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30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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Flessibilità, italic e “vecchie Signore”
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- Messaggi: 5
- Iscritto il: domenica 17 maggio 2020, 2:48
- La mia penna preferita: Waterman N° 2
- Il mio inchiostro preferito: Noodler's Navy
- Misura preferita del pennino: Flessibile
- Gender:
Flessibilità, italic e “vecchie Signore”
Dopo tre anni di silenzio: toc-toc, permesso, e buona sera a tutti!
Ho avuto la fortuna di imparare a scrivere tenendo in mano una Montegrappa economica, in resina bordeaux, con pennino carenato. Me la ricordo bene e oggi la posso descrivere, ma all’epoca era semplicemente la mia penna rossa.
È passato un po’ di tempo..., ma quel vizio non l’ho mai perso. Diciamo che sono “vecchio di penna” ma novizio di forum. Un caro saluto a tutti.
Potrei descrivermi come grafomane. Ho scritto con ogni tipo di strumento, ma come mi permette di esprimermi e mi fa sentire (mentre scrivo) una penna stilografica, rimane ancora ineguagliato.
In questa storia d’amore stilografico lunga una vita, ci sono stati momenti più intensi e altri più calmi. Momenti di smania, curiosità e accumulo e altri di rilassatezza, sintesi e riduzione.
Per fortuna (vale per me), non mi sono mai trasformato in un collezionista di penne. Magari molti flirt ma niente harem.
Nel corso del tempo, ho scoperto l’essenza meravigliosamente rudimentale delle stilografiche dei primi del ‘900, meglio se con carica a contagocce, e tutto il resto è progressivamente venuto meno. Ovviamente qualche stilografica da “viaggio e lavoro” continua a servire allo scopo, ma il godimento sta altrove, con le dita macchiate d’inchiostro e l’anima rigonfia di gioia.
Inevitabilmente, in molti decenni il treno s’è fatto lungo e carico. I fondi d’armadio e cassetti si sono riempiti di molte compagne di scrittura, sia quelle fedeli sia le traditrici.
Ho cercato di contaminare col “vizio stilografico” familiari, parenti, amici, colleghi e anche sconosciuti, facendo provare l’ebrezza del pennino lubrificato dall’inchiostro che fruscia sul foglio di carta. Spesso ho dispensato penne, per incentivare, motivare o anche semplicemente per omaggiare.
Oggi sono arrivato alla conclusione di tenermi stretti i “ferri vecchi” e le “vecchie Signore”, a cui unirò poche penne che proprio non posso perdere (regali e ricordi)), per poi liberarmi di tutto il resto.
È arrivato uno dei momenti di semplificazione e drastica riduzione, anche per potermi godere di più e meglio il “meno”, nel poco tempo disponibile.
Così, vincendo ritrosie e silenzio, sono giunto a presentarmi qui nel forum, perché, prima di dire addio alle mie “amate”, forse potrebbe essere piacevole condividere con appassionati qualche immagine e raccontare alcune storie che le rappresentano. Un’ultima passerella per le amanti di un tempo.
Buona vita e scrittura a tutti,
Ermes
Ho avuto la fortuna di imparare a scrivere tenendo in mano una Montegrappa economica, in resina bordeaux, con pennino carenato. Me la ricordo bene e oggi la posso descrivere, ma all’epoca era semplicemente la mia penna rossa.
È passato un po’ di tempo..., ma quel vizio non l’ho mai perso. Diciamo che sono “vecchio di penna” ma novizio di forum. Un caro saluto a tutti.
Potrei descrivermi come grafomane. Ho scritto con ogni tipo di strumento, ma come mi permette di esprimermi e mi fa sentire (mentre scrivo) una penna stilografica, rimane ancora ineguagliato.
In questa storia d’amore stilografico lunga una vita, ci sono stati momenti più intensi e altri più calmi. Momenti di smania, curiosità e accumulo e altri di rilassatezza, sintesi e riduzione.
Per fortuna (vale per me), non mi sono mai trasformato in un collezionista di penne. Magari molti flirt ma niente harem.
Nel corso del tempo, ho scoperto l’essenza meravigliosamente rudimentale delle stilografiche dei primi del ‘900, meglio se con carica a contagocce, e tutto il resto è progressivamente venuto meno. Ovviamente qualche stilografica da “viaggio e lavoro” continua a servire allo scopo, ma il godimento sta altrove, con le dita macchiate d’inchiostro e l’anima rigonfia di gioia.
Inevitabilmente, in molti decenni il treno s’è fatto lungo e carico. I fondi d’armadio e cassetti si sono riempiti di molte compagne di scrittura, sia quelle fedeli sia le traditrici.
Ho cercato di contaminare col “vizio stilografico” familiari, parenti, amici, colleghi e anche sconosciuti, facendo provare l’ebrezza del pennino lubrificato dall’inchiostro che fruscia sul foglio di carta. Spesso ho dispensato penne, per incentivare, motivare o anche semplicemente per omaggiare.
Oggi sono arrivato alla conclusione di tenermi stretti i “ferri vecchi” e le “vecchie Signore”, a cui unirò poche penne che proprio non posso perdere (regali e ricordi)), per poi liberarmi di tutto il resto.
È arrivato uno dei momenti di semplificazione e drastica riduzione, anche per potermi godere di più e meglio il “meno”, nel poco tempo disponibile.
Così, vincendo ritrosie e silenzio, sono giunto a presentarmi qui nel forum, perché, prima di dire addio alle mie “amate”, forse potrebbe essere piacevole condividere con appassionati qualche immagine e raccontare alcune storie che le rappresentano. Un’ultima passerella per le amanti di un tempo.
Buona vita e scrittura a tutti,
Ermes
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- Iscritto il: mercoledì 8 marzo 2023, 21:47
- La mia penna preferita: La Radius Extra trovata a casa
- Il mio inchiostro preferito: R&K Solferino
- Località: Firenze, Lucca
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Flessibilità, italic e “vecchie Signore”
Che dire?
Benvenuto!
Anche io sono un membro "appena nato" del forum, con ua storia di penne alle spalle, molto diversa dalla tua, eppure tanto simile.
ci rivediamo su queste pagine.
Michele
Benvenuto!
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ci rivediamo su queste pagine.
Michele
- Mightyspank
- Crescent Filler
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- Iscritto il: lunedì 23 febbraio 2015, 22:46
- La mia penna preferita: L'ultima
- Il mio inchiostro preferito: Pilot Iroshizuku Yu-Yake
- Misura preferita del pennino: Stub
- Località: Milano
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Flessibilità, italic e “vecchie Signore”
Benvenuto! Sappi però che qui le "collezioni" aumentano, non diminuiscono mai...
Attendiamo con piacere di vedere le tue penne e leggere le loro storie.
A presto!
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- Hologon
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- Iscritto il: lunedì 13 marzo 2023, 18:17
- La mia penna preferita: Quella che sto usando
- Il mio inchiostro preferito: Rossi e acquamarine
- Misura preferita del pennino: Italico
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Flessibilità, italic e “vecchie Signore”
Benvenuto!
Crescendo, se non si è proprio collezionisti puri, spesso si ha necessità di condensare, lasciando andare tutto quello che, seppur piacevole, non è più indispensabile: anch’io ho accumulato penne nelle varie stagioni della vita che cominciano ad appesantirmi: giusto pensare alla possibilità di separarsene.
Crescendo, se non si è proprio collezionisti puri, spesso si ha necessità di condensare, lasciando andare tutto quello che, seppur piacevole, non è più indispensabile: anch’io ho accumulato penne nelle varie stagioni della vita che cominciano ad appesantirmi: giusto pensare alla possibilità di separarsene.
- piccardi
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Flessibilità, italic e “vecchie Signore”
Ciao Ermes,
anzitutto un caloroso benvenuto, ed un ancor più caloroso augurio per la tua "riduzione", purtroppo a quella fase non ci sono ancora arrivato...
Simone
anzitutto un caloroso benvenuto, ed un ancor più caloroso augurio per la tua "riduzione", purtroppo a quella fase non ci sono ancora arrivato...
Simone
Questo è un forum in italiano, per pietà evitiamo certi obbrobri linguistici:
viewtopic.php?f=19&t=3123
e per aiutare chi non trova un termine:
viewtopic.php?f=19&t=1758
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- rolex hunter
- Siringa Rovesciata
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Flessibilità, italic e “vecchie Signore”
Benarrivato Ermes
il maestrino dalla penna rossa ???stylóphile ha scritto: [CUT...................]
all’epoca era semplicemente la mia penna rossa.
Ermes, guarda che le rimpiangerai, anche le traditricistylóphile ha scritto: [CUT...................]
Inevitabilmente, in molti decenni il treno s’è fatto lungo e carico. I fondi d’armadio e cassetti si sono riempiti di molte compagne di scrittura, sia quelle fedeli sia le traditrici.
[................CUT...................]
Oggi sono arrivato alla conclusione di tenermi stretti i “ferri vecchi” e le “vecchie Signore”, a cui unirò poche penne che proprio non posso perdere (regali e ricordi)), per poi liberarmi di tutto il resto.
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Giorgio
la penna perfetta non esiste, quindi per essere felici bisogna avere tante penne (cit.)
la penna perfetta non esiste, quindi per essere felici bisogna avere tante penne (cit.)
&...
I don't want to belong to any club that will accept people like me as a member (cit)- ricart
- Stantuffo
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Flessibilità, italic e “vecchie Signore”
Io sono come il "Big Bang" in perenne espansione
Riccardo
Si sta come d'autunno sugli alberi le foglie (G.U.)
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Flessibilità, italic e “vecchie Signore”
Ahahah, grazie che ti preoccupi per me, apprezzo! Ma tranquillo, non ho mai provato un solo rimpianto in vita mia.rolex hunter ha scritto: ↑mercoledì 3 maggio 2023, 11:37 Benarrivato Ermes
il maestrino dalla penna rossa ???stylóphile ha scritto: [CUT...................]
all’epoca era semplicemente la mia penna rossa.
Grazie infinite Rolex Hunter! Bella citazione. Nel mio caso era "Il primigino dalla Penna Rossa"
Ermes, guarda che le rimpiangerai, anche le traditricistylóphile ha scritto: [CUT...................]
Inevitabilmente, in molti decenni il treno s’è fatto lungo e carico. I fondi d’armadio e cassetti si sono riempiti di molte compagne di scrittura, sia quelle fedeli sia le traditrici.
[................CUT...................]
Oggi sono arrivato alla conclusione di tenermi stretti i “ferri vecchi” e le “vecchie Signore”, a cui unirò poche penne che proprio non posso perdere (regali e ricordi)), per poi liberarmi di tutto il resto.
È arrivato uno dei momenti di semplificazione e drastica riduzione, anche per potermi godere di più e meglio il “meno”, nel poco tempo disponibile.
È semplicemente arrivato il momento di godere di ciò che più piace e sta a cuore. Al diavolo tutto il resto!
E poi... non le butto mica in discarica: altri avranno modo di giocarci. Un po' di altruismo in questo strano mondo
Buon proseguimento
Flessibilità, italic e “vecchie Signore”
Bentrovato Ermes, abbiamo un percorso iniziale che ci accomuna avendo anch'io imparato a scrivere con la stilografica, ma nel mio caso solo di recente mi ha aggredito il desiderio di ritrovare un esemplare analogo alla mia prima Aurora Auretta e, da qui, è nato l'interesse non solo per la scrittura, ma anche per la manutenzione che la mia relativa esperienza mi permette di affrontare grazie alle notizie imparate su questo forum ed alle anime buone che lo popolano prodighe di suggerimenti e consigli.
Ho anche realizzato di essere attratto prevalentemente dalle penne semplici, ma nel percorso evolutivo non è escluso possa modificare l'orientamento.
Sarà un piacere osservare le foto delle penne che intendi dismettere, sai mai non riesca ad individuare qualcosa di intrigante?
In ogni caso ti auguro una piacevole prosecuzione nel forum.
Un saluto.
Fabio
Ho anche realizzato di essere attratto prevalentemente dalle penne semplici, ma nel percorso evolutivo non è escluso possa modificare l'orientamento.
Sarà un piacere osservare le foto delle penne che intendi dismettere, sai mai non riesca ad individuare qualcosa di intrigante?
In ogni caso ti auguro una piacevole prosecuzione nel forum.
Un saluto.
Fabio
- toner
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- Iscritto il: mercoledì 25 gennaio 2023, 14:53
- La mia penna preferita: Aurora Marco Polo
- Il mio inchiostro preferito: sto cercando il blu perfetto
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Flessibilità, italic e “vecchie Signore”
Che bella presentazione! Un po' mi ci ritrovo...
...Benvenuto!
...Benvenuto!
- Esme
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- Il mio inchiostro preferito: Herbin Poussièr de Lune
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Flessibilità, italic e “vecchie Signore”
Ciao e benvenuto.
Ammiro chi riesce ad applicare il metodo KonMari, trattenendo solo ciò che dá felicità.
Però vediamo se per caso questo forum non sarà in grado, come di solito, di accendere nuove curiosità e smanie...
Ammiro chi riesce ad applicare il metodo KonMari, trattenendo solo ciò che dá felicità.
Però vediamo se per caso questo forum non sarà in grado, come di solito, di accendere nuove curiosità e smanie...
"È tutta colpa di Esme" [Bons]
Gli stolti hanno il privilegio di riuscire a ridere anche di fronte al dramma.
Gli stolti hanno il privilegio di riuscire a ridere anche di fronte al dramma.