Koten90 ha scritto: ↑sabato 14 gennaio 2023, 18:54
Non ultimo, la lingua elfica presente nel libro è solo una delle 3 lingue degli elfi (Quenyar, Tengwar e Sindarin che, se non sbaglio, sono la prima lingua che si parlò sul mondo insegnata direttamente dai Valar creatori e le seguenti evoluzioni) che Tolkien ha costruito da zero (era un linguista, prima che uno scrittore) e che sono realmente utilizzabili per tenere una conversazione: hanno una grammatica e ci sono dei fan che tengono corsi di lingua e di calligrafia. Oltre a queste, creò la lingua dei nani e quella di Mordor (evoluzione “corrotta” di una delle 3 elfiche).
pignoleria mode on
le lingue principali degli elfi sviluppate in modo esteso da Tolkien sono due: Quenya e Sindarin, derivate da un antenato comune parlato dagli Elfi prima di incontrare i Valar (che non sono creatori, l'unico creatore è Eru, come ci si può aspettare conoscendo la fede dell'autore); l'idea che fossero stati i Valar ad insegnare agli Elfi a parlare era parte di vecchi appunti abbandonati. Mi risulta che quella più sviluppata, in cui Tolkien stesso ha scritto più materiale sia il Sindarin, ma entrambe sono state poi portate avanti da appassionati che le hanno estese e le usano anche più o meno quotidianamente.
Tengwar e Cirth sono due sistemi di scrittura, entrambi usati per scrivere lingue diverse (ed entrambi di origine elfica).
Tolkien ha anche accennato, senza però sviluppare completamente, le altre lingue parlate nella terra di mezzo: quelle degli Umani, dei Nani (questa sì creata da un Vala, Aulë, quando ha creato i Nani stessi), dei Valar e la lingua oscura di Mordor, secondo la storia inventata artificialmente da Sauron in imitazione di Aulë (ma senza successo).
E sì, il vero pregio del Signore degli Anelli non è la storia, è il worldbuilding.