LucaDV ha scritto: ↑lunedì 6 marzo 2023, 22:54
Mi accodo, con una domanda dello stesso filone.
Le foto? In questi casi si concede la "pigrizia" di uno scatto fatto al volo con lo smartphone o mette in piedi un qualche set con attrezzatura varia?
E parimenti, le archivia in qualche modo o finiscono nel mare magnum dei dischi e finiranno nel dimenticatoio come altri gigabite di file presenti nei nostri dispositivi?
Grazie per condividere anche questi momenti
Sempre molto apprezzati i suoi interventi!
Orbene, dipende...
Se lo scrittarello é stato uno' più impegnativo (in ordine, ho scritto un pensiero mio, ne ho fatto un piccolo progettino per accomodarlo nella pagina, ho scelto un foglio che valga la pena per qualità e misura, e infine l'ho scritto - a mio parere - bene a sufficienza), allora monto un set. Metto una delle mie macchinone fotografiche sul cavalletto, uso luci naturali con pannelli oppure miste naturali e flash, o anche solo flash ma con un sacco di stratagemmi per rimbalzare la luce di qua e di lá, faccio la ripresa collegato a uno schermo grande per vedere in anteprima l'effetto che fa, bilancio i colori col cartoncino grigio, ecc. ecc. E' noiosissimo, ma io mi diverto con questo lavorio da vecchio fotografo.
Quando sono davvero
ispirato da uno dei miei fogli scritti a mano, a volte faccio addirittura qualche fotografia sulla pellicola negativa in bianco e nero, che poi mi sviluppo da solo, fotografo su un piano luminoso e trasformo in positivo nella "camera chiara". E' un lavoro dieci volte più lungo di quello di scrivere un testo calligrafico... ma di soddisfazioni senza pari, perché il negativo, cosí come il foglio, e a differenza del
file, é
reale e tangibile.
Quando le operette son davvero minime, le riprendo con il telefono. Chiaro che, dopo migliaia di riprese, mi sono fatto esperto e furbo ad obbligare il telefono ad ubbidire, almeno in parte, la mia volontà. Qualche piccolo pannello per migliorare la luce della finestra, a sua volta schermata da una tenda chiara, lo uso però anche con la fotocamera del telefono cellulare.
Tutti gli scatti "buoni" sono archiviati in una cartelletta che si chiama "Penne e calligrafia", con un nome che al momento mi sembra il più adatto per descriverne il contenuto, e che di solito non sono più in grado di ricordare nel giro di un paio di mesi... La cartelletta vive in un disco esterno, che é periodicamente ricopiato su altri due dischi esterni "specchio" per illudermi che il loro contenuto perdurerá.
In realtà, sono certo che, come tutta la informazione elettronica personale che produciamo, andrà del tutto perduta prima che tramonti il secolo - per essere
veramente ottimista -, e mi consolo pensando che, in ogni caso, conservarla
sul serio non sarebbe di utilitá per nessuno.