levodi ha scritto: ↑giovedì 2 febbraio 2023, 22:42
...
l'85% delle penne in mio possesso è in celluloide...
Idem, forse il 90%.
Ma Doric a parte (messa come quella menzionata da Francesco), temo che le altre in celluloide mi seppelliranno tranquillamente in migliori condizioni.
le celluloidi vintage sono molto longeve, lo dimostra il fatto stesso che dopo 80-90 anni molte siano ancora in condizioni ottime.
Se ne è parlato, ora non vorrei riaprire una discussione tecnica sulla quale non vi sono certezze assolute né opinioni in tutto uguali, ma tendenzialmente il discorso è che la celluloide vintage veniva trattata in produzione con tutti i sacri crismi allora conosciuti per farla "maturare" nei tempi necessari, mentre probabilmente la celluloide moderna è stata sfornata troppo in fretta... questo in alcuni casi (discorso relativo ad alcuni lotti di produzione più soggetti a degradazione precoce), ha probabilmente fatto sì che le celluloidi moderne soffrano più di altre del fenomeno, ma non tutte in ugual modo, anche tra modelli uguali e celluloidi uguali.
Chi (come me) ha un certo numero di celluloidi moderne, deve mettere in conto che almeno una potrebbe manifestare il fenomeno (attualmente sono a due). E' quindi importante tenerle controllate, non conservarle tutte insieme (le moderne in particolare), farle respirare periodicamente.
Le celluloidi vintage hanno un vantaggio: se dovevano rovinarsi hanno quasi sempre già iniziato a farlo e si dovrebbe vedere. Molte si sono già distrutte, in una sorta di selezione naturale.
Certo un repentino cambiamento di condizioni ambientali potrebbe portare a una degenerazione.
In alternativa alla cristallizzazione può avvenire un restringimento, in genere con le celluloidi molto scure.