cari tutti
vi mando alcune impressioni sulla Maiora Alpha (versione Pompei) acquistata nella mia città (Bologna) una settimana fa circa (negozio del centro, molto gentile e competente il titolare).
Penna molto bella da vedere, indubbiamente, leggerina senza cappuccio (ma non ha senso secondo me scrivere con il cappuccio calzato): ben impugnabile e con una adeguata scorrevolezza del pennino (M). Fa la sua figura, soprattutto per l'opulenza dei colori (almeno a me piace la versione Pompei rosso verde scuro, davvero evocativo) e per la vera in argento massiccio placcata oro 18 K del cappuccio, che è meravigliosamente sfavillante. Bella anche la clip, dorata, anche se è piuttosto dura e per infilarla nel taschino occorrono due mani...
Devo dire che l'inizio non è stato dei migliori, forse per qualche impurità presente nel pennino (il flusso si bloccava repentinamente, o non partiva affatto, se non bagnando il pennino) almeno nei primi due giorni, tanto che stavo per riportarla indietro. Poi si è decisa a scrivere, di colpo, passando dal Seppia Flegrea (regalo del negoziante: un disastro, colore a parte, non ho capito se era colpa dell'inchiostro questo problema dell' inizio) al Blu Lamy e poi al classico Blu Royal Pelikan.
Ha ancora qualche incertezza nella partenza, talora, ma confido che il rodaggio prosegua e migliori quest'aspetto..Il pennino è comunque molto scorrevole e non dà nessun problema di ruvidezza nè ha perdite di tratto, se non in caso di carta molto legnosa e secca. Su quaderno Clairefontaine scrive bene, per dire.
Leggera a cappuccio non calzato, è di dimensioni generose e si impugna comodamente anche se francamente preferisco maggiore consistenza di peso (MB 146, o Pilot 823 sono il mio riferimento ideale, anche se devo dire che quanto a diametro del fusto è più comoda la Maiora, per le mie mani non piccole). Possibile scrivere a cappuccio calzato, assumendo ben altro peso (ma si sbilancia all'indietro). Le lunghe sessioni di scrittura non sono state stancanti, e il pennino Jowo M #6 in acciaio placcato oro 18 K, credo, consente di ottenere belle sfumature di colore (sono progressivamente sempre più propenso ai pennini M, dopo una fase F....). Converter capiente- a vite-, ma ha anche l'atout dell'eyedropper (che non ho provato) e delle cartucce (universali, idem).
Allego qualche foto, con un paragone con la M600 per darvi un'idea delle dimensioni, e qualche pagina, con la comparazione di scrittura con le altre penne che ho attualmente inchiostrate.
certamente una penna più privata che pubblica, soprattutto per chi ha ruoli "istituzionali" che impongono aplomb e sobrietà..che questa penna, oggettivamente, non ha. anche se non è affatto pacchiana.
Mi scuso per la frammentarietà delle prime impressioni, ma mi riservo di aggiornarvi sugli sviluppi dell'esperienza con questa penna molto bella, complessivamente, e d'effetto.
buona serata a tutti e buona scrittura
Primius
Bologna Pen Show - Mostra Scambio di Bologna
30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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Maiora Alpha
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addendum
risolti i problemi di flusso
gran penna, confermo
potrà non piacere a tutti ma si impugna bene e scrive benissimo...
Infine, dopo la seriosità delle nere paludate, ci può star bene un pò di colore (nel privato, almeno).
risolti i problemi di flusso
gran penna, confermo
potrà non piacere a tutti ma si impugna bene e scrive benissimo...
Infine, dopo la seriosità delle nere paludate, ci può star bene un pò di colore (nel privato, almeno).
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Maiora Alpha
grazie della recensione, penna carina, con un chiaro rimando alle linea della prima Delta. Apprezzabile nella sua semplicità, sezione lunga, gradino presente, ma piccolo e arretrato. Dà l'impressione di essere una penna facile, per uso frequente, comodo e senza intoppi (ho preso una Mitho usata, che dovrebbe arrivarmi a giorni...)