klapaucius ha scritto:
Beh, ma il calamaio da viaggio è fatto a posta per la ricarica facile e più o meno pulita, e non dovresti preoccuparti troppo di rotture o di perdite. Comunque io non pensavo certo a un utilizzo nel bel mezzo di una riunione (a dire il vero in certe situazioni anche il cambio di una cartuccia è una cosa che non farei, al massimo mi porterei due penne). Semmai il calamaio serve per ricaricarla in albergo o in una qualunque situazione in cui hai la calma e il tempo per farlo. Da questo punto di vista le penne a caricamento integrato hanno un vantaggio rispetto alle cartucce: non devi aspettare che siano completamente scariche prima di ricaricarle; puoi farlo ogni mattina.
Ti ringrazio, avevo provato il calamaio da viaggio (cortesia del negozio che me l'ha fatto provare con acqua) quando era uscito, ma mi era sembrato molto macchinoso da usare, magari è colpa mia che sono poco pratico con i gesti del caricamento. Poi, quando ho sentito il prezzo, ho deciso di lasciar perdere, magari più avanti, quando avrò una maggiore esperienza di penne a pistone/converter, lo riconsidererò. Per ora preferisco continuare con le cartucce, seguio il consiglio di Einstein: "Tutto dovrebbe essere reso il più semplice possibile, ma non troppo semplice" (altrimenti userei una biro). La cartuccia si cambia in 10 secondi e ormai con la quasi totalità delle mie penne riesco a prevedere quanta autonomia mi resta.
klapaucius ha scritto:
Eh ma io pensavo a questo flaconcino contenente inchiostro, chissà se è ritenuto al di sotto della capienza necessaria.
Le boccette di inchiostro sono quasi tutte sotto il limite dei 100 ml, quindi si possono portare nel bagaglio a mano, avendo cura di riporle nell'apposita bustina trasparente da mostrare a parte ai controlli. Purtroppo il mondo del traffico aereo sta diventando sempre più paranoico ogni giorno che passa, e purtroppo alle regole si aggiunge la discrezionalità di chi controlla. A me stavano per sequestrare il boccettino delle cartucce Visconti. Fortunatamente l'addetto (un ragazzo giovane), dopo averlo aperto, rovesciato le cartucce e guardato un po' ha avuto il buon senso di chiamare un collega anziano, che gli ha detto "non vedi che sono le cartucce della penna stilografica..."
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Meno male che c'è ancora qualcuno che si ricorda che un tempo le penne erano anche stilografiche.
Ho avuto lo stesso problema qualche settimana fa perchè ho deciso di portare con me la macchina fotografica a pellicola e qualche rullino di film in bianco e nero, l'addetto mi ha aperto tutti i boccettini e mi ha chiesto che cosa fossero quei barattolini metallici.
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E' il guaio di usare cose che ormai sono prodotti di nicchia.