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30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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Tornio o stampo e produzione industriale
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Consiglio ... cedereste queste due giapponesine per una Lorenzo art deco ?
Possiedo la justus, che ritengo un ottima penna e me la tengo...ma è un prodotto industriale fatta a stampo. Dovessi operare una scelta... Sceglierei Leonardo non la decò ma Leonardo
Ps
Vedo che ci sono molti clienti per la tua ipotetica vendita... Alza il prezzo! È la prima legge del mercato.
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Lao Tsu
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Consiglio ... cedereste queste due giapponesine per una Lorenzo art deco ?
Prodotta per stampaggio o tornita da barra, sempre plastichina sottile resta. Non ci sono differenze rilevanti a livello meccanico, qualitativo o di durata nel tempo.
Se punti alla celluloide o all’ebanite avrai un altro materiale, certo, ma se la prendi in resina non c’è grande differenza.
Comunque un prodotto industriale resta: come i pennini vengono fatti a macchina e non a mano, così il corpo penna viene tornito automaticamente. Non c’è un cristiano che si mette sul tornio, fa girare la barra e muove ruote e leve a mano.
Non l’ho visto con i miei occhi, ma sono sicuro che il processo è completamente automatizzato
Alessio Pariani
L’ottimismo è il sale della vita, l’umorismo ne è lo zucchero.
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Consiglio ... cedereste queste due giapponesine per una Lorenzo art deco ?
non è completamente automatizzato e qualcuno più pratico ti potrà dare maggiori ragguagli.Koten90 ha scritto: ↑sabato 19 novembre 2022, 9:25Prodotta per stampaggio o tornita da barra, sempre plastichina sottile resta. Non ci sono differenze rilevanti a livello meccanico, qualitativo o di durata nel tempo.
Se punti alla celluloide o all’ebanite avrai un altro materiale, certo, ma se la prendi in resina non c’è grande differenza.
Comunque un prodotto industriale resta: come i pennini vengono fatti a macchina e non a mano, così il corpo penna viene tornito automaticamente. Non c’è un cristiano che si mette sul tornio, fa girare la barra e muove ruote e leve a mano.
Non l’ho visto con i miei occhi, ma sono sicuro che il processo è completamente automatizzato
Inoltre se di Leonardo prendi una penna a pistone la differenza a livello meccanico mi pare evidente, infine anche le plastiche non sono tutte uguali guarda gli interni di una Dacia e quelli di una Mercedes e poi ne riparliamo .
Detto questo cinturino devi fare quel che senti, io non darei mai via una penna che uso e scrive bene per il gusto di prenderne un’altra anche se bella viceversa se quel le due penne non le usi e non ti ci trovi bene eliminale subito e prendi qualcos’altro.
Le penne non basta che siano belle, per chi le usa devono essere anche funzionali ed ognuno di noi ha i suoi gusti.
Io ho una Visconti Homo Sapiens che trovo bellissima ma l’ho presa con un pennino Stub e non mi ci trovo proprio, molti mi diranno che sono pazzo ma la darei tranquillamente via per l’ennesima Optima ma forse anche per una Justus per il gusto di provarla. Alla base però c’è che non mi trovo bene con la HS altrimenti non la darei via.
In conclusione solo tu puoi decidere, se non le usi e ti trovi male vai, altrimenti aspetta a comprare quel che ti piace un po’ di più ma almeno non avrai il rimpianto di aver dato via delle penne che ti piacciono.
Cesare Augusto
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Guarda che sono prodotti industriali anche quelli fatti al tornio (che sono macchine a controllo numerico completamente automatizzate). Sempre macchinari sono.
Simone
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...mi permetto di dissentire. Il processo produttivo per ottenere oggetti ricavati dal pieno è più costoso rispetto allo stampaggio, nel caso di "grandi numeri". Al di là del costo, la lavorazione al tornio dalla barra piena è comunque un processo che permette di mantenere una maggiore resistenza degli oggetti che si ottengono, a parità di spessori, e questo può essere sfruttato per ottenere oggetti più leggeri (a parità di dimensioni).Koten90 ha scritto: ↑sabato 19 novembre 2022, 9:25Prodotta per stampaggio o tornita da barra, sempre plastichina sottile resta. Non ci sono differenze rilevanti a livello meccanico, qualitativo o di durata nel tempo.
Se punti alla celluloide o all’ebanite avrai un altro materiale, certo, ma se la prendi in resina non c’è grande differenza.
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Non l’ho visto con i miei occhi, ma sono sicuro che il processo è completamente automatizzato
Per quanto riguarda l'artigianalità del processo produttivo in contrapposizione a processi prettamente industriali mi viene da dire che ormai il mondo moderno non è più tollerante rispetto alle inevitabili differenze che contraddistinguono il lavoro dell'artigiano rispetto a quello delle macchine a controllo numerico. Il nostro Forum è pieno di lamentele di acquirenti che si ritrovano a comprare penne che hanno qualche difetto di fabbricazione e, giustamente, poi si rivolgono ai servizi di garanzia. Inevitabilmente una produzione artigianale non può competere con una industriale (...entrambi i termini qui sono usati in modo non proprio preciso, ma credo che ci capiamo) sulla costanza delle caratteristiche del prodotto finito e su questo probabilmente il consumatore è sempre meno disposto a scendere a compromessi.
Un saluto.
Sulla scrivania oggi: Pelikan 120 - Kaweco Perkeo - Rotring ArtPen F - TWSBI VAC 700 - Pilot Elite ...una manciata di Preppy
Bisogna essere mancini per capire quanto il mondo sia fatto per i destrimani
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Mi parrebbe strano, francamente riterrei la cosa più un segno di arretratezza del macchinario che un vantaggio della lavorazione.Automedonte ha scritto: ↑sabato 19 novembre 2022, 9:42 non è completamente automatizzato e qualcuno più pratico ti potrà dare maggiori ragguagli.
Comunque non capisco il motivo di questo sminuire i risultati di una produzione industriale (indipendentemente dal fatto che l'alternativa poi lo sia altrettanto).
Non c'è assolutamente nulla di negativo in una produzione industriale, è quello che consente di far si che una penna anche di alta qualità possa essere fatta senza doverci spendere l'equivalente di uno o più stipendi, come accadeva negli anni 20, quando le stilografiche se le poteva permettere solo chi era particolarmente ricco.
Simone
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Ho lavorato 38 anni in ambito industriale... di cui sei in una azienda all'epoca leader nelle macchine a CNC.
Ma sono stato anche in visita alla Leonardo, ti confermo che lì la mano umana è molto più presente di quanto si immagini. Dopo quella visita tutti i miei dubbi riguardo l'allora neonato marchio si sono dissipati.
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Lao Tsu
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Beh, visto la quantità di materiale scartato, senz'altro. Tanto che è sostenibile solo per produzioni di quantità tutto sommato ridotte.
Sulla maggiore resistenza invece ho molti dubbi, in genere la resistenza dipende dal materiale e dagli spessori... Per quale ragione un oggetto tornito sarebbe più resistente perché tornito?Giulio64 ha scritto: ↑sabato 19 novembre 2022, 18:47 Al di là del costo, la lavorazione al tornio dalla barra piena è comunque un processo che permette di mantenere una maggiore resistenza degli oggetti che si ottengono, a parità di spessori, e questo può essere sfruttato per ottenere oggetti più leggeri (a parità di dimensioni).
Simone
PS stiamo andando fuori tema, per cui questa parte della discussione sarà spostata.
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Non ho nessuna difficoltà a credere che alla Leonardo la mano umana sia molto più presente di quanto si immagini e forse di più che alla Pilot (ma non avendo visitato nessuna delle due, francamente non posso fare confronti).
Non vedo però come questa presenza debba rendere per forza Leonardo (o chiunque altro) migliore di chi ha un processo industriale che ne richiede meno. E' quello che ho trovato dissonante nella tua frase iniziale:
ci ho sentito (ma posso anche aver sbagliato) lo sminuire il risultato di un processo industriale rispetto ad un altro, come se produrre le cose a stampo le rendesse di minor pregio; è un difetto fare una produzione a stampo rispetto a farla al tornio?ritengo un ottima penna e me la tengo...ma è un prodotto industriale fatta a stampo
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Ho ritracciato questo video su youtube:
Leonardo:
https://www.youtube.com/watch?v=aHpk35QWLDs
Vi prego di fare attenzione soprattutto dal minuto 8:58.
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Con la produzione a stampo però la vedo difficile produrre qualcosa del genere.piccardi ha scritto: ↑sabato 19 novembre 2022, 19:23Non ho nessuna difficoltà a credere che alla Leonardo la mano umana sia molto più presente di quanto si immagini e forse di più che alla Pilot (ma non avendo visitato nessuna delle due, francamente non posso fare confronti).
Non vedo però come questa presenza debba rendere per forza Leonardo (o chiunque altro) migliore di chi ha un processo industriale che ne richiede meno. E' quello che ho trovato dissonante nella tua frase iniziale:
ci ho sentito (ma posso anche aver sbagliato) lo sminuire il risultato di un processo industriale rispetto ad un altro, come se produrre le cose a stampo le rendesse di minor pregio; è un difetto fare una produzione a stampo rispetto a farla al tornio?ritengo un ottima penna e me la tengo...ma è un prodotto industriale fatta a stampo
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Che poi ci si possa fare un buon portapennino e conduttore in resina (persino con cappuccio) non c’è dubbio.
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Non è la tornitura che conferisce la migliore resistenza del materiale quanto piuttosto la pressofusione (il processo di stampo) che la riduce; portando il materiale allo stato fuso si determinano delle modifiche della struttura molecolare che, appunto, riducono la resistenza del materiale una volta che torna solido. E qui mi taccio perché di più non ne so. Ciaopiccardi ha scritto: ↑sabato 19 novembre 2022, 18:57
Sulla maggiore resistenza invece ho molti dubbi, in genere la resistenza dipende dal materiale e dagli spessori... Per quale ragione un oggetto tornito sarebbe più resistente perché tornito?
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Ah, ora capisco perché valgono sempre meno!!
Pensavo che fosse l'inflazione, ed invece ....
Grazie Bons!
Andrea
Success is the ability to go from one failure to another with no loss of enthusiasm
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