Citazione bellissima. Una delle frasi che amo. Quando trovai in una edizione più recente del Riccardo Iii una traduzione diversa (non ricordo quale ) di "Questo è l'inverno del nostro scontento" ci restai malissimo. Potere e valore delle traduzioni...
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"Non essere mai codardo o crudele. Cerca di essere sempre gentile, ma non smettere mai di essere buono." Doctor Who
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ho pensato esattamente la stessa cosaKoten90 ha scritto: ↑lunedì 16 gennaio 2023, 20:20Ti chiami Mithril, vuoi non commentare Tolkien?? Dove sei stato fino adesso?!Mithril ha scritto: ↑lunedì 16 gennaio 2023, 17:41
Concordo, Tolkien ha creato un mondo e gli ha dato vita (particolare non così scontato)
Penso che possa considerarsi a pieno diritto un sottogenere a sè, difficile probabilmente da replicare.
Il mio povero libro della trilogia, tra piantine e glossari vari, quasi non si chiude più.
P.s:
non pensavo che come secondo messaggio qui sul forum sarei finito per commentare Tolkien, però è stato più forte di me.
Me ne ritorno alla sezione delle stilografiche a studiare un po'.
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Leggere un malloppone come declino è caduta dell’impero romano dici che ha ancora senso? I nuovi studi, le nuove scoperte hanno reso obsolete buona parte delle due teorie.Polemarco ha scritto: ↑lunedì 16 gennaio 2023, 19:45
Ecco bravo, gira il dito nella piaga.
È uno dei libri che mi riprometto di leggere da cinquanta anni.
Sono quei libri che quando entri in una libreria ri guardano dallo scaffale e sembra che ti dicano: “Allora?”.
A seguire: L’uomo senza qualità, Ulisse, Declino e caduta dell’impero romano, Metafisica ...
Nessun sole di York tramuterà in estate questo inverno del mio scontento
Posso capire leggere una biografia scritta su un personaggio noto nel suo periodo perché fa capire cosa pensassero di lui i contemporanei ma libri di storia vecchi di 250 anni forse sono un po’ superati.
Cesare Augusto
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Capisco. Ma quando ho studiato diritto romano il testo di Orestano era una sorta di storia della storia del diritto romano. Mi spiego meglio: è interessante leggere anche opere risalenti per comprendere non tanto “la questione” ma il modo con il quale è stata risolta nel corso dei secoli.
Se così non fosse, che senso avrebbe leggere e studiare “La guerra del Peloponneso” di Tucidide che ha più di 2400 anni. Non dico che stai sbagliando (e lo dico davvero) Cambia a seconda di quello che cerchi. E non sto dicendo che la tua ricerca sia più o meno pregevole della mia.
Cordialita
Se così non fosse, che senso avrebbe leggere e studiare “La guerra del Peloponneso” di Tucidide che ha più di 2400 anni. Non dico che stai sbagliando (e lo dico davvero) Cambia a seconda di quello che cerchi. E non sto dicendo che la tua ricerca sia più o meno pregevole della mia.
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250 anni sono tanti ma molte delle teorie di Gibbon te le trovi nella Storia d'Italia di Montanelli che è ben più recente...Automedonte ha scritto: ↑mercoledì 18 gennaio 2023, 13:45
Leggere un malloppone come declino è caduta dell’impero romano dici che ha ancora senso? I nuovi studi, le nuove scoperte hanno reso obsolete buona parte delle due teorie.
Posso capire leggere una biografia scritta su un personaggio noto nel suo periodo perché fa capire cosa pensassero di lui i contemporanei ma libri di storia vecchi di 250 anni forse sono un po’ superati.
Io il "malloppone" me lo son letto vent'anni fa e si faceva leggere bene. Che poi gli Storici avranno fatto passi avanti in 250 anni, ma prendersela col cristianesimo o definire il medioevo i "secoli bui" non è mai veramente passato di moda
Venceremos.
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La mia era una domanda sincera, non una criticaPolemarco ha scritto: ↑mercoledì 18 gennaio 2023, 15:09 Capisco. Ma quando ho studiato diritto romano il testo di Orestano era una sorta di storia della storia del diritto romano. Mi spiego meglio: è interessante leggere anche opere risalenti per comprendere non tanto “la questione” ma il modo con il quale è stata risolta nel corso dei secoli.
Se così non fosse, che senso avrebbe leggere e studiare “La guerra del Peloponneso” di Tucidide che ha più di 2400 anni. Non dico che stai sbagliando (e lo dico davvero) Cambia a seconda di quello che cerchi. E non sto dicendo che la tua ricerca sia più o meno pregevole della mia.
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Tucidide, Tito Livio o l'Anabasi di Senofonte sono fonti originali e quindi capisco l'utilità anche dopo più di 2.000 anni, capisco meno la lettura di un saggio scritto sulla base di quelle fonti ma 250 anni fa quando c'era oggettivamente una minor conoscenza di quel periodo storico visto che ricerche e scavi archeologici sono andati avanti consentendoci di sapere molto di più su quel periodo.
Cesare Augusto
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Non ho mai dubitato della tua sincerità, e anche se fosse stata una critica l’avrei comunque accettata.
Il mio interesse al malloppone (hai proprio ragione) non riguarda la conoscenza del periodo storico (hai di nuovo ragione sulla sua risalenza temporale e sul fatto che sia superato).
A me interessava anche sapere come la pensava Gibbon.
Indubbiamente può essere un interesse secondario.
Se leggi Tucidide, ad esempio, ti accorgi che era un benpensante e uno stimatore di Pericle.
Cordialità
Il mio interesse al malloppone (hai proprio ragione) non riguarda la conoscenza del periodo storico (hai di nuovo ragione sulla sua risalenza temporale e sul fatto che sia superato).
A me interessava anche sapere come la pensava Gibbon.
Indubbiamente può essere un interesse secondario.
Se leggi Tucidide, ad esempio, ti accorgi che era un benpensante e uno stimatore di Pericle.
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Ah beh se ti interessa Gibbon allora non parlo più
Scherzi a parte se ti interessa capire come erano visti la storia di Roma e l’avvento dell’Islam in quel periodo allo capisco
Scherzi a parte se ti interessa capire come erano visti la storia di Roma e l’avvento dell’Islam in quel periodo allo capisco
Cesare Augusto