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Le penne cinesi
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Esatto e infatti nessuno di noi la comprerebbe. E quale azienda metterebbe consciamente in commercio un prodotto di cui sa già che gli rimarrà sugli scaffali?
La verità è che la forma a sigaro piace e quindi è una delle più usate non solo dai cinesi
Fabio
Il silenzio è d’oro (W. Shakespeare)
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A voler essere pedanti si potrebbe obiettare che non l'hanno "disegnata" ma è semplicemente figlia della tecnologia (dello scanner 3D).
Ma non aggiunge o toglie niente alla sostanza: a prescindere da come ottieni il progetto poi devi essere in grado di produrre, in quantità, in modo che funzioni ed al prezzo voluto. E per ora sembra ne siano perfettamente capaci.
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Sembra anche che quando scrivono F sul pennino intendano veramente F: più largo di EF e più fine di M. Con gli standard di Pelikan, se consederiamo la misura in mm, ma comunque con taglie coerenti.
Questa è una cosa che non tutti sanno fare, nonostante il loro design originale.
(Fortuna che i pennini Lamy si trovano col Prime e non è un problema renderli, altrimenti qualche negoziante mi avrebbe mandato a dar via il ****)
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L’ottimismo è il sale della vita, l’umorismo ne è lo zucchero.
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Direi di sì.
Anche perchè immagino che se qualcuno ha nei confronti di un proprio oggetto quel genere di "fierezza" che lo porta a verificare gli sguardi altrui (c'era un post piuttosto esplicativo a riguardo in un'altra discussione, ma non mi ricordo di chi), ci rimane un pochino/tanto male scoprendo che ad altri quell'oggetto non comunica un granché.
Non ho ancora sentito nessuno inalberarsi così tanto per le copie alla Safari, che credo sia tra le più copiate, ma anche tra le più falsificate.
Eppure dovrebbe indignare ugualmente, se non addirittura di più, dato che è una penna su cui non c'è speculazione, nonostante l'ottima realizzazione e l'ottima assistenza.
Per il nostro amico Penengineer che l'ha ingegnerizzata, però, questo è testimonianza dell'ottimo lavoro fatto, quindi anche del suo.
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Gli stolti hanno il privilegio di riuscire a ridere anche di fronte al dramma.
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Verissimo ma questo vale anche per MB. La mia Starwalker M scrive molto più largo di altri M che ho. Me la sono fatta piacere per altri motivi ma sulla larghezza del tratto son rimasto un po’ deluso.Koten90 ha scritto: ↑lunedì 20 marzo 2023, 15:33 Sembra anche che quando scrivono F sul pennino intendano veramente F: più largo di EF e più fine di M. Con gli standard di Pelikan, se consederiamo la misura in mm, ma comunque con taglie coerenti.
Questa è una cosa che non tutti sanno fare, nonostante il loro design originale.
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Si ovviomaylota ha scritto: ↑lunedì 20 marzo 2023, 15:08A voler essere pedanti si potrebbe obiettare che non l'hanno "disegnata" ma è semplicemente figlia della tecnologia (dello scanner 3D).
Ma non aggiunge o toglie niente alla sostanza: a prescindere da come ottieni il progetto poi devi essere in grado di produrre, in quantità, in modo che funzioni ed al prezzo voluto. E per ora sembra ne siano perfettamente capaci.
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Io ho un terzetto di Jinhao fotocopie della Safari (jinhao 599).Esme ha scritto: ↑lunedì 20 marzo 2023, 16:35Direi di sì.
Anche perchè immagino che se qualcuno ha nei confronti di un proprio oggetto quel genere di "fierezza" che lo porta a verificare gli sguardi altrui (c'era un post piuttosto esplicativo a riguardo in un'altra discussione, ma non mi ricordo di chi), ci rimane un pochino/tanto male scoprendo che ad altri quell'oggetto non comunica un granché.
Non ho ancora sentito nessuno inalberarsi così tanto per le copie alla Safari, che credo sia tra le più copiate, ma anche tra le più falsificate.
Eppure dovrebbe indignare ugualmente, se non addirittura di più, dato che è una penna su cui non c'è speculazione, nonostante l'ottima realizzazione e l'ottima assistenza.
Per il nostro amico Penengineer che l'ha ingegnerizzata, però, questo è testimonianza dell'ottimo lavoro fatto, quindi anche del suo.
Le ho comprate perché volevo capire se mi sarebbe piaciuto un pennino stub/cursive senza spendere molto.
Con 10€ spedite ho ottenuto:
3 penne con pennini 0.7 1.1 1.5
3 converter
Ho scoperto che il tratto che mi piace di più è l' 1.1.
Adesso che le ho provate le ricomprerei per usarle?
No.
Su 3 penne non ne scriveva nemmeno una.
Tutte avevano i rebbi serrati, ho dovuto spippolare i pennini a mano.
Il flusso è troppo magro per la 1.5, in pratica o si scrive molto lentamente o non si finisce mezza parola che rimane a secco.
La 1.1 funziona bene ma solo con inchiostri molto fluidi.
La 0.7 dopo un po' si è crepata la sezione e adesso non tiene più il pennino, buttata.
I pennini sono di latta, molto cedevoli, bisogna stare attenti se no si deformano .
Tra sezione e fusto c'è un o-ring, ma è finto, è un anellino di plastica rigida che non fa tenuta, e si spezza facilmente.
La clip assomiglia a quella originale, ma non è un "cilindro " d'acciaio ripiegato, è piatta e della stessa latta del pennino, in pratica la infili sul quaderno e rimane deformata.
Insomma costano 1/4 della Safari, ma secondo me non valgono i pochi euro che costano.
Unica cosa positiva: adesso so che cosa mi piace e posso comprare a colpo sicuro senza "tentativi".
Successivamente ho comprato una Pilot Plumix BB, per 10€ non c'è paragone con le cinesi (anche se pure lei ha il flusso troppo magro).
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importare in italia una copia precisa di una 149 completa di stellina bianca (anche se il numero di punte è sbagliato) è indubbiamente un illecito.sansenri ha scritto: ↑lunedì 20 marzo 2023, 0:41 Il mio è sempre un parere personale, riguardo come mi sento a compare una copia sputata di un oggetto (una stilografica nel nostro caso) disegnato da qualcun' altro. In base alle leggi di molti paesi occidentali, Italia inclusa, copiare il disegno di un oggetto, non si può fare, è un illecito.
importare in italia una penna a forma di sigaro che assomiglia alla 149, ma assomiglia anche a tante altre penne a forma di sigaro, probabilmente è lecito, a meno che assomigli alla 149 molto più che a tutte le altre penne a forma di sigaro, che è una zona grigia tanto più nera quanto più l'oggetto è fatto per confondere.
Essendo leggi italiane (ok, europee) però chi commette l'illecito è chi lo fa in Italia (in EU), non chi ha prodotto in uno stato estero dove quella legge non c'è.
Che io sappia di controlli ne fanno, ma sospetto quasi solo sulle importazioni di massa per la rivendita, le importazioni di pezzo singolo per uso personale richiederebbero più risorse di quanto poi tutto sommato sia il danno.
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Ok quindi se in amazzonia.it o .de le vendono vuol dire probabilmente che non le hanno ritenute violazione di copiright. Se ho ben capito…valhalla ha scritto: ↑lunedì 20 marzo 2023, 20:58importare in italia una copia precisa di una 149 completa di stellina bianca (anche se il numero di punte è sbagliato) è indubbiamente un illecito.sansenri ha scritto: ↑lunedì 20 marzo 2023, 0:41 Il mio è sempre un parere personale, riguardo come mi sento a compare una copia sputata di un oggetto (una stilografica nel nostro caso) disegnato da qualcun' altro. In base alle leggi di molti paesi occidentali, Italia inclusa, copiare il disegno di un oggetto, non si può fare, è un illecito.
importare in italia una penna a forma di sigaro che assomiglia alla 149, ma assomiglia anche a tante altre penne a forma di sigaro, probabilmente è lecito, a meno che assomigli alla 149 molto più che a tutte le altre penne a forma di sigaro, che è una zona grigia tanto più nera quanto più l'oggetto è fatto per confondere.
Essendo leggi italiane (ok, europee) però chi commette l'illecito è chi lo fa in Italia (in EU), non chi ha prodotto in uno stato estero dove quella legge non c'è.
Che io sappia di controlli ne fanno, ma sospetto quasi solo sulle importazioni di massa per la rivendita, le importazioni di pezzo singolo per uso personale richiederebbero più risorse di quanto poi tutto sommato sia il danno.
Fabio
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in teoria
di amazon non mi fiderei troppo, perché non mi risulta che riescano veramente a stare dietro alle segnalazioni di prodotti problematici, però se lo stesso venditore va avanti a vendere le stesse penne da anni, probabilmente c'è speranza che effettivamente non siano violazione di marchio o di brevetto di design (il copyright qui non c'entra).
Però non sono un avvocato né un esperto di contraffazione, e visto che di zona grigia si tratta, se si vuole essere sicuri serve un esperto.
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non è dei 50 che mi preoccupo
constato semplicemente che ogni penna nuova che esce, pochi mesi dopo puntualmente viene copiata
nota comunque che io parlo della copia identica, le variazioni sul tema quelle le hanno fatte tutti e ci mancherebbe
(il disegno originale non registrato mi pare si possa tutelare per tre anni, uno registrato per più tempo)
eh, mi sa che la fai un po' facile...Iridium ha scritto: ↑lunedì 20 marzo 2023, 7:11Ecco appunto quello che intendevo primasansenri ha scritto: ↑lunedì 20 marzo 2023, 0:41 be' non è che puoi fare esattamente la proporzione del valore, un auto è una macchina più complessa di una penna.
CUT
…certo periodo. Vedere un oggetto dal design originale e riconoscibile spudoratamente copiato nei paesi che non riconoscono alcuna tutela ai diritti dell'autore di un opera d'ingegno, mi turba. So bene che vi è grossa differenza tra un falso e una imitazione,…CUT.
Ecco adesso, a rischio di passare per uno sciocco, dico una cosa assurda: se in Italia e nei paesi europei (sto generalizzando parecchio e di proposito per semplicità d’espressione) la tutela del copyright è così importante, perché lasciare all’acquirente la sensibilità di indignarsi e NON comprare un oggetto come la p136 o la T5 e invece non limitarne o vietarne l’importazione?
Mi rispondo da solo, primo per stare dietro a tutto quello che copiano i cinesi si dovrebbero creare altri xmila posti di lavoro a questo scopo e secondo… se limitassimo le copie di prodotti occidentali le importazioni dalla Cina si ridurrebbero del ?? Boh la butto lì a casaccio totale, del 80%? Non lo so ma sicuramente non gioverebbe all’economia. Faccio un altra riflessione. Non so dove abitiate ma a Palermo esistono diversi megastore di prodotti cinesi che di solito sono copie o quasi di altri oggetti venduti da altre aziende. Da altre aziende che però spesso, a differenza di Aurora e MB per esempio, delocalizzano la produzione proprio in Cina. Bene questi store sono sempre pieni zeppi di acquirenti locali, questo per dire che il prodotto cinese a basso costo (e a volte anche a bassa o bassissima qualità) comunque fa parte integrante dell’ economia ed è difficile ormai separare le cose. Alla luce di tutto ciò perché dovrei indignarmi se una persona decide di acquistare la copia cinese della MB 146 quando la legge stessa lo permette?
come dire, se vendere la cocaina è vietato, perché la si trova lo stesso?...
ci son parecchie cose alle quali la legge non riesce a star dietro, non vuol dire che quindi son lecite...
copiare il disegno originale di una penna è una cosa "poco grave", costa di più ad una azienda tentare azioni legali, che lasciar perdere
(vedi la storia di Moonman, Kaweco, Majohn)
e infatti non cerco mica di convincere nessuno, l'ho detto che il leggero turbamento è questione personale...
e anche lì, con tentennamenti e acquisto di qualche penna cinese "per giocare"
è come dici, è una zona grigia, ma non tanto perché non ci sia la legge, ma perché è molto difficile applicarla, difficile definire l'originalità di un disegno e difficilissimo poi proteggerlo dall'assalto delle copie. E' comunque un argomento al quale noi dovremmo essere sensibili, essendo il nostro paese per molti versi votato non tanto alla produzione ma al disegno degli oggetti. E' una delle cose che sappiamo ancora fare bene, mentre la produzione ormai l'andiamo a fare altrove anche noi...valhalla ha scritto: ↑lunedì 20 marzo 2023, 22:13in teoria
di amazon non mi fiderei troppo, perché non mi risulta che riescano veramente a stare dietro alle segnalazioni di prodotti problematici, però se lo stesso venditore va avanti a vendere le stesse penne da anni, probabilmente c'è speranza che effettivamente non siano violazione di marchio o di brevetto di design (il copyright qui non c'entra).
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La premessa infatti era: adesso dico una cosa assurda.sansenri ha scritto: ↑lunedì 20 marzo 2023, 23:01eh, mi sa che la fai un po' facile...Iridium ha scritto: ↑lunedì 20 marzo 2023, 7:11
Ecco appunto quello che intendevo prima
Ecco adesso, a rischio di passare per uno sciocco, dico una cosa assurda: se in Italia e nei paesi europei (sto generalizzando parecchio e di proposito per semplicità d’espressione) la tutela del copyright è così importante, perché lasciare all’acquirente la sensibilità di indignarsi e NON comprare un oggetto come la p136 o la T5 e invece non limitarne o vietarne l’importazione?
Mi rispondo da solo, primo per stare dietro a tutto quello che copiano i cinesi si dovrebbero creare altri xmila posti di lavoro a questo scopo e secondo… se limitassimo le copie di prodotti occidentali le importazioni dalla Cina si ridurrebbero del ?? Boh la butto lì a casaccio totale, del 80%? Non lo so ma sicuramente non gioverebbe all’economia. Faccio un altra riflessione. Non so dove abitiate ma a Palermo esistono diversi megastore di prodotti cinesi che di solito sono copie o quasi di altri oggetti venduti da altre aziende. Da altre aziende che però spesso, a differenza di Aurora e MB per esempio, delocalizzano la produzione proprio in Cina. Bene questi store sono sempre pieni zeppi di acquirenti locali, questo per dire che il prodotto cinese a basso costo (e a volte anche a bassa o bassissima qualità) comunque fa parte integrante dell’ economia ed è difficile ormai separare le cose. Alla luce di tutto ciò perché dovrei indignarmi se una persona decide di acquistare la copia cinese della MB 146 quando la legge stessa lo permette?
come dire, se vendere la cocaina è vietato, perché la si trova lo stesso?...
ci son parecchie cose alle quali la legge non riesce a star dietro, non vuol dire che quindi son lecite...
copiare il disegno originale di una penna è una cosa "poco grave", costa di più ad una azienda tentare azioni legali, che lasciar perdere
(vedi la storia di Moonman, Kaweco, Majohn)
e infatti non cerco mica di convincere nessuno, l'ho detto che il leggero turbamento è questione personale...
e anche lì, con tentennamenti e acquisto di qualche penna cinese "per giocare"
Ad ogni modo la cocaina non si trova mica su Amazon quindi non è proprio la stessa cosa….
Quando acquisto in negozio alla luce del sole do per scontato che il venditore controlli che ciò che vende non sia illegale. E in caso contrario se ne assume la responsabilità
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ci mancherebbe! estremizzavo...Iridium ha scritto: ↑lunedì 20 marzo 2023, 23:20sansenri ha scritto: ↑lunedì 20 marzo 2023, 23:01
eh, mi sa che la fai un po' facile...
come dire, se vendere la cocaina è vietato, perché la si trova lo stesso?...
ci son parecchie cose alle quali la legge non riesce a star dietro, non vuol dire che quindi son lecite...
copiare il disegno originale di una penna è una cosa "poco grave", costa di più ad una azienda tentare azioni legali, che lasciar perdere
(vedi la storia di Moonman, Kaweco, Majohn)
e infatti non cerco mica di convincere nessuno, l'ho detto che il leggero turbamento è questione personale...
e anche lì, con tentennamenti e acquisto di qualche penna cinese "per giocare"
Ad ogni modo la cocaina non si trova mica su Amazon quindi non è proprio la stessa cosa….
ma è facile capire invece che ci sono molte altre cose che sono borderline con il lecito, e che quindi sfuggono facilmente
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Non ci sono violazioni di proprietà industriale dato che non sono riportati marchi ed il modello, ovvero la forma a sigaro era già utilizzato da altri marchi molto prima di MB, pertanto modello comune, forse ci sarebbe la clip che è praticamente identica, forse una differenza di mezzo mm, se MB ha depositato il modello della clip qui potrebbe forse... ma una minima differenza c'è. In ogni caso anche se MB avesse depositato il modello negli anni 50 e rinnovato ogni 5 , sarebbe stato rinnovabile per 25 anni e non oltre....valhalla ha scritto: ↑lunedì 20 marzo 2023, 22:13in teoria
di amazon non mi fiderei troppo, perché non mi risulta che riescano veramente a stare dietro alle segnalazioni di prodotti problematici, però se lo stesso venditore va avanti a vendere le stesse penne da anni, probabilmente c'è speranza che effettivamente non siano violazione di marchio o di brevetto di design (il copyright qui non c'entra).
Però non sono un avvocato né un esperto di contraffazione, e visto che di zona grigia si tratta, se si vuole essere sicuri serve un esperto.
Comunque a mio avviso il problema non è se sono copie o meno, ma che la produzione cinese ha cambiato fascia di mercato ed ora puntano più alle penne di fascia media ma dato che hanno costi produttivi inferiori creeranno problemi ai produttori occidentali.
Ovvero di base nessuno riesce in occidente a produrre una penna con pistone in ottone e di quella qualità a 40 euro al pubblico. E so che stanno uscendo con altri modelli della stessa fascia. Oltretutto ho letto che Jowo ha stretto una collaborazione per i pennini con Majohn...