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22 febbraio 2025 - Hotel Hilton, via Galvani 12
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ELMA stilografica (storia curiosa, forse)
- Mir70
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ELMA stilografica (storia curiosa, forse)
La ditta E. Lagomarsino è stata un importante azienda italiana rivenditrice e produttrice di macchine meccaniche ed elettromeccaniche da calcolo; fondata sul finire dell’ ottocento da Enrico Lagomarsino e con sede a Milano, termina la sua attività nel 1970 .
Non si sa il perché e il percome ma ad un certo momento spuntano penne stilografiche e matite meccaniche prodotte dalla Lagomarsino (in realtà il perché ed il percome potrebbe essere alquanto banale: le macchine addizionatrici e da calcolo trovavo posto sulle scrivanie di uffici e studi, e negli uffici e studi si scrive anche…).
Queste penne che riportano impressa la denominazione ELMA (probabilmente l’acronimo di Enrico Lagomarsino Macchine Addizionatrici,
ovvero i primi prodotti trattati dalla ditta), hanno il corpo in celluloide ed il caricamento a levetta laterale. Nel libro della Jacopini si suggerisce la produzione su commissione da parte di Montegrappa .
Penna a corpo tondo e con le estremità del cappuccio e del fondello leggermente coniche; le dimensioni sono più che sufficienti con i suoi 13,5 cm di lunghezza da chiusa, 12,5 cm aperta e 17,2 cm con il cappuccio calzato sul fondello.
Nessuna indicazione sul corpo penna, mentre invece il cappuccio porta impressa la dicitura ELMA.
La Jacopini riporta un pennino in acciaio a marchio ELMA , in questo caso invece è un Globus in acciaio che reca l'indicazione "Flex", che potrebbe anche essere stato originariamente montato sulla penna poiché questa risulta non essere mai stata inchiostrata ed utilizzata.
Nella scatoletta in cartone che custodisce la penna è allegato un foglietto esplicativo e d'istruzioni.
continua...
Non si sa il perché e il percome ma ad un certo momento spuntano penne stilografiche e matite meccaniche prodotte dalla Lagomarsino (in realtà il perché ed il percome potrebbe essere alquanto banale: le macchine addizionatrici e da calcolo trovavo posto sulle scrivanie di uffici e studi, e negli uffici e studi si scrive anche…).
Queste penne che riportano impressa la denominazione ELMA (probabilmente l’acronimo di Enrico Lagomarsino Macchine Addizionatrici,
ovvero i primi prodotti trattati dalla ditta), hanno il corpo in celluloide ed il caricamento a levetta laterale. Nel libro della Jacopini si suggerisce la produzione su commissione da parte di Montegrappa .
Penna a corpo tondo e con le estremità del cappuccio e del fondello leggermente coniche; le dimensioni sono più che sufficienti con i suoi 13,5 cm di lunghezza da chiusa, 12,5 cm aperta e 17,2 cm con il cappuccio calzato sul fondello.
Nessuna indicazione sul corpo penna, mentre invece il cappuccio porta impressa la dicitura ELMA.
La Jacopini riporta un pennino in acciaio a marchio ELMA , in questo caso invece è un Globus in acciaio che reca l'indicazione "Flex", che potrebbe anche essere stato originariamente montato sulla penna poiché questa risulta non essere mai stata inchiostrata ed utilizzata.
Nella scatoletta in cartone che custodisce la penna è allegato un foglietto esplicativo e d'istruzioni.
continua...
Mirko
- Mir70
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ELMA stilografica (storia curiosa, forse)
... Continuazione
La fiera delle suggestioni e delle speculazioni
Una suggestione è un pensiero al di fuori dei processi razionali
Eppure questa Elma - in particolare - mi ricorda tanto qualche altra serie di penne fabbricate oltreoceano. Sara sicuramente suggestione , o no ?
Purtroppo non sembra esserci sufficiente materiale fotografico ed informazioni , e quindi si può solo andare di fantasia.
Celluloide
Intanto questa celluloide ad agi di pino a trama molto serrata sembra essere un modello particolarmente utilizzato in America ( per quello che è a mia conoscenza , in europa la trama è generalmente molto meno fitta) , in particolare dalla Wahl Eversharp (qui sul forum qualche esempio viewtopic.php?t=30214 per cappuccio e fondello) nella colorazione chiamata Emeral (Doric seconda serie e qualche penna da scrivania)
Fermaglio
Sul fermaglio ritengo non possano esserci molti dubbi , sia per quanto riguarda la forma in generale, sia per quanto concerne alcuni dettagli nelle lavorazioni del fermaglio stesso.
Ripiegamento dei bordi della punta del fermaglio (in alto a sinistra una Round Doric, a destra una Doric Junior, in basso la ELMA)
Piega del fermaglio , che non risulta essere una semplice piega a 90 gradi della barretta di metallo , ma piuttosto con un disegno geometrico più complesso della piegatura (a sinistra ELMA, a destra Eversharp un poco più piccolo il fermaglio ma si possono notare le pieghe)
Verette/anelli
Non moltissimo da dire, se non che recano la configurazione ed il motivo dei tre anelli (spesso al centro e più sottili ai lati) che si ritrovano sulle Equipoised e simili.
Levetta
Presenta uno dei classici disegni delle levette Wahl Eversharp : non è piatta ma ha la classica forma a piramide con il vertice decentrato . E presenta anche il ripiegamento dei lembi laterali (una sorta di scatolato)
Scritte
Sulla penna è presente una sola scritta , precisamente sul cappuccio , riportante il nome ELMA.
Così come sul foglietto di istruzioni che sulla scatoletta in cartone, il font utilizzato ha il classico stilema adottato da Wahl Eversharp fin dai suoi albori.
La scatoletta
L’immagine più di tante parole
Se tutte queste suggestioni sulla similitudine della Elma rispetto alle Wahl Eversharp non fossero sufficienti (e forse si è capita la mia speculazione non tanto sottotraccia) , ecco comparire un bel foglietto pubblicitario della E. Lagomarsino .
Tra tutte le macchine calcolatrici presentate, spunta fuori un qualcosa di estraneo al contesto ma a cui evidentemente Lagomarsino tiene molto : le penne e matite Eversharp .
Per non farci mancare nulla, il buon G.M. Sampei a suo tempo aveva trovato questo bigliettino di garanzia relativo ad una penna Eversharp venduta dalla ditta Omnia Lagomarsino. Potrebbe trattarsi di una ditta quasi omonima , ma l’indicazione recante l’indirizzo “Via Silvio Pellico 4 - Milano” (praticamente a ridosso della Galleria Vittorio Emanuele dove la E.Lagomarsino aveva sede il negozio, i milanesi ben conosceranno la zona ) mi fa supporre più al una consociata per la vendita al pubblico di generi che magari esulavano dalla macchine calcolatrici .
E’ da tenere presente anche una cosa: Enrico Lagomarsino inizia come rappresentante e venditore di macchine addizionatrici e da calcolo , e la storia di Wahl-Eversharp inizia con la Wahl Adding Machine (macchine addizionatrici appunto) . Il contesto lavorativo era quello , è possibile che le due aziende si conoscessero.
Terminato il mio solito delirio.
La fiera delle suggestioni e delle speculazioni
Una suggestione è un pensiero al di fuori dei processi razionali
Eppure questa Elma - in particolare - mi ricorda tanto qualche altra serie di penne fabbricate oltreoceano. Sara sicuramente suggestione , o no ?
Purtroppo non sembra esserci sufficiente materiale fotografico ed informazioni , e quindi si può solo andare di fantasia.
Celluloide
Intanto questa celluloide ad agi di pino a trama molto serrata sembra essere un modello particolarmente utilizzato in America ( per quello che è a mia conoscenza , in europa la trama è generalmente molto meno fitta) , in particolare dalla Wahl Eversharp (qui sul forum qualche esempio viewtopic.php?t=30214 per cappuccio e fondello) nella colorazione chiamata Emeral (Doric seconda serie e qualche penna da scrivania)
Fermaglio
Sul fermaglio ritengo non possano esserci molti dubbi , sia per quanto riguarda la forma in generale, sia per quanto concerne alcuni dettagli nelle lavorazioni del fermaglio stesso.
Ripiegamento dei bordi della punta del fermaglio (in alto a sinistra una Round Doric, a destra una Doric Junior, in basso la ELMA)
Piega del fermaglio , che non risulta essere una semplice piega a 90 gradi della barretta di metallo , ma piuttosto con un disegno geometrico più complesso della piegatura (a sinistra ELMA, a destra Eversharp un poco più piccolo il fermaglio ma si possono notare le pieghe)
Verette/anelli
Non moltissimo da dire, se non che recano la configurazione ed il motivo dei tre anelli (spesso al centro e più sottili ai lati) che si ritrovano sulle Equipoised e simili.
Levetta
Presenta uno dei classici disegni delle levette Wahl Eversharp : non è piatta ma ha la classica forma a piramide con il vertice decentrato . E presenta anche il ripiegamento dei lembi laterali (una sorta di scatolato)
Scritte
Sulla penna è presente una sola scritta , precisamente sul cappuccio , riportante il nome ELMA.
Così come sul foglietto di istruzioni che sulla scatoletta in cartone, il font utilizzato ha il classico stilema adottato da Wahl Eversharp fin dai suoi albori.
La scatoletta
L’immagine più di tante parole
Se tutte queste suggestioni sulla similitudine della Elma rispetto alle Wahl Eversharp non fossero sufficienti (e forse si è capita la mia speculazione non tanto sottotraccia) , ecco comparire un bel foglietto pubblicitario della E. Lagomarsino .
Tra tutte le macchine calcolatrici presentate, spunta fuori un qualcosa di estraneo al contesto ma a cui evidentemente Lagomarsino tiene molto : le penne e matite Eversharp .
Per non farci mancare nulla, il buon G.M. Sampei a suo tempo aveva trovato questo bigliettino di garanzia relativo ad una penna Eversharp venduta dalla ditta Omnia Lagomarsino. Potrebbe trattarsi di una ditta quasi omonima , ma l’indicazione recante l’indirizzo “Via Silvio Pellico 4 - Milano” (praticamente a ridosso della Galleria Vittorio Emanuele dove la E.Lagomarsino aveva sede il negozio, i milanesi ben conosceranno la zona ) mi fa supporre più al una consociata per la vendita al pubblico di generi che magari esulavano dalla macchine calcolatrici .
E’ da tenere presente anche una cosa: Enrico Lagomarsino inizia come rappresentante e venditore di macchine addizionatrici e da calcolo , e la storia di Wahl-Eversharp inizia con la Wahl Adding Machine (macchine addizionatrici appunto) . Il contesto lavorativo era quello , è possibile che le due aziende si conoscessero.
Terminato il mio solito delirio.
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Adoro questi deliri e queste speculazioni!
È comunque sia è una bella celluloide.
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Molto interessante. Di che anni parliamo esattamente? È possibile una rimarchiatura delle wahl in contesto autarchico?
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hai pescato una bellissima celluloide, come al solito! 

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No non è possibile.Mir70 ha scritto: ↑lunedì 8 maggio 2023, 19:18 E’ da tenere presente anche una cosa: Enrico Lagomarsino inizia come rappresentante e venditore di macchine addizionatrici e da calcolo , e la storia di Wahl-Eversharp inizia con la Wahl Adding Machine (macchine addizionatrici appunto) . Il contesto lavorativo era quello , è possibile che le due aziende si conoscessero.
Direi che è proprio sicuro, ed accertato senza possibile dubbio:

La Lagomarsino era la concessionaria esclusiva Eversharp per l'Italia.
La scansione ad alta risoluzione è qui:
https://www.fountainpen.it/File:1932-09 ... nvoice.jpg
Simone
PS complimenti per l'interessantissimo ritrovamento, mai vista prima una "Elma". Non ne avremo una certezza altrettanto assoluta, ma la penna (almeno in buona parte dei suoi particolari) depone in maniera assolutamente decisa a favore come minimo di un riutilizzo di parti Eversharp.
Questo è un forum in italiano, per pietà evitiamo certi obbrobri linguistici:
viewtopic.php?f=19&t=3123
e per aiutare chi non trova un termine:
viewtopic.php?f=19&t=1758
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ELMA stilografica (storia curiosa, forse)
Jacopini dice produzione Montegrappa.
Perchè Elma - > sorella di Elmo.
Scusate.
Qualcuno doveva dirlo.
Bella ricostruzione Mir. Intrigante come sempre.
E bella celluloide, questo è ovvio.
Perchè Elma - > sorella di Elmo.
Scusate.
Qualcuno doveva dirlo.
Bella ricostruzione Mir. Intrigante come sempre.
E bella celluloide, questo è ovvio.
"È tutta colpa di Esme" [Bons]
"Nove decimi del cervello non vengono usati, e come la maggior parte dei fatti noti, è falso."
[sir Terry Pratchett]
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- Mir70
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Grazie Sansenri, troppo gentile
@ Ste003 , anche io. Almeno sono un bel passatempo e qualcosa si impara.
@ Kircher , non ne ho idea. Potrebbe essere da 1935 in poi, magari dopo il lancio delle Airliner oppure intorno al 1940/41 (ad esempio il meccanismo interno della levetta, a vederlo così con una lucetta che illumina dentro il fusto, sembra essere quello usato nelle primissime Skyline quindi intorno al 1941) ... non lo so... Rimarcatura Wahl Eversharp chi lo sa ; come dice giustamente Piccardi potrebbero solo aver utilizzato le minuterie (anche se quel tipo di celluloide è dannatamente simile ad esempio alla livrea green shell della Airliner menzionata sopra,ed alle doric color emerald).
@ Esme
ma no dai... la signora Elma del terzo piano che fa le piadine tanto buone ! Sicuramente ci saranno altre versioni di Elma prodotte da Montegrappa , ma non penso questa.
@ Piccardi , grazie Simone. Adesso che vedo quella fattura mi darei una martellata in testa : ricordo di averla vista decine di volte andando a scartabellare nei vari documenti del marchio W-E sul wiki, a ricordarla prima. Comunque si, almeno qualche finitura è originale Eversharp, è impensabile che abbiano copiato non solo la forma ma anche le lavorazioni pari pari , tutto sommato per pochi pezzi poi.

@ Ste003 , anche io. Almeno sono un bel passatempo e qualcosa si impara.
@ Kircher , non ne ho idea. Potrebbe essere da 1935 in poi, magari dopo il lancio delle Airliner oppure intorno al 1940/41 (ad esempio il meccanismo interno della levetta, a vederlo così con una lucetta che illumina dentro il fusto, sembra essere quello usato nelle primissime Skyline quindi intorno al 1941) ... non lo so... Rimarcatura Wahl Eversharp chi lo sa ; come dice giustamente Piccardi potrebbero solo aver utilizzato le minuterie (anche se quel tipo di celluloide è dannatamente simile ad esempio alla livrea green shell della Airliner menzionata sopra,ed alle doric color emerald).
@ Esme

@ Piccardi , grazie Simone. Adesso che vedo quella fattura mi darei una martellata in testa : ricordo di averla vista decine di volte andando a scartabellare nei vari documenti del marchio W-E sul wiki, a ricordarla prima. Comunque si, almeno qualche finitura è originale Eversharp, è impensabile che abbiano copiato non solo la forma ma anche le lavorazioni pari pari , tutto sommato per pochi pezzi poi.
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Estremamente interessante !


- piccardi
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Farei notare anche un'altro particolare che rimanda ancor di più al legame con la Eversharp:

vale a dire l'uso dello stesso disegno per le istruzioni di caricamento (la pagina completa è https://www.fountainpen.it/File:193x-Wa ... -Retro.jpg).
Aggiungo che il foglietto proviene da una cosiddetta "Round Doric" a levetta, e che questa gli somiglia parecchio, e che visto il possibile periodo di produzione (fine anni '30, inizio anni '40) è anche ragionevole pensare che i rapporti con la Eversharp fossero interrotti e che abbiano riusato quel che avevano in magazzino.
Simone
PS ho preso le tue foto e raccolto il materiale in una paginetta: https://www.fountainpen.it/Lagomarsino

vale a dire l'uso dello stesso disegno per le istruzioni di caricamento (la pagina completa è https://www.fountainpen.it/File:193x-Wa ... -Retro.jpg).
Aggiungo che il foglietto proviene da una cosiddetta "Round Doric" a levetta, e che questa gli somiglia parecchio, e che visto il possibile periodo di produzione (fine anni '30, inizio anni '40) è anche ragionevole pensare che i rapporti con la Eversharp fossero interrotti e che abbiano riusato quel che avevano in magazzino.
Simone
PS ho preso le tue foto e raccolto il materiale in una paginetta: https://www.fountainpen.it/Lagomarsino
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- lucacecchi
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Mah, io mi inserisco solo per farti i complimenti.
La lettura è stata avvincente e la penna è molto bella, in ottime condizioni e con una celluloide molto particolare.
Grazie.
La lettura è stata avvincente e la penna è molto bella, in ottime condizioni e con una celluloide molto particolare.
Grazie.
Luca Cecchi
"Poca osservazione e molto ragionamento conducono all'errore; molta osservazione e poco ragionamento conducono alla verità" - Alexis Carrel
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Molto interessante come al solito Mirko! Insomma una Wahl italiana, davvero un gran bel ritrovamento e ottimo lavoro. Grazie all'immenso numero di informazioni del nostro Wiki si è riusciti a ricostruire in maniera decisamente attendibile la storia di questa penna e a approfondire la conoscenza di ELMA.
Ovviamente il tutto condito da questa meravigliosa celluloide!
Ovviamente il tutto condito da questa meravigliosa celluloide!

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@ maicol69 @ lucacecchi grazie, molto gentili.
Una Wahl Eversharp italiana ? Forse incomincio a dubitarne : probabile sia stata realizzata tutta in USA. Primo per il tipo di celluloide, troppo diversa dalle solite aghi di pino europee (a quel che ne so/visto, ovviamente), poi lo scasso sul fusto che agevola il sollevamento della levetta
pressoché identico a quello che si trova ad esempio sulle Skyline (in versione normale e demi nella foto comparativa. Vero anche che potrebbe essere una lavorazione facile a copiarsi), e poi quasi mai nessuno guarda sotto le scatole...
quella rossa di Eversharp che reca il numero 701 (con buona probabilità conteneva o avrebbe dovuto contenere una Symphony nella versione 701 appunto) e quella blu scura della Elma (recante il numero 8114 che si vede a malapena sulla sinistra). All'inizio ho pensato che in Italia avessero realizzato la scatoletta Elma sulla falsariga di quella originale Eversharp, poi però ho notato sul retro l'utilizzo della medesima striscia di carta grigia ed i numeri stampati a timbro. Delle due l'una: o le scatolette sono state fabbricate entrambe in Italia oppure entrambe in America ; propendo leggermente per quest'ultima ipotesi perché ho visto una scatoletta uguale , ma di diverso colore , destinata ad una Eversharp Gregg sul sito di Nishimura https://www.vintagepens.com/catill_mint_boxed_D-O.shtml (è la dodicesima penna) e questa sicuramente è stata fatta oltreoceano.
Sinceramente sono più confuso di prima.
P.S. tra l'altro se la scatoletta Eversharp era destinata davvero ad una Symphony (considerando il codice 701 riportato), tenuto conto che sembrano essere state fatte con materiali pressoché identici (soprattutto la striscia di carta grigia sul fondo) è lecito ipotizzare anche che siano state fatte in tempi ravvicinati ; questo fatto porterebbe a datare questa ELMA al periodo post 2 G.M. : la prima Symphony è del 1948.
Interessante !piccardi ha scritto: ↑martedì 9 maggio 2023, 10:40 Farei notare anche un'altro particolare che rimanda ancor di più al legame con la Eversharp:
vale a dire l'uso dello stesso disegno per le istruzioni di caricamento (la pagina completa è https://www.fountainpen.it/File:193x-Wa ... -Retro.jpg).
Grazie mille Francesco.francoiacc ha scritto: ↑martedì 9 maggio 2023, 16:33 Molto interessante come al solito Mirko! Insomma una Wahl italiana, davvero un gran bel ritrovamento e ottimo lavoro.
...
Una Wahl Eversharp italiana ? Forse incomincio a dubitarne : probabile sia stata realizzata tutta in USA. Primo per il tipo di celluloide, troppo diversa dalle solite aghi di pino europee (a quel che ne so/visto, ovviamente), poi lo scasso sul fusto che agevola il sollevamento della levetta
pressoché identico a quello che si trova ad esempio sulle Skyline (in versione normale e demi nella foto comparativa. Vero anche che potrebbe essere una lavorazione facile a copiarsi), e poi quasi mai nessuno guarda sotto le scatole...
quella rossa di Eversharp che reca il numero 701 (con buona probabilità conteneva o avrebbe dovuto contenere una Symphony nella versione 701 appunto) e quella blu scura della Elma (recante il numero 8114 che si vede a malapena sulla sinistra). All'inizio ho pensato che in Italia avessero realizzato la scatoletta Elma sulla falsariga di quella originale Eversharp, poi però ho notato sul retro l'utilizzo della medesima striscia di carta grigia ed i numeri stampati a timbro. Delle due l'una: o le scatolette sono state fabbricate entrambe in Italia oppure entrambe in America ; propendo leggermente per quest'ultima ipotesi perché ho visto una scatoletta uguale , ma di diverso colore , destinata ad una Eversharp Gregg sul sito di Nishimura https://www.vintagepens.com/catill_mint_boxed_D-O.shtml (è la dodicesima penna) e questa sicuramente è stata fatta oltreoceano.
Sinceramente sono più confuso di prima.
P.S. tra l'altro se la scatoletta Eversharp era destinata davvero ad una Symphony (considerando il codice 701 riportato), tenuto conto che sembrano essere state fatte con materiali pressoché identici (soprattutto la striscia di carta grigia sul fondo) è lecito ipotizzare anche che siano state fatte in tempi ravvicinati ; questo fatto porterebbe a datare questa ELMA al periodo post 2 G.M. : la prima Symphony è del 1948.
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- La mia penna preferita: Auretta
- Il mio inchiostro preferito: Sailor Black Kiwaguro
- Misura preferita del pennino: Fine
- Località: Settimo T.
- Gender:
ELMA stilografica (storia curiosa, forse)
Cancello quanto sopra evidenziato , scusandomi con coloro che sono intervenuti qui per queste mie giravolte (ponderazione cercasi) .
Piccardi giustamente aveva fatto notare la fabbricazione italiana della penna utilizzando (molto probabilmente) le minuterie di Eversharp, fatto questo avvalorato anche da alcune affermazioni di Syd che riportano "...spedire parti (della penna) per l'assemblaggio in altri paesi era una pratica comune..." ; questa frase è estrapolata da un contesto più ampio , ma ritengo possa essere riferibile anche al nostro caso (qui la discussione originale https://www.fountainpennetwork.com/foru ... nt-4371573 ).
Per quanto riguarda l'accenno fatto alle scatolette immagino, a questo punto, che nulla impediva al distributore (Lagomarsino in questo caso) di fabbricarle in proprio e riporvi le penne.
Così, forse , ha tutto molto più senso.
Mirko