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Consiglio per acquisto. Si può scegliere senza provare?

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Consiglio per acquisto. Si può scegliere senza provare?

Messaggio da consenso »

Buongiorno a tutti,
ho da poco ripreso ad utilizzare le mie stilografiche acquistate ed utilizzate quando ero studente universitario.
Considerato che ne vorrei comprare delle altre, vorrei chiedervi aiuto su come orientarmi cercando di non fare acquisti incauti.
Il problema è fondamentalmente la scelta della gradazione del pennino, nonchè della sua qualità.
A lezione scrivevo su blocchi Pigna, usando a turno la Sailor Pro Gear 21k pennino HF e la Twsbi Diamond 530 pennino F per poi finire ad usare sempre quest'ultima (la Sailor mi è caduta danneggiandosi come ho scritto in altra discussione).
A casa, per ricopiare, aggiungevo alle due di sopra altre tre penne: una Visconti Rembrandt pennino F, una Parker IM pennino F ed una Pelikan anonima ed economica che mi fu regalata con pennino M.
Alcuni giorni fa ho acquistato una Twsbi Diamndo 580 AL R pennino F (in sostituzione della 530 andata persa) ed una Lamy Al Star pennino F da poter maltrattare.
Ho così inchiostrato tutte le penne (anche se con inchiostri diversi, Waterman e Pelikan) e le sto provando.

Premetto che non ho carta per stilografica. Pertanto, le prove le sto eseguendo su alcuni notebook (Pigna, Blasetti, anonimi) e su dei fogli A4 da 90gr Navigator.
Ovviamente ho risultati di gran lunga diversi se passo dai blocchetti alla 90Gr. Quest'ultima, infatti, mi pare la più adatta.

Veniamo a quello che vedo ed alle sensazioni.
    La Twsbi 580 F è quella con il tratto più sottile e che ha più feedback, è comunque piacevole da usare. Avverto molto più feedback quando passo ai blocchi.
      La Lamy Al Star F è decisamente più spessa come tratto rispetto alla prima ed, ovviamente, molto scorrevole. Quasi impercettibile la differenza quando passo ai blocchi, sia nel tratto che nella scorrevolezza.
        La Visconti Rembrandt F sembra un pelino più spessa della Lamy. Preferisco usarla con cappuccio montato (non avverto inceppamenti nell'uso ma ogni tanto ha delle false partenze). Mi sembra molto scorrevole. Sui blocchi diventa tutt'altra cosa, il tratto diventa molto ma molto più marcato e mi piace meno.
          La Parker è sicuramente la peggiore del lotto. Non la uso mai.
            La Pelikan anonima pennino M è quella che mi sta facendo venire tanti dubbi. Ha il tratto più spesso di tutte ma scrive benissimo. E' plasticosa, ha false partenze, ma quando parte non si ferma più. Sui blocchi è più larga ma sempre piacevole.

            Diciamo che vorrei mettere le penne tutte sullo stesso piano, pertanto le vorrei caricare con un unico inchiostro e poi provarle nuovamente.

            Il punto è questo, volevo comprare una Pilot Capless pennino F ed una Lamy 2000 F per avere due gradazioni diverse (giapponese ed europea).
            Però la Pelikan mi sta mettendo in crisi. E' giusto metterla da parte e soprattutto non considerare un pennino M?
            Ho letto che la Pilot Capless con gradazione M è praticamente un'europea. Potrei optare per questa o dovrei valutare (in aggiunta anche) una Pelikan?

            Ed altro punto, l'unica penna con pennino oro è in attesa di essere riparata. Oggi, quindi, sto usando solo pennini in acciaio. Li sto usando comunque con piacere. Posso scegliere quindi senza pensare troppo al materiale del pennino? Una Pelikan 200 è in acciaio se non sbaglio così come le Kaweco.
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            Consiglio per acquisto. Si può scegliere senza provare?

            Messaggio da mikydo »

            la grammatura della carta è solo un parametro, ma non garantisce automaticamente la buona resa della stilografica e del suo inchiostro. Giusto per fare un esempio (e tralasciando i noti marchi Oxford, Clairefontaine, Rhodia) io mi trovo benissimo con i collegeblock presi da Tedi (carta da 70g) e molto meno bene con i quaderni Favini da 100g
            Altra osservazione: adoro le Lamy, ma non le prenderei mai come riferimento per dei test sulla gradazione del pennino (trovi degli EF che scrivono come degli M). Per mia esperienza, meglio orientarsi su Pelikan o sui giapponesi per questo tipo di prove
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            Messaggio da Ottorino »

            Non so dove abiti, @consenso. Ma se non hai negozi fisici vicino, dovresti provare a contattare qualcuno del forum con cui scambiare esperienze dal vivo e mettere da parte il "virtuale" e il "sentito dire".
            C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
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            Messaggio da Nepgdamn »

            consenso ha scritto: sabato 28 gennaio 2023, 12:39
            Ed altro punto, l'unica penna con pennino oro è in attesa di essere riparata. Oggi, quindi, sto usando solo pennini in acciaio. Li sto usando comunque con piacere. Posso scegliere quindi senza pensare troppo al materiale del pennino? Una Pelikan 200 è in acciaio se non sbaglio così come le Kaweco.
            sia nei pennini in acciaio che in quelli oro, quello che tocca la carta è una pallina di iridio. un pennino in oro è meno soggetto a corrosione (se usi inchiostri iron gall) e molto spesso hanno una lavorazione più curata rispetto a quelli in acciaio

            per la questione carta, mi accodo anche io al fatto che la grammatura non è per nulla indicativa della qualità (a meno che tu non stia utilizzando dei cartoncini da 250gsm :lol: , quelli dovrebbero funzionare con ogni penna e inchiostro). ho vari quaderni colourbook da 100gsm e la resa è veramente pessima sia sul lato dove scrivo, sia sul retro

            al massimo puoi provare ad usare degli inchiostri più secchi, quando ho della carta di brutta qualità utilizzo sempre il rohrer and klingner salix e non ho mai avuto problemi. nella mia esperienza con il materiale "scolastico", l'inchiostro è molto più importante del pennino. con il giusto inchiostro puoi scrivere anche con pennini B e BB evitando i problemi vari di spiumaggio
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            Messaggio da mastrogigino »

            Parere molto personale...

            Per tutto quello che ha un prezzo >= 100€ secondo me è sempre meglio: "per uscire soldi -> provare cammello " :mrgreen:

            Oltre che per il pennino e l'alimentatore, anche per le misure della penna, peso e bilanciamento. Alla fine per quel prezzo è come comprare un paio di scarpe, io vorrei che mi calzino giuste e comode altrimenti spendo e va a finire che non le metto.

            Cambiare inchiostro per "aggiustare il tiro" è come mettere il sottopiede o le calze spesse per "aggiustare" la calzata. Va bene ma non puoi far diventare 42 un 38.

            Cambiare la carta fa più differenza, e come ti hanno giá detto la grammatura non conta molto, conta di più la finitura superficiale, la collatura e la pressatura delle fibre (non so i termini tecnici).
            A volte anche carte economiche insospettabili danno buoni risultati, vedi certi blocchi della Lidl, o la carta AmazonBasic.

            Comunque, io prima di comprare una Capless e/o una Lamy 2000 le vorrei provare. (Magari portandosi la carta da casa)

            Poi sta a te...

            Metti una foto della Pelikan M, per favore che giochiamo a "indovina la penna".

            La Parker IM ce l'ho anche io, pennino chiodo, abbastanza ruvido, tratto medio, flusso abbondante, tutta in metallo, pesa come un lingotto di piombo, però scrive sempre allo stesso modo con tutti gli inchiostri con cui l'ho provata (a differenza di altre penne più capricciose)
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            Consiglio per acquisto. Si può scegliere senza provare?

            Messaggio da Koten90 »

            mikydo ha scritto: sabato 28 gennaio 2023, 13:14 la grammatura della carta è solo un parametro, ma non garantisce automaticamente la buona resa della stilografica e del suo inchiostro. Giusto per fare un esempio (e tralasciando i noti marchi Oxford, Clairefontaine, Rhodia) io mi trovo benissimo con i collegeblock presi da Tedi (carta da 70g) e molto meno bene con i quaderni Favini da 100g
            Perfetto, volevo fare la stessa considerazione, ma è arrivata mentre finivo di leggere. Ti segnalo solo, in aggiunta, che i quaderni Favorit reperibili in amazzonia sono di fattura eccellente, sopportano qualsiasi inchiostro e qualsiasi flusso e costano poco rispetto a molte altre carte “per stilografica”. 10 quaderni a quadretti vengono una dozzina di euro.

            Andando alle penne…

            La differenza tra oro e acciaio è difficilmente distinguibile. Molti pennini Soft vengono prodotti in oro perché destinati esclusivamente a penne di fascia più alta, ma ci sono pennini in acciaio più morbidi di altri in oro. Generalmente i pennini in oro sono prodotti per penne di fascia più alta, vengono lavorati meglio e diventano di più alta qualità, ma non dipende dal metallo usato. L'oro aveva più senso quando serviva un metallo che resistesse bene alla corrosione dovuta a inchiostri molto aggressivi che oggi non vengono più prodotti, ora è più che altro una questione di "prestigio" della penna.

            Ho da poco scoperto TWSBI che, essendo di Taiwan, si colloca a pieno titolo tra le orientali anche come dimensione del tratto. Ho provato con molta soddisfazione un M e, con un po’ più di attrito, un F per la VAC700R. Il Medio è paragonabile a un F Pelikan, il Fine a un F Capless (che però è decisamente più rifinito e con feedback ridottissimo.

            Per quanto riguarda Lamy, la dimensione del tratto è sempre un terno al lotto: ho acquistato 3 Lamy Aion con pennino B e tutte e 3 avevano un tratto EF, molto più fine dell'EF che ho su una Safari. A sua volta, questo EF è più grosso di un F acquistato a parte per avere meno feedback (ma che comunque non era fine come i B della Aion!).
            Un gran casino per dire che non ho mai potuto fare affidamento sulla dichiarazione di fabbrica, se non per gli italici/stub da 1,1-1,5-1,9mm (mai provati quelli in oro però).
            L'unica cosa che posso dirti di aver appreso girando per il forum è che spesso la Lamy 2000 è caratterizzata da flusso molto abbondante (idrante, annaffiatoio, addirittura naspo antincendio!) e che potrebbe andare molto in conflitto con la carta che usi ora.

            Parker purtroppo è precipitata negli ultimi anni, quindi per avere una buona Parker dovresti rivolgerti al vintage. Personalmente, è un marchio che nemmeno considero.

            Di Visconti ho provato solo la Mirage. Se Lamy è un terno al lotto per la dimensione del tratto, pare che Visconti lo sia per l'affidabilità dei pennini (e in effetti il mio era difettoso e rimandato in amazzonia nel giro di poco, anche per incompatibilità tra me e il resto della penna). Sono contento che almeno la tua funzioni bene.

            Pelikan è garanzia di affidabilità e la percezione che hai avuto usando la tua è proprio la loro firma. Mi lasciano perplesso le false partenze: avevo una M205 F che ho dimenticato carica per mesi (senza esagerare, da Natale a Pasqua circa) e la penna ha scritto appena poggiata sul foglio.
            Se per te il loro M non è troppo grosso come tratto, ti consiglio di valutare M anche per gli altri (a partire da un pennino di ricambio per la tua TWSBI) per ridurre di molto il feedback su tutti i pennini. Il Pelikan è, in genere, il tratto più grosso in commercio per quella gradazione. Il Fine Pelikan è comunque senza feedback.

            Il mio consiglio è: invece di Capless e 2000, una bella Pilot Justus M e una Jinhao X159 F da battaglia.
            Uso una X159 ormai da 5 mesi e non ha mai mollato un colpo al lavoro con inchiostri indelebili.
            La Justus invece è un amore di penna: il pennino è morbido ma regolabile a piacere, la penna ben bilanciata, il tratto M è effettivamente un M (paragonabile a quello di TWSBI) senza attrito e senza feedback, scrive anche in modalità reverse con tratto EF giapponese.
            Ti lascio link alla mia recensione-confronto con la Justus F

            Può essere un'idea anche partecipare a un PenShow: c'è sempre qualcuno disposta a farti provare le penne che ha portato con sé.
            Alessio Pariani
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            Messaggio da alfredop »

            Do anch'io il mio parere:

            Pelikan: affidabilissima ma tratto grosso a partire dall'F. Sulle penne recentissime ho notato un miglioramento negli EF che adesso hanno un tratto che per me va quasi bene, ovviamente è un po' aumentato il feedback.

            Giapponesi: affidabilissime anche loro, i tratti F sono veramente sottili (molto più sottili di quelli occidentali), gli M sono invece quasi equivalenti. Sia i pennini Sailor che quelli Platinum sui pennini F danno feedback a cui si può rimediare facendo meno peso sulla penna quando si scrive, i pennini Pilot hanno il tratto appena più grosso ma non hanno il problema del feedback.

            Twsbi: credo usino pennini Jowo, in generale sono penne che scrivono bene e con il tipico tratto Jowo (più sottile delle Pelikan, più spesso delle giapponesi), le plastiche però tendono a creparsi.

            Visconti: cerco di evitare, comunque ne ho due con pennino in Palladio (che credo non usino più) ed alla fine sono riuscito a farle scrivere come si deve (su una però con pennino F ho dovuto usare il Dremel per eliminare alcune asperità).

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            Messaggio da Maruska »

            Il pennino della Pelikan M2XX è in acciaio come il pennino della Kaweco, ma è tutta un'altra storia (per me).
            Io scelgo sempre senza provare, dalle mie parti non esistono negozi di penne, mal che vada mando indietro quello che ho comprato.
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            Messaggio da sansenri »

            un punto di vista diverso,
            il pennino M non è poi quell'orrore di pennino da evitare come la peste, dipende molto da come scrivi. Noto una insistente ricerca di EF e nel caso del F, per carità solo giapponesi, che gli F europei son tutti M.
            Boh, io ho molti pennini M, mi trovo bene, per come scrivo io (spesso abbastanza velocemente e a caratteri non certo piccoli, e vedo meglio quello che ho scritto), mi piace il tratto largo, il flusso abbondante, e poter vedere le sfumature dell'inchiostro. I pennini M in genere sono piacevolmente scorrevoli. Peraltro, spazio volentieri dal EF allo stub, e non mi fossilizzo sulla ricerca di un solo tratto, dipende dall'uso e dall'estro del momento.
            l'M non è un pennino in genere dal quale attendersi variazione di tratto, ma ad esempio per prendere note di lavoro è perfetto, veloce e scorrevole (quando lavoro mica faccio esercizi di calligrafia...).
            l'M delle Pelikan M200 è un ottimo pennino, sulle Pelikan M600 e M800 (e anche le M400 moderne) l'F va già bene, perché tendente un po' al largo, ma l'M è comunque anche lui un bel pennino.
            Se prendi la Lamy 2000 però, attento a prendere l'M, è davvero un B (godurioso, ma bisogna saperlo).
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            Consiglio per acquisto. Si può scegliere senza provare?

            Messaggio da consenso »

            Grazie a tutti per le risposte ed i chiarimenti sulla carta.
            Non ho negozi molto forniti dalle mie parti, riuscire a provare solo qualche Aurora (ma rimanenze di magazzino), pertanto dovrò procedere all'acquisto senza poter provare.
            Maruska ha scritto: sabato 28 gennaio 2023, 19:45 Il pennino della Pelikan M2XX è in acciaio come il pennino della Kaweco, ma è tutta un'altra storia (per me).
            Io scelgo sempre senza provare, dalle mie parti non esistono negozi di penne, mal che vada mando indietro quello che ho comprato.
            Nel senso che Pelikan è superiore?
            Koten90 ha scritto: sabato 28 gennaio 2023, 14:08
            mikydo ha scritto: sabato 28 gennaio 2023, 13:14 …La differenza tra oro e acciaio è difficilmente distinguibile... ...L'oro aveva più senso quando serviva un metallo che resistesse bene alla corrosione dovuta a inchiostri molto aggressivi che oggi non vengono più prodotti, ora è più che altro una questione di "prestigio" della penna.

            Il mio consiglio è: invece di Capless e 2000, una bella Pilot Justus M e una Jinhao X159 F da battaglia.
            ...
            Il pennino della mia Visconti non mi pare abbia difetti. C'è da dire che se ce ne fossero forse non sarei in grado di notarli.
            Ad ogni modo, la penna sarà rimasta con residui di inchiostro per circa 13 anni, ed il pennino ora è leggermente danneggiato alla base. E' come se si fosse "corroso"/staccato via lo strato superficiale.

            Ho visto la Justus ma, in questo momento, sto cercando delle penne che mi piacciano anche dal punto di vista estetico. La Justus ha un disegno tradizionale.

            sansenri ha scritto: sabato 28 gennaio 2023, 20:31 un punto di vista diverso,
            il pennino M non è poi quell'orrore di pennino da evitare come la peste, dipende molto da come scrivi. Noto una insistente ricerca di EF e nel caso del F, per carità solo giapponesi, che gli F europei son tutti M.
            Boh, io ho molti pennini M, mi trovo bene, per come scrivo io (spesso abbastanza velocemente e a caratteri non certo piccoli, e vedo meglio quello che ho scritto), mi piace il tratto largo, il flusso abbondante, e poter vedere le sfumature dell'inchiostro. I pennini M in genere sono piacevolmente scorrevoli. Peraltro, spazio volentieri dal EF allo stub, e non mi fossilizzo sulla ricerca di un solo tratto, dipende dall'uso e dall'estro del momento.
            l'M non è un pennino in genere dal quale attendersi variazione di tratto, ma ad esempio per prendere note di lavoro è perfetto, veloce e scorrevole (quando lavoro mica faccio esercizi di calligrafia...).
            l'M delle Pelikan M200 è un ottimo pennino, sulle Pelikan M600 e M800 (e anche le M400 moderne) l'F va già bene, perché tendente un po' al largo, ma l'M è comunque anche lui un bel pennino.
            Se prendi la Lamy 2000 però, attento a prendere l'M, è davvero un B (godurioso, ma bisogna saperlo).
            Hai centrato pienamente. E ti ringrazio per il suggerimento su Lamy.

            Pertanto, come suggerito, inizierò acquistando un pennino M di Twsbi ed a seguire il resto: una Kaweco Sport/Original (F o M), una Pelikan M2XX (M), una Pilot Capless (M) ed una Lamy 2000/Dialog (EF o F).
            Maruska
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            Messaggio da Maruska »

            consenso ha scritto: sabato 28 gennaio 2023, 20:36 Grazie a tutti per le risposte ed i chiarimenti sulla carta.
            Non ho negozi molto forniti dalle mie parti, riuscire a provare solo qualche Aurora (ma rimanenze di magazzino), pertanto dovrò procedere all'acquisto senza poter provare.
            Maruska ha scritto: sabato 28 gennaio 2023, 19:45 Il pennino della Pelikan M2XX è in acciaio come il pennino della Kaweco, ma è tutta un'altra storia (per me).
            Io scelgo sempre senza provare, dalle mie parti non esistono negozi di penne, mal che vada mando indietro quello che ho comprato.
            Nel senso che Pelikan è superiore?
            Koten90 ha scritto: sabato 28 gennaio 2023, 14:08
            Il pennino della mia Visconti non mi pare abbia difetti. C'è da dire che se ce ne fossero forse non sarei in grado di notarli.
            Ad ogni modo, la penna sarà rimasta con residui di inchiostro per circa 13 anni, ed il pennino ora è leggermente danneggiato alla base. E' come se si fosse "corroso"/staccato via lo strato superficiale.

            Ho visto la Justus ma, in questo momento, sto cercando delle penne che mi piacciano anche dal punto di vista estetico. La Justus ha un disegno tradizionale.

            sansenri ha scritto: sabato 28 gennaio 2023, 20:31 un punto di vista diverso,
            il pennino M non è poi quell'orrore di pennino da evitare come la peste, dipende molto da come scrivi. Noto una insistente ricerca di EF e nel caso del F, per carità solo giapponesi, che gli F europei son tutti M.
            Boh, io ho molti pennini M, mi trovo bene, per come scrivo io (spesso abbastanza velocemente e a caratteri non certo piccoli, e vedo meglio quello che ho scritto), mi piace il tratto largo, il flusso abbondante, e poter vedere le sfumature dell'inchiostro. I pennini M in genere sono piacevolmente scorrevoli. Peraltro, spazio volentieri dal EF allo stub, e non mi fossilizzo sulla ricerca di un solo tratto, dipende dall'uso e dall'estro del momento.
            l'M non è un pennino in genere dal quale attendersi variazione di tratto, ma ad esempio per prendere note di lavoro è perfetto, veloce e scorrevole (quando lavoro mica faccio esercizi di calligrafia...).
            l'M delle Pelikan M200 è un ottimo pennino, sulle Pelikan M600 e M800 (e anche le M400 moderne) l'F va già bene, perché tendente un po' al largo, ma l'M è comunque anche lui un bel pennino.
            Se prendi la Lamy 2000 però, attento a prendere l'M, è davvero un B (godurioso, ma bisogna saperlo).
            Hai centrato pienamente. E ti ringrazio per il suggerimento su Lamy.

            Pertanto, come suggerito, inizierò acquistando un pennino M di Twsbi ed a seguire il resto: una Kaweco Sport/Original (F o M), una Pelikan M2XX (M), una Pilot Capless (M) ed una Lamy 2000/Dialog (EF o F).
            per me, Pelikan è decisamente superiore :thumbup:
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            Consiglio per acquisto. Si può scegliere senza provare?

            Messaggio da levodi »

            sansenri ha scritto: sabato 28 gennaio 2023, 20:31 un punto di vista diverso,
            il pennino M non è poi quell'orrore di pennino da evitare come la peste, dipende molto da come scrivi. Noto una insistente ricerca di EF e nel caso del F, per carità solo giapponesi, che gli F europei son tutti M.
            Boh, io ho molti pennini M, mi trovo bene, per come scrivo io (spesso abbastanza velocemente e a caratteri non certo piccoli, e vedo meglio quello che ho scritto), mi piace il tratto largo, il flusso abbondante, e poter vedere le sfumature dell'inchiostro. I pennini M in genere sono piacevolmente scorrevoli. Peraltro, spazio volentieri dal EF allo stub, e non mi fossilizzo sulla ricerca di un solo tratto, dipende dall'uso e dall'estro del momento.
            l'M non è un pennino in genere dal quale attendersi variazione di tratto, ma ad esempio per prendere note di lavoro è perfetto, veloce e scorrevole (quando lavoro mica faccio esercizi di calligrafia...).
            l'M delle Pelikan M200 è un ottimo pennino, sulle Pelikan M600 e M800 (e anche le M400 moderne) l'F va già bene, perché tendente un po' al largo, ma l'M è comunque anche lui un bel pennino.
            Se prendi la Lamy 2000 però, attento a prendere l'M, è davvero un B (godurioso, ma bisogna saperlo).


            Concordo, ho molti pennini M che vanno bene un po' per tutto, sono rimasto un po' stupefatto per la moderna ricerca degli EF che, per mio gusto strettamente personale, prendo in considerazione esclusivamente per i pennini flessibili.

            Ricordo tra l'altro un articolo sulle Pelikan che riportava il fatto che le più vendute in assoluto erano le M200 con pennino M.
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            Consiglio per acquisto. Si può scegliere senza provare?

            Messaggio da Doc33 »

            La tua domanda di apertura è: si può scegliere senza provare?
            Cioè, quello che faccio io, spesso e volentieri.
            Naturalmente mi informo prima, chiedo pareri e guardo video per mirare la mia scelta. Aiuta molto.
            Non copio i gusti degli altri, ma il confronto aiuta a capire più dettagli ed a scegliere seguendo le proprie preferenze. La maggior parte delle volte "ci azzecco". ogni tanto prendo una fregatura, ma ci sta anche quella. quando si rischia.
            Naturalmente per spese più consistenti, vale la pena fare un viaggio e testare la penna con le proprie mani, prima di acquistarla.
            Un rischio: troppe informazioni possono mandare in overflow: troppe penne da selezionare, troppi pennini, troppi inchiostri.....
            MENO.
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            Consiglio per acquisto. Si può scegliere senza provare?

            Messaggio da consenso »

            mastrogigino ha scritto: sabato 28 gennaio 2023, 13:51 ...

            Metti una foto della Pelikan M, per favore che giochiamo a "indovina la penna".

            ...
            Ecco la Pelikan in questione
            IMG_20230130_144159.jpg
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            Consiglio per acquisto. Si può scegliere senza provare?

            Messaggio da consenso »

            Buonasera, oggi sono riuscito visitare un paio negozi ed ho preso in mano qualche Pelikan serie Mxxx.

            Diciamo che per le mie mani andava bene solo la M800, risultando le altre (dalla M400 in giù) troppo troppo piccole.

            Oltre alla M800, il proprietario di uno dei negozi visitati mi ha fatto provare una Pelikan che ha definito edizione speciale o limitata (non ricordo). Doveva essere una penna datata visto che la vendeva ad un prezzo molto competitivo (stando a quanto diceva). Purtroppo non ricordo il nome della penna, lui la chiamava con un nome che non era una mera sigla, forse una M700 con altro a seguire... Ricordo che diceva essere sabbiata, il colore sembrava un verde/azzurro sfumato nella parte opposta al pennino. Le dimensioni molto vicine alla M800.
            Avete idea di che modello possa essere? Esiste un archivio di Pelikan da poter consultare?

            In un altro negozio invece c'era in vendita una M400 molto vecchia con pennino in oro che necessitava di una bella lucidata essendo molto opaco.
            Anche questa venduta ad un prezzo molto più basso rispetto ad una M400 di produzione recente.
            Aveva anche una M205 di recente produzione ed il pennino sembrava avere una forma diversa dalla M400 di cui sopra.
            Vorrei chiedervi se la qualità di Pelikan è rimasta invariata nel tempo e quindi se posso scegliere indipendentemente dal periodo di produzione.

            Ad ogni modo, tutti i negozianti erano restii all'idea di farmi provare le penne. Io ovviamente ho detto loro che a questo punto tanto valeva scegliere qualcosa da internet :).

            Detto ciò, considerato che di Pelikan ho apprezzato le dimensioni (mi riferisco soprattutto alla circonferenza del corpo) della sola M800, e di quella che doveva essere una M700..., delle penne che avevo intenzione di acquistare dovrò sicuramente scartare la serie M dalla 400 a scendere (che tra l'altro ho sentito molto plasticose).
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