novainvicta ha scritto: ↑martedì 14 marzo 2023, 22:34
La P 136 da me ordinata il 27 u.s. è arrivata ieri e l'ho voluta smontare per vedere
di persona personalmente di che "pasta" fosse fatta anche nelle parti non a vista. Premetto che lo smontaggio è di una facilità assoluta (avevo acquistato anche l'appropriata chiavetta). Esternamente non mi dilungo perchè se ne è parlato a sufficienza: è ben fatta in ogni sua parte con rifiniture e lucidatura della resina ottime (non si notano tracce dello stampaggio e le filettature, a passo ristretto, sono ben eseguite nei minimi particolari). La vite che serra, dall'interno del cappuccio, il top e l'anello con il fermaglio è in ottone (particolare non da poco per un elemento soggetto, anche per la sua posizione, a possibile ossidazione). Il gruppo scrivente è innestato a vite mentre il conduttore e pennino sono innestati a frizione: in merito il pennino dovrebbe essere un #6 però il conduttore in ABS ha un diametro di mm. 6,4 , misura questa non riscontrata in altri conduttori Jowo o Boch in mio possesso.
Ho allegato delle foto del gruppo scrivente e da un confronto fatto tra i conduttori ho potuto notare che quello della Majohn e molto più articolato nella sua struttura avendo altresì una sorta di fermo triangonale dove và posizionato il pennino. Quest'ultimo ha due asole in lievissimo rilievo che ritengo servano anche a serrare a molla l'innesto all'interno del collarino. Quest'ultimo esternamente ha ai suoi estremi due o-ring in silicone per ulteriore tampone ad eventuali trafilaggi di inchiostro.
Il pistone ha il gruppo di manovra in ottone mentre l'asta e la vite senza fine del tampone sono in materiale plastico; il tampone mi sembra essere fatto in silicone, comunque in plastica molto morbida. Tutto il gruppo risultava ben lubrificato con olio siliconico e ben rifinito con tolleranze minime.
Tutta la penna risulta avere un peso di g. 25 (quattro in meno della Montblanc 146 con gruppo pistone in ottone).
Questo è quanto ho potuto constatare su questa penna in cui, secondo me, Majohn al di là di ogni possibile valutazione ha raggiunto un livello qualitativo davvero notevole, se poi si rapporta al prezzo .....eppoi scrive davvero bene .
P.S.: La chiavetta per la Majohn p 136 funziona sulla Montblanc 146 solo per il pistone .
Ecco una recensione sicuramente non superficiale...
Per la parte delle sezioni del conduttore ho trovato dei gruppi di alimentazione senza pennino sia per pennini Bock che Jovo...oltretutto parrebbe che ci sia una collaborazione tra Majohn e Jovo sulla produzione di pennini in Cina.
Comunque io non mi focalizzerei sulle comparazioni tra la P136 e la MB... mentre mi focalizzerei più che altro sui nuovi obbiettivi della Majohn in questo mercato... ok la P136 assomiglia molto alla 146, ma a parte questo modello nella produzione si nota che alza di molto il tiro... ok molti per l'acquisto si sono focalizzati sulla P136 e la M800 per via delle somiglianze stilistiche (che a mio avviso è cercata per un motivo di marketing non per fare copie) ma sta facendo anche altre penne di buona qualità senza copiare spudoratamente nessuno.
Il problema a mio avviso è diverso.... se io guardo la P136 ed i suoi costi al pubblico (che ovviamente non sono quelli di una Jinhao), se cerco a pari costo nel mercato occidentale una penna cosi... non trovo nulla... come non trovo nulla se piglio una M800 con pennino Bock... o altra la T5 che ora cominciano a giarare con Bock o Jovo... carine le T1 le C4 ecc. ecc.... con dei costi che se confrontati con le nostre produzioni restano quasi popolari...
novainvicta ha scritto: ↑mercoledì 15 marzo 2023, 9:57
Non è proprio così; è circa la metà o poco più di 50 euro . E poi. non per poolemica ma per curiosità e voglia di ampliare la conoscenza su questo meraviglioso settore, quali sarebbero le alternative più allettanti a parità di caratteristiche e qualità tecniche ?
E' propio la tua domanda finale il fulcro...se guardi il prezzo al pubblico non ci sono alternative, non esiste una penna con quelle caratteristiche nel mercato occidentale a 45 euro. Nella mia affermazione non è che io esulto di gioia... temo in verità chestanno emergendo difficoltà tra due sistemi produttivi completamente diversi assogettati a problematiche profondamente diverse ove le nostre produzioni avranno grosse difficoltà a restare nel mercato.
Tutto questo creerà problemi ai nostri produttori locali a mio avviso...