Neapolis Pen Show - Mostra Scambio di Napoli
19-20 ottobre 2024 - Hotel Palazzo Alabardieri, via Alabardieri n. 9
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penna taschino esterno della giacca
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Completamente d'accordo, intendevo dire di non innescare un altro OT, non si predica bene e si razzola male, ogni riferimento a cose e/o persone è puramente casuale
mandi
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Riccardo
Si sta come d'autunno sugli alberi le foglie (G.U.)
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penna taschino esterno della giacca
Non riesco a rispondere a tutti... si divaga sempre troppo
Capisco bene la questione dell'eleganza e del 'codice', ma io mi riferivo al contesto universitario (dove peraltro insegno e collaboro, oltre a fare libera professione); e qui lo strumento ̶ certo non tutto il contenuto di un portapenne intero ̶ è a portata di mano, a volte neanche agganciato con la clip. E' lo stesso che avere il taccuino in tasca, A6 o giù di lì altrimenti non ci entra. E' pure vero che l'abbigliamento all'università è informale, difficilmente ci sarà un docente con una cravatta e le giacche sono tutt'altro che formali.
Dopodiché, per abitudine spesso la penna resta nel taschino anche in altre occasioni, come ai matrimoni, che tra l'altro non sono più occasioni formali come una volta. Anzi, certe volte mi ritrovo l'unico con un abito intero... Detto questo, il mio compagno è un professore di linguistica in un altro ateneo e pure usa mettere la penna nel taschino sia all'università che fuori. Sarà un vizio nostro, questo non lo so, ma è abbastanza diffuso.
I codici stilistici cambiano con l'uso, perché qualcuno dovrà pure 'scriverli', e così il concetto di eleganza. Una volta il frac, abito di massima eleganza per l'uomo, era solo una giacca di campagna; una volta diventato indumento elegante, era da coprire con la giacca da fumo per non farlo rovinare, giacca che si chiamava proprio 'smoking'; poi lo smoking è diventato indumento elegante e a sua volta codificato. Oggi il fazzoletto da taschino è richiesto come parte di un codice stilistico, ma si trascende e ce ne sono di bianchi, colorati, a sbuffo, con fantasie molto appariscenti, oppure non si usano proprio. E c'è chi usa la penna
Forse il giorno in cui mi ritroverò in udienza dal Presidente del Consiglio, metterò il fazzoletto
Capisco bene la questione dell'eleganza e del 'codice', ma io mi riferivo al contesto universitario (dove peraltro insegno e collaboro, oltre a fare libera professione); e qui lo strumento ̶ certo non tutto il contenuto di un portapenne intero ̶ è a portata di mano, a volte neanche agganciato con la clip. E' lo stesso che avere il taccuino in tasca, A6 o giù di lì altrimenti non ci entra. E' pure vero che l'abbigliamento all'università è informale, difficilmente ci sarà un docente con una cravatta e le giacche sono tutt'altro che formali.
Dopodiché, per abitudine spesso la penna resta nel taschino anche in altre occasioni, come ai matrimoni, che tra l'altro non sono più occasioni formali come una volta. Anzi, certe volte mi ritrovo l'unico con un abito intero... Detto questo, il mio compagno è un professore di linguistica in un altro ateneo e pure usa mettere la penna nel taschino sia all'università che fuori. Sarà un vizio nostro, questo non lo so, ma è abbastanza diffuso.
I codici stilistici cambiano con l'uso, perché qualcuno dovrà pure 'scriverli', e così il concetto di eleganza. Una volta il frac, abito di massima eleganza per l'uomo, era solo una giacca di campagna; una volta diventato indumento elegante, era da coprire con la giacca da fumo per non farlo rovinare, giacca che si chiamava proprio 'smoking'; poi lo smoking è diventato indumento elegante e a sua volta codificato. Oggi il fazzoletto da taschino è richiesto come parte di un codice stilistico, ma si trascende e ce ne sono di bianchi, colorati, a sbuffo, con fantasie molto appariscenti, oppure non si usano proprio. E c'è chi usa la penna
Forse il giorno in cui mi ritroverò in udienza dal Presidente del Consiglio, metterò il fazzoletto
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Davvero?
Come cambiano in fretta i tempi…
Marco
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Nel 1988 ebbi la ventura di conoscere Gordon Snider, che è stato il dominus della BPCO (la bronchite dei fumatori) e della Medicina Traslazionale.
Mi colpì l'abbigliamento, per l'epoca decisamente inconsueto se non bizzarro, costituito da camicia bianca a mezze maniche, indossata senza giacca e con un papillon colorato, e le almeno 5 penne portate nel taschino della camicia. Per di più penne e papillon stavano lì non solo nel corso del Congresso in cui lo conobbi, ma anche il giorno dopo, in una gita di piacere agli Scavi di Pompei.
Credo che li portasse anche nella doccia...
Mauro
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Magari erano cucite direttamente sulla camicia...jebstuart ha scritto: ↑martedì 27 dicembre 2022, 17:44Nel 1988 ebbi la ventura di conoscere Gordon Snider, che è stato il dominus della BPCO (la bronchite dei fumatori) e della Medicina Traslazionale.
Mi colpì l'abbigliamento, per l'epoca decisamente inconsueto se non bizzarro, costituito da camicia bianca a mezze maniche, indossata senza giacca e con un papillon colorato, e le almeno 5 penne portate nel taschino della camicia. Per di più penne e papillon stavano lì non solo nel corso del Congresso in cui lo conobbi, ma anche il giorno dopo, in una gita di piacere agli Scavi di Pompei.
Credo che li portasse anche nella doccia...
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Probabilemastrogigino ha scritto: ↑mercoledì 28 dicembre 2022, 1:24 Magari erano cucite direttamente sulla camicia...
Mauro
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penna taschino esterno della giacca
Il giorno di Natale mi son messa il completo da uomo, con camicia inamidata, cravatta e giacca con fazzoletto nel taschino.
Rientrando a casa non so come mai mi è venuto in mente questo thread e un po' mi son pentita di non aver infilato la mia stilografica preferita nel taschino, una bella preppy 02
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Eh sì, il tutto dettato anche dalla moda più recente di portare la giacca sul maglioncino o la maglietta. Anche io faccio così, la cravatta la si riserva ad occasioni formali. C'è da dire però che ad architettura c'è un rapporto diverso con gli studenti: si gira tra i tavoli, si collabora, si sta insieme per un corso anche 8 ore di fila..
Qualcosa del genere anche l'ho vista! Quando sei senza condizionatori, a Napoli, con 40 gradi quasi all'interno...jebstuart ha scritto: ↑martedì 27 dicembre 2022, 17:44Nel 1988 ebbi la ventura di conoscere Gordon Snider, che è stato il dominus della BPCO (la bronchite dei fumatori) e della Medicina Traslazionale.
Mi colpì l'abbigliamento, per l'epoca decisamente inconsueto se non bizzarro, costituito da camicia bianca a mezze maniche, indossata senza giacca e con un papillon colorato, e le almeno 5 penne portate nel taschino della camicia. Per di più penne e papillon stavano lì non solo nel corso del Congresso in cui lo conobbi, ma anche il giorno dopo, in una gita di piacere agli Scavi di Pompei.
Credo che li portasse anche nella doccia...
Magari ci stava bene! Poteva servire per i bigliettini di augurivalhalla ha scritto: ↑domenica 1 gennaio 2023, 18:11 Il giorno di Natale mi son messa il completo da uomo, con camicia inamidata, cravatta e giacca con fazzoletto nel taschino.
Rientrando a casa non so come mai mi è venuto in mente questo thread e un po' mi son pentita di non aver infilato la mia stilografica preferita nel taschino, una bella preppy 02
In tutto ciò, buon Anno Nuovo! A voi, le vostre famiglie e le vostre penne!
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penna taschino esterno della giacca
sì, ma una penna carica di inchiostro indelebile nel taschino della giacca, seriamente, mi farebbe troppa paura
(per quanto io la tenga buttata in malomodo nello zaino dentro ad un portapenne non a tenuta, e per ora non sia mai successo niente. per ora.)