La grafia cambia come cambia l’umore. Ci sono sere che mi metto a fare esercizi di corsivo inglese, ma smetto subito dopo perché non sono dell’umore adatto per rispettare la calma e la pazienza necessarie (tipicamente dopo giornate stressanti).
Un buon modo per sfogarmi è prendere un’altra penna e scrivere un po’ alla carlona, magari con un pennino morbido/flessibile (il nervoso accentua le variazioni di tratto e il pennino ammortizza la pressione in eccesso mantenendo la mano più riposata). Dopo un paio di pagine decido se ritentare con il Copperplate o continuare. Di solito è sufficiente a cambiarmi la giornata
Per la grafia quotidiana dipende tanto anche da dove scrivi. Se sei sempre seduta a una scrivania è un conto, ma in piedi, a un bancone alto, con il foglio appoggiato sul duro o sul morbido (o anche troppo morbido!)… bene o male i tratti che usi per comporre le lettere saranno sempre gli stessi, ma le traiettorie più o meno decise, tremule, la pressione variabile, l’inclinazione… beh quelle ci sta che cambino