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Inchiostro ferrogallico Handwritmic

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Archipat
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Messaggio da Archipat »

Ho comprato e provato l’inchiostro ferrogallico della Handwritmic, prodotto da calligraphystore.
Gli inchiostri ferrogallici mi affascinano, per il loro legame con la storia della scrittura e per il loro fantastico odore di noci. Sono poi completamente waterproof.

Bene, questo è forse il migliore inchiostro che abbia mai provato con un pennino ad intenzione, meglio di quelli stilografici, meglio dei sumi e di quelli in polvere. Ha una densità perfetta e tiene i tratti fini davvero finissimi. Sono davvero agli inizi del Corsivo inglese, ma ho l’impressione che questo sia, per la mia mano, l’inchiostro giusto per esercitarsi.

Per rendere le cose più difficili ho deciso di tenere nel cassetto due classici per i neofiti: la cannuccia obliqua e lo zebra G.
Dopo diverse prove ho deciso che il mio pennino d’elezione sarà il Leonardt principal. Lo amo per la sua morbidezza e per i tratti finissimi e la capacità di allargarsi fino a oltre 3mm.

Pubblico una foto, di uno scritto pieno di errori di spaziatura e di inclinazione, ma lo faccio solo per farvi vedere i miglioramenti in futuro!
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calli1958
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Messaggio da calli1958 »

Sembra proprio un bell'inchiostro....dovrò decidermi a provarlo, Per curiosità, quale carta hai usato? Sembrerebbe piuttosto leggera.
Se questi sono gli inizi, il tuo corsivo si svilupperà magnificamente.
Buona scrittura!
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JohnDT10
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Messaggio da JohnDT10 »

Complimenti per la tua scrittura! :thumbup:
Magari io scrivessi così... :(
Renato.
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Archipat
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Messaggio da Archipat »

calli1958 ha scritto: lunedì 14 novembre 2022, 19:02 Sembra proprio un bell'inchiostro....dovrò decidermi a provarlo, Per curiosità, quale carta hai usato? Sembrerebbe piuttosto leggera.
Se questi sono gli inizi, il tuo corsivo si svilupperà magnificamente.
Buona scrittura!
La carta è quella leggerissima di calligraphystore, molto utile in quanto la vendono con una falsariga che si vede in trasparenza.
Tornando ai miei esercizi, devo dire che da principiante è molto più facile usare cannuccia obliqua e zebra g, con i quali mi rendo conto di avere forme più leggere ed aggraziate e controllare meglio il tratto.
Ho letto però che la cannuccia obliqua sarebbe per lo Spencerian, non per il copperplate. Del resto non ho mai visto Paul Antonio con una cannuccia obliqua..
L’uso della cannuccia dritta porta a non poche difficoltà, anche se capisco che solo con questo strumento si possono fare certe lettere, come la F e T maiuscole secondo i sacri canoni.

Riguardo l’inchiostro ormai uso solo questo. Va d’accordo con tutte le carte e tutti i pennini, non spiuma su nessun supporto ed è pure waterproof. Il ferro gallico è poi un inchiostro che ha delle variazioni tonali che trovo molto suggestive.
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Koten90
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Messaggio da Koten90 »

Io ho provato entrambi (per poco, lo ammetto) e continuo a trovarmi meglio con la stilografica. Tengo da cconto i pennini da intinzione per gli inchiostri acrilici che hanno il colore giusto e sempre coprente (a breve ci saranno da fare i bigliettini di Natale su cartoncini rossi, verdi, ecc. e l'inchiostro a base acqua rischia di essere troppo poco carico).
La cannuccia obliqua aiuta a non ruotare il foglio, ma ho trovato ben pochi vantaggi. Fa molta più differenza un pennino piuttosto che l'altro. Ho trovato molto carino da usare il Brause Rose, più dello Zebra G, ma credo che qui dipenda molto dalla mano e dall'allenamento.
Interessante la carta con falsariga integrata!
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Messaggio da calli1958 »

Archipat ha scritto: martedì 15 novembre 2022, 7:39
La carta è quella leggerissima di calligraphystore, molto utile in quanto la vendono con una falsariga che si vede in trasparenza.
Non l'ho mai provata; d'altra parte non mi trovo bene con carte molto leggere. Preferisco utilizzare una tavoletta luminosa che permette l'utilizzo anche di grammature consistenti mantenendo la visibilià della falsariga.
Archipat ha scritto: martedì 15 novembre 2022, 7:39
Archipat ha scritto: martedì 15 novembre 2022, 7:39
Tornando ai miei esercizi, devo dire che da principiante è molto più facile usare cannuccia obliqua e zebra g, con i quali mi rendo conto di avere forme più leggere ed aggraziate e controllare meglio il tratto.
Ho letto però che la cannuccia obliqua sarebbe per lo Spencerian, non per il copperplate. Del resto non ho mai visto Paul Antonio con una cannuccia obliqua..
L’uso della cannuccia dritta porta a non poche difficoltà, anche se capisco che solo con questo strumento si possono fare certe lettere, come la F e T maiuscole secondo i sacri canoni.
Mi trovo molto meglio con la cannuccia obliqua, soprattutto nel caso di testi non brevi, perché mi permette di tenere il polso in posizione più rilassata; è pure vero che è una preferenza soggettiva. Non saprei dire se la cannuccia obliqua sia specifica per lo Spencerian e la dritta per il Copperplate, né me ne preoccuperei molto. Peraltro, se dovessimo risalire alle origini del Copperplate, cioè al Roundhand, dovremmo utilizzare la penna d'oca (o altro volatile) addirittura con punta stretta ma tronca. Alla fine credo sia da scegliere ciò con cui ci sentiamo più a nostro agio. Un'alternativa con la quale mi trovo bene sono i pennini a gomito, che in pratica sono di solito una via di mezzo (per inclinazione) tra la dritta e l'obliqua. C'è da dire che si trovano più che altro nel mercato vintage (l'unico che mi risulta ancora prodotto è il Mitchell con il quale però non mi trovo); mi trovo invece bene ad esempio con il Mallat n°22, Blanzy Poure "zig-zag", Baignol e Farjon "Baionnette", e qualche altro.
Riguardo lo Zebra G, ma siamo a gusti personali, ha un tipo di elasticità alla quale mi riesce più difficoltoso abituarmi, preferisco altri modelli (per lo più non in produzione). Riguardo il Leonardt Principal (ottimo) non lo suggerirei per chi è all'inizio: la sua estrema flessibilità necessita, a mio parere, di una mano leggerissima che non favorisce la sicurezza nel controllo del tratto, delle forme, se non dopo un lungo "tirocinio". Ma, in definitiva, valgono sempre di più le scelte personali, qualunque sia il criterio adottato. Personalmente, ritengo sia lo scrivente a dover sapersi adattare allo strumento, non viceversa; in fin dei conti si può scrivere con tutto su tutto.
Archipat ha scritto: martedì 15 novembre 2022, 7:39 Riguardo l’inchiostro ormai uso solo questo. Va d’accordo con tutte le carte e tutti i pennini, non spiuma su nessun supporto ed è pure waterproof. Il ferro gallico è poi un inchiostro che ha delle variazioni tonali che trovo molto suggestive.
Gli inchiostri ferrogallici sono davvero notevoli (oltre ad essere tradizionali) ma variano nelle formulazioni e non tutti rendono allo stesso modo (quanto a "spiumaggio") sui diversi tipi di carta. Sempre meglio fare qualche prova preventiva.

In ogni caso.... ora e sempre.... buona scrittura!
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Messaggio da Irishtales »

Grazie per la recensione e complimenti davvero per i tuoi bei progressi in calligrafia :clap:
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Messaggio da Orchidea40 »

Ciao!
Io ho preso il kit per il corsivo inglese e lì, oltre a quella stupenda carta, era compreso un inchiostro diverso dal tuo, Higgins eternal e ovviamente i relativi pennini con cannuccia inclinata, ma...
Non riesco mica a fare i tratti spessi COSì spessi!! :o

C'è qualcosa di particolare che non conosco?

Nel senso, posso anche provarci, ma non riuscirei mai a finire anche tutta la lettera perché mi finisce l'inchiostro!!
Senza contare che se premo tanto mi sembra di scardinare la punta...
(non guardare il dritto e storto delle lettere perché dopo averlo usato un giorno , il giorno dopo ho dovuto girare il foglio! )
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Messaggio da Archipat »

Ovviamente diopende dal pennino, ma anche dall’inchiostro.
Ci sono pennini più morbidi, come il principal e gli hunt 101 e 22 con cui è piu facile fare tratti spessi, ma anche con lo zebra che dovresti avere t li puoi fare.
Importante avere un buon inchiostro, e in questo il ferrogallico secondo me aiuta molto.

Strano che tu non riesca a finire una lettera. Sei sicuro di aver trattato il pennino? Alcuni di questi vanno infilati in una patata o briciasti leggermente con l’accendino.
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Messaggio da Dory »

Orchidea40 ha scritto: mercoledì 16 novembre 2022, 11:56 Ciao!
Io ho preso il kit per il corsivo inglese e lì, oltre a quella stupenda carta, era compreso un inchiostro diverso dal tuo, Higgins eternal e ovviamente i relativi pennini con cannuccia inclinata, ma...
Non riesco mica a fare i tratti spessi COSì spessi!! :o

C'è qualcosa di particolare che non conosco?

Nel senso, posso anche provarci, ma non riuscirei mai a finire anche tutta la lettera perché mi finisce l'inchiostro!!
Senza contare che se premo tanto mi sembra di scardinare la punta...
Il Nikko G é un pennino da principianti che non ha una punta delicata, peró é parecchio rigido e per fare delle variazioni di tratto consistenti é necessario premere abbastanza, quindi secondo me é solo una sensazione quella di scardinare il pennino. La cannuccia obliqua ha inoltre una flangia in ottone e la forza che ci metti si dissipa un pó anche lì. Ovviamente ci sono pennini con cui basta premere di meno, ma di contro possono essere più delicati.
Per il fatto di riuscire a scrivere una sola lettera il consiglio é di trattare il pennino. Puoi passarlo leggermente sulla fiamma e poi in acqua, pulirlo con dell'alcool o, come suggerisce Paou Antonio, con della saliva (lo so é strano ma funziona).
L'Higgins Eternal é un buon inchiostro per calligrafia: prime due righe scritte con ferrogallico Scabiosa, terza con l'Higgins (per fare l'intera riga ho intinto il pennino una sola volta).
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Messaggio da Orchidea40 »

Dory ha scritto: martedì 22 novembre 2022, 18:58

Il Nikko G é un pennino da principianti che non ha una punta delicata, peró é parecchio rigido e per fare delle variazioni di tratto consistenti é necessario premere abbastanza, quindi secondo me é solo una sensazione quella di scardinare il pennino. La cannuccia obliqua ha inoltre una flangia in ottone e la forza che ci metti si dissipa un pó anche lì. Ovviamente ci sono pennini con cui basta premere di meno, ma di contro possono essere più delicati.
Per il fatto di riuscire a scrivere una sola lettera il consiglio é di trattare il pennino. Puoi passarlo leggermente sulla fiamma e poi in acqua, pulirlo con dell'alcool o, come suggerisce Paou Antonio, con della saliva (lo so é strano ma funziona).
L'Higgins Eternal é un buon inchiostro per calligrafia: prime due righe scritte con ferrogallico Scabiosa, terza con l'Higgins (per fare l'intera riga ho intinto il pennino una sola volta).
Grazie mille, indicazioni preziose e consigli utilissimi come sempre!
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Messaggio da linusmax »

Veramente molto molto bello ! Con quale libro ti aiuti ? Mi piacerrebbe molto esercitarmi come fai tu ! Non c'è niente da da fare, se vuoi realmente imparare a scrivere occorre partire in questo modo. Dopo puoi anche usare una stilografica e anche una biro, hai le basi.
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linusmax ha scritto: giovedì 24 novembre 2022, 19:00 Veramente molto molto bello ! Con quale libro ti aiuti ? Mi piacerrebbe molto esercitarmi come fai tu ! Non c'è niente da da fare, se vuoi realmente imparare a scrivere occorre partire in questo modo. Dopo puoi anche usare una stilografica e anche una biro, hai le basi.
Io ho fatto al contrario: iniziato con stilografica e video tutorial. Quello che fa la differenza sono l’autocritica e la pratica
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Messaggio da Dory »

Ho anch'io quel libro e confermo. Spiega bene tutte le lettere sia maiuscole che minuscole soffermandosi sullo studio della forma, che é fondamentale per la regolarità di un corsivo inglese ben riuscito.
Dovremmo avere tutti una vita vista mare.
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