Si può dire che le stilografiche attuali hanno flusso scarso per decisione delle Case che vogliono probabilmente limitare il problema delle perdite e delle lamentele di persone poco pratiche,le quali si allarmano solo per le goccioline sul pennino,che anzichè essere un difetto dimostrano che la penna ha un ottimo flusso.Il problema del flusso scarso aumenta però su quelle a cartuccia/converter,in quanto gioca un ruolo negativo anche il piccolo volume d'inchiostro contenuto nel converter stesso.Se ci fai caso,in quasi tutte le penne a converter,quando cominciano a ''saltare'' i tratti,c'è ancora una piccola quantità d'inchiostro :tuttavia la penna non scrive o scrive male.steuccio ha scritto:Allora.. La mia è in celluloide con stantuffo telescopico, quindi una 149 del '50 dico bene?
Devo dire che per la prima volta trovo informazioni precise ben spiegate, dettagliate con particolari che permettono di collocare nel tempo perfettamente la penna. Pensare che a dirmi che la mia fosse del '30 su per giù, è stato un noto distributore della Montbalnc di Roma.....figuriamoci, potrei vendere penne anch'io vista la preparazione che c'è in giro!
Domande... Alessandro dice che le penne recenti hanno flussi scarsi: Ma questo è dovuto al sistema di caricamento o al tipo di collettore/pennino? Perchè se il converter è del tipo a stantuffo non dovrebbe avere più o meno le stesse caratteristiche del serbatoio integrato? Infine ho di recente acquistato una Parker 100 forse spinto più dall'interesse estetico e non vi nego che ne sono stato profondamente deluso. Quando scrivo il tratto risulta omogeneo e il flusso di inchiostro è sufficiente ma il pennino pur non raschiando emette una sorta di sibilo a frizione sul foglio, da cosa può dipendere? (Io tendo a scrivere velocemente)
Grazie ancora.
Ciao
Alessandro