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30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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Candeggina=danni?
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Candeggina=danni?
Salve a tutti, io per tenere a mollo i gruppi pennini, uso acqua distillata con un po' di candeggina, diciamo con rapporto 1 a 7. Cioé 7 parti di acqua e 1 di candeggina (sembra un cocktail da aperitivo). Vorrei sapere se questa miscela potrebbe causare danni e eventualmente, se è meglio acqua sola?
Grazie e tanti auguri a tutti!
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Candeggina=danni?
Il professore di progetto di macchine mi insegnò che l'ipoclorito di sodio (la candeggina) corrode l'acciaio inossidabile. E che se ne casca un po' su una superficie inox, va rapidamente pulita.
Quindi non ci terrei a contatto un pennino, anche se i pennini moderni resistono molto bene all'aggressività degli inchiostri.
PS: poi perché la candeggina?
Quindi non ci terrei a contatto un pennino, anche se i pennini moderni resistono molto bene all'aggressività degli inchiostri.
PS: poi perché la candeggina?
Giovanni Paolo
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Candeggina=danni?
la soluzione con la candeggina non è molto concentrata per cui danni non se ne dovrebbero fare, però noto che ci sono dei numeri magici in gioco di cui vorrei conoscere la ragione: perchè la diluizione è proprio 1:7? Perchè acqua distillata? Sembra di capire che l'uso della candeggina sia sistematico, perchè? Perchè non si usano soluzioni meno drastiche, come quelle di un normale lavaggio con detersivi da piatti?
Scusa la mia curiosità, magari imparo qualcosa.
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Candeggina=danni?
C'è chi preferisce usare un paio di gocce d'ammoniaca in una bacinella d'acqua, ma ritengo che la soluzione migliore sia quella di evitare il problema alla radice: non lasciare che l'inchiostro si secchi nella penna!
Da considerare anche i possibili danni che sostanze chimiche possono fare alle parti non metalliche.
Comunque, esistono prodotti specifici (la francese Herbin vende flaconcini di liquido detergente, ad esempio).
Da considerare anche i possibili danni che sostanze chimiche possono fare alle parti non metalliche.
Comunque, esistono prodotti specifici (la francese Herbin vende flaconcini di liquido detergente, ad esempio).
"Il miglior calligrafo non è quello che non sbaglia mai, ma colui che anche alle macchie riesce a strappare un senso e una traccia di bellezza" (da "Il Calligrafo di Voltaire" di P. De Santis)
Candeggina=danni?
Un vecchio riparatore mi ha sconsigliato l'ammollo nella candeggina anche se diluita ; in alcuni casi si può dare una rapida sciacquata con la candeggina immediatamente seguita dall'acqua.
Altrimenti va bene acqua e una goccia di ammoniaca o sapone per i piatti.
Concordo con Daniel che in ogni caso è meglio evitare che l'inchiostro si secchi, quindi pulire bene le penne (o pennini) che non utilizzeremo per diverso tempo
stefano
Altrimenti va bene acqua e una goccia di ammoniaca o sapone per i piatti.
Concordo con Daniel che in ogni caso è meglio evitare che l'inchiostro si secchi, quindi pulire bene le penne (o pennini) che non utilizzeremo per diverso tempo
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Candeggina=danni?
La candeggina, con moderazione, può essere usata a mio avviso sulle vintage "incrostata" per ripulirla il più possibile da vecchi residui di inchiostro. Ma qualunque elemento va tenuto in "ammollo" per non più di 5/10 minuti, infatti non ha bisogno di molto tempo per agire... Tenerla più a lungo comportrebbe danni alle parti.Phausteeno ha scritto:Salve a tutti, io per tenere a mollo i gruppi pennini, uso acqua distillata con un po' di candeggina, diciamo con rapporto 1 a 7. Cioé 7 parti di acqua e 1 di candeggina (sembra un cocktail da aperitivo). Vorrei sapere se questa miscela potrebbe causare danni e eventualmente, se è meglio acqua sola?
Grazie e tanti auguri a tutti!
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Candeggina=danni?
Nessuna magia alchimistica! Io vado a occhio, ed é per questo che ho chiesto se la candeggina facesse dei danni.Rampa ha scritto:la soluzione con la candeggina non è molto concentrata per cui danni non se ne dovrebbero fare, però noto che ci sono dei numeri magici in gioco di cui vorrei conoscere la ragione: perchè la diluizione è proprio 1:7? Perchè acqua distillata? Sembra di capire che l'uso della candeggina sia sistematico, perchè? Perchè non si usano soluzioni meno drastiche, come quelle di un normale lavaggio con detersivi da piatti?
Scusa la mia curiosità, magari imparo qualcosa.
Ho capito adesso che é meglio non utilizzarla.
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Penso che userò il sapone per piatti.rembrandt54 ha scritto:Un vecchio riparatore mi ha sconsigliato l'ammollo nella candeggina anche se diluita ; in alcuni casi si può dare una rapida sciacquata con la candeggina immediatamente seguita dall'acqua.
Altrimenti va bene acqua e una goccia di ammoniaca o sapone per i piatti.
Concordo con Daniel che in ogni caso è meglio evitare che l'inchiostro si secchi, quindi pulire bene le penne (o pennini) che non utilizzeremo per diverso tempo
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Grazie Stefano!
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Candeggina=danni?
Questa faccenda dell'aggiungere un qualche agente chimico per sciogliere l'inchiostro, che per inciso, è solubile in acqua, mi ha sempre lasciato perplesso. Il solo agente che funziona per certo senza fare danni è la pazienza. L'uso di sostanze diverse se non si è sicuri di quel che si fa, sarebbe meglio evitarlo.
Non sono un chimico, ma la varichina mi pare avesse effetti negativi sull'ebanite. Magari chi se ne intende di più potrebbe venirci incontro, per quel che mi riguarda se l'immersione è prolungata, acqua a temperatura ambiente.
Simone
Non sono un chimico, ma la varichina mi pare avesse effetti negativi sull'ebanite. Magari chi se ne intende di più potrebbe venirci incontro, per quel che mi riguarda se l'immersione è prolungata, acqua a temperatura ambiente.
Simone
Questo è un forum in italiano, per pietà evitiamo certi obbrobri linguistici:
viewtopic.php?f=19&t=3123
e per aiutare chi non trova un termine:
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Candeggina=danni?
Domanda da accolito impedito: da qualche parte qualcuno consigliava il latte che ne dite?
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Candeggina=danni?
Spero,con il mio post, di non aver scatenato una competizione di leggende metropolitane!Andrea_R ha scritto: Domanda da accolito impedito: da qualche parte qualcuno consigliava il latte che ne dite?
Penso che a logica abbia ragione Simone! Se l'inchiostro é solubile in acqua basta soltanto aspettare...
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Candeggina=danni?
Daniele ha ragione quando sostiene che l'inchiostro è solubile in acqua, e infatti l'acqua da sola è sicuramente il prodotto migliore.
Pur essendo abbonato alla frase "fate quello che vi dico non quello che faccio", la sana abitudine di flussare le penne con abbondante acqua ogni tanto tra una ricarica e l'altra e prima di riporle per un certo periodo, è sensata.
La situazione diventa un pochino più complessa quando entrano in gioco i prodotti di degradazione dell'inchiostro. Ovvero, se viene lasciato seccare nella penna, oppure con il tempo e l'uso continuato, si potrebbero formare dei sottoprodotti che solubili in acqua non sono. Un po' come il vino (solubile in acqua) può formare delle morchie, che poi non se ne vanno semplicemente sciacquando la bottiglia. In questo caso per "aiutare" l'acqua a sciogliere sostanze non solubili, possono venire in aiuto i tensioattivi (naturali ed artificiali), ovviamente senza esagerare. Quindi la cara vecchia goccia di detersivo per piatti, oppure (è la soluzione che uso io nelle mie penne, che sono tutte moderne), una soluzione di acqua ed etanolo. La candeggina preferisco evitarla, perchè il cloro può aggredire l'acciaio inox, se non è di buona qualità (quindi quello realizzato prima del 1960 circa) e perchè più che sciogliere, il cloro, sbianca. Inoltre con la sua azione ossidante, può innescare fenomeni di degradazione delle plastiche.
Pur essendo abbonato alla frase "fate quello che vi dico non quello che faccio", la sana abitudine di flussare le penne con abbondante acqua ogni tanto tra una ricarica e l'altra e prima di riporle per un certo periodo, è sensata.
La situazione diventa un pochino più complessa quando entrano in gioco i prodotti di degradazione dell'inchiostro. Ovvero, se viene lasciato seccare nella penna, oppure con il tempo e l'uso continuato, si potrebbero formare dei sottoprodotti che solubili in acqua non sono. Un po' come il vino (solubile in acqua) può formare delle morchie, che poi non se ne vanno semplicemente sciacquando la bottiglia. In questo caso per "aiutare" l'acqua a sciogliere sostanze non solubili, possono venire in aiuto i tensioattivi (naturali ed artificiali), ovviamente senza esagerare. Quindi la cara vecchia goccia di detersivo per piatti, oppure (è la soluzione che uso io nelle mie penne, che sono tutte moderne), una soluzione di acqua ed etanolo. La candeggina preferisco evitarla, perchè il cloro può aggredire l'acciaio inox, se non è di buona qualità (quindi quello realizzato prima del 1960 circa) e perchè più che sciogliere, il cloro, sbianca. Inoltre con la sua azione ossidante, può innescare fenomeni di degradazione delle plastiche.
E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.
Candeggina=danni?
Beh certi dubbi meglio fugarli subitoPhausteeno ha scritto:Spero,con il mio post, di non aver scatenato una competizione di leggende metropolitane!Andrea_R ha scritto: Domanda da accolito impedito: da qualche parte qualcuno consigliava il latte che ne dite?
Penso che a logica abbia ragione Simone! Se l'inchiostro é solubile in acqua basta soltanto aspettare...
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Aggiungo questo argomento del prezioso PeppePipes.
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
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Si eccome!!! ingiallimento dell'ebanite (affioramento dello zolfo, molto peggio che usando solo l'acqua) e corrosione della superficie;piccardi ha scritto: [CUT] ma la varichina mi pare avesse effetti negativi sull'ebanite.
Simone
da qualche parte ho una foto di quello che succede quando (chiaccherando in inglese e poi prendendo appunti) ti convinci che "ammonia" e "bleach" sono praticamente sinonimi.
Appena la trovo la posto qui
Giorgio
la penna perfetta non esiste, quindi per essere felici bisogna avere tante penne (cit.)
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&...
I don't want to belong to any club that will accept people like me as a member (cit)