente sensazioni diverse con ognuna di esse. Fanno eccezione i collezionisti di ogni singolo colore della medesima penna col medesimo penninosansenri ha scritto: ↑martedì 9 maggio 2023, 16:24non ti pare un punto di vista un po' limitato, però?... d'accordo che il rebbi lunghi era "più diverso" ma gli attuali pennini Aurora continuano ad avere delle caratteristiche loro peculiari, guardare solo alla rigidità del pennino mi sembra confinare il paragone ad un solo parametro.
Ho penne Aurora sia rebbi lunghi che non, a confronto con un Jowo o un Bock dello stesso tratto la differenza nel modo in cui scrive l'Aurora con pennino rigido a me sembra sia ancora parecchio rilevabile.

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Tutto abbastanza corretto quanto dice il buon sanseri, ad eccezione del fatto che Bock e Jowo non offrono alcuna modifica. O almeno non il CSI di Leonardo che è grindato in casa da Salvatore Matrone, e non solo il CSI ovviamente.sansenri ha scritto: ↑lunedì 8 maggio 2023, 22:37bene, è proprio per questo che tenevo a spiegarlo, le variabili sono parecchie anche quando l'origine del pennino è la stessa.Barbabravo ha scritto: ↑lunedì 8 maggio 2023, 22:24 Grazie, sei stato molto chiaro, ci ragionerò sopra e nel frattempo continuerò a fare ricerche a tal proposito.
(Perdonami ma mi occupo di penne stilografiche da una decina di giorni...)
A presto![]()
Aggiungo che alcuni produttori sui pennini "generici di buona qualità" (vedi Bock e Jowo, e tenderei ad includere anche Schmidt seppure anche qui non è chiaro se Schmidt si faccia produrre i pennini da Jowo...) hanno introdotto modifiche a richiesta (purtroppo a pagamento).
Questo tuttavia ampia ulteriormente la varietà disponibile (vedi ad esempio il CSI di Leonardo) mentre dall'altro lato i produttori storici (come Pelikan e Montblanc) hanno purtroppo ridotto la loro offerta di pennini "speciali" rispetto al passato.
OK, ma intendo i pennini di Santini chi li fa quindi? l'origine è ancora quella al di là del marchio?
Riconosciamo il merito a chi fa innovazione.
Tommaso