Non era in programma il 4° capitolo di questa trilogia, ma si sa: l'occasione fa l'uomo ladro.
Nel 2019, come a luglio di quest'anno, decisi di fotografare una parte delle nebulose nella costellazione del Cigno. Essendo molto grandi, misi da parte il telescopio (focale 580mm) per un più comodo e veloce 200mm (il Canon f2,8 che avete già conosciuto nei precedenti thread). Nonostante la focale relativamente corta, le nebulose continuavano oltre il campo inquadrato in tutte e quattro le direzioni e la scelta obbligata fu quella di usare la tecnica della "foto panorama".
Come per le foto panoramiche fatte con reflex e cellulari, anche qui il concetto è quello di più immagini che si sovrappongono in modo da poter essere fuse insieme per dare rappresentare in un'unica immagine un campo molto più grande.
A differenza del cellulare, le immagini astronomiche richiedono integrazione e ogni inquadratura (in gergo "pannello") deve essere trattato come una singola foto astronomica.
Nel 2019 riuscii a completare 8 pannelli con il solo filtro H-Alfa (considerando circa 9 scatti da 30 minuti per ognuno, fanno 36 ore di scatti), mentre quest'anno ho ripreso gli stessi 8 pannelli ma con il filtro OIII (10-11 scatti da 30 minuti per pannello; totale 47,5 ore).
L'operazione di fusione è piuttosto complessa, perché il software deve arrivare a correggere perfettamente le distorsioni geometriche per sovrapporre ogni stellina (che non deve ritrovarsi sdoppiata) e per adattare la volta celeste (interno di una sfera) ad un piano bidimensionale, ma il risultato è molto soddisfacente.
Avendo sia H-Alfa che OIII è possibile procedere alla composizione della Bicolor come l'abbiamo vista nel Capitolo 3. In questo caso ho optato per una Bicolor che definisco "ibrida". Si tratta di un mix tra la HOO che produce colori simili a quelli naturali e la H-mix-O (nel canale del verde si usa un mix 50/50 di H/O per avere l'H-Alfa colorato di giallo a simulare la Hubble Palette). Ibrido le due versioni tenendo il giallo solo sulle parti più luminose della Bicolor HOO.
Il risultato finale è un'immagine che sono stato costretto a ridimensionare (dimensioni originali 15106x8896 pixel, 1,24GB) per non pubblicare qui qualcosa di interminabile da caricare.
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Astrofotografia - Capitolo 4: I Mosaici
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Alessio Pariani
L’ottimismo è il sale della vita, l’umorismo ne è lo zucchero.
FORZA RAGAZZI! [cit. maicol69]
C7H14S [cit. Chimicazza]
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Per dare un’idea delle dimensioni, la Luna piena coprirebbe completamente solo la Crescent Nebula (il fagiolino azzurro al centro). Si chiama Crescent proprio perché ha la forma e le dimensioni della Luna Crescente
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