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30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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Identificazione Pelikan (481)
- netosaf
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Identificazione Pelikan (481)
Ho comprato circa un anno fa in un mercatino questa Pelikan, dimenticandola poi riposta insieme ad altre.
Facendo un po' di inventario con l'obiettivo di sfoltire un po' è tornata fuori e chiedo agli esperti del marchio qualche indicazione che non ho trovato sui siti più interessanti che conosco per la classificazione delle Pelikan.
Intanto sembra una M200 perché è assolutamente identica come dimensioni e forme. Differisce però per la mancanza dell'anellino in più e il cappuccio ha un bordo inferiore tipo M400 old.
Inoltre non ha nessun tipo di marchio Pelikan anche se non credo ci siano dubbi che lo sia
Infine il pennino, HF, è marcato 12 c !
Grazie per i contributi che vorrete dare
stefano
Facendo un po' di inventario con l'obiettivo di sfoltire un po' è tornata fuori e chiedo agli esperti del marchio qualche indicazione che non ho trovato sui siti più interessanti che conosco per la classificazione delle Pelikan.
Intanto sembra una M200 perché è assolutamente identica come dimensioni e forme. Differisce però per la mancanza dell'anellino in più e il cappuccio ha un bordo inferiore tipo M400 old.
Inoltre non ha nessun tipo di marchio Pelikan anche se non credo ci siano dubbi che lo sia
Infine il pennino, HF, è marcato 12 c !
Grazie per i contributi che vorrete dare
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Si chiama penna. È come una stampante, collegata direttamente al mio cervello.
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Credo una 481, qualche esperto lo sapra dire. https://www.pelikan-collectibles.com/en ... index.html
- netosaf
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E' vero, hai ragione. Ho spippolato tanto su quel sito ma mi concentravo sulle 200.
Grazie Linos
stefano
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Sembra una M481, in pratica il"prototipo" della M200, in commercio negli anni '80 prima dell'introduzione della M200.
Il pennino 12ct bicolore sembra che fosse una versione speciale per il mercato giapponese.
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Se hai intenzione di provarla sarei molto curioso di sapere le tue impressioni sul pennino, anch'io ne ho una con il 12ct HF (hard-fine), e ci ho litigato non poco, ancora non ho capito se ha qualche problema o è proprio fatto così di suo...
- netosaf
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No guarda, questa prima di lavarla e pulirla bene, l'avevo provata.mastrogigino ha scritto: ↑sabato 22 ottobre 2022, 10:44 Se hai intenzione di provarla sarei molto curioso di sapere le tue impressioni sul pennino, anch'io ne ho una con il 12ct HF (hard-fine), e ci ho litigato non poco, ancora non ho capito se ha qualche problema o è proprio fatto così di suo...
Il pennino nonostante che ci si potesse aspettare rigidità da un HF è anche abbastanza morbido e acconsente durante la scrittura.
Insomma è piacevole come tutti i Pelikan.
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Si grazie Francesco, l'avevo trovato su indicazione di Linos
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Identificazione Pelikan (481)
Ciao, ho anch'io una 481 ed ho letto da qualche parte che il pennino in oro bicolore è stato montato anche su una serie voluta dall'importatore italiano del tempo.
La mia monta un pennino HM, ignoro il significato della sigla, ma so che scrive benissimo con un tratto abbastanza generoso e molto, molto scorrevole.
Allego due povere foto fatte al volo con il cellulare.
La mia monta un pennino HM, ignoro il significato della sigla, ma so che scrive benissimo con un tratto abbastanza generoso e molto, molto scorrevole.
Allego due povere foto fatte al volo con il cellulare.
- francoiacc
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Identificazione Pelikan (481)
Da quel che ricordo i pennini duri di Pelikan negli anni 30 erano marchiati D (DEF, DF: Durchschreibefeder = Manifold), ne ho posseduto qualcuno e sono davvero duri!
La sigla H l’ho vista in uso per produzioni successive… ma sono poco addentro a Pelikan e potrei essermi perso qualcosa.
La sigla H l’ho vista in uso per produzioni successive… ma sono poco addentro a Pelikan e potrei essermi perso qualcosa.
- netosaf
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La mia, come detto, HF ha un tratto contenuto anche se il F Pelikan si sa com'è. Direi un F/M.
Per quanto riguarda il duro, non lo è per niente nel senso che non ha niente ovviamente di flessibile ma è un pochino molleggiato.
Concordo che con Pelikan difficilmente si trova un pennino che delude.
s
Per quanto riguarda il duro, non lo è per niente nel senso che non ha niente ovviamente di flessibile ma è un pochino molleggiato.
Concordo che con Pelikan difficilmente si trova un pennino che delude.
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Pennini D: punta arrotondata, per ricalco e carta carbone. Disponibili anch'essi dagli anni '30.
Consiglio il capitolo "Pelikan-Federn" del volume di Dittmer e Lehmann ("Pelikan Schreibgerate"): ritengo sia la fonte più ricca ed esaustiva.
Mi correggo: dal 1929.
Una parziale indicazione dei pennini disponibili al seguente link:
https://www.pelikan-collectibles.com/en ... index.html
Consiglio il capitolo "Pelikan-Federn" del volume di Dittmer e Lehmann ("Pelikan Schreibgerate"): ritengo sia la fonte più ricca ed esaustiva.
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La mia HF non è affatto "dura", anzi il pennino pur non essendo minimamente flessibile ha un piccolo effetto "molleggio".
La punta del pennino era particolarmente tremenda, grattava tantissimo sui fianchi come se vi fossero delle "bavette" di metallo non rifinite, ho dovuto darle un ritocchino leggero col micromesh per fare in modo che non mi strappasse la carta.
Una volta sistemato questo problema la penna è diventata usabile, ma credo per un problema di rebbi strettissimi il flusso di inchiostro a mano "leggera" è estremamente scarso, mentre se si preme un po' il "molleggio" del pennino apre i rebbi e la penna diventa il classico idrante Pelikan.
Adesso la sto usando ogni tanto premendo più del dovuto, dopo una carica il pennino si sta leggermente allargando rendendolo più usabile un po' per volta anche a mano leggera.
La punta del pennino è un po' particolare, è un Fine un po' abbondante ma non eccessivo, la punta di iridio peró non è rotonda, ma bensi troncata verticale sui lati e la parte che tocca il foglio è piatta e non arrotondata, l'effetto sul tratto è che sembra un po' spigoloso e con variazione di larghezza tra tratto verticale più fine e orizzontale più largo, come una "specie" di pennino architect.
Interessante ma per ora ancora poco piacevole da usare, continuo con l'uso per cercare di "rodarlo".
La punta del pennino era particolarmente tremenda, grattava tantissimo sui fianchi come se vi fossero delle "bavette" di metallo non rifinite, ho dovuto darle un ritocchino leggero col micromesh per fare in modo che non mi strappasse la carta.
Una volta sistemato questo problema la penna è diventata usabile, ma credo per un problema di rebbi strettissimi il flusso di inchiostro a mano "leggera" è estremamente scarso, mentre se si preme un po' il "molleggio" del pennino apre i rebbi e la penna diventa il classico idrante Pelikan.
Adesso la sto usando ogni tanto premendo più del dovuto, dopo una carica il pennino si sta leggermente allargando rendendolo più usabile un po' per volta anche a mano leggera.
La punta del pennino è un po' particolare, è un Fine un po' abbondante ma non eccessivo, la punta di iridio peró non è rotonda, ma bensi troncata verticale sui lati e la parte che tocca il foglio è piatta e non arrotondata, l'effetto sul tratto è che sembra un po' spigoloso e con variazione di larghezza tra tratto verticale più fine e orizzontale più largo, come una "specie" di pennino architect.
Interessante ma per ora ancora poco piacevole da usare, continuo con l'uso per cercare di "rodarlo".