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Il libro più difficile da finire (o mai finito)?

Per fare due chiacchiere insieme su argomenti vari
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Monet63
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Il libro più difficile da finire (o mai finito)?

Messaggio da Monet63 »

Bons ha scritto: lunedì 26 settembre 2022, 16:05 Vorrei solo lanciare un salvagente al buon Herman.
Quella di divagare per pagine e pagine (tipo la disquisizione sul fatto che le balene siano pesci o mammiferi, per giungere alla conclusione sbagliata) era una tecnica usata per portare il lettore a condividere il tempo del romanzo: tra il salpare e l'affrontare la balena, la ciurma della Pequod ne ha dovute passare di giornate di nulla.
Caro lettore, vuoi l'azione? Aspettala insieme a Ishmael e compagni.
Io faccio il lettore, non il baleniere.
Non è che "Due anni sull'oceano" di Dana abbia richiesto due anni per essere letto.
:mrgreen:
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pugliamix
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Messaggio da pugliamix »

Comunque confermo: Moby Dick un'agonia, ma l'ho finito. Sono le classificazioni dei cetacei la parte più dura, ma complessivamente non me ne sono pentito. Sono questi classici i libri che considero un fallimento non finire, giusto per chiarire. Perché sono quei libri che non puoi non conoscere, la metto così.
Viaggio al termine della notte duretto, più che altro per l'umore, ma mi è piaciuto.
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Monet63
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Messaggio da Monet63 »

pugliamix ha scritto: lunedì 26 settembre 2022, 18:25 Comunque confermo: Moby Dick un'agonia, ma l'ho finito.
So cosa significa. Tutta la mia stima. :mrgreen:
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Giulio64
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Messaggio da Giulio64 »

Restando in tema: Hornblower guardiamarina e tenente di Cecil Scott Forester.
Confesso di aver ceduto sulle interminabili bonacce della California meridionale... :(
Sulla scrivania oggi: Pelikan 120 - Kaweco Perkeo - Rotring ArtPen F - TWSBI VAC 700 - Pilot Elite ...una manciata di Preppy

Bisogna essere mancini per capire quanto il mondo sia fatto per i destrimani
Bons

Il libro più difficile da finire (o mai finito)?

Messaggio da Bons »

Monet63 ha scritto: lunedì 26 settembre 2022, 17:15 Io faccio il lettore, non il baleniere.
💕 Grazie
🐳
Bons

Il libro più difficile da finire (o mai finito)?

Messaggio da Bons »

Giulio64 ha scritto: lunedì 26 settembre 2022, 19:58 Confesso di aver ceduto sulle interminabili bonacce della California meridionale... :(
Tipo queste?
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Posso capirti. 😋
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Ottorino
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Messaggio da Ottorino »

Moby Dick mi è passato via tranquillo e anche interessante. Mondo e tempi sconosciuti.

Guerra e pace invece mi si è arenato a un certo punto.

Ma l'assedio di Mosca è stato sensazionale. Rievoco immagini vivide come se ci fossi stato. L'ho solo messo da parte (10 anni fa !!)
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Messaggio da Spiller84 »

Anche io faccio parte degli estimatori di Moby Dick. Mi è piaciuto, non lo ho trovato pesante. E mi ha trasportato in un mondo e un'epoca a me lontani, ho fatto un bel viaggio. E ho imparato qualche termine marinaresco
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Messaggio da Monet63 »

Non è fantastico vedere come ognuno interagisca a modo suo con i libri? A me questa discussione piace sempre più.
:wave:
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Messaggio da StePen »

Mi duole dirlo ma svariati anni or sono trovai estremamente difficoltoso da leggere quello che viene considerato un capolavoro della letteratura mondiale "Moby Dick" di H. Melville.
:cry:
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Messaggio da Marsich »

"Lo Zen e l'arte della manutenzione della motocicletta"

Non l'ho mai concluso, ma per anni l'ho utilizzato come medicina alternativa saporifera quando avevo qualche difficoltà ad addormentarmi :lol:
Poi, per un certo periodo, ho realmente sofferto di insonnia e questo libro è diventato ancora più inutile: mi teneva solo sveglio! :problem:

ps: il libro lo tengo tutt'ora
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Messaggio da balthazar »

Bons ha scritto: lunedì 26 settembre 2022, 21:24
Giulio64 ha scritto: lunedì 26 settembre 2022, 19:58 Confesso di aver ceduto sulle interminabili bonacce della California meridionale... :(
Tipo queste?
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Posso capirti. 😋
Sicuramente si riferiva a qualcosa di simile anche Melville quando non aveva gli incubi :D
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Messaggio da Ottorino »

Marsich ha scritto: mercoledì 28 settembre 2022, 0:57 "Lo Zen e l'arte della manutenzione della motocicletta"

Non l'ho mai concluso, ma per anni l'ho utilizzato come medicina alternativa saporifera quando avevo qualche difficoltà ad addormentarmi :lol:
Poi, per un certo periodo, ho realmente sofferto di insonnia e questo libro è diventato ancora più inutile: mi teneva solo sveglio! :problem:

ps: il libro lo tengo tutt'ora
L'ho letto una 15ina di volte, a tutte le età. E tuttte le volte ho scoperto un libro nuovo.
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
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Messaggio da pugliamix »

Ottorino ha scritto: mercoledì 28 settembre 2022, 11:30
Marsich ha scritto: mercoledì 28 settembre 2022, 0:57 "Lo Zen e l'arte della manutenzione della motocicletta"

Non l'ho mai concluso, ma per anni l'ho utilizzato come medicina alternativa saporifera quando avevo qualche difficoltà ad addormentarmi :lol:
Poi, per un certo periodo, ho realmente sofferto di insonnia e questo libro è diventato ancora più inutile: mi teneva solo sveglio! :problem:

ps: il libro lo tengo tutt'ora
L'ho letto una 15ina di volte, a tutte le età. E tuttte le volte ho scoperto un libro nuovo.
Anche a me è piaciuto molto (letto una sola volta senza fatica). Mi ha colpito in modo particolare il destino di uno dei protagonisti a margine della storia di viaggio raccontata nel libro.
Trovo molto stimolanti gli sviluppi di questa discussione, che evidenziano sempre più, come rilevato anche da altri prima di me, quanto di fronte ad uno stesso testo le reazioni possano essere differenti a seconda di chi lo legga. La bellezza è decisamente nell'occhio di chi guarda, secondo me; un principio valido in campo letterario come in molti altri (ad esempio, in fotografia). In tutti i campi ci sono regole e stilemi da rispettare per avvicinarsi al bello, ma farlo non basta. Perché ognuno accoglierà il dipinto, la foto, lo scritto, l'opera insomma, in funzione dei propri canoni, cultura, preferenze, vissuto.
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Messaggio da fabi71 »

Discussione davvero affascinante.
Non credevo possibile leggersi tutta guerra e pace e capitolare davanti a Moby Dick.
Da naturalista ho apprezzato molto le pagine di Melville, ho trovato affascinante la descrizione dei criteri tassonomici dei cetacei, così profondamente diversi da quelli attuali così come è stato illuminante percepire il rapporto con la natura nella società ottocentesca.
È evidente come la lettura non sia un'azione passiva, al contrario è un atto in cui mettiamo dentro noi stessi, con tutta la nostra storia.
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