Graf von Faber Castell Tamitio Calligraphy set
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Graf von Faber Castell Tamitio Calligraphy set
Questo il mio regalo di Natale: il Graf von Faber Castell Tamitio calligraphy set.
Si tratta di una penna Tamitio che viene fornita con due pennini addizionali ed un solo converter. Gli spessori sono 1.8mm, 1.4mm e 1.1mm.
La scatola è quella classica in cartone avorio della Graf, elegante e con pochi ninnoli.
Avevo avuto la fortuna di provare questo set e mi è subito piaciuta la qualità dei pennini, davvero molto rifiniti e scorrevoli. Essi hanno spigoli sufficientemente pronunciati per avere una buona variazione di tratto ma sono più permissivi rispetto a quelli italici estremi di una Plumix.
L’alimentatore è semplicemente perfetto ed è in grado di fornire sempre la giusta quantità di inchiostro, sia che si scriva piano che velocissimo. Mai una falsa partenza, molto più ricca di inchiostro di una corrispettiva Lamy, e questo mi piace perché esalta lo shading.
Avevo da tempo una tamitio fineliner che però non usavo più. Dopo aver verificato che potevo trasformarla in una seconda stilografica montando uno dei due pennini aggiuntivi non ho avuto dubbi e l’ho comprato, anche se il prezzo del set è davvero alto.
La tamitio ha una sezione cortissima, ma nonostante questo la trovo molto comoda per scrivere ed offre una buona presa anche perché le dita stringono anche parte del corpo in resina.
La penna è solida e costruita in modo perfetto, una vera tedesca, su questo nulla da dire.
Ho diverse penne stub e italiche: il set della Plumix, le Kaweco e le Lamy. A rendere molto piacevole la Tamitio sono il flusso e la scorrevolezza, è davvero una penna divertente.
La 1.1 è una penna che si può usare tutti i giorni ed ha una variazione di tratto superiore alla mia lamy e alla Kaweco, anche se ha un pennino leggermente più arrotondato.
Farò qualche prova in più nei prossimi giorni, intanto vi lascio qualche primo scarabocchio! Ho usato un sailor Shikoki Yodaki usando con tutti e tre i pennini un converter. Questo rosso mattone con un indefinibile sheen nero oro verde mi piace molto!
Si tratta di una penna Tamitio che viene fornita con due pennini addizionali ed un solo converter. Gli spessori sono 1.8mm, 1.4mm e 1.1mm.
La scatola è quella classica in cartone avorio della Graf, elegante e con pochi ninnoli.
Avevo avuto la fortuna di provare questo set e mi è subito piaciuta la qualità dei pennini, davvero molto rifiniti e scorrevoli. Essi hanno spigoli sufficientemente pronunciati per avere una buona variazione di tratto ma sono più permissivi rispetto a quelli italici estremi di una Plumix.
L’alimentatore è semplicemente perfetto ed è in grado di fornire sempre la giusta quantità di inchiostro, sia che si scriva piano che velocissimo. Mai una falsa partenza, molto più ricca di inchiostro di una corrispettiva Lamy, e questo mi piace perché esalta lo shading.
Avevo da tempo una tamitio fineliner che però non usavo più. Dopo aver verificato che potevo trasformarla in una seconda stilografica montando uno dei due pennini aggiuntivi non ho avuto dubbi e l’ho comprato, anche se il prezzo del set è davvero alto.
La tamitio ha una sezione cortissima, ma nonostante questo la trovo molto comoda per scrivere ed offre una buona presa anche perché le dita stringono anche parte del corpo in resina.
La penna è solida e costruita in modo perfetto, una vera tedesca, su questo nulla da dire.
Ho diverse penne stub e italiche: il set della Plumix, le Kaweco e le Lamy. A rendere molto piacevole la Tamitio sono il flusso e la scorrevolezza, è davvero una penna divertente.
La 1.1 è una penna che si può usare tutti i giorni ed ha una variazione di tratto superiore alla mia lamy e alla Kaweco, anche se ha un pennino leggermente più arrotondato.
Farò qualche prova in più nei prossimi giorni, intanto vi lascio qualche primo scarabocchio! Ho usato un sailor Shikoki Yodaki usando con tutti e tre i pennini un converter. Questo rosso mattone con un indefinibile sheen nero oro verde mi piace molto!
- Koten90
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Il fatto che i pennini, nonostante il tratto così abbondante, siano sempre ben alimentati anche nei tratti veloci, non è da sottovalutare. Con il set Lamy, ad esempio, è impossibile scrivere con velocità normale e un pennino che non sia il 1,1mm
Alessio Pariani
L’ottimismo è il sale della vita, l’umorismo ne è lo zucchero.
FORZA RAGAZZI! [cit. maicol69]
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La costanza e abbondanza di flusso é la differenza principale che ho trovato rispetto alle altre stilografiche con stub/italici molto grossi. Questo si traduce anche in una significativa differenza di colore dell’inchiostro, che con le lamy a parità di pennino è particolarmente “tirato” e quindi più trasparente.
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Belli tutti e tre i pennini.
Anche la tua callugrafia
Anche l'inchiorstro. è un Herbin?
Anche la tua callugrafia

Anche l'inchiorstro. è un Herbin?
Giovanni
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Molto belli entrambi. Ho sbirciato su internet il verde nero.
E la lista dei desideri si allunga...
Giovanni
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Anche quelli di Graf von Faber Castell sembrano essere molto belli, sia il Rouge Grenat, sia il Moss Green (se non ricordo male). Sono anche waterproof.
Mi pare di capire, però, che il marchio si faccia pagare parecchio sia le penne che gli inchiostri!
Mi sa che continuerò a miscelare i Noodler's... Mi è uscito un Nero Verde con i fiocchi, ho buttato quello Diamine e ho riempito la bottiglia da 85ml.
Magari vi faccio una recensione
Mi pare di capire, però, che il marchio si faccia pagare parecchio sia le penne che gli inchiostri!
Mi sa che continuerò a miscelare i Noodler's... Mi è uscito un Nero Verde con i fiocchi, ho buttato quello Diamine e ho riempito la bottiglia da 85ml.
Magari vi faccio una recensione
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Alessio Pariani
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Dai! E ricordati di mettere le percentuali del piccolo alchimista…Koten90 ha scritto: ↑giovedì 29 dicembre 2022, 23:34 Anche quelli di Graf von Faber Castell sembrano essere molto belli, sia il Rouge Grenat, sia il Moss Green (se non ricordo male). Sono anche waterproof.
Mi pare di capire, però, che il marchio si faccia pagare parecchio sia le penne che gli inchiostri!
Mi sa che continuerò a miscelare i Noodler's... Mi è uscito un Nero Verde con i fiocchi, ho buttato quello Diamine e ho riempito la bottiglia da 85ml.
Magari vi faccio una recensione![]()
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Le GvFC costano ma hanno una qualità tangibile, in genere più di quello che sembri (a differenza di altre penne che danno la sensazione opposta...), e i pennini sono molto ben fatti.
La Tamitio è una penna controversa, molti hanno criticato la sezione, ma secondo me questa è una penna che va tenuta dal fusto.
Bella la finitura a canne.
Per essere degli scarabocchi non si può che farti i complimenti!
La Tamitio è una penna controversa, molti hanno criticato la sezione, ma secondo me questa è una penna che va tenuta dal fusto.
Bella la finitura a canne.
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per me è impossibile impugnarla infatti, dal fusto non riesco e più in basso mi taglio le ditasansenri ha scritto: ↑venerdì 30 dicembre 2022, 12:02 Le GvFC costano ma hanno una qualità tangibile, in genere più di quello che sembri (a differenza di altre penne che danno la sensazione opposta...), e i pennini sono molto ben fatti.
La Tamitio è una penna controversa, molti hanno criticato la sezione, ma secondo me questa è una penna che va tenuta dal fusto.
Bella la finitura a canne.
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Regala la tua assenza a chi non dà valore alla tua presenza (Oscar Wilde)
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sì, infatti per chi impugna molto vicino al pennino è una tortura, va bene per chi abbia l'impugnatura alta ed è consigliabile provarla prima.
Questa con la finitura a canne però sembra avere uno sbalzo molto limitato rispetto ad altre versioni che ho visto e forse dà meno fastidio.
Questa con la finitura a canne però sembra avere uno sbalzo molto limitato rispetto ad altre versioni che ho visto e forse dà meno fastidio.
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strepitosa , bellissima e da avere.. peccato solo per il costo ma in definitiva la qualità si paga
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Se qualcuno ha una tamitio da vendere, anche senza pennino me lo faccia sapere!
Io non la trovo poi così scomoda, direi nella norma.
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